Ecomafia sommerge Napoli con rifiuti industriali del Nord

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2008 11:25
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03/01/2008 16:16

Re:
FerrariDaytona, 03/01/2008 9.56:

che schifo...e il bello che le immagini vengono trasmesse su BBC e CNN con la dicitura "Italy".
Dovrebbero essere più precisi...

Comunque la soluzione c'è...si chiama l'esercito...e si spara a vista su chi tenta di opporsi.
Poi, subito dopo, si mette in galera gente come Bassolino che sono i veri responsabili di questa vergogna che getta fango (e rifiuti) sull'immagine del resto d'Italia.

E comunque anche le proteste dei cittadini sono fuori luogo, se nessuno è disposto ad accettare l'apertura di una discarica nell'area del proprio paese.
Perfetto, allora tenetevele per strada, dopo tutto avete eletto voi i politici che vi mal governano.
E poi è ora di finirla di mandare quantità enormi di denaro pagato dai contribuenti (quelli che pagano...) per risolvere "emergenze" del genere. Fino alla prossima volta...ALtri soldi.



perchè,Napoli sta in Guatemala?

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03/01/2008 19:24

Re:
Nikki72, 03/01/2008 15.10:




Dopo anni e anni di governo Bassolino-Camorra sarebbe ora per i napoletani di farsi sentire, non dando fuoco ai cassonetti rendendo l'aria velenosa e di opporsi a qualsiasi costruzione di siti di stoccaggio o di termovalorizzatori, ma in maniera costruttiva.




Gli esperti delle problematiche campane iniziano a dire che sia la Camorra stessa a creare tutto questo stato di tensione
tra strade stracolme di immondizia data alle fiamme
e popolazione delle periferie ferocemente contrarie all'apertura di discariche per lo smaltimento dell'immondizia accumulata sui marciapiedi della città.

Comunque il primo problema da risolvere è quello di imporre l'abitudine
della raccolta differenziata
senza cui non sarà possibile nemmeno la soluzione del termovalorizzatore,
perchè le attuali eco-balle sono assolutamente inadeguate per essere smaltite dagli inceneritori! [SM=x44498]

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03/01/2008 22:14

Re: Re:
Kaiser Luka, 03/01/2008 16.16:



perchè,Napoli sta in Guatemala?



non so, dimmelo tu!
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04/01/2008 09:32

4 autobus bruciati dai manifestanti...
complimenti...
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04/01/2008 15:38

Re: 4 autobus bruciati dai manifestanti...
FerrariDaytona, 04/01/2008 9.32:

complimenti...




E se a gettare benzina sul fuoco, fosse la stessa Camorra
interessata a metter fretta ai commissari speciali
in modo da riprendere presto a guadagnare arrogantemente nella solita "emergenza rifiuti"? [SM=x44473]

Altrimenti quale utilità potrebbe avere creare tutti questi disordini
arrivando addirittura ad incendiare 4 autobus del servizio pubblico? [SM=x44467]

Sarebbe utile sapere se in questi giorni i politici campani hanno iniziato a parlare di raccolta differenziata o altre misure al di fuori della scelta dei siti dove stoccare i rifiuti [SM=x44473]

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04/01/2008 16:29

Re: Re: Re:
FerrariDaytona, 03/01/2008 22.14:



non so, dimmelo tu!




è facile,sono bravo in geografia:sta in Italia

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04/01/2008 16:33

la raccolta differenziata?allora non avete capito niente.Con la raccolta differenziata si avrebbe lo stesso quantitativo di immondizia ma con più sacchi,poichè il problema non sta nell'immondizia in se per sè ma nel dove andarla a buttare:le discariche sono chiuse e quelle della camorra costano troppo.La gente non protesta perchè le discariche stanno nelle vicinanze,ma perchè stanno proprio attaccate alle abitazioni.Converrete che vivere in una discarica non è il massimo della vita.Stesso discorso per i termovalizzatori.Non li vogliono far funzionare.Anche se il prefetto ha detto che quello di Acerra dovrà funzionare per forza.Quindi basta nominare questa raccolta differenziata,perchè è un'incredibile idiozia.Se anche faccio la raccolta differenziata,e non se la vengono a prendere(ovvio che non se la prendono,non sanno dove scaricarla),il risultato sarà che ho l'immondizia in casa solo in sacchi diversi,ma sempre immondizia in casa avrò

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04/01/2008 17:00

Re:
Kaiser Luka, 04/01/2008 16.33:

la raccolta differenziata?
allora non avete capito niente.Con la raccolta differenziata si avrebbe lo stesso quantitativo di immondizia ma con più sacchi,poichè il problema non sta nell'immondizia in se per sè ma nel dove andarla a buttare:
le discariche sono chiuse e quelle della camorra costano troppo.
...cut...
Quindi basta nominare questa raccolta differenziata,perchè è un'incredibile idiozia.Se anche faccio la raccolta differenziata,e non se la vengono a prendere(ovvio che non se la prendono,non sanno dove scaricarla),il risultato sarà che ho l'immondizia in casa solo in sacchi diversi,ma sempre immondizia in casa avrò



Attenzione, stai ragionando saltando un passaggio importantissimo,
stai ignorando totalmente quel che la raccolta differenziata può rendere possibile: riciclare i rifiuti e guadagnarci sopra anzichè andare a cercare un posto, pagando, dove buttarli (inquinando inevitabilmente l'ambiente e rovinando la Qualità dei prodotti agricoli campani, comprese le famose mozzarelle di Bufala).



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04/01/2008 17:08



RACCOLTA DIFFERENZIATA, by Wikipedia . . . Link...

Indice

* 1 Organico
* 2 Vetro
* 3 Carta
o 3.1 Tipi di carta adatti alla raccolta
o 3.2 Tipi di carta NON adatti alla raccolta
* 4 Plastica
* 5 Altri progetti
* 6 Voci correlate
* 7 Collegamenti esterni



VANTAGGI della raccolta differenziata:

1) i rifiuti si trasformano da problema a risorsa,
grazie al riciclo di tante materie prime preziose: alluminio, vetro, plastica (che altrimenti bruciata diventa un velono per l'uomo!);

2) i residui non riciclabili possono essere un ottimo combustibile per i termovalorizzatori (proprio perchè privi di plastica e altri materiali che non possono esser bruciati dagli inceneritori);

3) così facendo si può ricavare energia termica ed elettrica dagli stessi termovalorizzatori (senza bisogno di applicare filtri troppo costosi sui gas di scarico)


All'atto pratico la raccolta differenziata è già a regime da anni in Umbria ed in altre regioni d'Italia dove non si son mai registrati problemi relativi allo smaltimento di rifiuti
e dove anzi, le società di smaltimento dei rifiuti riescono anche a fare degli utili.
[Modificato da Etrusco 04/01/2008 17:21]

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04/01/2008 17:32

Re: Re:
Etrusco, 04/01/2008 17.00:



Attenzione, stai ragionando saltando un passaggio importantissimo,
stai ignorando totalmente quel che la raccolta differenziata può rendere possibile: riciclare i rifiuti e guadagnarci sopra anzichè andare a cercare un posto, pagando, dove buttarli (inquinando inevitabilmente l'ambiente e rovinando la Qualità dei prodotti agricoli campani, comprese le famose mozzarelle di Bufala).







etrù,mi spiace ma sei fuori strada.Parli con troppa facilità di una realtà a te completamente estranea.Partendo dal presupposto che i termovalizzatori che stai continuamente nominando non ci sono,e quei pochi che ci sono non funzionano(o qualcuno non vuole che funzionino),qui nessuno se ne occupa.Inoltre come se questo non bastasse lo smaltimento dei rifiuti è cosa della camorra,e quello che è della camorra non si tocca

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04/01/2008 17:52

Eppure la soluzione c'è.....

.....con buona pace di chi ha paura dei termovalorizzatori vicino a casa (a meno che non abiti in Lussemburgo).


Un inceneritore in Germania
per bruciare i rifiuti di Napoli


Trasferire l’immondizia costa meno che smaltirla qui

ROMA — Il denaro non ha odore: fin dai tempi di Vespasiano è questa una specie di legge universale. Ma perfino l’immondizia, in alcuni casi, riesce a smettere di puzzare. Succede quando si trasforma in moneta sonante. Ecco perché mentre in Campania non sanno più dove metterlo, il pattume, con il nauseabondo serpentone di cinque milioni di «ecoballe» (niente altro che enormi blocchi di immondizia impacchettata: cos’avranno di «eco»?) che si allunga ogni giorno di più e i cumuli di rifiuti che hanno ripreso a bruciare ammorbando l’aria, in Germania c’è qualcuno che accoglierebbe a braccia aperte la spazzatura Made in Napoli.

Chi può avere avuto un’idea tanto pazzesca? Remondis, la più grande azienda tedesca che opera nel campo dello smaltimento dei rifiuti, avrebbe dato la propria disponibilità a realizzare in un’area della Renania ai confini con il Lussemburgo un inceneritore per bruciare tutta l’immondizia della Campania producendo elettricità. Ipotesi che potrebbe essere considerata davvero assurda, e come tale sarebbe stata già liquidata dai responsabili dell’emergenza rifiuti in Campania. Assurda, naturalmente, se la situazione non fosse però ancora più assurda. L’emergenza rifiuti in Campania va avanti da quattordici anni, durante i quali sono stati letteralmente gettati al vento due miliardi di euro. Da ben sette anni, preso atto che non si riuscivano a fare gli inceneritori, preso atto che le discariche erano piene, e preso atto che la camorra controllava (e controlla?) ormai gran parte del ciclo, si è deciso di mandare una parte della spazzatura nel Nord Italia e all’estero: destinazione Germania. Dove l’immondizia della Campania, da sette anni, già ora viene regolarmente bruciata in appositi impianti.

Ogni giorno la spazzatura viene caricata sui treni della Ecolog, una divisione delle Ferrovie, e spedita al di là del Brennero per essere smaltita negli inceneritori tedeschi della Remondis, che in questa operazione è partner di Fs. Naturalmente ne viene esportata giornalmente soltanto una parte: un migliaio di tonnellate sulle 7.500 prodotte (anche se il quantitativo è stato raddoppiato). E naturalmente non gratis. L’export di pattume costa a tutti noi 215 euro la tonnellata per il cosiddetto «tal quale», che sarebbero i classici sacchetti di rifiuti indistinti: 400 mila euro al giorno, ai ritmi attuali. Metà va per il trasporto (quindi in qualche modo torna allo Stato) e metà a chi la smaltisce: con l’apparente contraddizione che siamo noi a fornire ai tedeschi, pagando di tasca nostra, la materia prima per fare energia elettrica.

Il bello è che il costo per esportare in Germania, pur essendo ben superiore a quello dello smaltimento in discarica nel resto dell’Italia, è nettamente inferiore a quello che il commissariato per l’emergenza spende per smaltirli in Campania, quei rifiuti. Il prezzo va da un minimo di 290 euro a tonnellata fino a cifre imprecisate, persino, ha calcolato qualcuno, non inferiori a 1.000 euro. Com’è possibile? Per prima cosa c’è il costo della trasformazione nelle famose «ecoballe»: 120 euro la tonnellata. Poi c’è il trasporto con i camion sui terreni dove queste «ecoballe» vengono parcheggiate: altri 20 euro. Quindi il costo dello stoccaggio provvisorio: 150 euro. Provvisorio, però, si fa per dire. Perché siccome non ci sono gli inceneritori, quelle ecoballe stazionano per anni su terreni acquistati o presi in affitto a caro prezzo: 250 ettari di territorio campano sono ormai completamente occupati. Più stanno, più il costo sale. E dato che le prime «ecoballe» sono lì dal 2001, fate voi i conti.

La cosa è talmente eclatante che il direttore generale del ministero dell’Ambiente Gianfranco Mascazzini, considerato papabile per il posto di commissario straordinario fino a oggi occupato dal prefetto di Napoli Alessandro Pansa, non si capacita di come sia possibile che costi meno spedire l’immondizia in Germania piuttosto che tenersela in Campania. E non si capacita al punto da aver messo in moto i carabinieri perché compiano le necessarie verifiche. Quando la risposta ai suoi interrogativi è sotto gli occhi di tutti, e sta nella follia di un sistema che invece di bruciare la spazzatura polverizza milioni di euro al giorno.

Domanda: e gli inceneritori dei quali da 14 anni non si vede nemmeno l’ombra? L’appalto ce l’aveva la Fibe, del gruppo Impregilo, incaricata anche di fabbricare le «ecoballe». Ce l’aveva, appunto, perché il contratto è stato risolto. Uno dei due inceneritori, quello di Acerra, sarebbe comunque quasi pronto. Meglio, potrebbe funzionare fra meno di un anno. Ma c’è un particolare: non può bruciare le «ecoballe» prodotte in Campania, perché mancano le specifiche tecniche. E allora? Allora si sono fatti avanti i tedeschi, con la loro idea «pazzesca ». Bruciare in Germania non una parte della spazzatura della Campania, come oggi, ma tutta quanta, con un impianto nuovo di zecca da 100 megawatt destinato solo a quello scopo, avendo la garanzia di un contratto di 15 anni e a un prezzo molto più basso di quello attuale.

Per tutta risposta a novembre è stata bandita la nuova gara per completare gli inceneritori e sostituire Fibe. Sono arrivate offerte dalla francese Veolia, dalla spagnola Abertis (quella che si doveva fondere con Autostrade) e dall’Asm di Brescia, che da trent’anni riscalda la città bruciandone i rifiuti. Ma se ne verrà mai a capo?

Sergio Rizzo
28 dicembre 2007




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"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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05/01/2008 12:45

“MUNNEZZA” SHOW
– LA IERVOLINO SI CHIAMA FUORI: TUTTA COLPA DEI COMMISSARI, PREFETTO DA QUERELA – PRODI: SITUAZIONE INTOLLERABILE
– MANICHINI DI BASSOLINO E IERVOLINO “IMPICCATI” IN CENTRO…





Rifiuti in fiamma a Napoli

© Foto Lapresse

1 - NAPOLI, 21 MANICHINI CON NOMI BASSOLINO E IERVOLINO TROVATI IN CENTRO CON CORDE AL COLLO E LISTATI A LUTTO
(Adnkronos) - Ventuno manichini, con i nomi del presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e del sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino sono stati trovati dalla polizia al corso Umberto I, nel centro della citta'. I manichini avevano delle corde al collo, dei cartelli legati e in qualche caso erano listati a lutto. Sotto ad ognuno di essi cumuli di spazzatura. I ventuno manichini sono stati rimossi dalla polizia. Gli investigatori stanno cercando di identificare gli autori di questa macabra idea. I fantocci erano altri poco piu' di un metro e mezzo ed erano appesi agli alberi che costeggiano i due lati del corso Umberto. Su uno di questi era scritto 'Addio a stu munno 'e munnezza'.


2 – IERVOLINO: CONTRO TUTTI: NON SAREMO L'IMMONDEZZAIO DELLA CAMPANIA (PREFETTO DA QUERELA)…
(Adnkronos) - "Ero contraria e sono tuttora contraria alla decisione di riaprire la discarica di Contrada Pisani. Trovo di una gravita' inaudita le affermazioni del prefetto Pansa, che sono al limite della querela". Lo afferma in un'intervista a "La Stampa" il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, che aggiunge: "Non mi sento responsabile di questa situazione. Non e' piacevole per me, che sono stata candidata a diventare Capo dello Stato, passare per il sindaco della 'monnezzza' che chiede elemosina in giro".


Il sindaco Iervolino con tanto di cornetto ''anti-iella''


"Io comunque non mi fermo. La discarica e' aperta? Bene, voglio sapere come si utilizza, per quanto tempo, con quali garanzie per la popolazione" dice ancora il sindaco dalle pagine de "La Repubblica". "Pianura -afferma nell'intervista al quotidiano romano- non deve diventare l'immondezzaio della Campania".
Per la Iervolino, inoltre, ha "sicuramente" sbagliato anche il centrosinistra in questi anni. "Ci sono state -spiega- posizioni di radicalismo ambientale che non hanno pagato. E abbiamo avuto vescovi che hanno benedetto qualsiasi rivoluzione, e politici di centrosinistra che sono andati loro dietro".

3 – PRODI: NON E' PIU' TOLLERABILE NON SI PUO' ANDARE AVANTI COSI'
(Adnkronos) - "Non e' piu' tollerabile che l'Italia venga additata a vergogna dell'Europa per non riuscire a risolvere il problerma dei rifiuti in un'area grande quanto la Campania". Lo afferma in un colloquio con "Il Mattino" il premier Romano Prodi che al quotidiano napoletano annuncia che seguira' personalmente la vicenda al suo rientro a Roma.

"Gia' in questi giorni -dice Prodi- ho sentito Amato per l'ordine pubblico, Parisi per i siti demaniali, i tecnici e tutti i miei collaboratori che si occupano del problema perche' completino gli approfondimenti richiesti e si proceda con un piano di interventi strutturali. Non si puo' andare avanti cosi'".



"Al punto in cui siamo arrivati e' chiaro che il problema va oltre il commissario e investe direttamente la responsabilita' del primo ministro" aggiunge il premier ricordando come dieci anni "fu decisa la costruzione di una discarica a poco piu' di un chilometro dalla mia casa di campagna. Venne da me una delegazione di cittadini che protestava, io ci parlai, li rassicurai e li convinsi. I lavori andarono avanti, la discarica e' stata costruita senza alcun danno ambientale, senza alcun cattivo odore, rispettando tutte le norme e garantendo la massima sicurezza".

4 - INCENDIATI 4 AUTOBUS DELL'ANM…
(Apcom) - Quattro autobus dell'Anm, l'azienda di mobilità napoletana, sono stati incendiati nel corso della notte in via Montagna Spaccata, una delle strade che conduce alla discarica del quartiere Pianura, a Napoli.

I quattro mezzi erano stati assaltati nella serata di ieri e messi di traverso lungo la via per impedire il passaggio. Questa notte le ruote sono state forate e i mezzi dati alle fiamme.


Dagospia 04 Gennaio 2008
dagospia.excite.it/articolo_index_36941.html

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Re: Re: Re:
Kaiser Luka, 04/01/2008 17.32:



quello che è della camorra non si tocca



Beh, se avete questa mentalità... ma non riuscite a tirare fuori i coXXXoni per un volta?

OVVIAMENTE NON CE L'HO CON TE, MA A QUANTO PARE SEI L'UNICO CON CUI SI RIESCA A PARLARE QUI [SM=x44461]
[Modificato da tc-3 05/01/2008 14:10]

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Re: Re: Re: Re:
tc-3, 05/01/2008 14.09:



Beh, se avete questa mentalità... ma non riuscite a tirare fuori i coXXXoni per un volta?

OVVIAMENTE NON CE L'HO CON TE, MA A QUANTO PARE SEI L'UNICO CON CUI SI RIESCA A PARLARE QUI [SM=x44461]




purtroppo so bene che non è una mentalità giusta,però è anche vero che non è campata in aria:io sono stato a Torino a trovare un mio zio che la pensa come te e tanti altri:però ho notato che è un'idea comune che la camorra sia come un fantasma che abbiamo noi in testa.Questo è perchè le realtà sono molto diverse.La camorra arriva dappertutto,persino dai torinesi che pensano il contrario.Però ha qui il centro del potere.La notizia dei rifiuti sta coprendo abbastanza bene tutte le notizie di agguati nel napoltano.Purtroppo non è questione di mentalità o di fantasia:se pesti i piedi alla camorra sei morto,non ci sono alternative.Ecco perchè la gente non reagisce:ci tiene a vivere.Perfino la polizia ha le mani legate.Mia cugina ha dovuto chiedere il trasferimento perchè non ce la faceva più.Fare il poliziotto qui è difficile,ecco perchè voglio entrare in polizia.

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06/01/2008 16:14

Re: Re: Re: Re: Re:
Kaiser Luka, 05/01/2008 15.24:




purtroppo so bene che non è una mentalità giusta,però è anche vero che non è campata in aria:io sono stato a Torino a trovare un mio zio che la pensa come te e tanti altri:però ho notato che è un'idea comune che la camorra sia come un fantasma che abbiamo noi in testa.Questo è perchè le realtà sono molto diverse.La camorra arriva dappertutto,persino dai torinesi che pensano il contrario.Però ha qui il centro del potere.La notizia dei rifiuti sta coprendo abbastanza bene tutte le notizie di agguati nel napoltano.Purtroppo non è questione di mentalità o di fantasia:se pesti i piedi alla camorra sei morto,non ci sono alternative.Ecco perchè la gente non reagisce:ci tiene a vivere.Perfino la polizia ha le mani legate.Mia cugina ha dovuto chiedere il trasferimento perchè non ce la faceva più.Fare il poliziotto qui è difficile,ecco perchè voglio entrare in polizia.



Perdonami, ma c'è qualcosa nella tua tesi difensiva che non convince. Considerando anche il fatto che la malavita organizzata esiste in altre regioni, non si capisce come mai il problema, ormai atavico, della spazzatura sia circoscritto alla zona della tua città.
La camorra gioca sicuramente un ruolo fondamentale, ma non spiega tutto.


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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
58TINO, 06/01/2008 16.14:



Perdonami, ma c'è qualcosa nella tua tesi difensiva che non convince. Considerando anche il fatto che la malavita organizzata esiste in altre regioni, non si capisce come mai il problema, ormai atavico, della spazzatura sia circoscritto alla zona della tua città.
La camorra gioca sicuramente un ruolo fondamentale, ma non spiega tutto.






Infatti questo è un'anomalia tutta campana:
passi anche per l'elevata densità di popolazione, ma è pur vero che tutte le altre regioni italiane, afflitte anch'esse dalle varie mafie, hanno già affrontato e risolto egregiamente questi problemi,
fino ad arrivare ai casi di eccellenza in Veneto dove si è addirittura riusciti a trasformare i rifiuti in preziose fonti energetiche creando ricchezza [SM=x44498]

Possibile che la Camorra non riesca a preferire il business del riciclaggio e termovalorizzatori
a questo arrogante insozzamento del territorio campano (con deleterie ricadute sul settore del turismo locale e nazionale, nonchè dei prodotti tipici campani)? [SM=x44472]

[SM=x44471]

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La Camorra risolverebbe il problema spazzatura in pochi giorni. Lo Stato Italiano più che mandare poliziotti che caricano e pestano la gente o l'esercito (a far cosa???) non riesce a fare.

Ecco il quadretto della nostra beneamata Italia.

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LA CAMORRA PAGA I ROM: "BRUCIATE TUTTO"
- NON PIACCIONO ALLE COSCHE GLI IMPIANTI CHE POTREBBERO METTERE FINE AL CAOS MUNNEZZA – BASSOLINO REPLICA A SCALFARI: “NON MI DIMETTO”…



1 - LA CAMORRA PAGA I ROM: "BRUCIATE TUTTO"
Fulvio Milone per la Stampa



Rifiuti davanti alle scuole


Rifiuti speciali in fondo al mare, o nascosti nei container stoccati nel porto in attesa di salpare per la Cina, o sotterrati là dove pascolano le bufale che danno latte (e quindi mozzarelle) avvelenato.
Rifiuti urbani e tossici impastati con chissà quante altre schifezze e rivenduti ai contadini come fertilizzante
, o riversati nelle discariche abusive: 100 mila metri quadri sequestrati in un anno dalla sola Guardia di Finanza.
E poi, immondizia trasformata in oro grazie a patti inconfessabili fra ditte di copertura e imprese «legali» specializzate nel trasporto sugli autocompattatori, e accordi sottobanco che non hanno risparmiato neanche le amministrazioni pubbliche e quella gigantesca macchina mangiasoldi che è il Commissariato di governo.

In tutto il mondo i rifiuti sono considerati una fonte di ricchezza:
basta saperli trattare e trasformarli in energia e il gioco è fatto.
Ma in Campania solo un’azienda ha capito, naturalmente a modo suo, quanto il business possa rendere: la camorra.
Che da tutto quello che succede nella regione dell’eterna emergenza ha pochissimo da perdere e tantissimo da guadagnare.
«Alla camorra non piacciono i Cdr e i termovalorizzatori, cioè gli impianti ad alta tecnologia e controllabili che, se funzionassero, metterebbero fine al caos.
La camorra vuole le discariche perchè lì può nascondere qualsiasi tipo di scarto e da lì trae profitti enormi»,

spiega un investigatore che indaga sugli affari che ruotano attorno all’«oro sporco» di Napoli.

Le inchieste su «camorra e monnezza» a Napoli vanno avanti da anni e mettono a nudo intrecci da brividi fra pubbliche amministrazioni e strutture statali messe su apposta, almeno sulla carta, per risolvere la madre di tutte le emergenze in Campania.
Lo dimostra l’indagine svolta otto mesi fa dalla Finanza sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi nella società mista Eco4, che si occupava della raccolta dei rifiuti in 18 Comuni del Casertano.

Grazie ai buoni uffici di tre imprenditori, uno dei quali legato alla famiglia camorrista dei La Torre, e a un sistema di società fittizie e false fatturazioni, la società pilotata dai boss ha guadagnato 1 milione di euro in un anno, controllando la raccolta della spazzatura e, probabilmente, aggiungendo ai carichi di rifiuti urbani quelli tossici provenienti dalle industrie del Centro-Nord.

Altri 2 milioni e mezzo furono sequestrati a uno dei tre imprenditori arrestati. Il guaio è che nell’inchiesta finì anche un funzionario del Commissariato straordinario di governo: messo lì, secondo l’accusa, «grazie a pressioni esercitate dagli altri indagati». Fu uno scandalo che indusse il procuratore aggiunto di Napoli Franco Roberti a parlare di «commistione inquietante fra controllori e controllati».

Ha rapporti con tutti, la camorra, e attraverso le sue società entra nei consorzi di imprese e fa affari sia con le industrie che hanno bisogno di smaltire gli scarti sia con le amministrazioni pubbliche.

Conosce una sola regola:
con il privato lavora a prezzi dimezzati per battere la concorrenza,
con quello pubblico applica tariffe astronomiche, perchè usa le armi dell’intimidazione e della corruzione. Ed è dappertutto.

Nel 2006 il numero dei reati ambientali in Campania ha raggiunto il 13,5% del totale nazionale.
Basta citare un dato di Legambiente: negli ultimi due anni, secondo il responsabile dell’associazione in Campania Michele Buonomo, sarebbero stati buttati nella più grande pattumiera illegale d’Europa 10 milioni di tonnellate di scarti industriali, con un giro d’affari annuo di 600 milioni. E basta raccontare di quando un elicottero della Guardia di Finanza passò a volo radente sull’hinterland napoletano.

Le discariche abusive erano ovunque, 100 mila metri quadri in cui la camorra aveva nascosto di tutto: scarti provenienti da industrie della plastica, migliaia di fusti colmi di olio per auto usato, frigoriferi arrugginiti, cataste di copertoni pronte per essere incendiate accanto ai campi coltivati dai contadini che poi vendono gli ortaggi avvelenati.



Già, i copertoni. Vanno carbonizzati perchè quello è il sistema più veloce per sbarazzarsene. Il fatto che la gomma bruciata sia quanto di più tossico esista non è un problema. Ad appiccare il fuoco ci pensano i bambini rom accampati nelle baraccopoli dell’hinterland.
Li paga la camorra: 50 euro per ogni catasta che va in fumo.




Il Bassolino tra le donne
© Foto U.Pizzi



2 - BLOCCATO DA VESCOVI E ECO-FONDAMENTALISTI
Lettera di Antonio Bassolino a “la Repubblica”


Caro direttore,

è giusto e doveroso chiarire il quadro delle responsabilità della drammatica situazione campana. È vitale, infatti, per la nostra democrazia che vengano alla luce scelte errate, inadeguatezze, inefficienze e le collusioni tra politica, imprenditoria e criminalità organizzata.

Tale assoluta chiarezza è nell'interesse di tutti i cittadini e di tutti gli uomini impegnati nelle istituzioni. Voglio quindi dare il mio contributo a chiarire le vicende di questi anni. Nell'articolo di ieri, Eugenio Scalfari, scrive che in Campania "solo adesso, con dieci anni di ritardo, si è deciso di costruire un termovalorizzatore". In realtà, il piano rifiuti per la nostra regione, definito alla fine degli anni '90 dall'allora presidente della Regione e commissario governativo Antonio Rastrelli con il ministro Ronchi, prevedeva un ciclo industriale di trattamento dei rifiuti con 7 impianti per il trattamento e la trasformazione in combustibile (Cdr) e due termovalorizzatori.

La decisione di costruire i termovalorizzatori risale quindi a 9 anni fa. Quando diventai presidente e commissario a mia volta, nel 2000, la gara d'appalto per la gestione dei rifiuti era stata già definita e aggiudicata all'Impregilo, che, in base al contratto, aveva la facoltà di decidere la localizzazione degli impianti. Nei tre anni e mezzo in cui ho fatto il commissario (fino al febbraio 2004, ben quattro anni fa) ho firmato per l'avvio dei lavori e ho fatto tutto quanto potevo per dotare la mia regione di un moderno ciclo di trattamento dei rifiuti, dalla raccolta differenziata ai termovalorizzatori. In una corsa contro il tempo innescata dalla chiusura di tutte le discariche disposta dal prefetto e da una legge dello Stato.

Sono riuscito a far costruire, tra mille opposizioni e proteste, i 7 impianti per produrre il Cdr (Combustibile derivato dai rifiuti). Per aprire il cantiere di Acerra ho dovuto fare i conti con ostacoli di ogni tipo e violente contestazioni. C'erano comitati civici, ambientalisti fondamentalisti, vescovi che predicavano contro i rifiuti-demonio, disoccupati organizzati, esponenti del centrodestra e del centrosinistra che si mettevano a capo dei cortei a caccia di consenso. Mentre delinquenti comuni e manovalanza della camorra facevano la loro parte, provando in ogni modo a intimidire e tenere in scacco le istituzioni locali ogni volta che si faceva un passo avanti verso quella chiusura del ciclo che avrebbe fatto terra bruciata intorno al business delle ecomafie.

In questi anni, nella nostra regione, sull'opposizione ai termovalorizzatori e alle discariche, si sono costruite carriere politiche e fortune elettorali.
Io sono stato sempre al mio posto. A favore della costruzione dei termovalorizzatori. Pronto al dialogo con i cittadini e alle giuste compensazioni per le comunità locali, ma indisponibile ai ricatti. Nei tre anni e mezzo in cui sono stato commissario non sono riuscito a costruire il termovalorizzatore.

Dopo di me non ci sono riusciti gli altri tre commissari del governo: il prefetto Catenacci, il capo della protezione civile Bertolaso, il prefetto Pansa.
Tutti con poteri ben superiori ai miei. Da presidente della Regione - non più commissario - ho garantito a loro la massima collaborazione, sostenendone l'impegno con tutte le risorse e l'appoggio istituzionale possibile.


Maria Pia Garavaglia e Guido Bertolaso
© Foto U.Pizzi


Come si vede non esito a riconoscere le mie responsabilità. Anche nel silenzio dei tanti che hanno ricoperto, prima e dopo di me, ruoli importanti in questa partita. La priorità oggi è dare soluzioni durature al problema. Se le mie dimissioni potessero servire a questo, non avrei la minima esitazione.
Ma in questo momento sento il dovere di portare avanti con fermezza la battaglia di civiltà condivisa da tutti gli italiani onesti.


Dagospia 07 Gennaio 2008


[Modificato da Etrusco 08/01/2008 11:33]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
08/01/2008 12:22

lo spazzino a madonna di campiglio
Ciao raga, ho sentito su radio24 che uno spazzino napoletano, da madonna di campiglio ha detto che lo pagano 1200 euro al mese per non lavorare. Mai, ma proprio mai! Qualcuno ha sentito questa notizia? Mi date conferma?
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08/01/2008 12:35

Re: lo spazzino a madonna di campiglio
GiovaVento, 08/01/2008 12.22:

Ciao raga, ho sentito su radio24 che uno spazzino napoletano, da madonna di campiglio ha detto che lo pagano 1200 euro al mese per non lavorare. Mai, ma proprio mai! Qualcuno ha sentito questa notizia? Mi date conferma?




non solo uno... se ne parlava ieri sera a Porta a Porta [SM=x44465]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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