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La deificazione di Maria

Ultimo Aggiornamento: 15/10/2007 23:38
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13/06/2006 13:42

Laura Malucelli, tratto da “Tutto quello che sai è falso” vol.2

Per i Vangeli, Gesù non era l'unico figlio di Giuseppe e Maria. Nel Vangelo secondo Marco (6,3) sì afferma, al contrario, che egli avesse ben quattro fratelli e più di una sorella. Lo stesso dicasi del Vangelo di Matteo (13,55). Marco (3,32) cita fratelli e sorelle in un numero imprecisato.
Anche Giovanni (7,5) indica la presenza di fratelli.
Per Giuseppe Flavio (il più noto storico ebraico dell'epoca) Giacomo, fratello di Gesù, fu condannato a morte nell'anno 62 dal gran sacerdote. Eusebio di Cesarea (265/339 circa), un prelato greco autore di Storia della Chiesa, riferisce di un nipote di Gesù, figlio di suo fratello.
Un altro credo fondamentale dell’istituzione ecclesiastica è la verginità di Maria. Ma in tutti i più antichi scritti apocrifi Maria non è considerata Vergine. E anche nelle prime versioni degli evangelisti non vi sono riferimenti a una nascita miracolosa di Gesù.
Il Vangelo di Marco, il più antico tra quelli riconosciuti, ignora il concepimento virginale. Anche Paolo, i cui testi sono i più prossimi alla vita di Gesù, fa discendere il bambino da Davide giungendo sino a Giuseppe (ritenendolo dunque, a tutti gli effetti, il padre). Ma se il padre non era Giuseppe ma Dio, a che pro tutto questo dispiegamento di avi?

La realtà della "verginità" di Maria è stata storicamente spiegata: sì è trattato di un errore durante la traduzione greca della Bibbia quando sì traslò giovane donna (alma) ((Pepe Rodrìguez, Verità e Menzogne della Chiesa Cattolica, trad. C. Tognonato, Editori Riuniti, Roma 1998)) in vergine.
Ma se i teologi si sono accorti dell'errore perché hanno continuato a insistere sulla verginità mariana?
Perché i popoli primitivi adoravano una divinità femminile, la Madre Terra. Con l'andare del tempo essa venne affiancata a una divinità maschile, più potente.
Anche presso i giudei e i cristiani primitivi vi erano le tracce della derivazione del culto matriarcale e la Madre Terra (antica dea) era divenuta la Ruah o Spirito Santo. I "figli di Dio" (così sì chiamavano abitualmente gli uomini ebrei devoti), erano figli di umani ma derivavano la loro forza vitale dall'unione creatrice di Dio con Ruah, la Madre.

Ecco dunque la logica trinità: Padre, Madre, Figlio. Ogni creatura aveva una Madre e un Padre divini e una madre e un padre umani. I sacerdoti guerrieri patriarcali decisero di abrogare la Ruah , ma il suo culto era troppo radicato. Tutto quello che fu possibile fare fu toglierle il nome.
La Ruah , dunque, divenne solo lo Spirito Santo, entità asessuata e incorporea. Quando i cristiani della scuola di Paolo cominciarono a sostenere, quindi, l’unione tra Maria e lo Spirito Santo i giudeo-cristiani restarono sgomenti.
Il Vangelo di Filippo, mostra tutto lo sbalordimento dei cristiani dell'epoca; "Taluni hanno detto che Maria ha concepito dallo Spirito Santo. Essi sono in errore. Essi non sanno quello che dicono. Quando mai una donna ha concepito da una donna?" ((Vangelo di Filippo, 17, a cura di M. Crateri, I Vangeli Apocrifi, Einaudi, Torino 1969)).
Il Vangelo apocrifo di Tommaso cita uno Spirito Santo femminile, che chiama la Innocente Spiritualità.
Nel momento della "verginificazione" di Maria si ricorse così a una trinità maschile che è davvero un mistero della fede. Nei primi Vangeli, invece, come già accennato, la nascita non aveva proprio nulla di miracoloso e quindi genealogie e riferimenti a Giuseppe come padre avevano senso.
Ma l'idea che Gesù fosse solo un essere umano non era sufficientemente esportabile ovunque.

Fu allora che San Paolo fece diventare Gesù un semidio nato in modo straordinario. Venne perciò, successivamente, aggiunta nel primo capitolo di Matteo e di Luca la frase. "Un vento calerà su di te e ti coprirà come un'ombra la potenza dell'Altissimo" (Luca 1,35) che è la copia identica dei comportamenti utilizzati da Zeus per accoppiarsi con le donne terrestri. La mitologia pagana si sposa con la nuova religione così da realizzare il sincretismo.
Le cose non erano, però, ancora del tutto sistemate. La Chiesa gradiva molto poco le continue negazioni della purezza di Maria contenute negli altri passi del Vangelo. Così, sul finire del 300 Giovanni Crisostomo fece approvare il dogma della sempiterna verginità di Maria, ante partum, in partu, post partum.
Da quel momento si cominciò, così, a sostenere che i fratelli di Gesù erano in realtà cugini.
La discussione rimaneva però aperta. Anche a molti padri della Chiesa pareva eccessivo sostenere che i redattori dei Vangeli si fossero dimenticati di dare il giusto credito a un'informazione sbalorditiva come la perpetua verginità di Maria. Era come smentire gli stessi evangelisti, che continuavano ad attribuire fratelli a Gesù. Così sulla verginità di Maria si dibatteva pochissimo, inizialmente. Ma si poneva un ulteriore problema. Gesù non poteva essere soltanto il figlio subalterno di Dio. Ciò avrebbe significato che la nuova fede era in realtà il credo nel Dio dei giudei, con l'unica differenza di averlo dotato di prole. Quindi, ovviamente, il libro adottato avrebbe dovuto continuare a essere la Bibbia e i cristiani romani non avrebbero potuto distanziarsi, come volevano, dai giudei.

Così nel Concilio di Nicea del 325, vi fu una disputa animatissima, tanto che alcuni partecipanti vennero uccisi (erano gli ariani, che contestavano questa manipolazione dei Vangeli). Si decise infine che Gesù non era solo il Figlio, ma Dio stesso incarnato. Si legittimò in questo modo, anche la deificazione di Maria (divenuta così Madre di Dio stesso) la quale era stata creata da Dio che l'aveva poi fecondata e ne era divenuto il figlio e al tempo stesso anche il padre fecondatore…
La deificazione di Maria ottenne anche lo scopo di assorbire molti culti pagani tradizionali (ldaea, Iside egiziana, Astarte fenicia…) ancora associati alla Magna Mater deorum, la Dea Madre di tutti gli dei, e di convertire i templi di queste dee pagane al culto della Madonna. Vi erano anche altri motivi per negare l'esistenza dei fratelli di Gesù.
La causa prima appare ovvia: anche ritenendo che Gesù fosse il maggiore tra tutti i suoi fratelli, dopo la nascita di sei o sette figli Maria, indubbiamente, vergine non poteva più esserlo.
Ma se Gesù aveva già avuto la sua nascita mirabolante e poteva così rivaleggiare con le divinità pagane, perché voler insistere sul fatto che Maria rimase vergine anche dopo il parto, in aperta contraddizione con i Vangeli? Semplicemente si voleva evitare che i discendenti dei famigliari di Gesù potessero reclamare di dirigere la Chiesa nascente, in base a legittima successione.

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13/06/2006 15:27

Ho questo libro ma non ricordavo questa parte

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16/06/2006 10:45

Re:

Scritto da: Nikki72 13/06/2006 13.42
Laura Malucelli, tratto da “Tutto quello che sai è falso” vol.2

Per i Vangeli, Gesù non era l'unico figlio di Giuseppe e Maria. Nel Vangelo secondo Marco (6,3) sì afferma, al contrario, che egli avesse ben quattro fratelli e più di una sorella. Lo stesso dicasi del Vangelo di Matteo (13,55). Marco (3,32) cita fratelli e sorelle in un numero imprecisato.
Anche Giovanni (7,5) indica la presenza di fratelli.
Per Giuseppe Flavio (il più noto storico ebraico dell'epoca) Giacomo, fratello di Gesù, fu condannato a morte nell'anno 62 dal gran sacerdote. Eusebio di Cesarea (265/339 circa), un prelato greco autore di Storia della Chiesa, riferisce di un nipote di Gesù, figlio di suo fratello.
Un altro credo fondamentale dell’istituzione ecclesiastica è la verginità di Maria. Ma in tutti i più antichi scritti apocrifi Maria non è considerata Vergine. E anche nelle prime versioni degli evangelisti non vi sono riferimenti a una nascita miracolosa di Gesù.
Il Vangelo di Marco, il più antico tra quelli riconosciuti, ignora il concepimento virginale. Anche Paolo, i cui testi sono i più prossimi alla vita di Gesù, fa discendere il bambino da Davide giungendo sino a Giuseppe (ritenendolo dunque, a tutti gli effetti, il padre). Ma se il padre non era Giuseppe ma Dio, a che pro tutto questo dispiegamento di avi?

La realtà della "verginità" di Maria è stata storicamente spiegata: sì è trattato di un errore durante la traduzione greca della Bibbia quando sì traslò giovane donna (alma) ((Pepe Rodrìguez, Verità e Menzogne della Chiesa Cattolica, trad. C. Tognonato, Editori Riuniti, Roma 1998)) in vergine.
Ma se i teologi si sono accorti dell'errore perché hanno continuato a insistere sulla verginità mariana?
Perché i popoli primitivi adoravano una divinità femminile, la Madre Terra. Con l'andare del tempo essa venne affiancata a una divinità maschile, più potente.
Anche presso i giudei e i cristiani primitivi vi erano le tracce della derivazione del culto matriarcale e la Madre Terra (antica dea) era divenuta la Ruah o Spirito Santo. I "figli di Dio" (così sì chiamavano abitualmente gli uomini ebrei devoti), erano figli di umani ma derivavano la loro forza vitale dall'unione creatrice di Dio con Ruah, la Madre.

Ecco dunque la logica trinità: Padre, Madre, Figlio. Ogni creatura aveva una Madre e un Padre divini e una madre e un padre umani. I sacerdoti guerrieri patriarcali decisero di abrogare la Ruah , ma il suo culto era troppo radicato. Tutto quello che fu possibile fare fu toglierle il nome.

La Ruah , dunque, divenne solo lo Spirito Santo, entità asessuata e incorporea. Quando i cristiani della scuola di Paolo cominciarono a sostenere, quindi, l’unione tra Maria e lo Spirito Santo i giudeo-cristiani restarono sgomenti.
Il Vangelo di Filippo, mostra tutto lo sbalordimento dei cristiani dell'epoca; "Taluni hanno detto che Maria ha concepito dallo Spirito Santo. Essi sono in errore. Essi non sanno quello che dicono. Quando mai una donna ha concepito da una donna?" ((Vangelo di Filippo, 17, a cura di M. Crateri, I Vangeli Apocrifi, Einaudi, Torino 1969)).
Il Vangelo apocrifo di Tommaso cita uno Spirito Santo femminile, che chiama la Innocente Spiritualità.
Nel momento della "verginificazione" di Maria si ricorse così a una trinità maschile che è davvero un mistero della fede. Nei primi Vangeli, invece, come già accennato, la nascita non aveva proprio nulla di miracoloso e quindi genealogie e riferimenti a Giuseppe come padre avevano senso.
Ma l'idea che Gesù fosse solo un essere umano non era sufficientemente esportabile ovunque.

Fu allora che San Paolo fece diventare Gesù un semidio nato in modo straordinario. Venne perciò, successivamente, aggiunta nel primo capitolo di Matteo e di Luca la frase. "Un vento calerà su di te e ti coprirà come un'ombra la potenza dell'Altissimo" (Luca 1,35) che è la copia identica dei comportamenti utilizzati da Zeus per accoppiarsi con le donne terrestri. La mitologia pagana si sposa con la nuova religione così da realizzare il sincretismo.
Le cose non erano, però, ancora del tutto sistemate. La Chiesa gradiva molto poco le continue negazioni della purezza di Maria contenute negli altri passi del Vangelo. Così, sul finire del 300 Giovanni Crisostomo fece approvare il dogma della sempiterna verginità di Maria, ante partum, in partu, post partum.
Da quel momento si cominciò, così, a sostenere che i fratelli di Gesù erano in realtà cugini.
La discussione rimaneva però aperta. Anche a molti padri della Chiesa pareva eccessivo sostenere che i redattori dei Vangeli si fossero dimenticati di dare il giusto credito a un'informazione sbalorditiva come la perpetua verginità di Maria. Era come smentire gli stessi evangelisti, che continuavano ad attribuire fratelli a Gesù. Così sulla verginità di Maria si dibatteva pochissimo, inizialmente. Ma si poneva un ulteriore problema. Gesù non poteva essere soltanto il figlio subalterno di Dio. Ciò avrebbe significato che la nuova fede era in realtà il credo nel Dio dei giudei, con l'unica differenza di averlo dotato di prole. Quindi, ovviamente, il libro adottato avrebbe dovuto continuare a essere la Bibbia e i cristiani romani non avrebbero potuto distanziarsi, come volevano, dai giudei.

Così nel Concilio di Nicea del 325, vi fu una disputa animatissima, tanto che alcuni partecipanti vennero uccisi (erano gli ariani, che contestavano questa manipolazione dei Vangeli). Si decise infine che Gesù non era solo il Figlio, ma Dio stesso incarnato. Si legittimò in questo modo, anche la deificazione di Maria (divenuta così Madre di Dio stesso) la quale era stata creata da Dio che l'aveva poi fecondata e ne era divenuto il figlio e al tempo stesso anche il padre fecondatore…
La deificazione di Maria ottenne anche lo scopo di assorbire molti culti pagani tradizionali (ldaea, Iside egiziana, Astarte fenicia…) ancora associati alla Magna Mater deorum, la Dea Madre di tutti gli dei, e di convertire i templi di queste dee pagane al culto della Madonna. Vi erano anche altri motivi per negare l'esistenza dei fratelli di Gesù.
La causa prima appare ovvia: anche ritenendo che Gesù fosse il maggiore tra tutti i suoi fratelli, dopo la nascita di sei o sette figli Maria, indubbiamente, vergine non poteva più esserlo.
Ma se Gesù aveva già avuto la sua nascita mirabolante e poteva così rivaleggiare con le divinità pagane, perché voler insistere sul fatto che Maria rimase vergine anche dopo il parto, in aperta contraddizione con i Vangeli? Semplicemente si voleva evitare che i discendenti dei famigliari di Gesù potessero reclamare di dirigere la Chiesa nascente, in base a legittima successione.

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[Modificato da Nikki72 13/06/2006 13.44]





[SM=x44473]
Esprimo qualche perplessità sui due punti evidenziati.

- La necessità di citare tutta la genealogia da Davide a Giuseppe serve solo a mettere bene in chiaro per gli Ebrei quanto riportato da Isaia (cap XI) "Un virgulto spunterà dal tronco di Jesse” confermando il fatto che Gesù sarà il simbolo della nuova alleanza con Dio.

- Che il principio femminile sia stato trasformato nello Spirito Santo, mi sembra una spiegazione alquanto azzardata.
Nella genesi troviamo la frase “In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque” (Gn 1.1) e ancora nella creazione di Adamo “il Signore Dio plasmò l'essere umano con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici uno spirito di vita (pneuma) e l'essere umano divenne uno spirito vivente” (Gn 2, 7) è chiaro quindi che lo spirito di Dio non è altro che il principio creatore, ne’ maschio ne’ femmina.
Consideriamo poi l’incipit del vangelo di san Giovanni “In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio” (Gv 1,1) indica chiaramente che il verbo non è altro che lo stesso spirito della genesi (NOTA: il vangelo di Giovanni è stato scritto per gli Ebrei che conoscevano perfettamente le scritture per cui dubito che ci possa essere stato un fraintendimento di termini e significati).
Se c’è un principio femminile riconducibile alla madre terra quello lo ritroviamo in Eva “Adamo chiamo' sua moglie Eva, perche' era la madre di tutti i viventi” (Gn 3,20). Si nota, quindi, la differenza tra principio creatore e principio generatore con quest’ultimo subordinato al primo in quanto creatura, fatto evidenziato anche dalla frase “Con dolore tu partorirai” (Gn 3,16) in cui Dio indica il modo in cui sarebbe avvenuta la generazione. La figura di Maria si contrappone e sostituisce, quindi, la figura di Eva quale principio generatore.
[SM=x44515]

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"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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01/09/2006 00:53

Re: Re:

Scritto da: orckrist 16/06/2006 10.45



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Esprimo qualche perplessità sui due punti evidenziati.

- La necessità di citare tutta la genealogia da Davide a Giuseppe serve solo a mettere bene in chiaro per gli Ebrei quanto riportato da Isaia (cap XI) "Un virgulto spunterà dal tronco di Jesse” confermando il fatto che Gesù sarà il simbolo della nuova alleanza con Dio.

- Che il principio femminile sia stato trasformato nello Spirito Santo, mi sembra una spiegazione alquanto azzardata.
Nella genesi troviamo la frase “In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque” (Gn 1.1) e ancora nella creazione di Adamo “il Signore Dio plasmò l'essere umano con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici uno spirito di vita (pneuma) e l'essere umano divenne uno spirito vivente” (Gn 2, 7) è chiaro quindi che lo spirito di Dio non è altro che il principio creatore, ne’ maschio ne’ femmina.
Consideriamo poi l’incipit del vangelo di san Giovanni “In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio” (Gv 1,1) indica chiaramente che il verbo non è altro che lo stesso spirito della genesi (NOTA: il vangelo di Giovanni è stato scritto per gli Ebrei che conoscevano perfettamente le scritture per cui dubito che ci possa essere stato un fraintendimento di termini e significati).
Se c’è un principio femminile riconducibile alla madre terra quello lo ritroviamo in Eva “Adamo chiamo' sua moglie Eva, perche' era la madre di tutti i viventi” (Gn 3,20). Si nota, quindi, la differenza tra principio creatore e principio generatore con quest’ultimo subordinato al primo in quanto creatura, fatto evidenziato anche dalla frase “Con dolore tu partorirai” (Gn 3,16) in cui Dio indica il modo in cui sarebbe avvenuta la generazione. La figura di Maria si contrappone e sostituisce, quindi, la figura di Eva quale principio generatore.
[SM=x44515]




La butto là, un aspetto che mi ha sempre creato qualche perplessità, la genealogia di Cristo - senza tener conto delle discrepanze esistenti, diamole per irrilevanti - arriva, e non potrebbe essere diversamente, a Giuseppe: orbene, per poter considerare Gesù rampollo di quella schiatta, Giuseppe nella faccenda dovrebbe averci messo lo zampino o no ?
Ma, se Giuseppe ci ha messo lo zampino (come l'ha messo dopo per i fratelli e le sorelle), saltano diversi assiomi:
- verginità di Maria in primis
- origine divina per Gesù
- e, di conseguenza,la Trinità non sarebbe messa tanto bene...

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01/09/2006 03:00

Re:

Scritto da: Nikki72 13/06/2006 13.42
Laura Malucelli, tratto da “Tutto quello che sai è falso” vol.2


Così nel Concilio di Nicea del 325, vi fu una disputa animatissima, tanto che alcuni partecipanti vennero uccisi (erano gli ariani, che contestavano questa manipolazione dei Vangeli).

Si decise infine che Gesù non era solo il Figlio, ma Dio stesso incarnato.

Si legittimò in questo modo, anche la deificazione di Maria (divenuta così Madre di Dio stesso) la quale era stata creata da Dio che l'aveva poi fecondata e ne era divenuto il figlio e al tempo stesso anche il padre fecondatore…

La deificazione di Maria ottenne anche lo scopo di assorbire molti culti pagani tradizionali (ldaea, Iside egiziana, Astarte fenicia…) ancora associati alla Magna Mater deorum, la Dea Madre di tutti gli dei, e di convertire i templi di queste dee pagane al culto della Madonna. Vi erano anche altri motivi per negare l'esistenza dei fratelli di Gesù.

La causa prima appare ovvia: anche ritenendo che Gesù fosse il maggiore tra tutti i suoi fratelli, dopo la nascita di sei o sette figli Maria, indubbiamente, vergine non poteva più esserlo.
Ma se Gesù aveva già avuto la sua nascita mirabolante e poteva così rivaleggiare con le divinità pagane, perché voler insistere sul fatto che Maria rimase vergine anche dopo il parto, in aperta contraddizione con i Vangeli? Semplicemente si voleva evitare che i discendenti dei famigliari di Gesù potessero reclamare di dirigere la Chiesa nascente, in base a legittima successione.

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[Modificato da Nikki72 13/06/2006 13.44]





Quel Concilio di Nicea è fondamentale per comprendere l'attuale cattolicesimo [SM=x44499]

Comunque anche le altre osservazioni sollevate sono preziosissime: non ci avevo mai fatto caso che sui 4 vangeli ci fossero menzionati i fratelli di Gesù Cristo [SM=x44466] [SM=x44515]

Se Bestionn non smentisce dovrà essere vero, comunque appena possibile controllo di persona [SM=x44461]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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01/09/2006 11:28

Re: Re:

Scritto da: Etrusco 01/09/2006 3.00

Quel Concilio di Nicea è fondamentale per comprendere l'attuale cattolicesimo [SM=x44499]

Comunque anche le altre osservazioni sollevate sono preziosissime: non ci avevo mai fatto caso che sui 4 vangeli ci fossero menzionati i fratelli di Gesù Cristo [SM=x44466] [SM=x44515]

Se Bestionn non smentisce dovrà essere vero, comunque appena possibile controllo di persona [SM=x44461]



[SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]
Bestion, evita puntualmente di entrare nelle discussioni di questo o quei thread o post, validi per il solo gusto di suscitare pettegolezzi e polemiche sterili a mo’, per esempio, della madornale bufala creata col “Codice da Vinci” e tanto plaudita dai ricercatori di nuove sciarade.
Lascio quindi volentieri a te e agli altri simili curiosi il gioco di divertirvi con approfondimenti e congetture fantasiose
[SM=x44451]

[SM=x44461] [SM=x44462]
[SM=x44475]

_________________






01/09/2006 13:26

Re: Re: Re:


Scritto da: Bestionn 01/09/2006 11.28


[SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]
Bestion, evita puntualmente di entrare nelle discussioni di questo o quei thread o post, validi per il solo gusto di suscitare pettegolezzi e polemiche sterili a mo’, per esempio, della madornale bufala creata col “Codice da Vinci” e tanto plaudita dai ricercatori di nuove sciarade.
Lascio quindi volentieri a te e agli altri simili curiosi il gioco di divertirvi con approfondimenti e congetture fantasiose
[SM=x44451]

[SM=x44461] [SM=x44462]
[SM=x44475]




Ma quale codice!!!! [SM=x44504] ah, dimenticavo, i fratelli di Gesù sono in realtà cugini... o forse figli della prima moglie di Giuseppe... o forse solo lontani parenti che Gesù chiama affettuosamente fratelli... anch'io i miei parenti li chiamo tutti fratelli, è normale! per te sarà anche una polemica sterile (in quanto non hai risposte concrete da dare), ma per noi poveri agnostici è un discorso molto interessante [SM=x44515]
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 01/09/2006 13.26




Ma quale codice!!!! [SM=x44504] ah, dimenticavo, i fratelli di Gesù sono in realtà cugini... o forse figli della prima moglie di Giuseppe... o forse solo lontani parenti che Gesù chiama affettuosamente fratelli... anch'io i miei parenti li chiamo tutti fratelli, è normale! per te sarà anche una polemica sterile (in quanto non hai risposte concrete da dare), ma per noi poveri agnostici è un discorso molto interessante [SM=x44515]



... e chi vieta ad una povera agnostica come te di approfondire questo tuo discorso interessante?... [SM=x44456]

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04/09/2006 11:33

Re: Re: Re:

Scritto da: Catilina.Ancona 01/09/2006 0.53


La butto là, un aspetto che mi ha sempre creato qualche perplessità, la genealogia di Cristo - senza tener conto delle discrepanze esistenti, diamole per irrilevanti - arriva, e non potrebbe essere diversamente, a Giuseppe: orbene, per poter considerare Gesù rampollo di quella schiatta, Giuseppe nella faccenda dovrebbe averci messo lo zampino o no ?
Ma, se Giuseppe ci ha messo lo zampino (come l'ha messo dopo per i fratelli e le sorelle), saltano diversi assiomi:
- verginità di Maria in primis
- origine divina per Gesù
- e, di conseguenza,la Trinità non sarebbe messa tanto bene...

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Non necessariamente.
Mi spiego: era necessario che Gesù fosse legalmente figlio di Giuseppe, ma non che lo fosse biologicamente.
Infatti nel vangelo di Matteo si legge:
" [18]Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. [19]Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. [20]Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perchè quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. [21]Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati."
Perchè era necessario che fosse figlio legale di Giuseppe?
Perchè Gesù non è altro che il sigillo della nuova e definitiva alleanza tra Dio e gli uomini rappresentati dalla stirpe eletta a sua volta rappresentata dalla discendenza di Davide, il prediletto tra i prediletti.
Questa nuova alleanza non è altro che la conclusione di quella prima alleanza che Dio stipulò con Abramo tramite Isacco. Infatti
Abramo non considerava Isacco suo figlio ma un dono di Dio e per questo non esitò ad immolarlo quando Dio glielo chiese. Del resto nemmeno Dio esita ad immolare il figlio quando l'uomo nella nuova alleanza glielo chiede.

Alla luce di questo si vede come la questione dei figli di Giuseppe, fratelli di Gesù non sia più così rilevante.

Per quanto riguarda la verginità di Maria, chi ti vieta di pensare che essa potesse avere altri figli pur rimanendo vergine?
(e qui come al solito le battute si sprecano)
Forse a Dio non era posiibile fare questo?
Il fatto che essa fosse rimasta vergine perchè non ha mai avuto rapporti con Giuseppe è frutto di speculazioni successive ma non è riportato da nessuna parte.


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(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: orckrist 04/09/2006 11.33


Non necessariamente.
Mi spiego: era necessario che Gesù fosse legalmente figlio di Giuseppe, ma non che lo fosse biologicamente.
Infatti nel vangelo di Matteo si legge:
" [18]Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. [19]Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. [20]Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perchè quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. [21]Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati."
Perchè era necessario che fosse figlio legale di Giuseppe?
Perchè Gesù non è altro che il sigillo della nuova e definitiva alleanza tra Dio e gli uomini rappresentati dalla stirpe eletta a sua volta rappresentata dalla discendenza di Davide, il prediletto tra i prediletti.
Questa nuova alleanza non è altro che la conclusione di quella prima alleanza che Dio stipulò con Abramo tramite Isacco. Infatti
Abramo non considerava Isacco suo figlio ma un dono di Dio e per questo non esitò ad immolarlo quando Dio glielo chiese. Del resto nemmeno Dio esita ad immolare il figlio quando l'uomo nella nuova alleanza glielo chiede.

Alla luce di questo si vede come la questione dei figli di Giuseppe, fratelli di Gesù non sia più così rilevante.






Grazie dell'ottimo contributo [SM=x44500]
Potrebbe benissimo essere anche un brillante intervento di un cattolico questo, senza nulla togliere al suo credo [SM=x44461]

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29/09/2006 15:53

Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Etrusco 11/09/2006 4.35


Grazie dell'ottimo contributo [SM=x44500]
Potrebbe benissimo essere anche un brillante intervento di un cattolico questo, senza nulla togliere al suo credo [SM=x44461]




Prego [SM=x44500]
Ma non ho nessun merito, questa è solo semplice esegesi biblica [SM=x44464]

Vorrei concludere con una puntualizazione sul Concilio di Nicea che viene citato nell'articolo iniziale.
La questione principale di tale concilio era la famosa "questione del filioque (trad: "e dal figlio")".
Questa prende il nome dal passo del credo "... e procede dal padre e dal figlio..." che mette padre e figlio sullo stesso piano con lo spirito santo come medio tra i due mentre per i seguaci di Ario la frase sarebbe "...e procede dal padre al figlio..." mettendo così il figlio subordinato al padre e lo spirito santo a fare da tramite. In ogni caso non era messa in dubbio la natura divina di Gesù ma la sua uguaglianza con Dio (che sono due cose diverse).
Per ulteriori informazioni QUI c'è una buona sintesi.



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(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




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Dal Vangelo secondo Giovanni
"16,12 Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. [13] Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera"

Bisogna tener presente SEMPRE questo versetto per capire che la Chiesa va avanti nella conoscenza camminando con lo Spirito Santo che la istruisce un pò alla volta svelando quanto è nelle Sacre scritture.

La dottrina dell’Immacolata era velata nella scrittura, divenne più chiara lungo i secoli.


La devozione all'Immmacolata comunque è antica, il sensus fidei del popolo aveva preceduto i teologi.
Era infatti diffusa presso il popolo la convinzione dell’immacolatezza di Maria.


Ne fa cenno S.Agostino nel De natura egratia riportanto una frase di Giuliano di Eclano ( 454):
«la pietà impone di riconoscere Maria senza peccato» ma, mentre è d’accordo con Giuliano per quanto riguarda la pietà popolare, non è convinto circa l'Immacolata Concezione, per motivi teologici.

S.Efrem nel IV secolo afferma: “Tu e Tua madre siete gli unici che sotto ogni aspetto siete perfettamente belli, poichè in te, Signore, non vi è minima macchia, nè macchia alcuna in tua Madre"

C’era da risolvere una questione teologica di non poco conto, se Gesù ha redento l’umanità, come si poteva conciliare che Maria fosse senza peccato originale? Il dibattito infatti durò secoli fu soprattutto nel medioevo che riprese vigore: Anselmo di Canterbury, S.Bernardo di Chiaravalle,S.Alberto Magno, S. Tommaso d'Aquino, S.Bonaventura ,Pascasio Radberto, Eadmero, Giovanni Duns Scoto diedero il contributo più alto.

Il primo ad affermare senza equivoci che Maria è esente da ogni peccato originale è Pascasio Radberto ( 865), ma il primo teologo dell'Immacolata è Eadmero ( 1134) affermando che Dio «poteva, voleva e la fece» immacolata, il pensiero di Edmaro fu rielaborato dal francescano Giovanni Duns Scoto ( 1308).

“l'Immacolata Concezione - affermò non è un'eccezione alla redenzione di Cristo, ma un caso di perfetta e più efficace azione salvifica dell'unico mediatore. Ella fu preservata
dal peccato da Cristo. Ella è, in realtà, il caso più perfetto di salvezza operata da Cristo”. La precisazione di Scoto fu decisiva nello sviluppo della dottrina circa l'Immacolata Concezione.

I passi del Magistero:

Sisto IV ( 1484) adottò ufficialmente per Roma la festa della Concezione e ne approvò il nuovo formulario in cui era già chiaramente espresso il privilegio mariano.

Il Concilio di Trento (1546), dichiarò di non voler includere Maria nel peccato originale.

Alessandro VII (1661) si dichiara favorevole all'Immacolata Concezione e vieta di attaccarla sotto qualunque forma.

Clemente XI (1708) contribuisce alla fede nell'Immacolata Concezione estendendone la festa alla Chiesa universale.

Nel 1849 il Papa nell'enciclica Ubi primum chiede a tutti i vescovi di esprimersi sulla definibilità del dogma. La risposta fu amplissimamente favorevole.

L' 8 dicembre 1854 il Papa proclama il dogma con la bolla Ineffabilis Deus.
«...Dichiariamo, pronunciamo e definiamo che la dottrina la quale ritiene che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per singolare privilegio di Dio onnipotente ed in vista dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del
genere umano, sia stata preservata immune da ogni macchia della colpa originale, è rivelata da Dio e perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli».


DOGMA - Perpetua verginità di Maria.
Dal Concilio Lateranense 649


Maria concepì senza cooperazione di uomo per virtù dello Spirito Santo
(concepimento verginale di Cristo), partorì senza lesione della sua integrità verginale (parto verginale),visse vergine anche dopo la nascita di Gesù (vita verginale).
La “aeipárthenos”, la “semprevergine” è rappresentata simbolicamente da tre stelle che ornano il mantello della Beata Vergine.
Le tre stelle indicano la virginitas ante partum, la virginitas in partu e la virginitas post partum.




DOGMA - Immacolata concezione
1854 - Pio IX


«la Beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia, Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata immune da ogni macchia di peccato originale»

[Modificato da Etrusco 01/10/2006 2.08]

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Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: orckrist 29/09/2006 15.53



Prego [SM=x44500]
Ma non ho nessun merito, questa è solo semplice esegesi biblica [SM=x44464]

Vorrei concludere con una puntualizazione sul Concilio di Nicea che viene citato nell'articolo iniziale.
La questione principale di tale concilio era la famosa "questione del filioque (trad: "e dal figlio")".
Questa prende il nome dal passo del credo "... e procede dal padre e dal figlio..." che mette padre e figlio sullo stesso piano con lo spirito santo come medio tra i due mentre per i seguaci di Ario la frase sarebbe "...e procede dal padre al figlio..." mettendo così il figlio subordinato al padre e lo spirito santo a fare da tramite. In ogni caso non era messa in dubbio la natura divina di Gesù ma la sua uguaglianza con Dio (che sono due cose diverse).
Per ulteriori informazioni QUI c'è una buona sintesi.






Infatti sembra un dettaglio irrilevante questo della definizione nella S.Trinità, ma ha un'importanza molto delicata.

PS allora Padre e Figlio come punte paritetiche
e SS come mediano,
rimane però la questione di chi mettere in porta: S.Pietro?

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04/10/2006 16:30

Etrusco, riporto qui i post scritti in "Attualità" per averli comodi sottomano quando avrò il tempo per scrivere la risposta.
Porta pazienza. [SM=x44475]



Scritto da: orckrist 29/09/2006 16.38



Etrusco dimentichi il primato di Pietro:

"Giunto poi Gesù nella regione di Cesarea di Filippo, si mise a interrogare i suoi discepoli: “Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo?”. Essi risposero: “Chi dice che sia Giovanni il Battista, chi Elia, chi Geremia o uno dei profeti”. Dice loro: “Ma voi chi dite che io sia?’. Prese la parola Simon Pietro e disse: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Rispose Gesù: “Beato sei tu Simone figlio di Giona, poiché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. Io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli Inferi non prevarranno contro di essa. Ti darò le chiavi del Regno del cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra resterà legato nei cieli e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra resterà sciolto nei cieli» (Matteo 16:13-18)."

E' vero poi che Gesù diede il potere a tutti gli apostoli:

"In verità vi dico: tutto ciò che avrete legato sulla terra resterà legato nel cielo e tutto ciò che avrete sciolto sulla terra resterà sciolto nel cielo» (Matteo 18:18)"

Ma viene ribadito il primato di Pietro:

"Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti amo". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". Gli disse di nuovo: "Simone di Giovanni, mi ami?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti amo". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle". Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi ami?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi". Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: "Seguimi". (Giovanni 21, 15-19)"

Per quanto riguarda Giovanni poi:

"Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: "Signore, chi è che ti tradisce?". Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: "Signore, e lui?". Gesù gli rispose: "Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi". Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: "Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?".(Giovanni 21, 20-23)"











Scritto da: Etrusco 29/09/2006 18.42



S. Cirillo,
nel suo quarto libro sulla Trinità
, dice:
"Io credo che per la "pietra", bisogna intendere la incrollabile fede dell’apostolo".

S. Ilario, vescovo di Poitiers, nel suo secondo libro sulla Trinità dice:
"La pietra (petra), è la beata ed unica pietra della fede confessata per bocca di S. Pietro:
ed è, dice nel sesto libro della Trinità, su questa pietra della confessione, che la chiesa è edificata.


"Dio,
dice S. Girolamo, nel 6° libro di S. Matteo,
ha fondato la sua chiesa su questa pietra ed è su questa pietra che l’apostolo Pietro è stato nominato."


Dopo lui, S. Grisostomo dice, nella sua 53^ omelia sopra S. Matteo
"Su questa pietra edificherò la mia chiesa, cioè sulla fede della confessione:
or qual era la confessione dell’apostolo? Eccola "Tu sei il Cristo, il figlio di Dio vivente."


S.Ambrogio, il santo arcivescovo di Milano, nel secondo capitolo agli Efesi,
S. Basilio di Seleucia,
ed i padri del Concilio di Calcedonia insegnano esattamente la medesima cosa.

Di tutti i dottori della antichità cristiana,
S. Agostino è quello, che occupa uno dei primi posti nella Chiesa, per la scienza e santità:
nel suo secondo trattato sulla prima lettera di S. Giovanni:
"Che cosa vogliono dire le parole?
"Io edificherò la mia chiesa su questa pietra? Su questa fede, su quello che è detto. Tu sei il Cristo, il figlio di Dio vivente."

Nel suo 124° trattato sopra S. Giovanni, troviamo questa significantissima frase:
"Sopra questa pietra che tu hai confessato, io edificherò la mia chiesa, imperocché Cristo era la pietra."
Il gran vescovo credeva tanto poco che la chiesa fosse fabbricata su S. Pietro,
che diceva a’ suoi fedeli nel suo 13° sermone:
"Tu sei Pietro e su questa pietra che tu hai confessato, su questa pietra, che tu hai conosciuto dicendo
– Tu sei Cristo, il figlio di Dio vivente – io edificherò la mia chiesa sopra me stesso, che sono il figlio di Dio vivente: io la edificherò su ME, E NON ME SU TE."

Quello che S. Agostino pensava sopra questo celebre passo,
era la opinione di tutta la cristianità del suo tempo.
Dunque riassumendo:

1° Gesù ha dato agli apostoli il medesimo potere che a san Pietro;

2° gli apostoli non hanno mai riconosciuto in S. Pietro il vicario di Gesù Cristo e il dottore infallibile della chiesa;

3° S. Pietro non ha mai pensato di essere papa, e non ha mai fatto da papa;

4° i concilii dei quattro primi secoli, mentre riconoscevano l’alto posto, che il vescovo di Roma occupava nella Chiesa, appunto per cagione di Roma, non gli hanno accordato che una preminenza d’onore, mai un potere, né una giurisdizione;

5° i SS. Padri nel famoso passo "Tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia chiesa" non hanno mai inteso che la Chiesa fosse edificata su Pietro (super Petrum), ma sulla pietra (super petram), cioè sulla confessione della fede dell’apostolo.

Concludendo con la storia, con la ragione, con la logica, col buon senso e con la coscienza cristiana:
Gesù Cristo non ha conferito alcuna supremazia a S. Pietro,
e che i vescovi di Roma non son divenuti sovrani della Chiesa, se non che confiscando ad uno ad uno tutti i diritti dell’episcopato.

La storia non è né cattolica, né anglicana, né calvinista, né luterana, né armena, né greca scismatica, né oltramontana:
la Storia è quello che è, cioè qualche cosa di più forte di tutte le confessioni di fede, dei canoni, dei concilii ecumenici.
Chiunque voglia scrivere il falso contro di lei non potrà mai distruggerla, come un mattone tolto dal Colosseo non lo farebbe cadere.

[Modificato da Etrusco 29/09/2006 18.44]





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07/10/2006 23:54

Re:

Scritto da: Etrusco 01/10/2006 2.06


DOGMA - Perpetua verginità di Maria.
Dal Concilio Lateranense 649


Maria concepì senza cooperazione di uomo per virtù dello Spirito Santo
(concepimento verginale di Cristo), partorì senza lesione della sua integrità verginale (parto verginale),visse vergine anche dopo la nascita di Gesù (vita verginale).
La “aeipárthenos”, la “semprevergine” è rappresentata simbolicamente da tre stelle che ornano il mantello della Beata Vergine.
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[Modificato da Etrusco 01/10/2006 2.08]





Molto interessante [SM=x44466]
ma perchè al catechismo non me ne hanno mai parlato di tutto ciò? [SM=x44469]
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19/11/2006 17:20

Finalmente riesco a rispondere.
Per quanto riguarda il primato di Pietro la diatriba è molto antica ed è focalizzata soprattutto sul passo di Matteo; non per niente io ho riportato l’ultimissima versione approvata dalla CEI in cui si riconosce che la pietra non indica il soprannome di Pietro ma la sua ferma professione di fede, in accordo con quanto dichiarato dai padri della chiesa (che tu hai riportato) e supera definitivamente la tradizionale interpretazione.
Allora l’obbiezione iniziale, cioè che Pietro non ha mai ricevuto il mandato da Gesù, è valida?
No, poichè se andiamo ad analizzare il brano di Giovanni che ho riportato si vede chiaramente che Gesù indica la strada a Pietro e lo indica quale guida (Mi ami tu più di costoro? Pasci le mie pecorelle), ed è da notare anche che Pietro solleva obbiezioni ben conoscendo la predilezione di Gesù per Giovanni, obbiezioni che vengono tacciate in modo categorico (Che importa a te?).
Inoltre va sottolineato che il dialogo è a due, per non creare fraintendimenti Gesù chiama Pietro per nome e la sua richiesta è ripetuta per ben tre volte, chiaro riferimento alla prova cui la fede di Pietro fu sottoposta nel cortile del sinedrio. Altre indicazioni, poi, mostrano che per gli altri apostoli e tutti i discepoli era chiaro il primato, come ad esempio negli ATTI quando Giovanni scrive sempre “Pietro e gli undici” e non più come si legge nei vangeli “gli apostoli”; oppure analizzando la figura di Pietro attaraverso i vari vangeli si nota come egli sia sempre in primo piano nei momenti significativi (es: la trasfigurazione del Tabor, la corsa al sepolcro in cui solo Pietro entra, ecc..).
Ma se tutti Gli apostoli ricevono lo stesso “potere” perché Pietro deve essere il primo?
La risposta più verosimile è:
per creare un sistema gerarchico che permetta alla buona novella di essere diffusa in modo omogeneo anche presso le persone non ebree (i gentili) e che permetta l’evoluzione della stessa nel tempo. Non a caso l’unica religione che non ammette un sistema gerarchico, l’islam, risulta oggi sclerotizzata e frammentata, incapace di un dialogo interno che le permetta di evolversi (vedi scontro sciiti- sunniti), basta fare una piccola ricerca in rete per leggere quello che i teologi mussulmani scrivono gli uni agli altri ma senza un punto fermo è difficile dare una linea guida.
In ogni caso pur essendo Pietro il primo le decisioni sono subordinate alla collegialità degli apostoli.


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(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




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29/12/2006 00:22

Cara Nikki,
non ho letto niente qui, non ho voglio di perdere il mio tempo, ma già il titolo di questa discussione è sbagliato: Maria non è mai stata deificata, cioè non è dea ma un essere umano scelto per diventare la Madre di Dio.
Potrei dire ancora di più su questo argomento, ma non mi sembra il caso.

Vedo che ti trovi più a tuo agio in questo forum. Forse ti si addice di più.
Buona continuazione
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29/12/2006 02:26

Re:

Scritto da: rosa22253 29/12/2006 0.22
Cara Nikki,
non ho letto niente qui, non ho voglio di perdere il mio tempo, ma già il titolo di questa discussione è sbagliato: Maria non è mai stata deificata, cioè non è dea ma un essere umano scelto per diventare la Madre di Dio.




Si parla in termini di "deificazione"
nell'opera di Laura Malucelli: “Tutto quello che sai è falso”, Vol.2

Buona lettura [SM=x44515] [SM=x44475]
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29/12/2006 14:31

Re:

Scritto da: rosa22253 29/12/2006 0.22
Cara Nikki,
non ho letto niente qui, non ho voglio di perdere il mio tempo, ma già il titolo di questa discussione è sbagliato: Maria non è mai stata deificata, cioè non è dea ma un essere umano scelto per diventare la Madre di Dio.
Potrei dire ancora di più su questo argomento, ma non mi sembra il caso.

Vedo che ti trovi più a tuo agio in questo forum. Forse ti si addice di più.
Buona continuazione




Suvvia, bella Rosa22253, che c'entra il forum? [SM=x44466]
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