ITALIAN CRACK
- LA CRISI LEHMAN FA PAURA E TREMONTI NASCONDE I DATI SUGLI EFFETTI IN ITALIA
- PRESSING DI BANKITALIA, CONSOB E ISVAP SUL TESORO: FUORI I NUMERI
- OGGI VERTICE A VIA XX SETTEMBRE…
Francesco De Dominicis per "LiberoMercato"
Giulio Tremonti
© Foto U.Pizzi
Il Tesoro italiano, oggi, ha una importante occasione a portata di mano.
Per i risparmiatori, per gli investitori, per il mercato.
Dire una volta per tutte, e senza sottacere alcuna informazione, quant'è rilevante l'impatto della crisi finanziaria americana dentro i nostri confini.
Su preciso input del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a via Venti Settembre questa mattina torna a riunirsi il Comitato per la stabilità finanziaria. Con Tremonti ci saranno i vertici della Banca d'Italia, della Consob e dell'Isvap.
Il summit è il secondo nell'arco di pochissimi giorni. Segno che le tre authority e lo stesso Tremonti nutrono più di qualche preoccupazione sulle ripercussioni e sull'onda d'urto in Italia.
Le cifre circolate finora parlano di un impatto variabile da 1 a 5 miliardi di euro. Ma con il silenzio che finora ha contraddistinto il Tesoro e le autorità in campo non ha guadagnato nessuno.
Ecco perché, proprio su questo fronte, ci si attende, finalmente, chiarezza. Via Venti Settembre deve
comunicare non solo la diretta esposizione delle banche, delle assicurazioni e delle altre spa quotate con i colossi americani finiti nel baratro, su tutti Lehman Brothers e Merril Lynch. Servirebbe, infatti, un quadro dettagliato, con tanto di stima del valore di sottoscrizione, del valore nozionale dei titoli e dei rischi di controparte.
Le compagnie dovrebbero avere in pancia circa
1,5 miliardi di euro in bilico con gli Usa. Ma gli analisti aspettano di conoscere non solo i numeri sui titoli più comuni. Vogliono anche quelli relativi operazioni con prodotti speculativi e assai rischiosi, come i derivati sintetici e quelli complessi. E pure sulle obbligazioni cartolarizzate, come le Abs (asset backed securities), i Cdo (collateralized debt obligation) e le Rmbs (residential mortgage backed securities).
Nomi tanto complessi quanto la struttura che contraddistingue certi bond. In buona sostanza si tratta di carta straccia. Il punto è capire quanto vale e quali saranno le eventuali perdite sui bilanci. Le piazze finanziarie di tutto il mondo - non fa eccezione la Borsa di Milano - sono in fibrillazione e il superministro non si è fatto sfuggire l'occasione di riaffermare il peso dell'amministrazione centrale sui mercati. Mossa condivisa.
Ma ieri sia Milano (-1,44%) sia le altre borse europee hanno chiuso di nuovo in rosso, zavorrate soprattutto dai titoli delle banche. L'andamento negativo sembra avere una ragione precisa: gli investitori temono che il piano del Tesoro Usa e della Federal reseve per fronteggiare la crisi possa incontrare ostacoli al Congresso dove si sono levate numerose critiche.
In ogni caso, le misure americane antishock dovrebbero essere l'unico punto all'ordine del giorno del Comitato convocato da Tremonti. Che dovrebbe entrare al vertice solo per comunicare la posizione del G7, che lunedì mattina si è riunito telefonicamente per valutare le misure adottate dagli Usa. Finora a via Venti Settembre hanno preferito restare abbottonati. Non mancherebbero pressioni in senso opposto, però, proprio da Bankitalia, Consob e Isvap.
Informare gli investitori, del resto, potrebbe essere una soluzione per mettere fine all'incertezza in cui operano gli addetti ai lavori e al deprezzamento delle azioni dei colossi finanziari italiani.
Fuori dei nostri confini, come
in Francia - dove la botta vale 1,5 miliardi di euro solo sulle banche -
ci sono stati esempi di trasparenza a 360 gradi. L'Italia non sia da meno.
Francesco De Dominicis per "LiberoMercato" 24 Settembre 2008
Staremo a vedere
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.