Lanciato nello spazio 'Pamela'
giovedì 15 giugno 2006
E' stato lanciato dal Kazakhstan lo strumento scientifico italiano Pamela integrato a bordo del satellite Resurs-DK1. Il satellite studiera' l'antimateria e la materia oscura.
'Pamela' (Payload for Antimatter Matter Exploration and Light-nuclei Astrophysics) è un complesso di strumenti studiato per la ricerca di materia oscura e antimateria, è il frutto di una collaborazione internazionale nella quale l'Italia ha avuto un ruolo di primo piano, con il coordinamento dell'
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la partecipazione dell'
Agenzia Spaziale Italiana .
Il Payload for Antimatter Matter Exploration and Light-nuclei Astrophysics è uno strumento che pesa quasi 500 chili, ha le dimensioni di un parallelepipedo alto 1,3 metri con 75x75 centimetri di base, ed è composto essenzialmente da un grande magnete corredato da un notevole numero di rivelatori che permettono di riconoscere le particelle, tracciarne la traiettoria e misurarne l'energia.
Dallo spazio, Pamela misurerà flusso ed energia dei raggi cosmici con una precisione senza precedenti e soprattutto per un lungo periodo, senza i disturbi dell'atmosfera, con la quale i raggi cosmici interagiscono. Finora dati di questo tipo sono stati raccolti da strumenti posti su palloni stratosferici, e una volta anche sullo Space Shuttle, ma sempre per breve tempo.
Il satellite sarà posizionato su un'orbita ellittica quasi polare, tra 300 e 600 chilometri di altezza. Da qui Pamela studierà per tre anni i raggi cosmici, ossia le particelle ricchissime di energia che bombardano la Terra dallo spazio, trasportando informazioni non solo sulla sorgente cosmica dalla quale provengono, ma sulla composizione, l'origine e l'evoluzione della materia che costituisce l'universo.
La posizione di Pamela sul satellite
I protagonisti italiani sono un gruppo di fisici napoletani dell’Istituto nazionale di fisica nucleare dell’università Federico II di Napoli con uno dei più interessanti esperimenti scientifici mai tentato dall’uomo: scoprire se esiste l’antimateria, ossia frammenti di materia primordiale e catturare quelle che erano già presenti quando si è formato l’universo, cercando di intercettarne qualcuna di antimateria.
In tal caso, spiegano gli esperti, potrebbero esistere Anti Mondi, Anti Universi etc, insomma si dovrebbe riscrivere la storia, oltre che la scienza.
Il sistema realizzato si chiama ToF (che in italiano vuol dire tempo di volo) ovvero spettrometro di massa a tempo di volo
(TOF-MS -- Time of Flight Mass Spectrometry) .
Al programma di ricerca non ha partecipato solo l’Italia con le università di Napoli, di Bari, di Roma, di Trieste e di Firenze ma anche la Russia, la Germania, la Svezia e gli USA.
Pamela, di cui Tof è il vero e proprio “cuore”, analizzerà un intervallo di energia mai osservato, e nei tre anni di attività, è previsto che misurerà il flusso di particelle piccolissime (fanno tutte parte dell’atomo) quali positroni, protoni, nuclei leggeri, antiprotoni e antinuclei.
Fonte:
Associazione Astrofili Galileo Galilei
[Modificato da orckrist 16/08/2006 10.16]
"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."
Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)
Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.
"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."
Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."