Ma gli stessi abitanti di questo mondo potrebbero essere corpi tridimensionali variamente sagomati ed estesi nella terza dimensione, di cui essi potrebbero avere la percezione esterna, e la coscienza interna, del solo strato raggiunto dalla mente nel suo avanzare lungo la terza dimensione stessa: essi penserebbero allora di nascere, di crescere, di compiere date azioni e infine di morire percependo via via gli strati successivi di un unico corpo preformato e preesistente, la cui morte è reale e presente al pari della nascita.
Se trasportiamo questo processo in un mondo tridimensionale esteso in una quarta dimensione percepibile solo come tempo, avremo lo stesso fenomeno, per noi molto meno visualizzabile ma non meno logico e coerente.
Ogni vivente, ogni oggetto del nostro mondo non sarebbe altro che la sezione tridimensionale di un corpo enormmente esteso nella quarta dimensione, ma di cui non sarebbe per noi percepibile altro che quella data sezione che costituisce il presente: le sezioni precedenti, da noi considerate passato, per noi non esistono più; quelle seguenti, considerate futuro, non esistono ancora, ma in realtà tutte continuano a coesistere nel complesso della realtà quadridimensionale: noi siamo già morti nel momento in cui nasciamo e nel momento della morte è sempre attuale la nostra nascita.
Poichè la velocità a cui la mente, universale e individuale, score lungo la quarta dimensione dovrebbe essere quella della luce e delle onde elettriche, tutta la realtà si presenterebbe enormemente allungata in quella direzione, tanto che la teoria è detta anche teoria dei corpi serpentiformi: la lunghezza media di un corpo umano nella quarta dimensione sarebbe di circa settanta anni luce
.Di questo sterminato corpo, però, noi avremmo una coscienza limitata alla sola sezione illuminata, per così dire, dalla mente nel suo trascorrervi, così da considerare questa sezione come l'intero nostro organismo.
I relativisti chiamano "linea mondiale" l'insieme di tutte le sezioni di un dato corpo, vivente o non vivente, ossia l'intero corpo nella realtà quadridimensionale.
Fine sesta parte.