Una delle cose che istintivamente non ho mai accettato è la parola: DESTINO!
Questa parola l'ho sempre rifiutata... per me mi è sempre stato più facile pensare che (e forse lo è ancora) che il mio futuro dipendesse dall'80% delle mie azioni (consapevoli e non) e dal 20% da eventi "casuali" (accidentali)
ma arriviamo al dunque:
nella "fisica quantistica" (la fisica microscopica) esiste una legge che si chiama
"Principio di indeterminazione" e dice che nel momento in cui più si conosce l'esatta posizione di un determinato oggetto meno si conosce la sua quantità di moto (e quindi dove potrà essere in futuro)...
Un certo Einstein riteneva che questa fosse una legge dettata dall'ignoranza di noi esseri umani di conoscere tutte le forze e le leggi fisiche che governano l'Universo. Es: se noi fossimo in grado di conoscere esattamente la traettoria, e tutte le forze per esempio di attrito ed elastiche che agiscono sul dado che rotola su un piano saremmo in grado di prevedere il numero di uscita del dado (e quindi prevedere il futuro).
Applicando il "Principio di indeterminazione" di Heisenberg a noi umani (non siamo forse infinitamente piccoli rispetto alle dimensioni e alle infinite forze dell'Universo per esempio proprio come un elettrone rispetto all'osservatore?!?!?!?) potremmo tranquillamente dire che il destino umano non esiste OPPURE che esiste ma che non potremmo mai conoscerlo per via di una ignoranza perenne nel conoscere tutte le infinite forze del cosmo che agiscono su noi (l'impossibilità di sapere se un meteorite di 10 cm ci caschi in testa e ci ammazzi per esempio)...
1a riflessione: alla fine non è importante sapere se il destino esiste, è meglio
concentrarsi più possibile su più forze universali (leggasi UMANE) possibili.
2a riflessione: preso atto del 1o punto una persona è già più consapevole (le forze
universali e
umane... alla fine si comportano allo STESSO MODO) e anche se non è in grado di prevedere il futuro (DESTINO), per lo meno è in grado di intravedere il percorso che deve fare nella sua vita... e questo lo si può capire già nel momento in cui vive un determinato evento (nel presente!!!) Io oggi come oggi non mi accontento più di capire il significato di una storia quando questa finisce!!!
E' troppo facile... anche se per molti neanche questo è facile! Oramai l'obiettivo è quello di capire tale significato mentre la si vive, essere protagonisti (il più possibile) dell'evento quando è ancora presente: è il massimo della libertà che possiamo avere... è un obiettivo di noi esseri umani!
Mia conclusione: mettiamoci l'anima in pace il destino non possiamo conoscerlo, concentriamoci sulle leggi fisiche e viviamo il percorso di vita da protagonisti sia nelle gioie e sia nei dolori!
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