MILANO - Mouna ha 22 anni. Da Marrakech è arrivata a Milano quando ne aveva 4. Una storia come tante, come quella di Ruby Rubacuori. Alta, pelle ambrata, due occhi grandi grandi. Trucco marcato.
Professione escort. È la nuova frontiera del sesso mercenario per un giro d'affari a tanti zeri. E, come Mouna, anche Jasmina, Houda, Aicha. Tutte belle e fascinose e con un unico denominatore comune:
clienti di alto livello, amanti più che facoltosi e l'obiettivo di un matrimonio da favola. Mouna, un passato da entraineuse, adesso si è piazzata. «Si chiama Giovanni, vive in Veneto e fa l'imprenditore edile. Mi passa
un assegno di 10'000€ al mese per essere sempre a sua disposizione. Ma, se capita, non dico di no a chi mi offre anche 2'000€».
Soldi. E regali. Spesso con la complicità della famiglia. «I miei - continua Mouna - non sanno come guadagno, ma a loro fa piacere avere una figlia che veste bene e frequenta persone importanti».
Ruby:
E le persone importanti si trovano in luoghi noti, che fanno tendenza.
Frequentati da personaggi dello sport e dello spettacolo. Ma anche da rampolli o da attempati estimatori, tutti con una caratteristica comune: la possibilità di spendere. «Non scopriamo niente di nuovo. Per agganciare chi ha potere e denaro non vai nelle bettole. After-hours da Bulgari. Cena da Nobu Armani o alla Mediterranea. E più tardi da Just Cavalli, l'Hollywood. Insomma i soliti posti del giro notturno di livello. Ma anche la tribuna d'onore di San Siro è una bella vetrina per mettersi in mostra». E ricorda l'estate scorsa in giro per discoteche: «Al The Club non mancava mai Bobo Vieri. Sempre scatenato. Ballava, si divertiva». Ma di nomi noti nel giro by night ce ne sono tanti: da Ronaldinho, tiratardi tra i tavoli del marocchino Yacout di via Cadore con qualche capatina al ristorante libanese Joy Grill, in via Noè. Mentre il lunedì, nel privé dell'Old Fashion, si può incappare anche in personaggi politici. «All'Old Fashion - spiega una magrebina che dice di chiamarsi Halima, di avere 23 anni e di essere di Fez - spesso mi ritrovo a ballare in compagnia e l'altra sera c'era accanto a me Raffaello Tonon (ex La Fattoria, ndr)».
Halima confida poi di aver rotto con i suoi per venire in Italia. «Col tempo, però, i rapporti con i miei li ho ricuciti. Ma ho comunque il terrore che mio fratello venga a sapere cosa faccio davvero per vivere. Mi ammazzerebbe. A casa mando molti soldi e loro non fanno domande scomode». In alcuni giorni della settimana, quelli frequentati da vip e bellocce, in un locale alla moda del centro, i camerieri filippini spesso litigano per chi deve ripulire il privé il giorno dopo il festino. Sui tavoli o per terra si trova di tutto: orecchini, denaro, ferma-soldi, portachiavi. È il gran circo del divertimento milanese osé che si ripete ogni sera, spesso con avventori diversi. Kabira, 26 anni, e Loubna, di 28, lavorano in coppia. Una si prostituiva già al suo Paese. L'altra era venuta per studiare, ma si è ritrovata senza soldi e senza permesso di soggiorno. «Prostituirsi? Fare sesso al di fuori del matrimonio, nelle società islamiche è peccato, vergogna. Se si fa non si racconta certo in giro».