BERLUSCA UNIVERSITY
– IL PREMIER CORTEGGIA IL GIAPPONESE KOIZUMI PER INGAGGIARLO NELLA SUO PROGETTO DI UNIVERSITÀ NO-LEFT
– SILVIO SOGNA LEZIONI DI BUSH, PUTIN E GORBACIOV
– INVESTITI 35 MLN…
Gerardo Pelosi per “Il Sole 24 Ore”
La stessa cultura politica, la capacità di spiazzare gli avversari e una genuina passione per la musica.
Quella di Apicella per il premier italiano, quella lirica della Scala e di Ennio Morricone per l'ex premier giapponese.
Insomma,
la scintilla scoccata a Genova nel 2001 tra Silvio Berlusconi e Junichiro Koizumi e proseguita poi nei vertici di Kananskis, Evian, Sea Island e Gleaneagles si è trasformata, negli anni, in
un'amicizia talmente consolidata che il Cavaliere ha scelto di incontrare solo Koizumi, domani a Tokyo, e di affidarsi a lui come "cicerone" per la sua giornata di decompressione nella capitale giapponese prima di volare nell'isola di Hokkaido per partecipare, da domenica sera, al vertice G8. Il premier italiano arriverà domani a Tokyo da Roma.
È il primo viaggio di Berlusconi in Giappone
dopo le numerose missioni annunciate e rinviate per motivi di politica interna non senza qualche disappunto delle autorità nipponiche e del rigido protocollo del Palazzo imperiale.
I più stretti collaboratori del Cavaliere parlano però di un rinnovato interesse di Berlusconi verso il Sol Levante. «Vuole capire il Paese – dicono – girare un po' per strada, tra la gente ». Cosa che non riuscirebbero a fare nell'isolamento dorato del Resort sul lago Toya.
Ma c'è, poi, un motivo particolare che ha indotto il Cavaliere a trascorrere qualche ora con Koizumi, 67 anni ben portati fino al punto da essere definito "Il Richard Gere dagli occhi a mandorla".
Koizumi, nei progetti del premier italiano, dovrebbe far parte, insieme ad un'altra schiera di grandi "ex" come George W. Bush, Vladimir Putin e Michail Gorbaciov del corpo docente della neonata Università a Villa Mellerio a Lesmo detta "Il Gernetto". Un ex convento del '700 trasformato in una scuola di formazione del Credito italiano sul quale il Cavaliere ha investito 35 milioni di euro per trasformarla in una
Università del pensiero liberale.
Angelo Maria Petroni
© Foto La Presse
L'idea iniziale, lanciata a fine 2007, prevedeva
una scuola di partito, tipo quella delle Frattocchie, curata da Marcello Dell'Utri.
Poi l'idea è cambiata e Berlusconi in persona ha pensato a un'Università che fosse un "think tank" per sfornare la nuova classe dirigente moderata da contrapporre alla prevalenza della cultura politica di sinistra.
A guidare l'ateneo (tipo Luiss o Bocconi ma con borse di studio per i più meritevoli)
Angelo Maria Petroni, ex consigliere di amministrazione della Rai ed ex direttore della Scuola superiore della Pubblica amministrazione.
Koizumi, che Berlusconi ha ammirato per la determinazione con la quale è riuscito a realizzare il piano di privatizzazioni, a tagliare le aliquote per i redditi più alti e portare dal 20 al 10% la ritenuta sulle plusvalenze azionarie, se accetterà, potrà spiegare agli studenti italiani pregi e difetti del modello reaganiano adattato al Giappone.
Gerardo Pelosi per “Il Sole 24 Ore”, 04 Luglio 2008
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.