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La Verità: chi può conoscerla? Come?

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2007 17:43
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16/04/2007 18:34

Re: Re: Re:

Scritto da: Etrusco 16/04/2007 14.57


Si, però se, riconoscendo la nostra limitatezza, ci arrendiamo e ci tiriamo fuori da questa, come da altre discussioni,
arriverà qualcunaltro che arrogando a se il potere di saper vedere oltre... ci imporrà la sua verità. [SM=x44461]



La Verità si impone da sola [SM=x44458]
...è l'arroganza (la Superbia) dell'uomo che obbliga a non riconoscerLa [SM=x44499]

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17/04/2007 10:50

" Se qualcuno nasconde una cosa dietro un cespuglio, e poi la va a cercare proprio là e la trova pure, non c'è da vantarsi molto di questa ricerca e del ritrovamento: eppure così stanno le cose con la ricerca e il ritrovamento della "verità" dentro la circoscrizione della ragione."

Nietzche [SM=x44476] [SM=x44476]

in poche parole il cervello non può giudicare se stesso
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17/04/2007 11:04

Re:

Scritto da: !!Carletto!! 17/04/2007 10.50
" Se qualcuno nasconde una cosa dietro un cespuglio, e poi la va a cercare proprio là e la trova pure, non c'è da vantarsi molto di questa ricerca e del ritrovamento: eppure così stanno le cose con la ricerca e il ritrovamento della "verità" dentro la circoscrizione della ragione."

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in poche parole il cervello non può giudicare se stesso



quindi per te ogni tipo di ricerca è inutile? che intendi per "giudicare il cervello"?

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Peter: "Perché?"
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Peter: "Faccio sempre confusione tra il bene e il male, che intendi per male?"
Egon: "Immagina che la vita come tu la conosci si fermi istantaneamente e ogni molecola del tuo corpo esploda alla velocità della luce"
Ray: "Inversione protonica totale"
Peter: " E quello è male... Ok è un importante ragguaglio, grazie Egon"

17/04/2007 11:13

Re: Re:

Scritto da: lostin 17/04/2007 11.04


quindi per te ogni tipo di ricerca è inutile? che intendi per "giudicare il cervello"?



cioè per stabilire se una cosa è vera in assoluto è necessario che qualcuno la giudichi, noi possiamo giudicarla solo col nostro cervello, ma il cervello non legge le realtà assoluta , ma solo un interpretazione di essa; quindi NOI possiamo cercare la verità solo nei limiti del nostro cervello. Per capire se il nostro cervello dice il vero dovrebbe essere giudicato da una mente superiore a quella umana, ma fino ad oggi non è mai esistita.

IN ALTRI TERMINI...se un cane vuole aprire una porta, non può aprirla da solo, nè chiderlo ad un altro cane, però un uomo può aprirla per lui.

a noi la porta chi la apre se sopra a noi non c'è nessuno?
l'unica cosa superiore a noi potrebbe essere un Computer talmente sofisticato da superare la nostra intelligenza, peccato che dobbiamo fabbricarlo noi... [SM=x44473]
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17/04/2007 11:27

Re: Re: Re:

Scritto da: !!Carletto!! 17/04/2007 11.13


cioè per stabilire se una cosa è vera in assoluto è necessario che qualcuno la giudichi, noi possiamo giudicarla solo col nostro cervello, ma il cervello non legge le realtà assoluta , ma solo un interpretazione di essa; quindi NOI possiamo cercare la verità solo nei limiti del nostro cervello. Per capire se il nostro cervello dice il vero dovrebbe essere giudicato da una mente superiore a quella umana, ma fino ad oggi non è mai esistita.

IN ALTRI TERMINI...se un cane vuole aprire una porta, non può aprirla da solo, nè chiderlo ad un altro cane, però un uomo può aprirla per lui.

a noi la porta chi la apre se sopra a noi non c'è nessuno?
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ma la Mente superiore dovrebbe poi spiegarci la Verità facendola capire al nostro cervello!
e ancora ti ripeto la mia domanda: per te quindi nessuna ricerca di verità ha senso, dato che tanto non abbiamo i mezzi per comprenderla?
mi dispiace, ma questi ragionamenti per me non hanno senso alcuno! [SM=x44464]

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Se volete la verità mandatemi un pm. Ma occhio, potrebbe sconvolgervi. [SM=x44451]

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17/04/2007 11:51

Re:

Scritto da: -Asmodeus- 17/04/2007 11.33
Se volete la verità mandatemi un pm. Ma occhio, potrebbe sconvolgervi. [SM=x44451]



allora niente da fare!!! preferisco la mia isola di ignoranzia! [SM=x44453]

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17/04/2007 12:43

Re: Re: Re:

Scritto da: !!Carletto!! 17/04/2007 11.13


cioè per stabilire se una cosa è vera in assoluto è necessario che qualcuno la giudichi, noi possiamo giudicarla solo col nostro cervello, ma il cervello non legge le realtà assoluta , ma solo un interpretazione di essa; quindi NOI possiamo cercare la verità solo nei limiti del nostro cervello. Per capire se il nostro cervello dice il vero dovrebbe essere giudicato da una mente superiore a quella umana, ma fino ad oggi non è mai esistita.

IN ALTRI TERMINI...se un cane vuole aprire una porta, non può aprirla da solo, nè chiderlo ad un altro cane, però un uomo può aprirla per lui.

a noi la porta chi la apre se sopra a noi non c'è nessuno?
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e poi ti dirò: anche se esistesse, questa "verità assoluta", il fatto che sia a noi impercettibile la rendrebbe semplicemente inutile. citando un noto adagio popolare "con o senza la quale, si rimane tale e quale"! [SM=x44450]

[Modificato da lostin 17/04/2007 12.44]

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17/04/2007 12:57

“Chiunque è dalla Verità, ascolta la mia voce.” [Gv 18, 37]

Scritto da: !!Carletto!! 17/04/2007 10.50
" Se qualcuno nasconde una cosa dietro un cespuglio, e poi la va a cercare proprio là e la trova pure, non c'è da vantarsi molto di questa ricerca e del ritrovamento: eppure così stanno le cose con la ricerca e il ritrovamento della "verità" dentro la circoscrizione della ragione."

Nietzche [SM=x44476] [SM=x44476]

in poche parole il cervello non può giudicare se stesso



Scritto da: !!Carletto!! 17/04/2007 11.13

cioè per stabilire se una cosa è vera in assoluto è necessario che qualcuno la giudichi, noi possiamo giudicarla solo col nostro cervello, ma il cervello non legge le realtà assoluta , ma solo un interpretazione di essa; quindi NOI possiamo cercare la verità solo nei limiti del nostro cervello. Per capire se il nostro cervello dice il vero dovrebbe essere giudicato da una mente superiore a quella umana, ma fino ad oggi non è mai esistita.

IN ALTRI TERMINI...se un cane vuole aprire una porta, non può aprirla da solo, nè chiderlo ad un altro cane, però un uomo può aprirla per lui.

a noi la porta chi la apre se sopra a noi non c'è nessuno?
l'unica cosa superiore a noi potrebbe essere un Computer talmente sofisticato da superare la nostra intelligenza, peccato che dobbiamo fabbricarlo noi... [SM=x44473]




[SM=x44450] Difatti, è la Verità che giudica il cervello, ossia, l’Uomo; è impossibile il contrario.
Una prova tangibile - per esempio - è il risultato finale a cui è giunto il pensiero di Nice: la totale pazzia dell'A., equivalente all’infinita disperazione dell’Uomo che tenta di imbrigliare a proprio uso e consumo la “Verità”.

Una prova sicura di fede, invece, è la Risurrezione del Crocefisso. [SM=x44458]

[SM=x44499] [SM=x44462]

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17/04/2007 15:58

Re: “Chiunque è dalla Verità, ascolta la mia voce.” [Gv 18, 37]

Scritto da: Bestionn 17/04/2007 12.57



[SM=x44450] Difatti, è la Verità che giudica il cervello, ossia, l’Uomo; è impossibile il contrario.
Una prova tangibile - per esempio - è il risultato finale a cui è giunto il pensiero di Nice: la totale pazzia dell'A., equivalente all’infinita disperazione dell’Uomo che tenta di imbrigliare a proprio uso e consumo la “Verità”.

Una prova sicura di fede, invece, è la Risurrezione del Crocefisso. [SM=x44458]

[SM=x44499] [SM=x44462]




Nice non si poneva come termine ultimo di verità , ma solo come tramite verso il Superuomo, cioè non è un punto di arrivo ma di passaggio.
Detto ciò, non è che io sia contario alla religione Cristiana, ma di sicuro non credo che Gesù non sia la verità assoluta, in quanto la religione cristiana è piena di contraddizzioni e sopratutto lo è la Chiesa, che sta, a mio parere, portanto al baratro la religione cristiana , in quanto la interpreta a proprio piacimento;

inutile sottolineare come la Chiesa usa il vangelo per strumentalizzare la gente, e cosa ancora ancor più grave, la politica.
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17/04/2007 20:25

“Chiunque è dalla Verità, ascolta la mia voce.” [Gv 18, 37]

Scritto da: !!Carletto!! 17/04/2007 15.58



Nice non si poneva come termine ultimo di verità , ma solo come tramite verso il Superuomo, cioè non è un punto di arrivo ma di passaggio.
Detto ciò, non è che io sia contario alla religione Cristiana, ma di sicuro non credo che Gesù non sia la verità assoluta, in quanto la religione cristiana è piena di contraddizzioni e sopratutto lo è la Chiesa, che sta, a mio parere, portanto al baratro la religione cristiana , in quanto la interpreta a proprio piacimento;

inutile sottolineare come la Chiesa usa il vangelo per strumentalizzare la gente, e cosa ancora ancor più grave, la politica.



[SM=x44450] La tua prima affermazione si confuta da sola: è Friedrich Wilhelm Nietzsche nel pieno potere della sua logica ancora raziocinante che ha plasmato il Super-Uomo e non, quest’ultimo che ha creato il pensatore. Questo filosofo, dunque, si pone come indiscutibile verità!

Siamo onesti pero, e andiamo con ordine: al “Superuomo”, Nice attribuisce un potere assoluto di libertà teorica e di qualità pratiche infinite che, a dirla tutta, non gli appartengono se non perché poggiate soltanto nell’immaginario di un ex pensatore raziocinante. Inoltre, la massima espressione di negatività di tale super-uomo, si è concretizzata e auto-materializzata nel e durante il passaggio finale dell’esistenza di Nietzsche. È certo che la “pazzia” resta un male psicofisico ancora insondabile al nostro speculare scientifico e al verificabile empirico. È altrettanto vero però che essa, proprio perché colpisce la ragione intellettiva umana, è strettamente connessa all’autocoscienza e alla logica razionale della persona che, andando oltre le possibilità specifiche della Ragione ne subisce e soffre poi l’irreversibile e concreta tragicità, con i segni squalificanti e degradanti dello squilibrio mentale. In pratica, come ho già detto, il pensiero di questo filosofo, ridotto all’estremo, è solo un cammino dal nulla e verso il “non senso” esistenziale così come, lo sono i diversi prodotti della fantasia umana prospettati da certe teorie ipotizzate da altri illustri pensatori materialisti che altro non hanno elaborato se non la manipolazione dell’Uomo e della Verità.

È vero Carletto, che in te non si sente la veemente violenza di pregiudizi precostituiti contro la Religione e il Cristianesimo in particolare, se non un tuo abituale anticattolicesimo circa l’incoerenza dell’uomo che si dichiara cristiano o addirittura, fedele cattolico. È la ripetuta contraddizione con cui l’uomo artefice e scientifico vive il rapporto interpersonale tra se e Dio; tra la realtà immanente e quella sovra-naturale. Ciò in nome di una persa o ridotta libera autonomia che secondo me, è mal riposta e accompagnata da una “ubbidienza mancata” perché sentita imposta dal Dio-Padrone piuttosto che accolta in maniera filiale dal Dio Padre-Amore. Insomma, per dirla teologicamente, è il risultato del “peccato” personale e comunitario con cui e da cui l’uomo s’allontana dalla sua originaria identità di “creatura” facendo altresì un cattivo uso del proprio libero arbitrio.
Tuttavia, la tua giusta critica/contestazione, però, ti porta a non credere alla “bontà” del Cristianesimo in sé; tanto da attribuirgli un fondamento “falso”, ossia, di distorto teologico/filosofico e in contrasto – o errore - dal vero vivere esistenziale.

In realtà il fondamento del Cristianesimo non s’impernia su un’idea o su un elenco di norme etiche e morali indirizzate al giusto comportamento umano; queste semmai sono conseguenze causate di riflesso dalla bontà del cristianesimo. Il Cristianesimo è anzitutto, o meglio, esclusivamente basato sulla persona Gesù: Dio incarnato, morto e risorto attraverso l’obbligatorio passaggio degli eventi pasquali! Egli solo, in concomitanza a ciò che per assurdo ha ipotizzato Nietzsche, è invece l’Uomo perfetto nella misura in cui si è adeguato al progetto originario del Creatore; del Dio vivente che ha pensato e voluto a propria immagine e somiglianza – relazione della Trinità - la sua particolare creatura in vista e funzione dell’esistenza piena e dell’amore autentico. [SM=x44458]

[SM=x44499] [SM=x44462]

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18/04/2007 09:49

Per quanto riguarda la religione, Nietzsche definisce il cristianesimo come "platonismo per il popolo", nel senso che afferma due realtà, di cui quella che non si vede è la più importante. Non solo: il cristianesimo oppone i valori del cielo a quelli della terra. Così esso è la religione dei deboli, dei vinti. L’ateismo, appare quindi a Nietzsche come l’unica alternativa per liberare l’uomo. Esso è in lui qualcosa di ovvio: "Sono troppo curioso, troppo incredulo, troppo insolente per accontentarmi di una risposta così grossolana. Dio è una risposta grossolana, un’indelicatezza verso noi pensatori; anzi, addirittura, non è altro che un grossolano divieto contro di noi: non dovete pensare" (cfr. Ecce homo).

Ne La gaia scienza Nietzsche sostiene che l’uomo ha ucciso Dio. "Dio è morto e noi l’abbiamo ucciso" ( fr. 125). La civiltà occidentale ha ucciso Dio a poco a poco, ma, uccidendo, ha perso ogni punto di riferimento. Dicendo che "Dio è morto!" Nietzsche vuol indicare insomma che sono morti gli ideali ed i valori del mondo occidentale. Dio è stato ucciso perché in Lui era sintetizzato tutto ciò che era contro la vita. Però, ora che Dio è morto, l’uomo non sa più che cosa fare: è privo di valori ed è quindi solo, sperduto "nel gran mare dell’essere", senza punto d’appoggio. Non c’è che una alternativa: è l’uomo stesso che deve creare i valori. Ma quali?

Prima di proporre una nuova tavola di valori, Nietzsche si dedica allo smantellamento della morale. In Al di là del bene e del male (1886) e nella Genealogia della morale (1887), egli risale all’origine dei comportamenti morali. La morale per Nietzsche è uno strumento di dominio: essa consiste nella costituzione di valori presentati come universali e auto-evidenti, ma in realtà astratti e repressivi. In nome di tali valori, alcuni uomini (i buoni) ne soggiogano altri (i forti). Vi sono infatti due tipi di morale: la morale dei sani, dei forti, che privilegia l’individualismo, la fierezza, l’amore per la vita; e vi è poi la morale degli schiavi, dei deboli, che è sociale e utilitaristica, che predica la democrazia e via dicendo. La morale degli schiavi è nata col cristianesimo ed è sorta per il risentimento verso la classe dei forti: infatti i mediocri non sanno elaborare nulla di proprio e di autonomo, la vera azione è loro negata, ed allora trovano il compenso in una vendetta immaginaria. Il disinteresse, l’abnegazione, il sacrificio di sé sono il frutto del risentimento dell’uomo debole verso la vita. I deboli, che non sanno vivere, hanno fatto diventare valore la negazione della vita; è questa la vendetta dei deboli contro i forti. La morale tende così ad indebolire l’uomo. L’essere umano desiderava soddisfare le proprie pulsioni, realizzarsi in questo mondo. La morale lo ha invece spinto a credere in una specie di anti-mondo, lo ha portato ad allontanarsi dalla sua natura originaria, che è terrestre. Ma la natura si è vendicata e gli istinti si sono rifugiati all’interno dell’uomo. Nietzsche ha anticipato qui Freud: ha scoperto la resistenza degli istinti e delle pulsioni, la impossibilità di annullarli con la forza della coscienza e della morale. Ed ha scoperto che, se non sono liberati per vie naturali, essi possono esercitare un’azione ancora più perversa. L’uomo appare così a Nietzsche come un "animale malato". Orbene, per liberare l’uomo da questo nichilismo (nella sua storia l’Occidente ha progressivamente negato i valori vitali), Nietzsche propone una trasvalutazione di tutti i valori, una nuova tavola di valori che realizzino l’ideale della "grande salute".

Per poterla attuare, egli ha elaborato i concetti di volontà di potenza, superuomo ed eterno ritorno.

In Così parlò Zarathustra (1883-85), Nietzsche mette in bocca a Zarathustra la dottrina della "morte di Dio", che è l’inizio della liberazione da tutti gli idoli metafisici. L’uomo vivrà felice e libero quando si sarà liberato da tutti i legami, anche da quelli stessi di "uomo" e "umanità". "L’uomo deve essere superato" affinché arrivi il Superuomo o Oltreuomo. Il superuomo sarà un essere libero, che agirà per realizzare se stesso. E’ un essere che ama la vita, che non si vergogna dei propri sensi e vuole la gioia e la felicità. E’ un essere "fedele alla terra", alla propria natura corporea e materiale, ai propri istinti e bisogni. La "fedeltà alla terra" è fedeltà alla vita e al vivere con pienezza, è esaltazione della salute e sanità del corpo, è altresì affermazione di una volontà creatrice che istituisce valori nuovi (ecco il vero significato della volontà di potenza). Non più "tu devi", ma "io voglio". Il superuomo è inoltre un essere socievole, rappresentato da Zarathustra che balla. Egli ha abbandonato ogni fede, ogni desiderio di certezza, per reggersi "sulle corde leggere di tutte le possibilità". La sua massima è: "Diventa ciò che sei". La libertà del superuomo è una ricchezza di possibilità diverse, da qui appunto la rinuncia ad ogni certezza assoluta e da qui anche la profondità tipica del superuomo, l’impossibilità di definire e giudicare la vita interiore, dalla quale non si attinge altro che la maschera ("Tutto ciò che è profondo, ama mascherarsi"). Il superuomo è il filosofo dell’avvenire; è un uomo senza patria né mèta per poter insegnare ad amare la ricchezza e la transitorietà del mondo. Con la sua "diversità di sguardo", egli cerca di rendere più degno il pensiero della vita, di dare al mondo un altro valore, un’altra verità: la verità non è qualcosa da riconoscere ma da creare.

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18/04/2007 10:01

“Chiunque è dalla Verità, ascolta la mia voce.” [Gv 18, 37]
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18/04/2007 10:12

Re: “Chiunque è dalla Verità, ascolta la mia voce.” [Gv 18, 37]

Scritto da: Bestionn 18/04/2007 10.01
[SM=x44499]



Si dice anche che il folle, quello stesso giorno, sia penetrato in diverse chiese e vi abbia intonato il suo Requiem aeternam deo. A chi lo conduceva fuori e cercava di farlo parlare, rispondeva sempre: - Che cosa sono ormai queste chiese, se non le tombe e i monumenti funebri di Dio?-

F.Nietzsche, La gaia scienza
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18/04/2007 10:33

“Chiunque è dalla Verità, ascolta la mia voce.” [Gv 18, 37]

Scritto da: !!Carletto!! 18/04/2007 10.12


Si dice anche che il folle, quello stesso giorno, sia penetrato in diverse chiese e vi abbia intonato il suo Requiem aeternam deo. A chi lo conduceva fuori e cercava di farlo parlare, rispondeva sempre: - Che cosa sono ormai queste chiese, se non le tombe e i monumenti funebri di Dio?-

F.Nietzsche, La gaia scienza



Già, la cosa si sa! [SM=x44458]
[SM=x44468] ...e so pure che dopo questo suo anticipato epitaffio Nietzsche, ormai da uomo disperato, abbracciò un cavallo percosso con tanta violenza dal suo padrone, quindi, il perduto filosofo fu condotto di brutto al suo giusto posto: il manicomio [SM=x44471]

[SM=x44499] [SM=x44462]

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18/04/2007 10:49

Re: “Chiunque è dalla Verità, ascolta la mia voce.” [Gv 18, 37]

Scritto da: Bestionn 18/04/2007 10.33


Già, la cosa si sa! [SM=x44458]
[SM=x44468] ...e so pure che dopo questo suo anticipato epitaffio Nietzsche, ormai da uomo disperato, abbracciò un cavallo percosso con tanta violenza dal suo padrone, quindi, il perduto filosofo fu condotto di brutto al suo giusto posto: il manicomio [SM=x44471]

[SM=x44499] [SM=x44462]



allora se uno finisce in manicomio è come se non fosse nato, tutto quello che ha detto è da buttare nel cesso? [SM=x44464]

mah...inutile proseguire oltre [SM=x44465]
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18/04/2007 11:11

“Chiunque è dalla Verità, ascolta la mia voce.” [Gv 18, 37]

Scritto da: !!Carletto!! 18/04/2007 10.49


allora se uno finisce in manicomio è come se non fosse nato, tutto quello che ha detto è da buttare nel cesso? [SM=x44464]

mah...inutile proseguire oltre [SM=x44465]



Mi dispiace per te; io sono lungi dal pensare e credere ad una simile assurdità [SM=x44463]
[SM=x44450] Sottendo invece a dirti una cosa più pratica e vera: che dovresti avere più dimestichezza con la Parola di Dio e non certo come la interpretava il “Bugiardo” per eccellenza… [SM=x44458]
Noteresti quanto la medesima Parola, così ben espressa nel Magnificat della Vergine Santissima, si è realizzata pienamente nel disperato Friedrich Nietzsche:
"ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore" [Lc 1, 51]
[SM=x44466] C’è largo spazio che il fatto si può concretizzare pure per i suoi seguaci, benché l’onnipotente misericordia di Dio, privilegi anzitutto la loro salvezza assieme a quella del proprio falso guru. [SM=x44461]

[SM=x44499] [SM=x44462]

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18/04/2007 13:21

Vabbè però con questa disputa Dio contro Nietzsche si sta andando OT...



credo... [SM=x44473]

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Egon: "Mai incrociare i flussi"
Peter: "Perché?"
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18/04/2007 13:47

e credi bene! [SM=x44462]
... anche perchè chi ha proposto il confronto fra Dio e Nietzsche sul rispetto della Verità, c'è solo una disputa sicuramente impari. [SM=x44458]

[SM=x44499] [SM=x44461]

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19/04/2007 15:58

Re: Re: Re:

Scritto da: Etrusco 16/04/2007 14.57


Si, però se, riconoscendo la nostra limitatezza, ci arrendiamo e ci tiriamo fuori da questa, come da altre discussioni,
arriverà qualcunaltro che arrogando a se il potere di saper vedere oltre... ci imporrà la sua verità. [SM=x44461]



Ma non posso nemmeno mentire "parlando delle cose che non consco come se le conoscessi". Correrò il rischio.
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