Come già precisato in questa discussione . . . Link...
PRO:
Trecentosei milioni di dollari è l'investimento previsto per il raddoppio della base, che potrebbero salire al doppio.
I costruttori locali, Ingui, Maltauro e gli altri, sono lì ansiosi per la nuova americanizzazione cementiera,
ma non tutta
la locale Confindustria presieduta dal capo di Federmeccanica Massimo Calearo.
Il sindaco e i suoi, come il consigliere di An Francesco Rucco, che pur si dichiara fortemente "antiamericano",
dicono che l'economia potrà giovarsene
e anche l'occupazione di personale vicentino nella base, che è già di qualche centinaio di persone.
CONTRO:
i mille e uno motivi, a parte i silenzi menzogneri del sindaco Enrico Hullweck (Forza Italia), per dire no a Camp Ederle 2:
1) l'aeroporto Dal Molin sarebbe in piena zona residenziale, sul fiume Bacchiglione,
2) a un paio di chilometri dal centro di Vicenza,
3) patrimonio Unesco dell'umanità,
4) ed è l'unica area verde da Vicenza a Schio e Thiene;
5) l'impatto ambientale e per la mobilità sarebbe devastante,
6) non meno della perdita di valore delle case
7) e della definitiva americanizzazione della città,
che già di problemini ne dà non proprio da niente.
8) Ma il vero argomento lo coglie Marino Quaresimin, ex sindaco di Vicenza della Margherita:
"Perché gli americani vogliono proprio l'aeroporto Dal Molin
e non le altre migliori localizzazioni che si sono proposte?
9) E' questa un'operazione strategica per gli Stati Uniti,
ma ai bordi di quella pista, distante solo 1,5Km dalla basilica palladiana di Vicenza si va progettando un nuovo villaggio per
2/3'000 soldati americani provenienti dalla Germania, dove non li vogliono più, che si aggiungerebbero ai 3000 già in città,
riunificando i quattro battaglioni e il comando della 173esima brigata paracadutisti, il team di combattimento, la brigata aviotrasportata d'élite destinata ad operazioni "chirurgiche" in Medioriente.
Tanto che a presentare l'operazione giunse il 27 gennaio 2004 alla Caserma Ederle
il vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney.
Hullweck sapeva. Ma non l'ha detto alla città,
finché la città non l'ha scoperto.
10) L’aeroporto civile Dal Molin, con questo progetto, è destinato ad essere trasformato da uso commerciale e civile ad avamposto bellico militare,
infatti,
lo Stato Maggiore USA che siede al Pentagono così sembra aver già deciso.
Una decisione presa con il tacito accordo del precedente governo Berlusconi
e con il silenzioso assenso del sindaco di Vicenza Enrico Hüllweck,
costoro, per 30 ipotetici denari promessi come investimento per le infrastrutture, hanno svenduto il Dal Molin.
Il Percorso della 1a manifestazione di protesta contro la costruzione di altre basi militari USA in Italia:
[Modificato da Etrusco 17/02/2007 13.52]
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.