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Maradona - La mano de D10S

Ultimo Aggiornamento: 27/03/2007 19:14
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26/03/2007 20:26

da repubblica.it

ROMA - Genio e sregolatezza, splendori e miserie, ascesa e caduta, calcio e cocaina: come poteva non attrarre il cinema, un personaggio che riunisce in sé tutte queste contraddizioni? E così, in attesa di vedere il documentario d'autore girato da Emir Kusturica, arriva nelle nostre sale un film di finzione - titolo, Maradona la Mano de Dios - interamente ispirato al grande campione, e che trasuda amore e rispetto per lui. Come ammette il regista, Marco Risi: "E' stato il più grande di sempre, con le sue invenzioni ha dato gioia a tanta gente. Straordinario, e generoso: basta pensare che una volta dichiarò 'anche con uno smoking bianco, non esiterei un attimo a stoppare una palla sporca di fango...'".

Ma non è solo il campione, a entusiasmare Risi: "E' anche una persona che umanamente mi piace - racconta in conferenza stampa - perché dice sempre quello che pensa. In un'epoca in cui tutti dicono solo ciò che gli altri vogliono sentire. E' vero, tirava cocaina: ma almeno non aveva incarichi di governo, ha fatto male solo a se stesso. E comunque sul campo non ha mai cercato di alterare le sue prestazioni".

Con queste premesse, il suo film - il titolo si riferisce al famosissimo gol di mano segnato all'Inghilterra nell'86 - è un tentativo - più o meno riuscito, giudicherà il pubblico - di mostrare il coraggio, calcistico e personale, dell'ex Pibe de oro. Le sue battaglie in campo, e anche quelle, più dure, contro la droga.

Ma non si deve pensare che, visto il punto di vista assolutamente pro-Maradona, il film abbia avuto vita facile. "Diego non lo ha visto - riferisce Risi - io l'ho incontrato solo una volta: era il 14 luglio 2005, a casa di Salvatore Bagni, a Cesenatico. Siamo stati a chiacchierare per sei ore, senza mai parlare del film. Poi però gli ho chiesto di venire sul set, lui era interessato a fare una dichiarazione di persona, magari in chiusura del film. Poi però non è mai venuto, mentre giravamo".

Le vere trattative di carattere economico-legale, però, si sono svolte con la ex moglie di Maradona, Claudia, che malgrado la separazione continua a curare i suoi interessi. "Lei l'ho vista più volte - racconta il regista - era perplessa su alcuni aspetti della sceneggiatura: in alcuni casi ho fatto dei ritocchi (ad esempio togliendo una scena iniziale in cui la figlia Dalma bussava alla porta del bagno mentre lui era dentro a tirare cocaina), in altri no. Alla fine, Claudia ha visto il film, e mi ha assicurato che non metterà alcun veto. A quanto mi risulta, ad essere veramente preoccupata per la pellicola è Dalma".

E questo, probabilmente, spiega la non partecipazione attiva della famiglia Maradona alla realizzazione del film. Interpretato, e bene, da un attore italiano, Marco Leonardi, e da un buon cast argentino, in cui spiccano Julieta Diaz (Claudia) e Juan Leyrado (l'ex procuratore di Diego, Guillermo Coppola). Con un cameo di Pietro Taricone, nel ruolo di boss napoletano.

Per il resto, il film si sviluppa come un flashback: nella notte di San Silvestro 1999, il protagonista ha un terribile attacco cardiaco, dopo l'ennesimo eccesso con la cocaina: ricoverato in ospedale, ripercorre a ritroso la sua vita. L'infanzia povera in Argentina, l'arrivo a Barcellona dove scopre la droga (con un eccesso i ingenuità: davanti alla sua prima pista di coca, dice alla bionda che è con lui "ma non è proibita?"), lo sbarco trionfale a Napoli, la partecipazione ai Mondiali dell'86. E lì la vittoria finale, ma soprattutto quella partita con l'Inghilterra in cui segna due volte: la prima con la mano ("la mano di Dio", come commentò lui stesso ironicamente"); la seconda, ovvero il gol più celebrato della storia del calcio, con i mitici undici tocchi, partendo dalla sua metà campo e scartando anche il portiere.

Nel mezzo, la sua eterna lotta con la polvere bianca. E il suo tentativo di rientrare nel giro ai Mondiali Usa '94, con l'accusa di doping - falsa, secondo la tesi del film - che lo butta definitivamente giù. Un inferno privato che dura, almeno sul grande schermo, fino a quel terribile attacco di Capodanno dopo il quale, obeso e dipendente, decide di ricominciare a vivere.

Una vita intensa, certo. Da cui Risi elimina alcuni passaggi: il figlio mai riconosciuto con Cristiana Sinagra, i due scudetti col Napoli, la semifinale ai rigori a Italia '90 non trovano spazio, nel film. "La scena sul figlio illegittimo l'avevo anche girata - ammette Risi - poi però l'ho tolta, mi sembrava un aspetto troppo scandalistico". Il sospetto che sia stata una forma di autocensura per troppo amore, però, resta.


il film esce venerdì


trailer
OFFLINE
26/03/2007 20:28

ma questo va in piccolo e grande schermo moderatore dei miei maroni microscopici [SM=x44453]
26/03/2007 20:28

ho sbagliato sezione...moderatori sorry me lo spostate in piccolo schermo? [SM=x44476] [SM=x44460]
26/03/2007 20:29

Re:

Scritto da: bremaz 26/03/2007 20.28
ma questo va in piccolo e grande schermo moderatore dei miei maroni microscopici [SM=x44453]




e infatti là volevo metterlo...ma mi son sbagliato... [SM=x44456] [SM=x44456]



ho appena finito di vedermi tutti i video di lea di leo...sono un pò confuso [SM=x44456]
26/03/2007 20:30

Re:

Scritto da: (bresa) 26/03/2007 20.26
da repubblica.it

ROMA - Genio e sregolatezza, splendori e miserie, ascesa e caduta, calcio e cocaina: come poteva non attrarre il cinema, un personaggio che riunisce in sé tutte queste contraddizioni? E così, in attesa di vedere il documentario d'autore girato da Emir Kusturica, arriva nelle nostre sale un film di finzione - titolo, Maradona la Mano de Dios - interamente ispirato al grande campione, e che trasuda amore e rispetto per lui. Come ammette il regista, Marco Risi: "E' stato il più grande di sempre, con le sue invenzioni ha dato gioia a tanta gente. Straordinario, e generoso: basta pensare che una volta dichiarò 'anche con uno smoking bianco, non esiterei un attimo a stoppare una palla sporca di fango...'".

Ma non è solo il campione, a entusiasmare Risi: "E' anche una persona che umanamente mi piace - racconta in conferenza stampa - perché dice sempre quello che pensa. In un'epoca in cui tutti dicono solo ciò che gli altri vogliono sentire. E' vero, tirava cocaina: ma almeno non aveva incarichi di governo, ha fatto male solo a se stesso. E comunque sul campo non ha mai cercato di alterare le sue prestazioni".

Con queste premesse, il suo film - il titolo si riferisce al famosissimo gol di mano segnato all'Inghilterra nell'86 - è un tentativo - più o meno riuscito, giudicherà il pubblico - di mostrare il coraggio, calcistico e personale, dell'ex Pibe de oro. Le sue battaglie in campo, e anche quelle, più dure, contro la droga.

Ma non si deve pensare che, visto il punto di vista assolutamente pro-Maradona, il film abbia avuto vita facile. "Diego non lo ha visto - riferisce Risi - io l'ho incontrato solo una volta: era il 14 luglio 2005, a casa di Salvatore Bagni, a Cesenatico. Siamo stati a chiacchierare per sei ore, senza mai parlare del film. Poi però gli ho chiesto di venire sul set, lui era interessato a fare una dichiarazione di persona, magari in chiusura del film. Poi però non è mai venuto, mentre giravamo".

Le vere trattative di carattere economico-legale, però, si sono svolte con la ex moglie di Maradona, Claudia, che malgrado la separazione continua a curare i suoi interessi. "Lei l'ho vista più volte - racconta il regista - era perplessa su alcuni aspetti della sceneggiatura: in alcuni casi ho fatto dei ritocchi (ad esempio togliendo una scena iniziale in cui la figlia Dalma bussava alla porta del bagno mentre lui era dentro a tirare cocaina), in altri no. Alla fine, Claudia ha visto il film, e mi ha assicurato che non metterà alcun veto. A quanto mi risulta, ad essere veramente preoccupata per la pellicola è Dalma".

E questo, probabilmente, spiega la non partecipazione attiva della famiglia Maradona alla realizzazione del film. Interpretato, e bene, da un attore italiano, Marco Leonardi, e da un buon cast argentino, in cui spiccano Julieta Diaz (Claudia) e Juan Leyrado (l'ex procuratore di Diego, Guillermo Coppola). Con un cameo di Pietro Taricone, nel ruolo di boss napoletano.

Per il resto, il film si sviluppa come un flashback: nella notte di San Silvestro 1999, il protagonista ha un terribile attacco cardiaco, dopo l'ennesimo eccesso con la cocaina: ricoverato in ospedale, ripercorre a ritroso la sua vita. L'infanzia povera in Argentina, l'arrivo a Barcellona dove scopre la droga (con un eccesso i ingenuità: davanti alla sua prima pista di coca, dice alla bionda che è con lui "ma non è proibita?"), lo sbarco trionfale a Napoli, la partecipazione ai Mondiali dell'86. E lì la vittoria finale, ma soprattutto quella partita con l'Inghilterra in cui segna due volte: la prima con la mano ("la mano di Dio", come commentò lui stesso ironicamente"); la seconda, ovvero il gol più celebrato della storia del calcio, con i mitici undici tocchi, partendo dalla sua metà campo e scartando anche il portiere.

Nel mezzo, la sua eterna lotta con la polvere bianca. E il suo tentativo di rientrare nel giro ai Mondiali Usa '94, con l'accusa di doping - falsa, secondo la tesi del film - che lo butta definitivamente giù. Un inferno privato che dura, almeno sul grande schermo, fino a quel terribile attacco di Capodanno dopo il quale, obeso e dipendente, decide di ricominciare a vivere.

Una vita intensa, certo. Da cui Risi elimina alcuni passaggi: il figlio mai riconosciuto con Cristiana Sinagra, i due scudetti col Napoli, la semifinale ai rigori a Italia '90 non trovano spazio, nel film. "La scena sul figlio illegittimo l'avevo anche girata - ammette Risi - poi però l'ho tolta, mi sembrava un aspetto troppo scandalistico". Il sospetto che sia stata una forma di autocensura per troppo amore, però, resta.


il film esce venerdì


trailer



credo sia meglio metterlo in "piccolo e grande schermo"! [SM=x44462]
OFFLINE
26/03/2007 20:30

Re:

Scritto da: (bresa) 26/03/2007 20.28
ho sbagliato sezione...moderatori sorry me lo spostate in piccolo schermo? [SM=x44476] [SM=x44460]



no [SM=x44454]
OFFLINE
26/03/2007 20:30

Re: Re:

Scritto da: rorina! 26/03/2007 20.30


credo sia meglio metterlo in "piccolo e grande schermo"! [SM=x44462]



e il bresa banniamolo!

sto terone [SM=x44512]
[SM=x44452]
26/03/2007 20:30

Re: Re:

Scritto da: rorina! 26/03/2007 20.30


credo sia meglio metterlo in "piccolo e grande schermo"! [SM=x44462]




eh lo so rorì scusa...


non è che me lo puoi spostare te? graaaaaaazie [SM=x44477]
OFFLINE
26/03/2007 20:31

Re: Re:

Scritto da: (bresa) 26/03/2007 20.29



e infatti là volevo metterlo...ma mi son sbagliato... [SM=x44456] [SM=x44456]



ho appena finito di vedermi tutti i video di lea di leo...sono un pò confuso [SM=x44456]



non toccare le ragazze del nord baluba! [SM=x44512]
[SM=x44455]
26/03/2007 20:31

Re: Re: Re:

Scritto da: bremaz 26/03/2007 20.30


e il bresa banniamolo!

sto terone [SM=x44512]
[SM=x44452]




e cattocomunista [SM=x44456]
26/03/2007 20:32

Re: Re: Re:

Scritto da: bremaz 26/03/2007 20.31


non toccare le ragazze del nord baluba! [SM=x44512]
[SM=x44455]




sono loro ke toccano me...non ci posso far nulla [SM=x44451]
26/03/2007 20:32

Re: Re: Re:

Scritto da: (bresa) 26/03/2007 20.30



eh lo so rorì scusa...


non è che me lo puoi spostare te? graaaaaaazie [SM=x44477]



fatto! [SM=x44462]

spero bene! [SM=x44466]
OFFLINE
26/03/2007 20:32

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: (bresa) 26/03/2007 20.31



e cattocomunista [SM=x44456]



vergogna!
shame!
vergonà!
vergognas!
schlutzkrapfen!
cincincionlà
OFFLINE
26/03/2007 20:33

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: (bresa) 26/03/2007 20.32



sono loro ke toccano me...non ci posso far nulla [SM=x44451]



non ti toccano ti pestano è diverso zerbino [SM=x44452]
26/03/2007 20:33

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: rorina! 26/03/2007 20.32


fatto! [SM=x44462]

spero bene! [SM=x44466]




[SM=x44460] [SM=x44460]


tu sì che sei una donna gentile...


mica come il bremaz ke è una grassona antipatica [SM=x44456]
26/03/2007 20:33

Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: bremaz 26/03/2007 20.33


non ti toccano ti pestano è diverso zerbino [SM=x44452]



finchè me la danno, possono farmi tutto [SM=x44456]
26/03/2007 20:34

Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: (bresa) 26/03/2007 20.33



[SM=x44460] [SM=x44460]


tu sì che sei una donna gentile...


mica come il bremaz ke è una grassona antipatica [SM=x44456]



[SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]
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Post: 10.915
Registrato il: 13/06/2006
Sesso: Maschile


Iperutente 2006
Broccolodoro 2007
27/03/2007 17:43

certo che intitolare "la mano de dios" non mi piace.... mi sembra una sorta di prevenzione. parliamo del più grande giocatore mai esistito e forse altri titoli sarebbero stati più indicati

_________________

OFFLINE
27/03/2007 19:14

Re:

Scritto da: .sventrapapere. 27/03/2007 17.43
certo che intitolare "la mano de dios" non mi piace.... mi sembra una sorta di prevenzione. parliamo del più grande giocatore mai esistito e forse altri titoli sarebbero stati più indicati



la mano nel culos? [SM=x44466]
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