Dopo aver ritoccato l’alto di gamma con la S4Rs, Ducati rimette mano alla Monster più piccola, che tanto piccola ormai non è più. Grazie alla cilindrata aumentata e alle tante piccole migliorie la "monsterina" è ancora più pimpante.
CRESCITA COSTANTE Ecco un’altra cilindrata strana che arriva a far mostra di sé nei listini. I costruttori di moto ormai si sono resi conto che uscire dai canoni rende bene e, soprattutto, si sono resi conto che per riuscire a battere la normativa Euro 3, che succhia un sacco di cavalli, spesso non c’è altra via che guadagnare preziosi centimetri cubi. Così la pensano anche i tecnici Ducati , che non si sono fatti pregare nel tirar fuori l’ennesima versione del Desmodue.
UN PO’ MENO PICCOLA Questa volta tocca alla piccola di famiglia a crescere un po’. Dai 620 cc si passa ai 695 cc, ottenuti con un incremento dell’alesaggio (da 80 a 88 mm) e una riduzione della corsa (da 61,5 a 57,2 mm) così da ottenere un motore molto superquadro e aumentare i regimi di rotazione diminuendo al contempo la velocità lineare del pistone a tutto vantaggio della affidabilità. L’intervento ha consentito anche di montare valvole più grandi portando la potenza a 73 cv a 8.500 giri (10 in più rispetto al 620) , che fanno del motore 695 quello con la maggior potenza specifica tra tutti i motori Ducati raffreddati ad aria. Ovviamente cresce anche la coppia che arriva a 6,2 kgm a 6750 giri.
EURO 3 Inoltre, l’adozione della sonda lambda e di nuovi catalizzatori di più grandi dimensioni hanno consentito alla nuova Monster di rientrare nella normativa Euro 3. Il lavoro di aggiornamento al motore ha anche portato ad un allungamento degli intervalli di manutenzione passati da 10.000 a 12.000 km. Dalle ultime Monster della serie "piccola" (e anche bassa visto che la sella è a soli 770 mm) la 695 eredita anche la frizione APTC con sistema antisaltellamento integrato e leva morbida.
CICLISTICA CONFERMATA La ciclistica resta quella classica della Monster, con il telaio a traliccio (però più libero dai cavi) abbinato ad una forcella a steli rovesciati da 43 mm e ad un monoammortizzatore, tutto per un interasse di 1440 mm e un peso di 168 kg. La 695 non cede alle lusinghe del monobraccio, come le S2R, e resta fedele al doppio braccio, in compenso aggiunge un bel po’ di nero qua e la che contribuisce ad aumentare l’aggressività della moto.
Anche i freni restano gli stessi con il doppio disco Brembo da 300 mm con pinze flottanti e il disco singolo da 245 mm.
CITAZIONE PERSONALE
infatti è l'unica cosa che avevano criticato tutti
hanno tirato al risparmio montando l'impianto dell's2r 800 che tutti hanno criticato per la frenata
dischi da 300 in luogo dei 320 del precendete 620
pinze a 2 pistoncini invece di quelle a 4 del 620...
male... molto male... [Modificato da Runningman77 01/03/2006 19.24]
[Modificato da Runningman77 01/03/2006 19.24]