Lo zodiaco come calendario
Il concetto di zodiaco ebbe origine in Babilonia prima degli anni 2000 AC
come metodo per visualizzare il passaggio del tempo, come un calendario, suddiviso in dodici parti, come suggerito dall'apparizione di dodici lune in un anno, a cui corrisponde la suddivisione della sfera celeste in dodicesimi.
I segni dello zodiaco che conosciamo sono quelli descritti dall'astronomo egiziano Tolomeo nel II secolo d.C., quando lo zodiaco era già in uso da almeno duemila anni.
Assieme all'uso astronomico, è rimasta anche la funzionalità basilare e la struttura del "calendario dello zodiaco".
L'ariete corrisponde all'inizio dell'anno all'equinozio di primavera;
il gambero che indietreggia del cancro rappresenta la ritirata del sole dal suo punto più settentrionale nel
solstizio d'estate;
il leone, simbolo del fuoco, rappresenta il caldo estivo;
la bilancia corrisponde all'equilibrio tra notte e giorno nell'
equinozio d'autunno;
il declino del potere del sole è ricordato dallo
scorpione, simbolo di oscurità;
l'acquario portatore d'acqua corrisponde alla stagione piovosa che, in Egitto, comportava l'annuale inondazione del Nilo;
i pesci simbolizzano il ritorno della vita e il nuovo inizio dell'agricoltura.