Spinelli: "Mazzone?Mi sono pentito"
E il tecnico incassa: "Lo capisco"
E' sempre più crisi in casa Livorno. Dopo la quinta sconfitta consecutiva in campionato, il presidente Aldo Spinelli fa mea culpa sulla decisione di esonerare Donadoni: "Col senno di poi dico che sono pentito - ha ammesso - Purtroppo andiamo avanti con questo allenatore e con questi giocatori, devono liberarsi il cervello". E Mazzone incassa a testa bassa: "Chi potrebbe dar torto al presidente?".
Sembra essere giunta a un punto di non ritorno l'avventura di Mazzone sulla panchina amaranto. Chiamato da Spinelli non certo per risollevare una squadra che stava andando oltre le più rosee aspettative, il tecnico romano ha incassato cinque sconfitte nelle ultime cinque partite. "Ci va tutto male - ha commentato Spinelli ai microfoni di "Domenica Stadio" - e le gambe non girano, fatto che mi preoccupa molto. Dopo l'infortunio di Coco la squadra si è smarrita, e il rigore ci ha tagliato le gambe. Però diamo i giusti meriti al Chievo: era messo in campo meglio di noi. Se sono pentito del cambio di tecnico? Col senno di poi dico di sì - ammette - ma sono convinto di aver agito per il bene del Livorno, per tentare di rompere il momento difficile che stavamo attraversando. I giocatori che abbiamo sono questi, io dovevo dare la giusta scossa alla squadra". Il presidente esclude nuovi provvedimenti: "Non cambia niente - dice - Purtroppo andiamo avanti con questo allenatore e questi giocatori, sono loro che devono liberarsi il cervello. Dobbiamo battere l'Udinese e ritrovarci".
Dichiarazioni che pesano come un macigno e che un Mazzone più sconsolato che mai si limita a incassare con amarezza: "Capisco Spinelli, lui è il presidente, faccia quello che crede giusto ed utile per il bene del Livorno. Dopo questa serie negativa so benissimo che posso essere messo in discussione, non sta a me decidere. Dice che si è pentito della sua decisione? Lo capisco, al posto suo anche io la penserei allo stesso modo". "Sono mortificato - prosegue il tecnico amaranto - perché cinque sconfitte di seguito nella mia carriera non le avevo mai subite. Questo pesa molto sul piano morale. Sono venuto a Livorno con grande entusiasmo, siamo partiti bene, invece poi è arrivata una serie di risultati negativi pesantissimi".
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