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Malasanità: 90 morti al giorno

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2008 18:08
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23/10/2006 19:21


Sala operatoria reparto più a rischio

Sono da 30mila a 35mila in un anno, circa 90 al giorno, le vittime della malasanità in Italia. E' quanto emerso da un convegno di medici riuniti all'Istituto dei Tumori di Milano. Gli errori in corsia farebbero più vittime degli incidenti stradali, dell'infarto e di molti tumori. A guidare la classifica dei reparti più a rischio c'è la sala operatoria, seguita dai dipartimenti degenza e urgenza e dall'ambulatorio.


I costi annuali degli errori medici sono stati stimati in 10 miliardi di euro (pari all'1% del Pil). I dati sono stati presentati al convegno promosso dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). In Italia le cifre degli errori commessi dai medici o provocati dalla cattiva organizzazione dei servizi sono da bollettino di guerra. La specialità più sotto accusa - secondo il Tribunale per i diritti del malato - è l'ortopedia, seguita da oncologia, ostetricia-ginecologia e chirurgia generale.

Per gli esperti riuniti a Milano "altri errori sono dovuti al sistema che, a causa delle lunghe liste d'attesa (per visite ed esami diagnostici) è causa diretta delle diagnosi tardive, che arrivano quando ormai il danno è irrecuperabile". Eppure, secondo i medici, "il 50% degli 'sbagli in corsia' potrebbe essere evitato, migliorando l'organizzazione delle strutture sanitarie e offrendo ai 'camici bianchi' strumenti anti-svista ad hoc".

Ma quali sono le principali cause di errore? Tra i fattori imputati la somministrazione di farmaci sbagliati, che, secondo un'indagine dell'Asl Roma C, si colloca al primo posto per le sviste in oncologia (40% insieme alla non applicazione dei protocolli previsti). L'ordine di somministrazione di un farmaco può essere equivocato, soprattutto se non vi è il controllo anche al letto del paziente.

"La cosiddetta 'malpractice' esiste - ha ammesso Emilio Bajetta, presidente dell'Aiom - ma spesso l'errore non è dell'operatore sanitario, bensì della struttura in cui lavora: stanchezza legata a troppi turni massacranti, procedure non controllate, cartelle cliniche o farmaci preparati in ambienti bui, sporchi o rumorosi e diagnosi tardive per screening inefficaci". Il mancato impiego routinario del pap test, ad esempio, è la ragione per cui ancora oggi 1.500 italiane l'anno muoiono di cancro al collo dell'utero.

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C'è da toccar ferro, veramente
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Petalo di figa
10/01/2007 09:08


Carabinieri controllano 309 ospedali
Sono positivi i primi risultati emersi dalle ispezioni disposte dal ministro della Sanità, Livia Turco, negli ospedali italiani dopo lo scandalo del policlinico Umberto I di Roma. In totale i 1600 carabinieri impegnati hanno controllato 309 ospedali pubblici, su 672 ospedali del servizio sanitario nazionale. Dalle Molinette di Torino al Cardarelli di Napoli, da Milano a Palermo. Poche le irregolarità rilevate.


Coma racconta la Repubblica, l'intervento più massiccio ha riguardato Napoli. Al Cardarelli i militari si sono presentati con ruspe, camion e operatori ecologici dotati di mascherine per ripulire i cunicoli dove erano ammassati rifiuti urbani ma anche tossici: materassi abbandonati, attrezzature mediche, letti, lenzuola sporche di sangue.

Ma non solo Roma e Napoli sono state controllate. A Milano i Nas hanno visitato l'Ospedale Maggiore e la clinica Mangiagalli, a Torino le Molinette. Ma anche Veneto, Liguria, Firuli Venezia Giulia, Puglia, calabria e Sicilia. In tutti i casi le segnalazioni di irregolarità sono state limitate.

Qualche carenza strutturale degli edifici in Piemonte, molti cantieri a Genova, il fermo di un urologo che fumava in bagno a Pescia (Pistoia). Ma anche locali inadeguati a Bari, sovraffollamento e uscite di sicurezza ko a Palermo.

Poca cosa rispetto a quello che si poteva temere alla viglia dei controlli. Almeno per quanto emerso finora. Un comunicato del ministero della Salute aggiunge che proseguirà comunque e nell'ambito dell'attività ordinaria di controllo svolta dai Nas, l'azione ispettiva che i carabinieri per la Tutela della Salute svolgono costantemente nei confronti di tutte le strutture sanitarie pubbliche e private italiane.



Dio che schifo!!!!

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Petalo di figa
10/01/2007 09:10

Ospedale non la ricovera, muore
Palermo,vittima è una donna di 61 anni
Per il medico di cardiologia dell'ospedale "Cervello" di Palermo, i sintomi della paziente non sarebbero stati tali da predisporre il ricovero, ma la donna, di 61 anni e da oltre quindici anni con una valvola del cuore sostituita, tornata a casa è morta nel sonno qualche ora dopo. Il fratello della donna ha già annunciato un esposto "per accertare eventuali responsabilità dei sanitari".

"Mia sorella s'è sentita male giovedì pomeriggio - ha raccontato l'uomo - è andata in ospedale per accertamenti ma il cardiologo le ha detto che tutto era regolare sebbene il medico del pronto soccorso sembrava favorevole al ricovero. A casa intorno a mezzanotte ha perso i sensi; è stata accompagnata nuovamente in ospedale, ma il cardiologo ancora una volta ha sostenuto che non c'era nulla da temere. Mia sorella è morta una o due ore dopo nel suo letto con la Bibbia in mano, lasciando due figli e il marito affetto dal morbo di Parkinson". Il direttore generale dell'ospedale "Cervello", Francesco Falgares, fa sapere che lunedì mattina sarà subito aperta una indagine interna ''per accertare come sono andati i fatti e perseguire eventuali responsabili".


Namo avanti così..che annamo proprio bene!!! [SM=x44492]

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Rosa


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10/01/2007 20:12

a palermo potevano fare molto di +, andando a controllare altre strutture, + grandi e con maggiori problemi. Sono pessimista , ma non so quanto senso abbiano questi controlli a macchia di leopardo, fatti con tanto di preannuncio a mezzo stampa e solo dopo 1 inchiesta giornalistica, perkè se ne parla. E questo vale da Milano a Palermo.Perchè non ci sono dei controlli di routine?A Napoli i topi nel vecchio policlinico erano in na struttura che era stata derattizzata già e neanche rientrava tra quelle dell'elenco dei nas [SM=x44464]

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06/12/2007 19:16

SANITA'. Ministero Salute indaga sulla morte della sedicenne a Vibo Valenzia
05/12/2007 - 16:39


Il Ministro Livia Turco ha disposto, d'accordo con la Regione, un'ispezione sull'ospedale di Vibo Valentia dove oggi nella tarda mattinata, durante un intervento chirurgico di rimozione delle tonsille, è morta una ragazza di sedici anni.
Le cause del decesso non sono state al momento chiarite. Il Ministero della Salute avvierà oggi pomeriggio l'indagine per consentire l'immediata acquisizione delle informazioni e degli atti relativi all'accaduto che si verifica a nemmeno un anno da un'altra vicenda analoga di malasanità nello stesso ospedale.

[SM=x44492]


Fonte:

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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06/12/2007 19:25


L'ingresso dell'ospedale di Vibo Valentia

5/12/2007 (16:55) - SANITA'
Vibo, ricoverata per una tonsillite
16enne muore in sala operatoria


Le cause del decesso non sono state al momento ancora chiarite


....
nel reparto di otorinolaringoiatria, è stata sottoposta ad un intervento di rimozione delle tonsille. Le cause del decesso non sono state al momento chiarite.

In ospedale, chiamati dai parenti della ragazza, sono giunti Polizia e Carabinieri. La ragazza, Eva R., studentessa, era di Capistrano, nel vibonese. L’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia è lo stesso in cui circa un anno addietro un black out elettrico causò la morte di Federica Monteleone, opure sedicenne. La ragazza andò in coma per carenza d’ossigeno e morì alcuni giorni dopo a Cosenza
...
www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200712articoli/28191gi...
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06/12/2007 19:46


A mio parere un'idea potrebbe essere rendere obbligatoria durante gli interventi chirurgici una registrazione video di ciò che accade in sala operatoria. Tante caxxate (come quella di fumare durante gli interventi, è successo anche questo) e superficialità sarebbero evitate.

TESEO1

[Modificato da TESEO1 06/12/2007 19:49]
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06/12/2007 21:43

Re:
TESEO1, 06/12/2007 19.46:


A mio parere un'idea potrebbe essere rendere obbligatoria durante gli interventi chirurgici una registrazione video di ciò che accade in sala operatoria. Tante caxxate (come quella di fumare durante gli interventi, è successo anche questo) e superficialità sarebbero evitate.

TESEO1





Si, ma anche rendere migliore il sistema di assunzione dei medici:
evitando il nepotismo-clientelismo.

Negli ospedali della mia città vedo che persino per entrare nella specializzazione c'è bisogno della raccomandazione
e ne rimangono fuori quelli che sono veramente bravi [SM=x44465]

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06/12/2007 22:08

Lo stesso giorno in cui è morta la ragazza a Vibo, è deceduto anche un ragazzo di 22 anni all'ospedale di Brescia per un intervento alla tiroide. Però non ne ha parlato nessuno...

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07/12/2007 10:23

Re: Re:
Etrusco, 06/12/2007 21.43:




Si, ma anche rendere migliore il sistema di assunzione dei medici:
evitando il nepotismo-clientelismo.

Negli ospedali della mia città vedo che persino per entrare nella specializzazione c'è bisogno della raccomandazione
e ne rimangono fuori quelli che sono veramente bravi [SM=x44465]




non solo nella tua città io ho studiato per tre anni negli ospedali a Bologna e davvero i motivati si trovano a fare lavori di seconda non considerati i figli d'arte o di mazzetta arrivano in sala operatoria che nemmeno sanno cos'è un pancreas

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Teo e Gaby Julio

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29/12/2007 18:49

Ragazzina muore dopo un'operazione
Bologna, intervento era per scoliosi


Una 13enne, Sofia C., è morta all'ospedale Bellaria di Bologna, nel cui reparto di Rianimazione era stata ricoverata dopo essere entrata in coma al termine di un intervento, il 17 dicembre, in un altro ospedale di Bologna: l'Istituto Ortopedico Rizzoli. La ragazzina era stata operata per una scoliosi che causava problemi respiratori, ma al termine dell'intervento ha subìto un arresto cardiaco.

L'intervento è stato eseguito avvenuto nel reparto di Chirurgia Vertebrale dell'istituto. La tredicenne, ha spiegato il direttore sanitario, Stefano Liverani, è stata sottoposta ad un'"artrodesi posteriore strumentata", intervento complesso che pochi centri in Italia eseguono. Fino alle fasi conclusive l'intervento non aveva dato difficoltà, né vi erano stati problemi legati all'anestesia. Mentre i medici ricucivano la cute, però, la ragazzina ha accusato un arresto cardiocircolatorio, per il quale sono state eseguite le manovre di rianimazione.

Dopo un primo ricovero nel reparto di Rianimazione del Rizzoli, data la presenza di una patologia neurologica conseguente all'arresto cardiaco è stato deciso il trasferimento nella Rianimazione del Bellaria, dove la tredicenne è morta sabato mattina. Il pm disporrà nelle prossime ore l'autopsia per chiarire le cause del decesso. La magistratura bolognese, già informata dalla direzione del Rizzoli del fatto, aveva aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di lesioni personali gravissime, mentre ora, con ogni probabilità, il reato sarà rubricato in omicidio colposo.

Affranti i genitori della piccola, originari di San Martino di Finita, nel Cosentino: sabato mattina si sono recati in Procura per un colloquio con il pm di turno, Silvia Marzocchi. "Sarebbe dovuto essere un intervento semplice - hanno spiegato - ma a distanza di tutti questi giorni non sappiamo ancora cosa sia accaduto".

Fonte Tgcom.it

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30/12/2007 11:34

Re:
TESEO1, 06/12/2007 19.46:


A mio parere un'idea potrebbe essere rendere obbligatoria durante gli interventi chirurgici una registrazione video di ciò che accade in sala operatoria. Tante caxxate (come quella di fumare durante gli interventi, è successo anche questo) e superficialità sarebbero evitate.

TESEO1





sono d'accordo!
come anche di rendere pubblica la raccomandazione politica di tutti i medici e primari,
perchè ormai le assunzioni negli ospedali pubblici italiani avvengono solo dietro appoggi delle segreterie dei vari partiti
e non più per la fiducia dei vari baroni della medicina come una volta.
C'erano sempre le raccomandazioni, ma almeno prima venivano assunti innanzitutto medici che il loro lavoro lo sapevano fare e bene [SM=x44492]

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24/09/2008 11:12

Contestato anche il titolo «Crimini bianchi»
Fiction sulla malasanità e i medici si ribellano: non mandatela in onda
Il produttore Valsecchi:
denunciamo errori e interessi dei raccomandati
,
non accusiamo la categoria


ROMA - Per pararsi le spalle da ulteriori polemiche, oltre quelle già suscitate, il produttore Pietro Valsecchi della Taodue ha voluto tre medici come consulenti per «Crimini bianchi », la serie sulla malasanità, che andrà in onda dal 24 settembre in sei puntate su Canale 5. Ma non è bastato.
L'Associazione Medici Accusati di Malpractice Ingiustamente, è già partita all'attacco: «Una fiction dove già dal titolo i medici sono additati come criminali da punire, la dice lunga
— avverte il presidente dell'associazione Maurizio Maggiorotti —
Non solo non è imparziale, ma sembra voglia appassionare la gente contro medici e Sanità in genere ».
Un titolo che ha già fatto drizzare i capelli al preside della facoltà di Medicina, futuro probabile rettore dell'Università La Sapienza di Roma, Luigi Frati, e al presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Mario Falconi.
Dice Frati: «È inopportuno, fuorviante, oltretutto copiato da certe serie americane. Non fa giustizia delle tante vite salvate, degli atti di abnegazione e sacrificio che tutto il personale sanitario compie giornalmente, ben oltre ciò che è richiesto dai loro contratti».

E Falconi, che nella primavera scorsa sul Bollettino (organo d'informazione interna dell'Ordine) aveva scritto «non intendiamo subire passivamente questo gioco al massacro» ora aggiunge: «Valsecchi mi ha fatto vedere alcuni spezzoni dello sceneggiato, che riguardavano certi aspetti della professione che io denuncio da sempre. Ma avevo pregato di cambiare il titolo, che non approvo assolutamente ». Adesso, l'Associazione presieduta da Maggiorotti rincara la dose: «Dato il potere della televisione, il pubblico italiano sarà ulteriormente condizionato da questa fiction, che getterà fango sull'intera categoria, causando un'impennata di cause contro i medici: un florido giro d'affari per avvocati e avvocaticchi. Proponiamo dunque che gli organismi che ci tutelano chiedano al Garante per le telecomunicazioni di fermarne la messa in onda. E il 26 settembre si terrà un congresso proprio su questi problemi: ne uscirà un documento». Ma Valsecchi, che ieri mattina ha presentato «Crimini bianchi », assicura: «Non è contro i medici, ma solo una serie che intende puntare il dito sui casi di malasanità, su coloro che commettono errori e non vogliono ammetterlo, sui troppi interessi che ruotano intorno, su primari e primarietti raccomandati, sulla politica che dovrebbe fare un passo indietro».

Ambientata a Roma e interpretata da Daniele Pecci, Ricky Memphis e Christiane Filangieri, regia di Alberto Ferrari, la fiction tratta vari temi di malasanità:
diagnosi sbagliate, le truffe dei rimborsi sanitari, il business delle case farmaceutiche, le baronie.

E molto sangue che zampilla, stile «pulp», tanto che qualcuno reclama il bollino rosso.
È entusiasta Teresa Petrangolini, segretario generale per i diritti del malato: «Offre un messaggio positivo: la reazione a certe malefatte». E gli attori protagonisti aggiungono: «Non attacchiamo ciecamente i medici, ma è una fiction non edulcorata». Conclude il regista: «Mettiamo in risalto coloro che lavorano con passione. Speriamo in polemiche costruttive».

Emilia Costantini
23 settembre 2008
Corriere della Sera

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26/09/2008 18:08

Re:
Etrusco, 24/09/2008 11.12:

Contestato anche il titolo «Crimini bianchi»
Fiction sulla malasanità e i medici si ribellano: non mandatela in onda
Il produttore Valsecchi:
denunciamo errori e interessi dei raccomandati
,
non accusiamo la categoria

...
È entusiasta Teresa Petrangolini, segretario generale per i diritti del malato: «Offre un messaggio positivo: la reazione a certe malefatte». E gli attori protagonisti aggiungono: «Non attacchiamo ciecamente i medici, ma è una fiction non edulcorata». Conclude il regista: «Mettiamo in risalto coloro che lavorano con passione. Speriamo in polemiche costruttive».

Emilia Costantini
23 settembre 2008
Corriere della Sera




24 Settembre 2008:
CARRAMBA CHE ASCOLTI! (22%)
– FLOP PER LA FICTION DI CANALE5 “CRIMINI BIANCHI” (13%), INSIDIATA ANCHE DA “VOYAGER” (12%)

– CROLLA PURE IL TG5 (23%), TG1 (29%)
- SKY CALCIO 7%
- GRUBER (2,44%)...

(Ornella Petrucci per “Il Velino” – ( www.ilvelino.it )



Raffaella Carrà fa il bis: anche la seconda puntata di “Carramba che fortuna!”, in onda su RaiUno, ha vinto la prima serata con 5 milioni 612 mila telespettatori e il 22,88 per cento di share.
Su Canale5, la fiction “Crimini bianchi”, con Christiane Filangieri e Daniele Pecci, ha esordito con 3 milioni 445 mila telespettatori e il 13,99 per cento di share.

Testa a testa tra RaiDue, che col ritorno di “Voyager” - programma condotto da Roberto Giacobbo - ha messo a segno 3 milioni 60 mila telespettatori e il 12,50 percento di share, e Italia1, che con il film “Garfield” - di Peter Hewitt, con la voce di Fiorello prestata al gatto dei fumetti – ha ottenuto 3 milioni 87 mila telespettatori e l’11,74 per cento di share.
Braccio di ferro anche tra le fiction di RaiTre e Rete4: “La nuova squadra” ha realizzato un milione 669 mila telespettatori e il 6,64 per cento di share; mentre “Julie Lescaut” ha registrato un milione 556 mila telespettatori e il 6,19 per cento di share.
Su La7, il film “Point break”, di Katryn Bigelow, con Patrick Swayze, è stato visto da un milione 177 mila telespettatori, con il 5,07 per cento di share.


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25 Settembre 2008

ZORRO SANTORO (19%) A UN PASSO DALLA PROF. PIVETTI (21%)
– VELTRONI DA BRU-NEO (17%), “CRIMINI BIANCHI” SPOSTATO IN SECONDA SERATA (15%)
- “STRISCIA” (31%) STRADOMINA SUI PACCHI (21%) …


In seconda serata “Porta a Porta”, in onda dalle 23.17, ha ottenuto un milione 492 mila telespettatori e il 17,77 per cento di share.
Ospite di Bruno Vespa il leader del Pd Walter Veltroni.
Su Canale5, la fiction “Crimini bianchi”, in onda dalle 23.27, ha realizzato un milione 247 mila telespettatori e il 15,94 per cento di share.
Su Italia1, la prima tv del film “Matrix Revolutions”, di Andy e Larry Wachowski, con Keanu Reeves, in onda dalle 22.48, è stato visto da un milione 201 mila telespettatori, con il 10,67 per cento di share.


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