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Tutti a sniffare in Vaticano

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2008 14:19
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14/01/2008 14:19

Impennata dei reati nello Stato del Vaticano
TUTTI A SNIFFARE IN VATICANO:
POSSESSO E SPACCIO NON SONO UN REATO

– UNO BECCATO CON 87 GRAMMI DI COCAINA, RISCHIA APPENA UNA MULTA
- E IL “CRIMINE” NELLO STATO PONTIFICIO CRESCE…




Giacomo Galeazzi per “La Stampa”


Un terzo in più di cause per i magistrati del Papa: boom di reati in Vaticano nel 2007.
Collocata nel centro di una metropoli come Roma, la Città del Vaticano, dati alla mano, non può essere considerata un’isola felice dove non succede mai nulla di male.
Almeno a giudicare dall’accresciuto volume degli affari giudiziari. I procedimenti civili del Giudice unico, infatti, hanno avuto un forte incremento rispetto alla media degli ultimi otto anni (cioè 264,8 casi) fino ad arrivare ai 388 del 2007, mentre i procedimenti penali del Tribunale sono aumentati dai 180,2 di media del periodo 1998-2006 ai 223 del 2007.

In totale, nell’ultimo anno, la magistratura pontificia ha dovuto fare fronte a ben 472 procedimenti penali e 582 cause civili, spesso per incidenti stradali avvenuti all’interno delle Mura Leonine.
Nella sua relazione per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario, Nicola Picardi, promotore di giustizia vaticano, ha tracciato il bilancio degli ultimi dodici mesi evidenziando che si è passati in un anno da 1.150 a 1.500 cause.

«Le percentuali non possono essere calcolate in base alla popolazione del Vaticano che attualmente è pari a 492 abitanti ma bisogna necessariamente tener conto dei 18 milioni di pellegrini e turisti - spiega - se si dovessero raffrontare effettivamente i 492 abitanti con il carico complessivo dei procedimenti civili (582) e penali (472) registrato nel 2007, il rapporto cittadini/cause, per il civile, è di 118%, mentre per il penale di 95,9%». Cifre da delinquenza-record.

[SM=x44497]

La questione più sorprendente, poi, è quella della droga.
«Lo Stato della Città del Vaticano è impegnato a perseguire penalmente la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti
- afferma Picardi - però sconta la grave lacuna, nel suo ordinamento legislativo, dovuta alla mancanza di un articolo di legge che punisca tale reato. È necessario che venga emanata dalle autorità vaticane almeno una legge speciale in materia».

In assenza di norme «ad hoc», pochi mesi fa si è dovuto rinviare a giudizio un dipendente del Governatorato, trovato in possesso di 87 grammi di cocaina, [SM=x44497] applicando la «legge sulle fonti del diritto», che peraltro prevede per il colpevole soltanto «la pena dell’ammenda fino a 9 mila lire e l’arresto fino a sei mesi».

Una sanzione, evidenzia Picardi, del tutto inadeguata alla gravità del reato e non in linea con la legislazione degli altri stati ma quella sentenza ha scongiurato che il Vaticano diventasse una «zona franca» per carenza legislativa, nella quale potesse essere liberalizzato lo spaccio. Al momento i cittadini vaticani sono 527, a cui vanno però sottratti i 287 diplomatici e membri delle Rappresentanze pontificie all’estero, che godono della cittadinanza vaticana, ma ovviamente non risiedono nello Stato.

E aggiungendo i 252 residenti, ma non cittadini si ottiene la cifra di 492 persone che abitano effettivamente nella Città del Vaticano.
Oltre ad invocare alcune migliorie al Codice penale in uso Oltretevere, il promotore di giustizia auspica che gli organi giudiziari e di polizia del Vaticano si aprano alla cooperazione internazionale (per esempio con l’adesione della Gendarmeria all’Interpol) affinché i procedimenti di tipo penale o civile siano snelliti nella burocrazia e velocizzati nei tempi.

Le lungaggini colpiscono, soprattutto, le procedure che richiedono collaborazione con le magistrature di altri Paesi. «In assenza di accordi bilaterali, l’iter si dilata in modo inaccettabile - lamenta Picardi - abbiamo 15 procedure molto delicate che durano da 3163 giorni». Comunque, il numero dei reati denunciati alle autorità giudiziarie vaticane nel 2007 ha registrato appunto una clamorosa sproporzione di rapporto rispetto al numero della popolazione vaticana residente.

«Normalmente il numero della cause va rapportato con il numero della popolazione: per esempio in Italia ci sono 57 milioni di abitanti con un 7% di procedimenti civili e un 4,3% di procedimenti penali. In Vaticano, rispettivamente, 118% e 95% perché è un’enclave composta dai cittadini ma anche da pellegrini e visitatori della Basilica e dei Musei Vaticani».


Dagospia 14 Gennaio 2008

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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