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PERCHE’ MOLTI PRETI SONO PEDOFILI? - Intervento di uno psicoterapeuta

Ultimo Aggiornamento: 24/07/2007 10:29
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12/05/2007 11:38

Leggete questo articolo, io l'ho trovato scioccante [SM=x44466]


Sempre più spesso, nonostante la censura di Stato si affanni per impedire la divulgazione di questo genere di notizie,
vengono riferiti dalla stampa, ma soprattutto dai siti internet italiani ed esteri, episodi di pedofilia che hanno come protagonisti dei preti.

Che si tratti di una vera e propria “epidemia” lo dimostra anche lo zelante interessamento del signor Giuseppe Ratzinger il quale, qualche anno fa, da cardinale, interveniva con veemenza contro i media americani che “osavano” diffondere questo genere di notizie, che potevano turbare i fedeli e gettare discredito sulla Chiesa cattolica.

Evidentemente già da allora il modello di “informazione corretta” adottato da Ratzinger era quello italiano, enfatico e trionfalistico quando si tratta di osannare il papa,
omertoso e mistificatorio quando si tratta di nascondere le malefatte della chiesa o dei suoi funzionari.

La mancanza di pudore da parte del signor Ratzinger giunse persino a fargli teorizzare che, poiché la percentuale di preti con esperienze di pedofilia (che in America viene stimata fra l’1 e il 6%) non sarebbe superiore a quella della popolazione generale (il che è tutto da dimostrare), ciò dovrebbe indurre i giornalisti a considerare del tutto “ovvio” che debbano esistere dei preti pedofili, quantomeno in quantità tollerabile e statisticamente “inevitabile”, al punto da non creare più “inutili” e inopportuni scandalismi di fronte a tali eventi che, sempre secondo Ratzinger, non dovrebbero nemmeno “fare notizia”, essendo in qualche modo già “scontati”.

Ora, ci si potrebbe domandare come mai la Chiesa non ha mai spiegato perché fare il prete cattolico non attenui, o perlomeno non ponga un freno morale, a queste disinvolte tendenze che, non dimentichiamolo, producono veri e propri crimini e non peccatucci veniali.
Da coloro che si proclamano predicatori di verità divine nonché strenui difensori di inconsapevoli embrioni, sempre pronti a condannare tutto e tutti, ci si dovrebbe attendere quantomeno un minimo di coerenza e di comportamenti esemplari
, ma evidentemente così non è.

Sta di fatto che questo atteggiamento di copertura verso i preti pedofili sarebbe costato a Ratzinger un procedimento giudiziario negli Stati Uniti, per oggettivo favoreggiamento, se non fosse che la nomina a papa ha fatto decadere la possibilità di proseguire l’iter, ed arrivare magari ad una condanna.
Questo è avvenuto non in quanto Ratzinger è divenuto capo di una chiesa, ma in quanto “capo di Stato” estero, ovvero del Vaticano, quindi, secondo le leggi vigenti negli USA, “immune” dalla competenza dei tribunali.

Quanto alla situazione americana, vale la pena ricordare che la sola diocesi di San Francisco, in California, ha patteggiato risarcimenti alle famiglie dei bambini vittime di preti pedofili, per ben 21 milioni di dollari.
Per tutti gli Stati Uniti le cifre dei risarcimenti si aggirano intorno al miliardo di dollari.
Un vero disastro economico per il cattolicesimo americano, che oltretutto non gode di alcun finanziamento pubblico.

***

Al di là di queste notizie viene da chiedersi:
perché i preti diventano pedofili?
Molti penseranno che sia uno degli effetti del celibato forzato, ma
se dipendesse semplicemente da questo, dovremmo osservare somiglianze statistiche con analoghe situazioni di castità obbligatoria, cosa che non risulta.
Del resto, se la condizione di celibato diventasse insostenibile per il prete, perché non ripiegare nella normale eterosessualità adulta, più o meno clandestina?

No, certamente il comportamento pedofilo non può essere spiegato con la semplice repressione sessuale, nemmeno se esasperata e prolungata negli anni.

Sebbene la pedofilia sia un crimine particolarmente odioso perché colpisce le vittime più indifese e disarmate,
va tuttavia detto che essa evidenzia uno stato di regressione psichica da parte di chi la mette in atto.

Un pedofilo non è mai completamente adulto, bensì cerca, a livello inconscio, di rievocare simbolicamente la sua stessa infanzia.
La mancanza di maturità sessuale da parte dei preti, che l’esperienza del seminario non ha certo potuto permettere, potrebbe aver “fissato” lo stato evolutivo psichico ad uno stadio preadolescenziale.

Questa interpretazione narcisistica del comportamento pedofilo dei preti sarebbe confermata dall’osservazione dell’età media delle vittime, spesso compresa fra gli 8 e i 12 anni.
Va anche sottolineato che nella quasi totalità dei casi si tratta di pedofilia omosessuale, ed anche questo elemento ci fa capire come il prete pedofilo abbia pesanti conflitti da risolvere con sé stesso, con la propria sessualità, con la propria storia e soprattutto con la propria identità.

La pedofilia è comunque un fenomeno estremamente complesso, non è semplicemente espressione di tendenze regressive infantili negli adulti (altrimenti i pedofili sarebbero milioni!).

Va considerato un altro fondamentale aspetto: il rapporto sado-masochistico.
Anche qualora non vi sia violenza, è innegabile che il pedofilo, per sottomettere la vittima, faccia leva sul suo potere adulto e sulla sua superiorità fisica e psicologica.

E’ anche evidente che lo scopo del pedofilo non è di procurare piacere, ma di ottenerlo, anche usando la propria preda come fosse un giocattolo inerme.
C’è dunque una notevole componente ideologicamente autoritaria nella pedofilia. Un autoritarismo che si esprime come un bisogno di possessivismo morboso, invincibile, da cui non ci si può sottrarre.

E’ estremamente significativo che in molti episodi riportati dalle cronache, si nota che i preti pedofili generalmente non prendono particolari precauzioni per nascondere i propri perversi comportamenti.
Nel loro delirio di onnipotenza (che è anch’esso di origine infantile) essi preferiscono contare sulla omertà delle proprie vittime piuttosto che sul mettere in atto i comportamenti devianti in contesti protetti, magari lontano dal proprio ambiente.

***

A questo punto possiamo avanzare un’ipotesi che forse dà un senso logico a tutto quanto esposto precedentemente, e che potrebbe almeno in parte spiegare il ricorrente nesso fra comportamento pedofilo e condizione di prete.

Riepilogando, abbiamo analizzato le principali componenti della pedofilia e abbiamo riscontrato regressione, autoritarismo, possessivismo morboso.
Guarda caso, si tratta dell’essenza più intima della teologia cattolica!

Il cattolicesimo, fra tutte le religioni del mondo, è infatti quella che offre al popolo il maggior numero di simboli infantili:

non a caso il personaggio più proposto, più venerato, più rappresentato e rispettato è una mamma.
Poi, proprio come si fa con i bambini, vengono continuamente propinate promesse, minacce, premi e punizioni.
Raramente, o forse mai, si parla di responsabilità personale o di libere decisioni, quelli sono comportamenti troppo adulti, i cattolici possono solo osservare, seguire, credere, aderire, obbedire, confessare, pentirsi, ecc.

Sempre a proposito di regressione infantile, si osservi che il principale rito cattolico, nonché il comportamento più meritorio e sacro, è un comportamento “orale”, cioè l’eucarestia.
Che i buoni cristiani debbano fare la comunione tutte le domeniche ricorda incredibilmente un vecchio luogo comune: “i bambini buoni mangiano tutta la pappa”.
Non solo:
nella liturgia cattolica si insiste, non a caso, sul fatto che l’ostia debba essere “imboccata” dalle mani del sacerdote, e non presa in mano dall’adepto.
Come accade con una mamma che nutre un bambino che non sa ancora tenere in mano il cucchiaino.

Pochi hanno notato che, a suo tempo, ci fu un richiamo di papa Wojtyla proprio su questo argomento,
ovvero dell’ostia “imboccata” dal prete, dato che molte chiese si stavano disinvoltamente protestantizzando su questa formalità apparentemente insignificante, distribuendo ostie direttamente nelle mani dei fedeli.
Ma alla chiesa certi dettagli non sfuggono, perché ne conoscono l’enorme portata psicologica.

Ed è infatti così che la chiesa vuole che siano i suoi sottoposti:
inermi, inconsapevoli, bambini che si abbandonano ciecamente nelle mani di una autorità protettiva e consolatoria.

Bambini che non sanno nemmeno usare le proprie mani.
Guarda caso, anche i pedofili hanno bisogno di soggetti passivi ed inconsapevoli.
Curioso vero?

Sta di fatto che il bambino stuprato, vittima del pedofilo, magari del prete-pedofilo, è quindi una metafora del cattolico perfetto:
sottomesso, timoroso, silenzioso, fiducioso che ciò che accade è per il suo bene.

***

Il prete pedofilo non cessa dunque di essere prete (“Tu es sacerdos in aeternum”),
anzi, forse esprime nella forma più eloquente ed esplicita quella ideologia che la sua mente ha assorbito da anni e anni, finendo per identificarsi con essa.
Avete notato?
I preti pedofili se scoperti non lasciano mai il sacerdozio, a differenza dei preti che hanno avuto delle “banali” relazioni con donne.
Inoltre, difficilmente vengono sospesi dalle celebrazioni religiose, tutt’al più vengono trasferiti
“per non dare scandalo”.

Ora sappiamo perché:
la pedofilia esprime in realtà ruoli e significati profondamente ed intimamente “cattolici”, sebbene il prete pedofilo abbia il paradossale ruolo di essere contemporaneamente vittima
(sia dei suoi problemi personali che di una ideologia oggettivamente nociva per l’equilibrio psichico) e carnefice (perché commette abusi senza preoccuparsi dei danni indelebili che procura agli altri).

La dinamica “prete pedofilo-bambino” è dunque una efficace metafora del rapporto fra la chiesa e i suoi fedeli,
fra l’istituzione possessiva e autoritaria, e i suoi seguaci ingenui e “bambini”.

Tra l’altro la chiesa, battezzando bambini inconsapevoli, e indottrinandoli sin dalla scuola materna, a ben vedere mette in atto le stesse tecniche di adescamento usate dai pedofili, che infatti fondano la loro seduzione proprio sulla non conoscenza, sulla non consapevolezza e persino sul senso di timore riverenziale che la vittima avverte “dopo” l’avvenuto “battesimo” (in questo caso il termine va interpretato con un doppio senso).

In entrambi i casi, questi bambini “vittime” (sia di pedofili che di chiese pedofile) sanno provare solo sensi di colpa,
e non l’opportuno e sacrosanto diritto alla propria integrità mentale e fisica.
Infatti, come tutti gli psicoterapeuti sanno bene per esperienza professionale, ricevere una educazione rigidamente cattolica non lascia minori conseguenze negative nella personalità rispetto agli effetti dei traumi psicologici che derivano dal subire episodi di pedofilia.
Anzi forse questi ultimi, essendo tutto sommato più circoscritti, possono essere superati più facilmente.

***

Un’altra analogia simbolica fra pedofilia e cattolicesimo la troviamo, nientemeno, nella messa.
Che cos’è la messa?
La rievocazione del sacrificio di una vittima innocente!
Il rito del cosiddetto “agnello” che viene sacrificato sull’altare “per l’espiazione dei nostri peccati”.

Un prete, dunque, che celebra la messa, drammatizza simbolicamente (per la teologia cattolica addirittura materialmente) il “sacrificio di una vittima innocente”.
Potremmo paradossalmente dire che anche i pedofili “sacrificano vittime innocenti”.
Questo è molto importante perché è il cuore dell’ideologia cattolica.
Abituare la propria mente a pensare che sacrificare vittime innocenti sia un rituale sacro, positivo, espiatorio, purificatore e da cui scaturisce il bene, può certamente confondere l’inconscio, “abituandolo” a concezioni sottilmente perverse e sacralizzate.

Il prete pedofilo, stuprando bambini, per quanto spaventoso e deviante possa sembrare, non fa altro che “celebrare una messa”,
usando simboli diversi ma evocando significati analoghi, ovvero: la vittima innocente va sacrificata.
Il suo sangue non è la prova della violenza umana, al contrario, esso ci “lava” e ci purifica!
Del resto, cose simili accadevano anche in molti antichi riti religiosi.
Quanti poveri animali sono stati torturati, dissanguati e uccisi affinché i sacerdoti si illudessero, in tal modo, di ripulire sia la propria coscienza che quella altrui!

***

Possiamo infine concludere che il pedofilo, sia esso prete o no, è una persona con gravi problemi,
che in modo irrazionale, deviante e purtroppo dannoso per gli altri, cerca sé stesso e la sua perduta identità sessuale.
Nel caso in cui il pedofilo sia un prete, la situazione è resa ancora più complessa a causa della nefasta influenza psichica di quella teologia che è stata oggetto dei suoi studi, della sua formazione e della sua vita.

L’omertà della chiesa, e le sue solite negazioni dell’evidenza, oltretutto, impediscono a questi preti di essere curati, supportati da specialisti della psicologia, magari portati in psicoterapia.
E perché no, studiati di più, affinché si possa tentare di prevenire il continuo ripetersi di questi fenomeni.

Evidentemente la chiesa preferisce tenersi dei preti pedofili, che continueranno a fare vittime innocenti,
piuttosto che correre il rischio di confrontarsi con delle menti liberate.





www.cristianesimo.it





[Modificato da Etrusco 12/05/2007 21.09]

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12/05/2007 21:12

Interessante, [SM=x44515] [SM=x44460] [SM=x44466]
però dovresti postare meglio la fonte: il link diretto alla pagina web da cui hai preso questo articolo [SM=x44515]

Tra l'altro non si capisce chi ne sarebbe l'autore [SM=x44473]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
12/05/2007 22:31

Re:

Scritto da: Nikki72 12/05/2007 11.38
Leggete questo articolo, io l'ho trovato scioccante [SM=x44466]


Sempre più spesso, nonostante la censura di Stato si affanni per impedire la divulgazione di questo genere di notizie,
...
L’omertà della chiesa, e le sue solite negazioni dell’evidenza, oltretutto, impediscono a questi preti di essere curati, supportati da specialisti della psicologia, magari portati in psicoterapia.
E perché no, studiati di più, affinché si possa tentare di prevenire il continuo ripetersi di questi fenomeni.

Evidentemente la chiesa preferisce tenersi dei preti pedofili, che continueranno a fare vittime innocenti,
piuttosto che correre il rischio di confrontarsi con delle menti liberate.





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Niente di nuovo sul fronte occidentale... [SM=x44464] [SM=x44471]

[Modificato da Etrusco 12/05/2007 22.37]

12/05/2007 23:22

Re:
Conferma quello che penso io, cioè che i preti (in questo caso loro ma il discorso sarebbe molto ampio) non "diventano" pedofili perché non hanno altro a disposizione. perché non è vero: ci sono preti che hanno più donne di Casanova e altri (più "seri" [SM=x44452] ) che si limitano a qualche amante più o meno fissa (ho sentito voci anche su qualche vescovo vicino alle nostre zone) e altri ancora che semplicemente stanno bene anche senza fare sesso... e comunque volendo il "materiale" maggiorenne non manca. io sono invece convinta che i preti pedofili abbiano dei problemi irrisolti a monte, dagli anni del seminario e anche prima, da ragazzini, problemi (seri) di identità e di "rifiuto" di una eventuale omosessualità o sessualità in generale. oppure anche problemi fisici, esistono malformazioni ai genitali che impediscono normali rapporti e il soggetto è portato a "dirottare" altrove le sue pulsioni. poi se da ragazzi entrano in seminario, l'insegnamento che viene loro dato non fa altro che "fermare" la loro sessualità (già problematica) all'età in cui entrano in seminario e non diventano mai "maturi" a livello sessuale e psicologico, da qui le loro attenzioni verso i ragazzini. in un certo senso è la sindrome di Michael Jackson: un uomo adulto fisicamente ma rimasto psicologicamente e sessualmente ad un'età infantile e che quindi cerca dei compagni della sua età, cioè piccoli. forse non bisogna generalizzare, ma secondo me in questa teoria qualcosa di vero c'è [SM=x44465]



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12/05/2007 23:41

Autore?

Scritto da: Etrusco 12/05/2007 21.12
Interessante, [SM=x44515] [SM=x44460] [SM=x44466]
però dovresti postare meglio la fonte: il link diretto alla pagina web da cui hai preso questo articolo [SM=x44515]

Tra l'altro non si capisce chi ne sarebbe l'autore [SM=x44473]



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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
13/05/2007 10:00

Re: Autore?
Etrù, il link è questo...

www.cristianesimo.it/


non cambia se cambio pagina [SM=x44464]

devi andare a sinistra e scorrere l'elenco dei titoli:

Radici storiche del cristianesimo
Quando Gesù sostituì Mithra
Chi era veramente Gesù?
E se Gesù non fosse mai esistito?

Le contraddizioni del cattolicesimo
Le eresie della chiesa cattolica
Quando il Papa non c'era
Il bue e l'asino
Radici pagane del cristianesimo

I crimini della chiesa cattolica
La "santa" Inquisizione
La caccia alle streghe
Cancellare la memoria

Scandali dimenticati
Nazisti e Vaticano: la strana alleanza
Edgardo Mortara: il bambino rapito dal papa
Le ambiguità di Karol Wojtyla
La strana morte di papa Luciani
La scomparsa di Emanuela Orlandi

Attualità
Quello che la TV non dice su papa Ratzinger
La chiesa pedofila: scandali censurati
Perché molti preti sono pedofili?
Il crocifisso in tutti gli uffici
Tutte le religioni sono uguali di fronte alla Legge?
Danni psichici dell'insegnamento cristiano
Contratto fra gli italiani e il Vaticano
Lourdes: analisi di un presunto miracolo
Prigionieri di una sètta pericolosa

Video
Gli abusi della Chiesa Cattolica in Irlanda

[SM=x44465]

[Modificato da Nikki72 13/05/2007 10.02]

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13/05/2007 11:07

Re: Re: Autore?

Scritto da: Nikki72 13/05/2007 10.00
Etrù, il link è questo...

www.cristianesimo.it/


non cambia se cambio pagina [SM=x44464]

devi andare a sinistra e scorrere l'elenco dei titoli:

Radici storiche del cristianesimo
Quando Gesù sostituì Mithra
Chi era veramente Gesù?
E se Gesù non fosse mai esistito?

Le contraddizioni del cattolicesimo
Le eresie della chiesa cattolica
Quando il Papa non c'era
Il bue e l'asino
Radici pagane del cristianesimo

I crimini della chiesa cattolica
La "santa" Inquisizione
La caccia alle streghe
Cancellare la memoria

Scandali dimenticati
Nazisti e Vaticano: la strana alleanza
Edgardo Mortara: il bambino rapito dal papa
Le ambiguità di Karol Wojtyla
La strana morte di papa Luciani
La scomparsa di Emanuela Orlandi

Attualità
Quello che la TV non dice su papa Ratzinger
La chiesa pedofila: scandali censurati
Perché molti preti sono pedofili?
Il crocifisso in tutti gli uffici
Tutte le religioni sono uguali di fronte alla Legge?
Danni psichici dell'insegnamento cristiano
Contratto fra gli italiani e il Vaticano
Lourdes: analisi di un presunto miracolo
Prigionieri di una sètta pericolosa

Video
Gli abusi della Chiesa Cattolica in Irlanda


[SM=x44465]




Nikki,
a questo punto di devo spiegare, abbi pazienza:
per visualizzare il link della pagina (che in questo caso è incorporata in un frame)
devi andare sul link e aprirlo in una "nuova pagina".
Come? In due modi possibili:
1) vai sul link, fai tasto dx del mouse e selezioni "apri in nuova pagina"
2) tenendo premuto il tasto shift sulla tastiera (quello con la freccia verso l'alto) clicchi sul link e ti si apre una nuva pagina web da dove puoi copiare il link diretto.

Comunque l'articolo così per come è postato non può avere alcun valore:
manca il riferimento all'autore, si dichiara solo: "uno psicoterapeuta".
Manca anche la data.

A parte questo molti ragionamenti sono logici, verosimili e condivisibili,
ma, appunto perchè il documento è privo di questi riferimenti, è privo di autorevolezza. [SM=x44464]

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13/05/2007 14:02

Re: Re: Re: Autore?

Scritto da: Etrusco 13/05/2007 11.07



Nikki,
a questo punto di devo spiegare, abbi pazienza:
per visualizzare il link della pagina (che in questo caso è incorporata in un frame)
devi andare sul link e aprirlo in una "nuova pagina".
Come? In due modi possibili:
1) vai sul link, fai tasto dx del mouse e selezioni "apri in nuova pagina"
2) tenendo premuto il tasto shift sulla tastiera (quello con la freccia verso l'alto) clicchi sul link e ti si apre una nuva pagina web da dove puoi copiare il link diretto.




Ok, dopo un po' di annaspamenti ho visto il link [SM=x44452]

www.cristianesimo.it/pedopreti2.htm



Comunque l'articolo così per come è postato non può avere alcun valore:
manca il riferimento all'autore, si dichiara solo: "uno psicoterapeuta".
Manca anche la data.

A parte questo molti ragionamenti sono logici, verosimili e condivisibili,
ma, appunto perchè il documento è privo di questi riferimenti, è privo di autorevolezza. [SM=x44464]



Ma infatti non credo che valga come "studio" o che abbia un valore scientifico, è solo il punto di vista di un medico (anonimo forse perché non vuole guai [SM=x44452] ) e secondo me però ha fatto un'analisi interessante a prescindere dall'autorevolezza che può avere, cioè fa riflettere su alcune cose su cui uno normalmente non si sofferma mai [SM=x44458]

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14/05/2007 11:21

Mandate l'articolo al sito del Vaticano..... e che riflettino sulle orrende oscenità della Chiesa.
Che schifo di secolo!!!Stiamo tornando ai Borgia!!!!!


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Re:

Scritto da: ramlui79 14/05/2007 11.21
Mandate l'articolo al sito del Vaticano..... e che riflettino sulle orrende oscenità della Chiesa.
Che schifo di secolo!!!Stiamo tornando ai Borgia!!!!!





Tra le alte gerarchie vaticane ce n'è qualche cardinale che riflette e saprebbe anche cosa fare....
però guarda la fine che gli fanno fare: Cardinal Martini, Tettamanzi, Luciani....

[SM=x44471]

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15/05/2007 17:28


La pedofilia è comunque un fenomeno estremamente complesso, non è semplicemente espressione di tendenze regressive infantili negli adulti (altrimenti i pedofili sarebbero milioni!).



Caro psicoterapeuta, non so dove tu abbia studiato ma per tua informazione i pedofili sono milioni.

Un po' di dati:

- 2 milioni i bambini in stato di schiavitù sessuale. Il traffico internazionale “smercia” ogni anno 700.000/1.000.000 di persone, l’80% donne e il 50% bambini (ONU, 2004), rendendo 9,5 miliardi di dollari/anno (FBI 2003). Dopo la droga e le armi, è il mercato più redditizio. 55miliardi di dollari il commercio della edofilia
on line. Una fotografia hard “vale” 30/100 dollari.

- 29.000 siti pedofili nel mondo (1996/2000) con 12 milioni di ragazzi coinvolti, di cui 22 milioni e mezzo tra i 10 giorni ai 12 anni di età.

Per cui o l'offerta supera di gran lunga la domanda (ma non sarebbe economicamente redditizio) oppure la domanda supera di molto l'offerta.

La stessa polizia postale ammette che i quattrocentomila Cyber-pedofili attualmente individuati in Italia non sono altro che la punta dell'iceberg.

Ti consiglierei un bel viaggetto in Thailandia o Brasile, giusto per fare qualche esempio, per vedere da vicino quanti sono i pedofili.






[Modificato da orckrist 15/05/2007 17.30]

_________________

"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




16/05/2007 10:08

Re:


Caro psicoterapeuta, non so dove tu abbia studiato ma per tua informazione i pedofili sono milioni.



No, aspetta, il prof Francesco Bruno tempo fa ha detto che la pedofilia "patologica" è rara e che nella maggior parte delle volte sono "episodi" in cui il soggetto cede a delle pulsioni che tutti noi abbiamo (chi più chi meno) e che teniamo a bada per motivi sociali, culturali ecc. la pedofilia vera e propria, quella per cui il soggetto va a caccia di bambini 24h su 24h ed è l'unica ragione di vita che ha, è un fenomeno rarissimo. e ha detto anche che praticamente non esistono donne pedofile, salvo pochissimi casi. i "numeri" così alti sui pedofili comprendono anche la pedofilia a scopo commerciale: cioè, c'è gente che pur non essendo veramente pedofila, sfrutta questo business per fare soldi. e qui ci si ricollega al caso di Rignano: le maestre in realtà non erano pedofile (secondo Bruno è impossibile una tale "concentrazione" di donne pedofile in un luogo così limitato) ma giravano film hard con protagonisti i bimbi a puro scopo di guadagno (ammesso che la storia sia vera e lui era del parere contrario a quanto ho capito) [SM=x44464]



[Modificato da Nikki72 16/05/2007 10.11]

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16/05/2007 11:38

Re: Re:

Scritto da: Nikki72 16/05/2007 10.08


Caro psicoterapeuta, non so dove tu abbia studiato ma per tua informazione i pedofili sono milioni.



No, aspetta, il prof Francesco Bruno tempo fa ha detto che la pedofilia "patologica" è rara e che nella maggior parte delle volte sono "episodi" in cui il soggetto cede a delle pulsioni ... i "numeri" così alti sui pedofili comprendono anche la pedofilia a scopo commerciale: cioè, c'è gente che pur non essendo veramente pedofila, sfrutta questo business per fare soldi.



Infatti abbiamo già accennato ad un caso recente di speculazione sulla pedofilia:

Cesena, arrestato Sacerdote sfruttatore di minori


Scritto da: Etrusco 11/10/2006 20.52

FORLI'- CESENA - Approfittando del suo ruolo di responsabile di una casa-alloggio per minori, stranieri, persone nei guai con la giustizia o con la società, un sacerdote abusava di ospiti, anche minori,
per poi costringerli a prostituirsi.


Con queste accuse è finito in manette Don Giuseppe Giacomoni, 81 anni,
fondatore dell'associazione Arcobaleno di Villa Marina di Cesenatico

e parroco supplente a Ruffio, frazione di Cesena, dopo un'indagine che ha portato in carcere anche un noto ristoratore e un ragazzo romeno, ospite del sacerdote, che lo avrebbe aiutato nell'attività.
Gli altri arrestati sono Giuseppe Farnedi, più noto come "Commendator Roberto", 62 anni, proprietario della "Scogliera" di Zadina, uno dei più noti ristoranti della riviera di Cesenatico, e Dan Joan Cilean, romeno di 25, che avrebbe avuto un ruolo nel reperimento di clientela per gli ospiti avviati col ricatto, secondo l'accusa, al meretricio, dietro la minaccia di essere sbattuti fuori e dunque in condizione di non regolarizzare la loro posizione in Italia.

Tutto ruota attorno all'associazione Arcobaleno, di cui don Giacomoni è il fondatore, il gestore e il presidente. Il prete é proprietario di una serie di appartamenti nella zona di Cesenatico all'interno dei quali, ha spiegato la Questura di Forlì-Cesena che con la squadra mobile ha curato le indagini, per apparenti fini umanitari ospita persone indigenti italiane e straniere, anche di minore età, donne bisognose di assistenza oppure detenuti agli arresti domiciliari.

Una struttura ché è accreditata anche al Tribunale per i minorenni di Bologna, che ha giurisdizione regionale.
Insomma, apparentemente la classica struttura che dà aiuto agli emarginati.
La realtà,
secondo la squadra mobile diretta da Oscar Ghetti,
era ben diversa: da chiacchiericci raccolti in zona, ma non dalle presunte vittime, è stato precisato, è emerso che un ragazzino minore di 16 anni,
dall'ottobre del 2005 all'agosto 2006, quando finalmente è stato allontanato e messo nella protezione di una comunità affidabile,
è stato sistematicamente sottoposto ad abusi sessuali dal prete e 'ceduto' al "commendatore" .

Violenze accertate, secondo la polizia.

Il Pm Alessandra Serra ha chiesto e il Gip Michele Leoni ha firmato così i provvedimenti di custodia cautelare in carcere.
Don Giacomoni deve rispondere dei gravi reati penali di:
violenza sessuale,
induzione
e sfruttamento della prostituzione,
anche minorile.

Farnedi è accusato della violenza sessuale ai danni del minore di 16 anni,
il romeno è accusato di concorso con il sacerdote nell'attività di sfruttamento dei suoi compagni di comunità.
Secondo l'accusa, il responsabile dell'associazione aveva un metodo terribile, ma efficace per convincere le sue vittime.

La minaccia era più o meno questa:

"O vi prostituite o vi sbatto fuori, così addio regolarizzazione."
"Suggerimenti" che sarebbero stati accolti da diversi ospiti, uomini, donne e minorenni.
Le prestazioni, al prezzo di 100 o 200 euro l'una, venivano consumate o in uno degli appartamenti di don Giacomoni, al 6/o piano di un edificio di Gatteo Mare,
o all'interno della stessa struttura comunitaria. Le indagini continuano per accertare l'entità del giro, il numero e la qualità dei clienti, ma intanto hanno fatto emergere un altro brutto sospetto.

Don Giacomoni andava spesso dai carabinieri e dalla polizia per segnalare comportamenti scorretti di alcuni degli ospiti, dicendo insomma che non erano graditi.
Si teme che fosse un modo con cui allontanare quelli che volevano sottrarsi alle sue minacce
o comunque pericolosi per le attività illecite.


Fonte: ANSA.it . . .



Chissà se in Vaticano avranno intenzione, almeno stavolta, di prendere rapidi e severi provvedimenti.... [SM=x44463]



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16/05/2007 15:14

Re: Re:

Scritto da: Nikki72 16/05/2007 10.08


Caro psicoterapeuta, non so dove tu abbia studiato ma per tua informazione i pedofili sono milioni.



No, aspetta, il prof Francesco Bruno tempo fa ha detto che la pedofilia "patologica" è rara e che nella maggior parte delle volte sono "episodi" in cui il soggetto cede a delle pulsioni che tutti noi abbiamo (chi più chi meno) e che teniamo a bada per motivi sociali, culturali ecc. la pedofilia vera e propria, quella per cui il soggetto va a caccia di bambini 24h su 24h ed è l'unica ragione di vita che ha, è un fenomeno rarissimo. e ha detto anche che praticamente non esistono donne pedofile, salvo pochissimi casi. i "numeri" così alti sui pedofili comprendono anche la pedofilia a scopo commerciale: cioè, c'è gente che pur non essendo veramente pedofila, sfrutta questo business per fare soldi. e qui ci si ricollega al caso di Rignano: le maestre in realtà non erano pedofile (secondo Bruno è impossibile una tale "concentrazione" di donne pedofile in un luogo così limitato) ma giravano film hard con protagonisti i bimbi a puro scopo di guadagno (ammesso che la storia sia vera e lui era del parere contrario a quanto ho capito) [SM=x44464]



[Modificato da Nikki72 16/05/2007 10.11]





Eh, magari fosse vero.... [SM=x44463] [SM=x44471]


DOSSIER FIDES, IN RETE LA 'CONGREGHE FEMMINILI PEDOFILE'

Roma 14 ago. - (Adnkronos) - Aumentano le donne pedofile o almeno aumenta la loro visibilita'. Un chiaro indizio in questo senso e' riportato nell'ampio dossier realizzato dall'Agenzia Fides sulla pedofilia. ''Nel vasto scenario di Internet sono in aumento quelle che vengono definite 'congreghe femminili pedofile', passate da 2 nel 2003 a 5 gia' all'inizio del 2004. Si tratta -spiega Fides- di associazioni pseudo-culturali di donne pedofile che rivendicano il diritto di vivere, desiderare e cercare relazioni affettive e sessuali con bambini. Un nuovo orientamento sessuale che vede le donne coinvolte, e che identifica il pedofilo non piu' solo con il sesso maschile''.

''Non di rado -dice don Fortunato Di Noto, fondatore dell'associazione Meter- ci siamo imbattuti in foto (2% circa) raffiguranti espliciti atteggiamenti sessuali tra minori e una donna adulta''. Nell'immaginario collettivo il termine 'pedofilia' viene associato al sesso maschile, sottolinea la sociologa e criminologa, Nicoletta Bressan, socia dell'associazione Meter, secondo la quale, la pedofilia ''e'' considerata come la maggioranza delle parafilie, una patologia rara nel sesso femminile'', ma, ''contrariamente a quanto si pensa, complice la mancanza di informazione, la parafilia colpisce anche le donne, contraddicendo il tradizionale giudizio clinico che ha sempre sostenuto la rarita' delle perversioni nelle donne''.

''E' difficile tracciare un quadro completo e ben delineato del fenomeno pedofilia femminile. Essa, come quella maschile, si cela all'interno delle mura domestiche -afferma la sociologa- tra segreti, sentimenti di amore-odio e rapporti pericolosi. Ma esattamente come succede per i pedofili maschi, le donne pedofile evadano dalla comune realta' ricercando altrove gli oggetti dei loro spasmodici e incomprensibili desideri: i ninos de rua, i bambini di strada''.

''Come di consueto, quindi, per chi pratica la pedofilia, i soldi diventano lo strumento che compra il silenzio e l'accondiscendenza dei piccoli. In questo senso, tra uomini e donne, pedofili, non vi e' alcuna differenza.'' Conclude Bressan. Il dossier dell'Agenzia Fides sottolinea poi che ''una nuova e grave emergenza da fronteggiare e' quella della pedofilia culturale: su Internet si stanno diffondendo siti che descrivono la pedofilia come un'azione positiva, come manifestazione di amore verso i bambini''.

Qui per leggere il "Dossier Fides"

Purtroppo non riesco più a trovare un articolo che ho letto nel 2002 in cui si parlava della pedofilia femminile in Brasile dove gruppi di donne europee comprano meninos de rua di 10-12 anni e per usarli nei loro "giochi" somministrano ai ragazzini altissime dosi di testosterone per indurre una "risposta adeguata".
Le conseguenze sul fisico dei ragazzini spesso sono molto gravi.
L'articolo si concludeva con la constatazione che la pedofilia femminile è ignorata perchè molto più difficile da individuare.

[SM=x44465]



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(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




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16/05/2007 15:31

Re:


***

A questo punto possiamo avanzare un’ipotesi che forse dà un senso logico a tutto quanto esposto precedentemente, e che potrebbe almeno in parte spiegare il ricorrente nesso fra comportamento pedofilo e condizione di prete.

Riepilogando, abbiamo analizzato le principali componenti della pedofilia e abbiamo riscontrato regressione, autoritarismo, possessivismo morboso.
Guarda caso, si tratta dell’essenza più intima della teologia cattolica!

Il cattolicesimo, fra tutte le religioni del mondo, è infatti quella che offre al popolo il maggior numero di simboli infantili:

non a caso il personaggio più proposto, più venerato, più rappresentato e rispettato è una mamma.
Poi, proprio come si fa con i bambini, vengono continuamente propinate promesse, minacce, premi e punizioni.
Raramente, o forse mai, si parla di responsabilità personale o di libere decisioni, quelli sono comportamenti troppo adulti, i cattolici possono solo osservare, seguire, credere, aderire, obbedire, confessare, pentirsi, ecc.

Sempre a proposito di regressione infantile, si osservi che il principale rito cattolico, nonché il comportamento più meritorio e sacro, è un comportamento “orale”, cioè l’eucarestia.
Che i buoni cristiani debbano fare la comunione tutte le domeniche ricorda incredibilmente un vecchio luogo comune: “i bambini buoni mangiano tutta la pappa”.
Non solo:
nella liturgia cattolica si insiste, non a caso, sul fatto che l’ostia debba essere “imboccata” dalle mani del sacerdote, e non presa in mano dall’adepto.
Come accade con una mamma che nutre un bambino che non sa ancora tenere in mano il cucchiaino.

Pochi hanno notato che, a suo tempo, ci fu un richiamo di papa Wojtyla proprio su questo argomento,
ovvero dell’ostia “imboccata” dal prete, dato che molte chiese si stavano disinvoltamente protestantizzando su questa formalità apparentemente insignificante, distribuendo ostie direttamente nelle mani dei fedeli.
Ma alla chiesa certi dettagli non sfuggono, perché ne conoscono l’enorme portata psicologica.

Ed è infatti così che la chiesa vuole che siano i suoi sottoposti:
inermi, inconsapevoli, bambini che si abbandonano ciecamente nelle mani di una autorità protettiva e consolatoria.

Bambini che non sanno nemmeno usare le proprie mani.
Guarda caso, anche i pedofili hanno bisogno di soggetti passivi ed inconsapevoli.
Curioso vero?

Sta di fatto che il bambino stuprato, vittima del pedofilo, magari del prete-pedofilo, è quindi una metafora del cattolico perfetto:
sottomesso, timoroso, silenzioso, fiducioso che ciò che accade è per il suo bene.

***

Ora sappiamo perché:
la pedofilia esprime in realtà ruoli e significati profondamente ed intimamente “cattolici”, sebbene il prete pedofilo abbia il paradossale ruolo di essere contemporaneamente vittima (sia dei suoi problemi personali che di una ideologia oggettivamente nociva per l’equilibrio psichico) e carnefice (perché commette abusi senza preoccuparsi dei danni indelebili che procura agli altri).

La dinamica “prete pedofilo-bambino” è dunque una efficace metafora del rapporto fra la chiesa e i suoi fedeli,
fra l’istituzione possessiva e autoritaria, e i suoi seguaci ingenui e “bambini”.

Tra l’altro la chiesa, battezzando bambini inconsapevoli, e indottrinandoli sin dalla scuola materna, a ben vedere mette in atto le stesse tecniche di adescamento usate dai pedofili, che infatti fondano la loro seduzione proprio sulla non conoscenza, sulla non consapevolezza e persino sul senso di timore riverenziale che la vittima avverte “dopo” l’avvenuto “battesimo” (in questo caso il termine va interpretato con un doppio senso).

In entrambi i casi, questi bambini “vittime” (sia di pedofili che di chiese pedofile) sanno provare solo sensi di colpa,
e non l’opportuno e sacrosanto diritto alla propria integrità mentale e fisica.
Infatti, come tutti gli psicoterapeuti sanno bene per esperienza professionale, ricevere una educazione rigidamente cattolica non lascia minori conseguenze negative nella personalità rispetto agli effetti dei traumi psicologici che derivano dal subire episodi di pedofilia.
Anzi forse questi ultimi, essendo tutto sommato più circoscritti, possono essere superati più facilmente.

***

Un’altra analogia simbolica fra pedofilia e cattolicesimo la troviamo, nientemeno, nella messa.
Che cos’è la messa?
La rievocazione del sacrificio di una vittima innocente!
Il rito del cosiddetto “agnello” che viene sacrificato sull’altare “per l’espiazione dei nostri peccati”.

Un prete, dunque, che celebra la messa, drammatizza simbolicamente (per la teologia cattolica addirittura materialmente) il “sacrificio di una vittima innocente”.
Potremmo paradossalmente dire che anche i pedofili “sacrificano vittime innocenti”.
Questo è molto importante perché è il cuore dell’ideologia cattolica.
Abituare la propria mente a pensare che sacrificare vittime innocenti sia un rituale sacro, positivo, espiatorio, purificatore e da cui scaturisce il bene, può certamente confondere l’inconscio, “abituandolo” a concezioni sottilmente perverse e sacralizzate.

Il prete pedofilo, stuprando bambini, per quanto spaventoso e deviante possa sembrare, non fa altro che “celebrare una messa”,
usando simboli diversi ma evocando significati analoghi, ovvero: la vittima innocente va sacrificata.
Il suo sangue non è la prova della violenza umana, al contrario, esso ci “lava” e ci purifica!
Del resto, cose simili accadevano anche in molti antichi riti religiosi.
Quanti poveri animali sono stati torturati, dissanguati e uccisi affinché i sacerdoti si illudessero, in tal modo, di ripulire sia la propria coscienza che quella altrui!

***



Caro psicoterapeuta, sinceramente sono un po' allibito dall'interpretazione da te riportata sulla ritualità cattolica come spiegazione della pedofilia ecclesiastica, sinceramente mi sembra che tu abbia portato la tendenza freudiana di spiegare i comportamenti umani come metafore sessuali un po' troppo oltre.
Seguendo la tua logica infatti, qualsiasi rituale magico-mistico-religioso di qualsiasi tipo di spiritualità, si riconduce ad una istigazione alla perversione sessuale.

Sinceramente mi pare eccessivo.







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16/05/2007 20:04

Re: Re:


Caro psicoterapeuta, sinceramente sono un po' allibito dall'interpretazione da te riportata sulla ritualità cattolica come spiegazione della pedofilia ecclesiastica, sinceramente mi sembra che tu abbia portato la tendenza freudiana di spiegare i comportamenti umani come metafore sessuali un po' troppo oltre.
Seguendo la tua logica infatti, qualsiasi rituale magico-mistico-religioso di qualsiasi tipo di spiritualità, si riconduce ad una istigazione alla perversione sessuale.

Sinceramente mi pare eccessivo.




Non so, la vedo in maniera diversa... forse soggetti già non troppo equilibrati non possono che rimanere ulteriormente danneggiati da certi insegnamenti (il fatto di reprimere i propri istinti anche i più normali, di instaurare forti sensi di colpa per ogni cosa, di ripetere continuamente formule ecc. può creare disturbi in soggetti, ripeto, che non hanno una struttura psicologica "solida" o una certa maturità. oltretutto in questo forum tempo fa, riguardo all'eucarestia, qualcuno ha detto che si tratta di un retaggio di antichi riti cannibalici. capisco che può essere sconcertante come idea, ma... sotto un certo punto di vista mica è sbagliato, si tratta pur sempre di mangiare un essere umano (detto così terra-terra) [SM=x44464]











16/05/2007 20:10

Re: Re: Re:


Purtroppo non riesco più a trovare un articolo che ho letto nel 2002 in cui si parlava della pedofilia femminile in Brasile dove gruppi di donne europee comprano meninos de rua di 10-12 anni e per usarli nei loro "giochi" somministrano ai ragazzini altissime dosi di testosterone per indurre una "risposta adeguata".
Le conseguenze sul fisico dei ragazzini spesso sono molto gravi.
L'articolo si concludeva con la constatazione che la pedofilia femminile è ignorata perchè molto più difficile da individuare.

[SM=x44465]



Che quasi non esistono donne pedofile l'ha detto Bruno, che non è proprio l'ultimo della classe

w3.uniroma1.it/brunofras/francescobruno/index.htm

io tenderei a fidarmi, poi va bé, tutti possono sbagliare... [SM=x44464]






[Modificato da Nikki72 16/05/2007 20.12]

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17/05/2007 16:46

Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 16/05/2007 20.04


Caro psicoterapeuta, sinceramente sono un po' allibito dall'interpretazione da te riportata sulla ritualità cattolica come spiegazione della pedofilia ecclesiastica, sinceramente mi sembra che tu abbia portato la tendenza freudiana di spiegare i comportamenti umani come metafore sessuali un po' troppo oltre.
Seguendo la tua logica infatti, qualsiasi rituale magico-mistico-religioso di qualsiasi tipo di spiritualità, si riconduce ad una istigazione alla perversione sessuale.

Sinceramente mi pare eccessivo.




Non so, la vedo in maniera diversa... forse soggetti già non troppo equilibrati non possono che rimanere ulteriormente danneggiati da certi insegnamenti (il fatto di reprimere i propri istinti anche i più normali, di instaurare forti sensi di colpa per ogni cosa, di ripetere continuamente formule ecc. può creare disturbi in soggetti, ripeto, che non hanno una struttura psicologica "solida" o una certa maturità. oltretutto in questo forum tempo fa, riguardo all'eucarestia, qualcuno ha detto che si tratta di un retaggio di antichi riti cannibalici. capisco che può essere sconcertante come idea, ma... sotto un certo punto di vista mica è sbagliato, si tratta pur sempre di mangiare un essere umano (detto così terra-terra) [SM=x44464]






Però seguendo la logica interpretativa dello psicoterapeuta uno dei riti più antichi comune a tutte le culture, il rito iniziatico della "morte e rinascita" dell'adolescente in adulto, assume al massimo una valenza di istigazione al suicidio o alla mortificazine del proprio corpo, per non parlare poi di che cosa può saltar fuori se si considerano le procedure rituali richieste in questa iniziazione, come ad esempio le prove di forza e resistenza al dolore (es: le cicatrici rituali in africa o "l'impiccagine" per le spalle dei giovani pellerossa).

Paradossalmente i riti iniziatici avevano lo scopo di staccare i giovani dalle madri e dalle sorelle, indurli ad identificarsi con i fratelli e i padri, e a rinunciare alle pulsioni aggressive ed incestuose, che se non fossero state rimosse energicamente avrebbero portato il disastro sul clan.
Avevano, quindi, anche lo scopo di indirizzare i giovani verso un’identità sessuale ben definita e a reprimere le proprie pulsioni pre-edipiche polimorfe e canalizzarle in un chiaro indirizzo eterosessuale attraverso l’identificazione con la generazione dei padri.

Rielaborati nell'ambito religioso essi sono diventati lo strumento per plasmare l'identità dell'adepto, separandolo dalla comunità dei non credenti.

La messa cristiana diventa, quindi, la rievocazione rituale di questa "rinascita" e tutto il suo corpus di pratiche pur mantenendo il riflesso della valenza sessuale che avevano nei riti iniziatici primordiali è completamente trasfigurato su di un piano strettamente spirituale.
Ritornare ad una lettura esclusivamente sessuale è una semplificazione esagerata.

Concordo che in personalità fragili tali simbologie possano creare errati motivi di giustificazione di devianze, ma vorrei sottolineare che per questo motivo, per spiegare cioè il corretto significato di simboli e rituali, fin dai tempi più antichi la figura del mentore (che doveva necessariamente essere molto saggio e tenuto in grande considerazione nella comunità) ha affiancato l'iniziato.
Per cui se proprio si vuole trovare una spiegazione della pedofilia ecclesiastica è da ricercare nella perdita di consistenza della figura del "padre spirituale" incaricato di valutare e guidare il futuro prete.




[Modificato da orckrist 17/05/2007 16.48]

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17/05/2007 16:53

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 16/05/2007 20.10


Purtroppo non riesco più a trovare un articolo che ho letto nel 2002 in cui si parlava della pedofilia femminile in Brasile dove gruppi di donne europee comprano meninos de rua di 10-12 anni e per usarli nei loro "giochi" somministrano ai ragazzini altissime dosi di testosterone per indurre una "risposta adeguata".
Le conseguenze sul fisico dei ragazzini spesso sono molto gravi.
L'articolo si concludeva con la constatazione che la pedofilia femminile è ignorata perchè molto più difficile da individuare.

[SM=x44465]



Che quasi non esistono donne pedofile l'ha detto Bruno, che non è proprio l'ultimo della classe

w3.uniroma1.it/brunofras/francescobruno/index.htm

io tenderei a fidarmi, poi va bé, tutti possono sbagliare... [SM=x44464]






[Modificato da Nikki72 16/05/2007 20.12]

[Modificato da Nikki72 16/05/2007 20.12]





Nulla da dire sulla preparazione del prof. Bruno

Io, però, ho la tendenza a non fidarmi e a verificare (che ci vuoi fare è uno dei miei tanti difetti) [SM=x44475]





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Re:
Nikki72, 12/05/2007 11.38:

Leggete questo articolo, io l'ho trovato scioccante [SM=x44466]




Sempre a proposito di regressione infantile, si osservi che il principale rito cattolico, nonché il comportamento più meritorio e sacro, è un comportamento orale, cioè l'eucarestia.
Che i buoni cristiani debbano fare la comunione tutte le domeniche ricorda incredibilmente un vecchio luogo comune: i bambini buoni mangiano tutta la pappa.
Non solo:
nella liturgia cattolica si insiste, non a caso, sul fatto che lostia debba essere imboccata dalle mani del sacerdote, e non presa in mano dalladepto.
Come accade con una mamma che nutre un bambino che non sa ancora tenere in mano il cucchiaino.

Pochi hanno notato che, a suo tempo, ci fu un richiamo di papa Wojtyla proprio su questo argomento,
ovvero dellostia imboccata dal prete, dato che molte chiese si stavano disinvoltamente protestantizzando su questa formalità apparentemente insignificante, distribuendo ostie direttamente nelle mani dei fedeli.
Ma alla chiesa certi dettagli non sfuggono, perché ne conoscono lenorme portata psicologica.

Ed è infatti così che la chiesa vuole che siano i suoi sottoposti:
inermi, inconsapevoli, bambini che si abbandonano ciecamente nelle mani di una autorità protettiva e consolatoria.

Bambini che non sanno nemmeno usare le proprie mani.
Guarda caso, anche i pedofili hanno bisogno di soggetti passivi ed inconsapevoli.
Curioso vero?

Sta di fatto che il bambino stuprato, vittima del pedofilo, magari del prete-pedofilo, è quindi una metafora del cattolico perfetto:
sottomesso, timoroso, silenzioso, fiducioso che ciò che accade è per il suo bene.

***

Il prete pedofilo non cessa dunque di essere prete (Tu es sacerdos in aeternum),
anzi, forse esprime nella forma più eloquente ed esplicita quella ideologia che la sua mente ha assorbito da anni e anni, finendo per identificarsi con essa.
Avete notato?
I preti pedofili se scoperti non lasciano mai il sacerdozio, a differenza dei preti che hanno avuto delle banali relazioni con donne.
Inoltre, difficilmente vengono sospesi dalle celebrazioni religiose, tuttal più vengono trasferiti
per non dare scandalo.

Ora sappiamo perché:
la pedofilia esprime in realtà ruoli e significati profondamente ed intimamente cattolici, sebbene il prete pedofilo abbia il paradossale ruolo di essere contemporaneamente vittima
(sia dei suoi problemi personali che di una ideologia oggettivamente nociva per lequilibrio psichico) e carnefice (perché commette abusi senza preoccuparsi dei danni indelebili che procura agli altri).

La dinamica prete pedofilo-bambino è dunque una efficace metafora del rapporto fra la chiesa e i suoi fedeli,
fra listituzione possessiva e autoritaria, e i suoi seguaci ingenui e bambini. .....
...



www.cristianesimo.it









[Modificato da Etrusco 07/06/2007 09:23]

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