UN SIPARIO A FORMA DI LAPIDE CHIUDE LA SETTIMANA DI PASSIONE MODAIOLA
POVERA ROMA CHE HA DOVUTO SOPPORTARE I TAGLI DEL BUFFET, LE BIZZE DI PINO DANIELE, LA MESTA PIERELLI DEL GF, IL PESO DELLENORMI TETTE DI SARA VARONE
Reportage di Alessandro Pizzi da Zagarolo
La settimana di passione modaiola, che verrà ricordata per il clima di austerity e noia dopo i fasti di Stefano Dominella, si è conclusa venerdì 13 luglio alla Casa del Cinema con la consegna dellAgo dOro, premio riservato a stilisti, elegantone e bellezze dello show-biz, ideato da Salvo Esposito e giunto alla 13° edizione. Troppi 13 (portano jella?), forse per questo la serata è stata allinsegna della scaramanzia, con peperoncini sparsi sui tavoli e il colore rosso a farla da padrone.
Chi è la più bulla del reame? Tante le fanciulle in lizza, così Esposito le premia tutte, ognuna per la sua specialità. Linda Batista, svestita di nero da Fausto Sarli, è premiata per il suo fascino latino; Sara Varone, lenorme seno strizzato a fatica nellabito di Tony Ward, prende lAgo come rivelazione tv dellanno (sic!). La bellissima attrice Micaela Ramazzotti, lanciata da Carlo Verdone in Zora la vampira e attualmente sul set di Tutta la vita davanti di Paolo Virzì con Sabrina Ferilli e Massimo Ghini, per laffermazione personale riscossa al Festival del Cinema di Venezia con il film Non prendere impegni stasera.
Giada e Patrizia De Blank con Alessandra Pierelli e Flora Canto
Un ago doro, stavolta realizzato da Gerardo Sacco in versione gigante con ago più piccolo con diamante infilato nella cruna, non si nega a nessuno. E allora sul palco, chiamate dallex naufraga Alessandra Pierelli (un semi disastro come conduttrice), ecco Barbara Matera, annunciatrice Rai che vedremo anche nella fiction Mediaset Carabinieri (miracoli che avvengono solo alle più fortunate!), e Giada de Blank che ha debuttato al cinema con il corto di Walter DErrico Guardami dentro lanima.
Lo stilista dellanno è Lorenzo Riva; Ettore Bilotta prende il premio New Generation e Marina Ripa di Meana, scortata dal suo Carlo, per leleganza e il design. Il più emozionato? E Alberto Valentini, il sarto su misura ribattezzato il Salvador Dalì delle cravatte, che vince per lestro e loriginalità delle sue creazioni sfoggiate.
Questo è stato lunico festone legato alla tornata di alta moda capitolina, mai stata così austera. In linea coi tagli del Governo, ma soprattutto dopo i molti milioni di euro spesi per le folli e superflue "Valentineidi", come sostengono i maligni, l'austerity è calata come una mannaia sulle sfilate. A bocca asciutta e pancia vuota sono rimasti i presenzialisti della Romanella mondana. Neanche un cocktail, un bicchiere d'acqua, una tartina, figurarsi una cena, nemmeno dopo i 4 defilè serali (Sarli, Riv, Curiel, Balestra) andati in scena a Palazzo Valentini.
Anche la Provincia, per evitare critiche, ha tirato i remi in barca, cancellando cene e feste, eppure Gasbarra si è battuto tanto contro le modelle anoressiche. Se Gattinoni dopo la sfilata in Campidoglio ha offerto un bel dinner in via Giulia, nel nuovo albergo St. Georges, Sarli ha portato a cena solo 12 amiche, tra cui la super Gina Lollobrigida e Barbara Bouchet, al ristorante il Drappo. La figlia di Balestra, Federica, ha ricevuto in casa giovedì dopo la sfilata le più intime, mentre il padre Renato è volato al dinner di Franco Marini.
Questanno, dopo il Quirinale, Palazzo Chigi e Confindustria, la moda ha risposto allinvito del presidente del Senato. Giovedì alle 21 in punto, alcuni stilisti fortunati (Fausto Sarli, Anna Fendi, Raffaella e Gigliola Curiel, Renato Balestra, Lorenzo Riva, Laura e Lavinia Biagiotti, Gianni Calignano, Farhad Re, Diego Dolcini, scortati da Maria Pia Garavaglia, Mario Boselli e dl presidente dimissionario di AltaRoma Stefano Dominella) hanno partecipato al pranzo a Palazzo Giustiniani. A tutti è stato chiesto di arrivare da soli, senza uffici stampa, collaboratori, amici e parenti. Anche il fusto Enrico Gasbarra ha dovuto presenziare senza la moglie Roberta, che lo segue come un'ombra strizzata in abiti d'alta moda super sexy.
«È un onore avervi qui. Perché ciò che voi rappresentate per l'Italia nel mondo ha un valore straordinario, ha rotto il ghiaccio Marini col solito bla-bla istituzionale. La moda è uno dei pilastri fondamentali del Made in Italy. La vostra sfida, ma è anche la nostra, è quella di mantenere sempre alta la capacità di infondere il valore della qualità dei nostri prodotti nel mondo globalizzato. Poi, durante la cena, ha praticamente «investito» il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra, come potenziale successore di Veltroni al Campidoglio: Sarebbe unottima cosa, ha detto il presidente del Senato. Non accorgendosi della gaffe: accanto al bellEnrico cera il vicesindaco Maria Pia Garavaglia& che non ha fatto un plissè, signora comè!
Tra le chicche gossipare viste tra le passerelle, il solito scandaletto dello stilista italo-persiano Farhad Re, che ha costretto le modelle dentro camicie di forza a rappresentare la follia dell'Haute Couture; la scenata di Pino Daniele all'Auditorium, non contento del posto che gli era stato assegnato per applaudire la moglie Fabiola, guest-star del defilè di Ettore Bilotta, dove la parte della diva lha fatta però la bombastica Nancy DallOlio.
Ma la scenetta più gustosa si è avuta dal grande Fausto Sarli, che ha stupito ancora una volta con creazioni bellissime (anche le giornaliste più critiche hanno convenuto che nulla avevano da invidiare a quelle di Valentino) e tagli geometrici ispirati all'architettura di Frank Lloyd Wright, autore del museo Gugghenheim. Renzo Arbore, tornato abbronzatissimo dal Madagascar, dove ha festeggiato i 70 anni, sedeva in prima fila con Marisella Laurito di nero abbigliata. All'ingresso si è materializzata Mara Venier col suo Nicola Carraro. Mara ha fatto immediatamente dietrofront quando ha saputo che Arbore era già dentro.
L'ex fidanzata di Giletti, Giada Di Miceli, ha lasciato a bocca aperta tutti per l'abito di Sarli tutto un oblò, davanti e dietro, che scopriva buona parte del suo lungo corpicino, già abbronzato a mestiere. Giada ha digiunato per un mese pur di infilarsi in quella mise da modella, di cui si era innamorata alla precedente sfilata del maestro napoletano.
Intanto, seduta al suo posto, la Bersagliera Lollo (quella che non voleva festeggiare i suoi 80 anni e poi ha dato un pranzo nella sua villa sull'Appia Antica con tanto di torta di Pasticcio immortalata dai flash e, in serata, ha rifesteggiato con un brindisi in suo onore all'Ambasciata Americana nel corso dell'Indipendence Day), mostrava con orgoglio una foto insieme a Farah Diba.
"Ce l'hanno fatta alla festa di Valentino, dove io mi sono presentata con l'abito rosso che Sarli aveva preparato per i festeggiamenti del mio mancato matrimonio. E tutti hanno creduto che fosse un rosso Valentino... Io quel vestito lo adoro e l'ho ribattezzato "l'abito della Liberazione": perchè mi sono liberata di uno sposo...". Stupenda come sempre la Bersagliera, che ha osato sfidare vestita di un altro red anche il sarto cesareo più piacione del pianeta!
Dagospia 16 Luglio 2007
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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.