Una ditta tedesca sta per mettere in commercio un "generatore" da 1 kW
con relative "cartucce" di metanolo da 250ml,
omologate per essere trasportate anche in aereo, il costo sembra poter essere competitivo,
l'autonomia è fino a 5 volte maggiore delle più moderne batterie ad accumulo (per ogni ricarica)
La stessa ditta, in compartecipazione, vuole commercializzare un sistema integrato per alimentare i portatili con una autonomia che dipende dalle ricariche di scorta:
una cartuccia da 125ml (un bicchiere) ha una autonomia per 7 ore di lavoro continuo
Fonte
www.smartfuelcell.de
Bio-metanolo
Chimica del metanolo (acool metilico)
L'alcool metilico o spirito di legno o carbinolo o metanolo, di formula CH3OH, venne scoperto nel 1661 da Boyle nei prodotti di distillazione del legno.
Nel 1812 Taylor notò che le proprietà chimiche dell'alcool metilico e quelle dell'alcool etilico erano molto simili. Da qui la frode alimentare che portò all'uso del metanolo nella vinificazione, con esiti spesso mortali. Nel 1835 Dumas e Péligot ne determinarono la costituzione. In natura si trova sotto forma di estere: salicilato nell'essenza di fiori di arancio; oppure come etere con numerosi fenoli (eugenolo, vanillina, ecc.).
L'alcool metilico era ottenuto industrialmente per distillazione secca del legno. Il distillato, detto acido pirolegnoso, contiene il 3-5% di alcool metilico la cui separazione è molto laboriosa.
Attualmente tutto l'alcool metilico si ottiene per idrogenazione dell'ossido di carbonio secondo la reazione CO+2H2DCH3OH. Bisogna operare a 350-400 °C e a circa 200 atm. in presenza di ossido di cromo e ossido di zinco.
Il prodotto così ottenuto è puro e le rese sono pressoché quantitative. Il metanolo è un liquido mobile che bolle a 67 °C, miscibile in acqua e in numerosi solventi. Industrialmente viene impiegato come solvente per la produzione di eteri metilici degli acidi organici e inorganici.
Per ossidazione con aria in presenza di rame o argento dà la formaldeide.
L’utilizzazione del gas di gasogeno quale vettore energetico pone alcune limitazioni legate essenzialmente ai problemi connessi con il suo immagazzinamento e trasporto, causa il basso contenuto energetico per unità di volume. Ciò fa sì che risulti eccessivamente costoso il trasporto su lunghe distanze.
Tali inconvenienti possono essere superati trasformando il gas in alcool metilico che può essere agevolmente utilizzato per l’azionamento di motori.
Il metanolo, può essere successivamente raffinato per ottenere benzina sintetica che può essere paragonata alle benzine tradizionali, oppure impiegato nella produzione del biodiesel
Dopo la crisi energetica, la necessità di sostituire il petrolio con combustibili alternativi ha risvegliato notevoli interessi verso l'uso energetico dell'alcool metilico o metanolo, specie nel settore dei trasporti dove può essere usato puro o mescolato alla benzina, senza porre eccessivi problemi di riprogettazione dei motori, oppure nelle centrali termiche o con tecnologie avanzate (ad esempio
nelle pile a combustibile, in sostituzione dell'idrogeno).
Fino agli anni Settanta tutto Il metanolo commercializzato nel mondo è stato ricavato da sintesi (CO+H2) o da gas naturale.
Dopo la crisi energetica, vi è stata una notevole ripresa d'interesse per la
produzione di metanolo a partire dalla biomassa.
Il processo per la produzione di metanolo rappresenta una fase successiva, per esempio, al trattamento delle sostanze di rifiuto per via biologica.
In un altro tipo di trattamento, per esempio del gas d'acqua, miscela di CO, CO2 e H2 a partire da carbone e acqua, il gas è raffreddato, depurato dagli inerti e dai componenti dello zolfo e introdotto in un reattore intermedio per aumentare il rapporto fra idrogeno e ossido di carbonio, mediante la reazione H2O+CO -> H2+CO2. Il prodotto risultante è infine immesso in un convertitore dove, in presenza di catalizzatori, avviene la reazione esotermica principale CO + 2H2 -> CH2 OH. In questo passaggio circa l'80% del valore energetico del gas iniziale viene trasferito al metanolo. Il rendimento del processo di liquefazione per gli impianti attualmente commercializzati, con gassificatori ad aria e del tipo a letto fisso, è del 35÷38%.
Tuttavia
la notevole attività di ricerca e sviluppo sul processo di gassificazione con ossigeno a letto fluido condotto sia in Germania sia negli USA ha messo a punto processi con rendimenti superiori al 50%.
Un impianto americano, che utilizza tali processi, produce 428 t/giorno di metanolo partendo da 910 t/giorno di materiale lignocellulosico.
La coltivazione di colture adeguate, con alto valore lignocellulosico, permetterebbe di supplire all'attuale domanda di petrolio e gas utilizzando meno del 10% del terreno disponibile per tali colture, alcune specie vegetali non abbisognano di terreni particolarmente fertili, non richiedono diserbanti e hanno bisogno di modeste quantità d'acqua, praticamente solo quella delle precipitazioni atmosferiche.
Fonte
www.canapa.4net.com
In Sudafrica degli scienziati ritengono che si possa
ottenere metanolo in abbondanza e a costi contenuti con una tecnologia biochimica che utilizza specifici batteri anaerobici.
Fonti:
Sudafrica.it/scienza
Associazione statunitense Methanol Institute
www.energoclub.it/a%20biomasse.htm
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.