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Crociate contro Cristiani: InnocenzoIII: Strage dei Catari

Ultimo Aggiornamento: 16/10/2007 08:47
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Le crociate non furono solamente l’arma con la quale si mise a ferro e fuoco Gerusalemme.
Non ci possiamo scordare che i cavalieri crociati distrussero e conquistarono perfino Bisanzio.
Come non si può dimenticare che una tra le crociate più terribili fu indirizzata proprio contro i nostri fratelli verso il sud della Francia.
Una crociata di cristiani contro cristiani. In quella zona dove si parlava la lingua d’Oc.

Solamente una fede fu “degna” di una crociata come quelle contro gli infedeli.
Fu lo spietato sterminio dei catari.
Gli interessi di un re di Francia avido di terra e di un Papa che voleva regnare sulla Terra, confluirono nell’atroce idea di una nuova crociata.
Ma non si cercava solo di distruggere preventivametne gli ennesimi presunti eretici e di appropriarsi delle loro terre e ricchezze.
Bersaglio principale era la conoscenza e il sapere.
Distruggere questo popolo che aveva diviso il regno dei cieli da quello terreno e reso quest’ ultimo oggetto di studio.


Fu un'enoreme strage, da Carcassonne, ad Albi, al signore di Toulouse, ai Merovingi ed al Regno di Aragon che venne distrutto dalla Crociata contro gli Albigesi (stragi e distruzioni) in perfetta sintonia di intenti tra il Re Filippo di Francia e il Papa Innocenzo III. Si trattò della Prima Crociata di Cristiani contro Cristiani. Il Regno di Francia si mangiò un pezzo del Regno di Aragon (la Catalogna francese, il Roussillon),
la Chiesa di Roma iniziò l'egemonia del terrore che coincise appunto con la nascita dell'Inquisizione,
le stragi contro chiunque la pensasse in modo diverso, l'imposizione del "Pensiero Vero e Unico di cui Lei è degna e unica rappresentante."

Innocenzo III e la strage dei Catari
(10 marzo 1208 - 1226 - 1686)



VENTI SECOLI DI PAPATO

Sangue sparso


(le immagini del testo sono in parte originali ed in parte tratte dai testi citati in bibliografia)

Innocenzo III sedeva sul trono, con un miscuglio di eccitazione e collera.
Di fronte a lui stava un segretario con un bianco abito cistercense in mano, perforato da parte a parte e inzuppato di sangue secco. "Ecco, Santità, questo è l'abito di Fratel Pietro di Castelnau." Il Papa corresse con gravità:"San Pietro di Castelnau".

Il 10 marzo 1208 , canonizzando fratel Pietro,
Innocenzo emanò anche la sua Bolla di Anatema contro gli eretici della Linguadoca. Alzandosi dal suo trono egli intonò:"Morte agli eretici".


BIBLIOGRAFIA: (Link...)

PETER DE ROSA - Vicars of Christ - 1988 CORGI BOOKS

UTA RANKE-HEINEMANN - Eunuchi per il regno dei cieli - 1990 RIZZOLI

MALACHI MARTIN - I Gesuiti - 1987 SUGAR

PILIPPHE ARIÈS/GEORGES DUBY - La vita privata dal feudalesimo al rinascimento - 1987 LATERZA

RENÉES DOEHAERD - Economia e società dell'alto medioevo - 1971 LATERZA

PETER NICHOLS - Le divisioni del papa - 1981 MONDADORI

GEORGES DUBY - Il cavaliere la donna il prete - 1982 LATERZA

JACQUES LE GOFF - Il meraviglioso e il quotidiano - 1983 LATERZA

NORBERT OHLER - Vita pericolosa dei pellegrini...- 1996 PIEMME

SAMUEL BRANDON - Processo a Gesù - 1974 COMUNITA'

SAMUEL BRANDON - Gesù e gli zeloti - 1982 RIZZOLI

GALILEO GALILEI - Dialogo... - LATERZA

ALFONSO M.DI NOLA - Il diavolo - 1987 NEWTON COMPTON

ROLAND VILLENEUVE - L'universo diabolico - 1972 E.MEDITERRANEE

I VANGELI APOCRIFI - EINAUDI

ROBERTSON - Storia di Carlo V° - 1788

STORIA DELLA PROSTITUZIONE - 1870 CROCI

DÖLLINGER IGNAZ - The pope and the Council - 1869 LONDON

DANTE ALIGHIERI - La Divina commedia - illustrata dal Doré

GIOVANNI BOCCACCIO - Il Decamerone - illustrato

ENCICLOPEDIA GROLIER

ENCYCLOPAEDIA BRITANNICA

STORIA UNIVERSALE - VALLARDI 1961

LEA H.C. - Studies in Church History - 1883 PHILADELPHIA

LEA H.C. - A history of the Inquisition in Spain - 1906-7 NEW YORK

LOISY ALFRED - The Bible and the Christian - 1962 NEW YORK

MANN HORACE - The lives of the Popes - 1902-32 LONDON

MALACHI MARTIN - The decline and the fall of the Roman Church - 1982 LONDON

FAIRBANK - Storia della Cina contemporanea

CORRADO PALLENBERG - La crociata dei bambini - 1983 MONDADORI

GARY JENNINGS - Predatore - 1993 RIZZOLI

EAMON DUFFY - Saints and Sinners - 1997 (ed.it."la grande storia dei papi", Mondadori, 2000)

VECCHIO E NUOVO TESTAMENTO IN EDIZIONI DIVERSE (cattoliche, ortodosse e protestanti)

ISTORIA DEL VECCHIO E NUOVO TESTAMENTO - 1908-9 UCCELLO

HERMANN RAUSCHNING - Hitler mi ha detto - 1945 RIZZOLI

A.t'SERSTEVENS - I precursori di Marco Polo - 1960 GARZANTI

JOHANNES LEHMANN - I crociati - 1983 GARZANTI

I MANOSCRITTI DI QUMRÃN - Moraldi - 1986 UTET

DIARIO CHIGI - Il tempo del papa-re 1830-55- IL BORGHESE

JEAN JACQUART - Francesco I° e....- 1983 MONDADORI

FRANCESCO QUARANTA - Preti sposati nel medioevo - 2000 CLAUDIANA

PAOLO VI - Humanae vitae - 1968

GIOVANNI PAOLO II - Evangelium vitae - 1995


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Naturalmente le cose non erano così semplici.
La morte di fratel Pietro era solo un pretesto.
L'eresia era fiorita per oltre un secolo nella bellissima Linguadoca, tra il Rodano e le montagne, e Innocenzo sapeva benissimo che l'eresia dei Catari e degli Albigesi aveva come unica origine la spaventosa corruzione del clero. Egli scrisse persino di sua propria mano :" In tutta questa regione i prelati sono fonte di irrisione e riso per i laici. Ma l'origine del Male risiede nell'arcivescovo di Narbonne. L'uomo non conosce altro dio che il denaro ed ha un portafogli (borsa) al posto del cuore. Nei dieci anni in cui ha retto la carica (di arcivescovo) non ha visitato una sola volta la sua diocesi...dove tutti possono osservare preti e monaci che hanno gettato alle ortiche i loro abiti, hanno preso mogli ed amanti e vivono di usura".

Fonti dell'epoca confermano che in Linguadoca, come in molti altri luoghi, preti e vescovi vivevano come puttanieri. Giocavano d'azzardo, andavano a donne, scomunicavano a piacimento chi li guardava storto, non dicevano messa, chiedevano un prezzo per tutto, dalle ordinazioni sacerdotali alle dispense matrimoniali e cancellavano a piacere le disposizioni testamentarie, appropriandosi dei beni del defunto.



I perfecti Albigesi erano invece uomini e donne casti e morigerati che evitavano i piaceri terreni ed ai quali era attribuita una grande autorità morale.



Essi negavano i dogmi ed i sacramenti della Santa Chiesa, disprezzavano il clero e chiamavano Roma "La Puttana di Babilonia" ed i suoi vescovi "Gli Anticristi" .
Sembra che predicassero una forma di dualismo nel quale il Dio del Vecchio Testamento era responsabile del male e della terrena corruzione mentre Gesù era il Dio del mondo dello spirito.
Questa era una delle ragioni per cui disprezzavano icone ed immagini sacre, reliquie e la stessa croce, immagine della morte terrena. Corpo e sesso erano fonte di male e persino l'avere figli non era giusto in quanto avrebbe prodotto altri "terreni" esseri viventi.
Non sembra però che vi fossero atteggiamenti costrittivi nei confronti di chi non riusciva ad adeguarsi ai loro standard morali ed erano ospitali e comprensivi verso i presunti "peccatori".
Non risulta facilissimo interpretare correttamente le loro dottrine in quanto non è rimasta documentazione se non in misura ridotta e casuale.

Innocenzo III ordinò di esibire l'abito di fratel Pietro in ogni chiesa della Linguadoca al fine di promuovere una nuova crociata.
E questa volta non contro i Turchi ma contro altri cristiani che si limitavano a negare la Sua autorità
.


Vero è che Innocenzo aveva già provato a liberarsi degli Albigesi con sistemi meno cruenti.
Aveva spedito in Linguadoca Domenico, che avrebbe poi fondato l'ordine domenicano (fantastico serial killer nel corso di tutto il periodo dell'Inquisizione), ma il frate era tornato dicendo: "Li ho pregati piangendo, Santità, ma dove la preghiera ha fallito un grosso bastone potrebbe ottenere risultati".

Innocenzo aveva poi inviato Pietro e fratel Raoul.
Pietro aveva accusato Raimondo, Conte di Tolosa, di nascondere e proteggere gli eretici, e, dopo averlo scomunicato, era stato ammazzato da un suo cavaliere.

La crociata di Innocenzo III costituisce una terribile macchia per la Chiesa.
Il Pontefice diresse od organizzò scientificamente una guerra contro cristiani
in una terra cristiana,

dove era virtualmente impossibile separare gli ortodossi dagli eretici.
Per questo, in assoluto contrasto con le parabole di Gesù, si decise di bruciare insieme il grano e le erbacce.



Continua . . .

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15/10/2007 23:59

Motivi teologici dello sterminio dei Catari:

Si ipotizza che questi catari costituissero un serio pericolo teologico per la stabilità e prosperità di Santa Romana Chiesa Una Cattolica etc etc.:
essi adoravano cioè Maria Maddalena (non si sa se più come rappresentazione dello Spirito Santo o come genitrice, tramite Gesù, della loro stirpe....).
Fatto sta che nel Vangelo apocrifo di Maria Maddalena, forti sono le influenze gnostiche
ed i catari si sentivano il potere di guarire con l'imposizione delle mani (e non invocando l'aiuto di Dio, come invece lasciano intendere i 4 vangeli canonici). [SM=x44473]

PS molti anni dopo accadde una strana cosa:
un Pontefice, GPI, poco dopo essersi lasciato scappare: "Dio è Padre, ma è anche Mamma"....
morì improvvisamente nottetempore [SM=x44499]

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16/10/2007 08:47

Etrusco, 15/10/2007 23.59:




PS molti anni dopo accadde una strana cosa:
un Pontefice, GPI, poco dopo essersi lasciato scappare: "Dio è Padre, ma è anche Mamma"....
morì improvvisamente nottetempore [SM=x44499]




E un altro Pontefice gli ha dato una bacchettata... [SM=x44498]

Dio non è anche madre?

[...] se nel linguaggio plasmato a partire dalla corporeità dell'uomo l'amore della madre appare inscritto nell'immagine di Dio, è tuttavia anche vero che Dio non viene mai qualificato né invocato come madre, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento.
[...] le divinità-madri, che circondavano il popolo d'Israele come anche la Chiesa del Nuovo Testamento, ostravano un'immagine del rapporto tra Dio e mondo decisamente antitetica rispetto all'immagine biblica di Dio. Esse includevano sempre e forse inevitabilmente concezioni panteistiche, nelle quali la differenza tra Creatore e creatura scompariva. Partendo da questo presupposto, l'essere delle cose e degli uomini appare necessariamente come un'emanazione dal grembo materno dell'Essere che, entrando nella dimensione del tempo, si concretizza nella molteplicità delle realtà esistenti. Al contrario, l'immagine del padre era ed è adatta a esprimere l'alterità tra Creaore e creatura, la sovranità del suo atto creativo. Solo mediante l'esclusione delle divinità-madri l'Antico Testamento poteva portare a maturità la sua immagine di Dio, la pura trascendenza di Dio.
[...] "Madre" non è un titolo di Dio, non è un appellativo con cui rivolgersi a Dio. Noi preghiamo così come Gesù, sullo sfondo della Sacra Scrittura, ci ha insegnato a pregare, non come ci viene in mente o come ci piace. Solo così preghiamo nel modo giusto.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6866175

[SM=x44476]





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