La sterminata galassia delle birre

Avadoro, 05/01/2008 17.58:

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La Warsteiner è un'onesta lager industriale tedesca, una via di mezzo tra una Pilsner e una Export-Dortmunder.
Non è infatti amara come una Pilsner ma è più alcoolica (4,8°C), pur non raggiungendo i 5,5°C delle Dortmunder Export.
Personalmente preferisco senza dubbio lei all'alsaziana 1664 Kronenburg (da notare che in Francia, sua patria, la si trova spesso in lista nei locali semplicemente come "1664", generando confusione), che è una lager senza troppo carattere.

Franziskaner la Weizen prodotta anticamente dai francescani di Monaco, oggi parte del gruppo Spaten (uno dei 6 birrifici della città vecchia di Monaco, quelli che organizzano l'Oktoberfest) è stata una dei miei primi amori, sia nella versione Hefe Weizen (chiara con lieviti in sospensione, a differenza delle Kristall Weizen che vengono filtrate) che in quella Dunkel Weizen (scura).
Ultimamente ho assaggiato una bottiglia di Hefe Weizen che mi ha un po' deluso, l'aroma di banana matura tipico delle Weizen (dovuto all'isoamilacetato, un estere che si forma durante la fermentazione alcoolica generata dai lieviti di tipo Weizen) era troppo accentuato a discapito di altre componenti aromatiche, più che una Franziskaner mi sembrava una Erdinger, la più dolce e "bananosa" delle Weizen in commercio.
La tua "delusione" per una Franziskaner alla spina può essere dovuta, oltre che da possibili errori di conservazione e spinatura da parte del gestore del locale, anche dalla rifermentazione, che nel fusto è senz'altro meno accentuata di quelle per le Weizen in bottiglia.
E' la stessa perplessità che ho espresso in un post di qualche giorno fa a proposito della trappista Westmalle Dubbel alla spina, anche se per la Weizen alla spina c'è una certa tradizione.

Condivido la tua gerarchia delle Weizen da supermercato, sopra di queste tre ci metto sicuramente la Weihenstephan (prodotta dall'omonima università bavarese della Birra) che si trova in qualche supermercato e la Augustiner Weizen, che invece potresti trovare abbastanza agevolmente in bottiglia in qualche locale.

Una curiosità: ciò che caratterizza le Weizen sono due fattori

1) la presenza di frumento maltato nel mosto in misura variabile fino al 40-50% del totale del cereale (il resto è malto d'orzo)
2) i lieviti di tipo Weizen, che generano una peculiare fermentazione alcoolica

Ebbene, se produceste una birra con solo malto d'orzo senza malto di frumento ma con lieviti di tipo Weizen, otterreste una birra con buona parte delle caratteristiche olfattive e gustative della Weizen, malgrado l'assenza di frumento! (non ci sarebbe però l'opalescenza generata dalla proteine del frumento).
Per questo un grande birraio italiano come Agostino Arioli del Birrificio Italiano di Lurago Marinone (CO), dice spesso, tra il serio e il faceto, che il vero birraio è il lievito e il bravo mastro birraio deve semplicemente curarlo e metterlo nelle condizioni di lavorare al meglio.

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