L’esistenza dello stesso modello in due cilindrate, 125 e 150 cc, è necessaria per due motivi: il più piccolo si può guidare con patente B, il più grande permette di andare su tangenziali e autostrade. Perché allora non aiutare le prestazioni con qualche cc in più? Scarabeo e Beverly nella cilindrata 200 cc si prefiggono proprio questo.
ruote alte” su uno scooter. Che bella invenzione! Se ne avvantaggiano guidabilità, sicurezza e tenuta di strada.
Aprilia e Piaggio hanno interpretato ognuna a modo loro questo filone proponendo due scooter diversi per impostazione stilistica ma simili nelle scelte tecniche.
Lo Scarabeo 200 GT si richiama alle forme che hanno fatto la fortuna della prima versione di 50 cc: grossi parafanghi avvolgenti, faro solidale al manubrio e carrozzeria dalle linee morbide e tondeggianti.
Il Beverly è più spigoloso, slanciato e sportiveggiante, grazie ai fari integrati nello scudo anteriore, il cupolino appena accennato, la coda filante sormontata dal portapacchi color metallo e la gommatura generosa (forse addirittura eccessiva) su ruote che come per lo Scarabeo sono da 16”.
Il cupolino dello Scarabeo GT è di dimensioni generose e integra frecce e paramani. Di serie, sullo scooter di Noale, il grosso baule posteriore da ben 52 litri che deve sopperire alla totale assenza di un vano sottosella (invece presente sul Beverly).
I cerchi sono a 5 razze per entrambi ma sul Beverly sono sdoppiate.
TECNICA
Le scelte tecniche sono abbastanza simili. I motori sono entrambi monocilindrici con distribuzione monoalbero a 4 valvole e raffreddamento a liquido. Diverse le cilindrate. Lo Scarabeo è un 176 cc, il Beverly un 198 cc. L’alimentazione è affidata ad un carburatore. Per il telaio, sia Aprilia che Piaggio si affidano al monotrave sdoppiato in tubi di acciaio, associato ad una forcella teleidraulica con steli da 35 mm. Sommario
La sospensione posteriore, come su tutti gli scooter di medio-piccola cilindrata, è con motore-trasmissione oscillante ma sul Piaggio gli ammortizzatori sono due, a differenza dello Scarabeo che ne ha uno solo sul lato sinistro.
Il freno a disco anteriore è da 260 mm sullo Scarabeo e da 250 mm sul Beverly. Il posteriore è da 220 mm e 250 mm rispettivamente per Aprilia e Piaggio. Pinze a due pistoncini su entrambi gli assi per entrambi. La maggiore inclinazione del cannotto di sterzo del Beverly rispetto allo Scarabeo (28,1° contro 26,5°) determina un interasse improntato più alla stabilità che alla maneggevolezza: 1.470 mm contro 1.400 mm dell’Aprilia.
Peso leggermente a favore dello Scarabeo: 152,2 kg contro 155 del Beverly.
Per quanto riguarda la cura dei particolari e la funzionalità della componentistica abbiamo riscontrato un piccolo vantaggio a favore dello Scarabeo. Quest’ultimo però denuncia una stampella laterale troppo corta ed una molla di sicurezza troppo potente, probabilmente scelta per ovviare all’assenza di un interruttore di sicurezza presente invece sul Beverly.
La posizione di guida è naturale ed i comandi al manubrio sono tutti ben raggiungibili. L’unico neo è rappresentato dall’eccessiva escursione della manopola del gas del Beverly. Entrambi gli scooter sono ben frenati ma c’è un vantaggio per lo Scarabeo in termini di potenza e modulabilità. Sul Piaggio può invece capitare di arrivare precocemente al bloccaggio se l’intervento è deciso. Non aiutano molto gli pneumatici Pirelli GTS 23 di primo equipaggiamento, votati più alla durata che al grip. Sommario
SU STRADA
L’eventuale passeggero trova una comoda sistemazione, soprattutto sullo Scarabeo che ha pedane più basse ed avanzate. Nonostante le dimensioni del cupolino facciano supporre un migliore riparo aerodinamico sullo Scarabeo, l’efficacia dello “spoilerino” del Beverly non è da meno. La sella è per tutti e due a 800 mm da terra, il che, associato alla notevole larghezza delle selle, non aiuta certo i meno alti e l’utenza femminile a trovare un saldo appoggio a terra.
Lo Scarabeo è molto maneggevole ed anche le sospensioni si comportano bene. Sul Beverly l’escursione è ridotta e la scorrevolezza lascia un po’ a desiderare; sui curvoni affrontati a velocità prossima a quella massima è meglio quindi alleggerire il gas per contrastare qualche ondeggiamento di troppo. Ondeggiamenti dal quale non è però esente nemmeno lo Scarabeo, a causa più che altro del disturbo aerodinamico causato dal voluminoso baule posteriore.
Le prestazioni sono di buon livello: più veloce di poco (123,1 a 119,7 kmh) il Beverly che però patisce il migliore spunto dello Scarabeo nei primi metri, probabilmente per una trasmissione più a punto. Superato il primo “impaccio” il Beverly ha una buona progressione che lo porta infatti ad uscire dalla base dei 400 metri con partenza da fermo ad una velocità superiore (107,9 contro 101,4 kmh) a quella dello Scarabeo, vincente (in termini di cronometro) per una manciata di centesimi (19,591 contro 19,604 secondi).
Alla voce consumi le prestazioni sono simili: nel ciclo urbano lo Scarabeo percorre 21,5 km con un litro contro i 20,1 del Beverly. Leggero vantaggio per lo scooter di Noale anche nel ciclo extraurbano con 27,3 km/l contro 25,8 km/l. Quale scegliere quindi? Considerando che le prestazioni sono simili in quasi tutti i frangenti è probabile che sarà solo il gusto estetico personale a farvi decidere.