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PIL in calo. Cassa integrazione: +533% Disoccupati: +8,8%

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2010 11:07
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17/07/2008 13:18

Diminuiscono acquisti di auto, ma anche di alimentari

Istat: confermata accelerazione crescita prezzi al consumo a giugno

(Teleborsa) - Roma, 15 lug - Nel mese di giugno 2008 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività in Italia, comprensivo dei tabacchi, ha registrato una variazione di + 0,4% rispetto al mese di maggio 2008
e una variazione di +3,8% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.


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Auto: crisi nelle immatricolazioni
16-07-2008


Il mercato dell’auto continua ad essere in crisi.
Nel mese di giugno le immatricolazioni sono scese di un -7,9% in confronto allo scorso anno.

Il ribasso riguarda anche la Fiat che registra una diminuzione delle vendite del 6,7% rispetto a giugno 2007.
Nel 1° semestre 2008, invece, le vendite del Lingotto sono scese del -3,2%.
Pesante calo anche nel complesso del mercato italiano con un -19,5%.


Zipnews

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ECONOMIA
Roma | 16 luglio 2008
Bankitalia vede nero: stagflazione.
Veltroni: il governo sottovaluta la crisi



Il governatore Mario Draghi

Consumi e investimenti fermi, crescita "appena" sopra lo zero, competitività in calo rispetto ai concorrenti europei.

E' il quadro poco confortante della situazione italiana, dipinto da Bankitalia nel suo Bollettino Economico.
E mentre il potere d'acquisto delle famiglie continua ad erodersi inesorabilmente, il caro-petrolio rischia di inasprire ulteriormente la corsa dell'inflazione.
A peggiorare le cose, i rincari degli alimentari.

Insomma, si delineneano prospettive di stagnazione per consumi e investimenti: Bankitalia vede crescere le spese delle famiglie solo dello 0,2% quest'anno e dello 0,3% l'anno prossimo, mentre i consumi collettivi aumenteranno rispettivamente dello 0,6% e dello 0,3%. Sui consumi privati, spiega il Bollettino, pesa l'andamento negativo del reddito disponibile, "compresso dagli effetti della maggiore inflazione". Una situazione che è destinata a peggiorare, visto che "alla fine del biennio 2008-2009, il potere d'acquisto potrebbe essere ancora inferiore a quello medio del 2007". Male anche gli investimenti.
Pesa in particolare la perdità di competitivita' dell'export.

Veltroni: "Il governo sottovaluta l'allarme di Bankitalia"
"I dati di Bankitalia - ha detto Veltroni alla Camera - confermano nella maniera più evidente la drammaticità di una situazione che sta diventando una vera emergenza.
Io da settimane considero questa la principale emergenza sociale del Paese:
il Paese non cresce, i consumi si riducono, l'inflazione sale, le prospettive del Pil hanno la crescita zero o pressapoco.
E' una situazione da allarme vero e c'è da parte del governo una totale sottovalutazione".

"La manovra finanziaria
- aggiunge il leader del Pd - non introduce nessun elemento di sostegno alla crescita
e il Paese rischia di avvitarsi in una spirale depressiva di cui i primi a pagare il prezzo saranno i ceti sociali piu' deboli e le pmi".

RaiNews24

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17/07/2008 13:29

e ci credo che c'e' crisi,con tutte le tasse e gli aumenti,e con gli stipendi sempre uguali,x molta gante e' difficile tirare avanti
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09/08/2008 12:40

Crisi nella produzione legata a calo dei consumi



MF Online


Pil; Bersani a governo, correggere dati Dpef e manovra

08/08/2008 13.30

Di fronte ai dati diffusi oggi da Istat sul Pil, sceso nel secondo trimestre dello 0,3% rispetto al primi tre mesi dell'anno
,
il Pd invita il governo a correggere le stime di crescita del Dpef e le misure della manovra economica.
Lo dichiara Pierluigi Bersani, ministro dell'Economia nel governo ombra del Pd.

"Bisognerà assolutamente tornare sul tema e correggere Dpef e manovra se non vogliamo partire nel 2009 con il piede sbagliato",
ha detto Bersani, che chiede al governo "di mettere fine alle autocelebrazioni e di dedicarsi un pò ai problemi di crescita del Paese".

Venerdì il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha detto che il governo non pensa di dover ridurre le stime di crescita del Dpef, pari a +0,5% nel 2008. Secondo Bersani, "se nella legislatura 2001-2006 il centrodestra ebbe bisogno di tre anni per portarci alla crescita zero, questa volta sarà molto più velocemente, secondo il nuovo stile".

"Siamo alla crescita zero per decreto.

E' evidente che la crisi è internazionale ma qui la stiamo prendendo per il verso del pelo.
Abbiamo semplicemente sbagliato manovra".
"E' chiaro che paghiamo una grave difficoltà della produzione industriale e delle attività economiche legate ai consumi.
Invece di concentrarci sulla sollecitazione agli investimenti e ai consumi interni
si è avviata una operazione depressiva senza nemmeno poterne discutere"
, conclude Bersani.


Economia
PIL: BERLUSCONI NON COMMENTA, IL DATO E' QUELLO CHE E'
Roma, 8 ago. (Adnkronos) -
Silvio Berlusconi lascia Palazzo Grazioli per una puntata in alcune botteghe del centro di Roma. Il presidente del Consiglio nell'ormai consueta tenuta blu scuro senza cravatta si concede alle strette di mano e ai tanti sostenitori e curiosi che gli chiedono di posare per una foto ricordo. Con i cronisti pero' il Cavaliere svicola: "Non parlo, altrimenti rinnego me stesso", si schernisce il premier ricordando la sua promessa di non rilasciare piu' dichiarazioni 'volanti' in mezzo alla strada. Alle insistenze dei giornalisti che gli chiedono un commento alla posizione di Confindustria che, in merito ai dati del Pil, parla di recessione, Berlusconi replica: "Non ho nessuna considerazione da fare, il Pil -allarga le braccia il premier- e' quello li'".

(Leb/Opr/Adnkronos)
08-AGO-08 21:12
Fonte

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09/08/2008 18:35

ma allora è proprio sfigato il Nano rinfolito!!

OGNI VOLTA CHE LUI è AL POTERE... la congiuntura internazionale è sfavorevole e i conti dell'Italia, ma non degli atri paesi colano a picco!!!

io mi farei benedire fosso il Berluscao Meravigliao!!!

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Ogni tesi basata su ipotesi false è anch'essa falsa!
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24/09/2008 19:39

ITALIAN CRACK
- LA CRISI LEHMAN FA PAURA E TREMONTI NASCONDE I DATI SUGLI EFFETTI IN ITALIA
- PRESSING DI BANKITALIA, CONSOB E ISVAP SUL TESORO: FUORI I NUMERI

- OGGI VERTICE A VIA XX SETTEMBRE…


Francesco De Dominicis per "LiberoMercato"



Giulio Tremonti
© Foto U.Pizzi


Il Tesoro italiano, oggi, ha una importante occasione a portata di mano.
Per i risparmiatori, per gli investitori, per il mercato.
Dire una volta per tutte, e senza sottacere alcuna informazione, quant'è rilevante l'impatto della crisi finanziaria americana dentro i nostri confini.

Su preciso input del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a via Venti Settembre questa mattina torna a riunirsi il Comitato per la stabilità finanziaria. Con Tremonti ci saranno i vertici della Banca d'Italia, della Consob e dell'Isvap.

Il summit è il secondo nell'arco di pochissimi giorni. Segno che le tre authority e lo stesso Tremonti nutrono più di qualche preoccupazione sulle ripercussioni e sull'onda d'urto in Italia.
Le cifre circolate finora parlano di un impatto variabile da 1 a 5 miliardi di euro. Ma con il silenzio che finora ha contraddistinto il Tesoro e le autorità in campo non ha guadagnato nessuno.

Ecco perché, proprio su questo fronte, ci si attende, finalmente, chiarezza. Via Venti Settembre deve comunicare non solo la diretta esposizione delle banche, delle assicurazioni e delle altre spa quotate con i colossi americani finiti nel baratro, su tutti Lehman Brothers e Merril Lynch. Servirebbe, infatti, un quadro dettagliato, con tanto di stima del valore di sottoscrizione, del valore nozionale dei titoli e dei rischi di controparte.

Le compagnie dovrebbero avere in pancia circa 1,5 miliardi di euro in bilico con gli Usa. Ma gli analisti aspettano di conoscere non solo i numeri sui titoli più comuni. Vogliono anche quelli relativi operazioni con prodotti speculativi e assai rischiosi, come i derivati sintetici e quelli complessi. E pure sulle obbligazioni cartolarizzate, come le Abs (asset backed securities), i Cdo (collateralized debt obligation) e le Rmbs (residential mortgage backed securities).



Nomi tanto complessi quanto la struttura che contraddistingue certi bond. In buona sostanza si tratta di carta straccia. Il punto è capire quanto vale e quali saranno le eventuali perdite sui bilanci. Le piazze finanziarie di tutto il mondo - non fa eccezione la Borsa di Milano - sono in fibrillazione e il superministro non si è fatto sfuggire l'occasione di riaffermare il peso dell'amministrazione centrale sui mercati. Mossa condivisa.


Ma ieri sia Milano (-1,44%) sia le altre borse europee hanno chiuso di nuovo in rosso, zavorrate soprattutto dai titoli delle banche. L'andamento negativo sembra avere una ragione precisa: gli investitori temono che il piano del Tesoro Usa e della Federal reseve per fronteggiare la crisi possa incontrare ostacoli al Congresso dove si sono levate numerose critiche.

In ogni caso, le misure americane antishock dovrebbero essere l'unico punto all'ordine del giorno del Comitato convocato da Tremonti. Che dovrebbe entrare al vertice solo per comunicare la posizione del G7, che lunedì mattina si è riunito telefonicamente per valutare le misure adottate dagli Usa. Finora a via Venti Settembre hanno preferito restare abbottonati. Non mancherebbero pressioni in senso opposto, però, proprio da Bankitalia, Consob e Isvap.

Informare gli investitori, del resto, potrebbe essere una soluzione per mettere fine all'incertezza in cui operano gli addetti ai lavori e al deprezzamento delle azioni dei colossi finanziari italiani.
Fuori dei nostri confini, come in Francia - dove la botta vale 1,5 miliardi di euro solo sulle banche - ci sono stati esempi di trasparenza a 360 gradi. L'Italia non sia da meno.


Francesco De Dominicis per "LiberoMercato" 24 Settembre 2008


Staremo a vedere [SM=x44515]

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15/11/2008 16:56



previsioni sulla crescita del paese peggiori delle attese
Confindustria ritocca le stime al ribasso: Pil meno 1% nel 2009.
Appello al governo
La crisi finanziaria contagia l'economia reale:
«La recessione più lunga dal dopoguerra». «Meno imposte e agevolazioni agli investimenti per le imprese»

ROMA - Il Pil si ridurrà dello 0,4% nel 2008 e dell'1% nel 2009.

Il Centro studi di Confindustria ritocca al ribasso le previsioni di crescita del Paese.

Le precedenti stime parlavano di un Pil a -0,2% nel 2008 e -0,5% nel 2009. I dati coinvolgono anche il terziario, non soltanto il settore industriale. Per Confindustria, siamo di fronte alla «recessione più lunga del dopoguerra». I dati puntano, infatti, secondo le previsioni degli economisti di Viale dell'Astronomia, «all'accentuarsi della flessione dell'attività produttiva anche nel quarto trimestre 2008 e alla sua riduzione consistente in avvio 2009».

RALLENTANO PAESI EMERGENTI - Una situazione che conferma come il panico finanziario partito dal fallimento di Lehman a metà settembre abbia «contagiato» l'economia reale.
Ed in Italia il peggioramento è evidente, per gli industriali, «negli ordini interni ed esteri e negli indicatori qualitiativi, in particolare nel manifatturiero».
«La recessione è più grave perché comune a tutte le maggiori economie industriali, dentro e fuori l'Unione europea», dice ancora Confindustria che guarda con «preoccupazione» al rallentamento in arrivo dai Paesi emergenti.

APPELLO AL GOVERNO - Confindustria torna quindi a sollecitare interventi di sostegno da parte del governo, per fronteggiare la grave crisi economica.
«I governi nazionale devono sostenere la domanda attraverso
investimenti pubblici,
riduzione delle imposte sui redditi bassi
e agevolazioni agli investimenti per le imprese.

Solo con politiche espansive sarà possibile riportare l'economia sui binari della crescita nella seconda metà del 2009».



EPIFANI: SARA' ANCHE PEGGIO -
Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, teme che i dati del Pil per il 2008 e il 2009, pur rivisti al ribasso dal centro studi di Confindustria, possano essere anche peggiori.
«Ho timore che si possa andare oltre, naturalmente in basso. In intere Regioni - ha aggiunto - si sta ricorrendo alla cassa integrazione».


15 novembre 2008
www.corriere.it/economia/08_novembre_15/confindustria_previsioni_recessione_grave_pil_intervento_governi_tasse_2e8cf6f2-b2f1-11dd-8d03-00144f02aa...



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01/12/2008 23:21

MERCATO DELL'AUTO - notizie pessime per il settore auto.
Il mercato dell'auto in Italia è infatti affondato a novembre:
nel mese appena concluso le vendite di autovetture sono infatti crollate del 29,46%
, a 138.352 unità, contro le 196.125 di un anno fa. Si tratta del maggior calo mensile dal 1993. Lo rende noto il ministero dei Trasporti.
A ottobre il calo era stato del 18,89%.
Nei primi undici mesi dell'anno sono state immatricolate in Italia 2.018.587 unità, segnando una flessione del 13,40% rispetto alle 2.330.883 dello stesso periodo del 2007.
Il gruppo Fiat ha registrato un calo del 28,6% a 43.277 veicoli, con una quota di mercato del 31,28%.
La quota Fiat era del 32,8% a ottobre 2008 e al 30,9% nel novembre 2007.
Nel settore dell'usato i passaggi di proprietà, comprensivi delle minivolture, sono stati 394.667 il mese scorso, segnando una flessione del 12,45% su novembre 2007. Tra i costruttori esteri il primato delle vendite a novembre in Italia spetta ancora una volta a Ford (11.939 unità), con un calo del 22,87% rispetto al pari periodo del 2007. In seconda posizione si mantiene Volkswagen (8.918 unità, -25,81%), terza è Opel (9.624 unità, -25,89%). Segue Citroen (8.501 unità, -13,66%), quindi Toyota (6.195, -46,6%), Renault (5.344, -48,62%).
Per quanto riguarda le tedesche di lusso, sono negative Mercedes (-25,26% a 4.754 unità) e Bmw (-39,59% a 4.322 unità), mentre sorride Audi (4.957, +16,38%).


01 dicembre 2008
www.corriere.it/economia/08_dicembre_01/borsa_quotazioni_db93b574-bf9a-11dd-a787-00144f02aa...
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01/12/2008 23:25

So cazz@ per tutti....

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02/12/2008 23:32

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02/12/2008 23:51

Re:
fantasex, 09/08/2008 18.35:

ma allora è proprio sfigato il Nano rinfolito!!

OGNI VOLTA CHE LUI è AL POTERE... la congiuntura internazionale è sfavorevole e i conti dell'Italia, ma non degli atri paesi colano a picco!!!

io mi farei benedire fosso il Berluscao Meravigliao!!!




ecco un esempio del post "carta igienica"

i conti di paesi come Francia e Germania non peggiorano, noooo...
anzi traggono giovamento dalla crisi!
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02/12/2008 23:59

Ricordiamoci che nei periodi di crisi più contenuto è il debito pubblico e meglio è.
Già per questo aspetto Francia e Germania stan messe meglio di noi.

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03/12/2008 00:02

Re:
Etrusco, 02/12/2008 23.59:

Ricordiamoci che nei periodi di crisi più contenuto è il debito pubblico e meglio è.
Già per questo aspetto Francia e Germania stan messe meglio di noi.




si è chiaro, ma sarà un caso che anche la Francia abbia chiesto la revisione momentanea del tetto di maastrich, oltre alle richieste da parte di tutti i paesi alle BCE affinché abbassi i tassi
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21/01/2009 20:10

in forte flessione anche le importazioni -10,7%
Istat: a novembre crollano le esportazioni
Hanno registrato un -13,3% su base annua, il dato più basso dal '91 anno da cui esistono le rilevazioni


MILANO - Crollo degli scambi commerciali in Italia a novembre.
Le esportazioni hanno registrato un -13,3% rispetto a novembre 2007, segnando il dato peggiore dal '91, anno nel quale è iniziata la serie storica.
Le importazioni sono diminuite del 10,7% segnando il risultato peggiore dal '96.
Il saldo a novembre è stato pari a -1.078 milioni di euro, in peggioramento rispetto al saldo negativo di 283 milioni di euro di novembre 2007.
Rispetto a ottobre le esportazioni sono scese del 6,4% e le importazioni del 4,5%.

EUROPA - Il dato è negativo, spiega l'Istat, e in particolare per gli scambi con i paesi europei.
A novembre le esportazioni sono diminuite del 16,3% rispetto a novembre 2007 e del 5,9% rispetto ad ottobre.
Le importazioni sono diminuite del 15,8% rispetto a novembre 2007 e del 6,4% rispetto ad ottobre.
Il saldo a novembre 2008 degli scambi con i paesi europei è stato pari a 151 milioni di euro in diminuzione rispetto all'attivo di 291 milioni di euro rilevato nello stesso mese del 2007.
Nel complesso le esportazioni sono state pari in Europa a 15.896 milioni di euro mentre le importazioni sono state pari 15.745 milioni di euro.


21 gennaio 2009

www.corriere.it/economia/09_gennaio_21/bilancia_commerciale_istat_1cbc894c-e79e-11dd-833f-00144f02aa...





Brunetta: «Tocca agli impiegati pubblici tirarci fuori dalla crisi»
«Col bastone e con la carota
voglio arrivare a un 20, 30, 40% di produttività in più»
11 gennaio 2009

Cassa integrazione anche per gli atipici
Si deve dichiarare però di essere subito disponibili al lavoro o alla riqualificazione professionale
il 9 gennaio 2009

Forte aumento della Cassa Integrazione
A dicembre l'ordinaria +525%
[SM=x44497]
rispetto allo stesso mese del 2007, quella straordinaria -11%
7 gennaio 2009



[SM=x44471]
[Modificato da Etrusco 21/01/2009 20:12]
21/01/2009 23:42

non avranno comprato duracell [SM=x44452]
22/01/2009 16:21

Re: Re:
FerrariDaytona, 02/12/2008 23.51:




ecco un esempio del post "carta igienica"

i conti di paesi come Francia e Germania non peggiorano, noooo...
anzi traggono giovamento dalla crisi!




Eppure è vero.Non capitano mai a quella marmaglia di Prodi e co. le crisi...Riescono a far danni in periodi "sani", figuriamoci se fossero coinvolti loro in sto pasticcio... [SM=x44465]
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PippyZzetta
22/01/2009 16:34

Re: Re: Re:
Colonnello Kilgore, 22/01/2009 16.21:




Eppure è vero.Non capitano mai a quella marmaglia di Prodi e co. le crisi...Riescono a far danni in periodi "sani", figuriamoci se fossero coinvolti loro in sto pasticcio... [SM=x44465]




a ti riferisci a giulietto nostvo? che nella scorsa legislatura (cioè 2 anni fa [SM=x44452] ) è riuscito ad aumentare il debito pubblico dopo anni in cui era in calo?

eh sì, fortuna che ci sono i grandi economisti al governo [SM=x44457]

ps. tra l'altro teoria che ha sbugiardato in questa legisltura dopo aver visto il tracollo usa [SM=x44457]

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Perchè ga na testa che manco un porzeo ghe la magnaria
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22/01/2009 17:59

Intanto tremonti quante volte aveva previsto tutto quello che stava accadendo?
Uno così scemo non può esserci arrivato...
23/01/2009 00:00

Re:
FerrariDaytona, 1/22/2009 5:59 PM:

Intanto tremonti quante volte aveva previsto tutto quello che stava accadendo?
Uno così scemo non può esserci arrivato...



ed invece Tremonti è proprio scemo senza ombra di smentita!


Sulla recente crisi, dopo il crollo di Lehman:


21:31 “Noi - ha sottolineato Tremonti - impediremo che alcuna banca fallisca”

21:29 “La situazione che si sta creando sui mercati in questi giorni è opposta a quella del ‘29: e’ un momento di bolla speculativa all’incontrario che rientrerà, anche se nessuno può dire in quanti mesi”.

21:23 Tutti gli italiani devono restare sereni, non c’è nessuna preoccupazione da avere”, ha aggiunto. “Lo diciamo con totale serenità”, conclude il Cavaliere. “La crisi da noi non c’è. C’è stata al nord Europa perché avevano i prodotti finanziari ‘tossici’ americani”

Fonte: repubblica.it
www.repubblica.it/2008/10/dirette/sezioni/economia/borse/8ottobre/in...



Parlando della crisi economica post 11 settembre 2001 (dove recita un bel mea culpa rispetto a quanto diagnosticato in precedenza qui ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/09/12/euro-ha-frenato-consum...

l ministro ha illustrato la Finanziaria
Tremonti: sull'economia non pesa l'11 settembre
L'11 settembre «non c'entra nulla» con la crisi economica italiana. Il vero problema — ha detto il ministro dell'Economia Tremonti illustrando in Senato la Finanziaria — «sta dalle parti dell'Europa e della Cina».
dal Corriere - 5 ottobre 2005
www.dsmilano.it/html/Pressroom/2005/10/cor5_1005_romano-analisi-incomp...



Riguardo l'euro
Prima afferma:

Tremonti: la ripresa c' è. Gettito in aumento dell' 1,7%
Il ministro: «E' la prova che l' economia va». Nel periodo gennaio-marzo 2002 gli introiti sono cresciuti a quota 67 miliardi
Corriere (http://archiviostorico.corriere.it/2002/maggio/12/Tremonti_ripresa_Gettito_aumento_dell_co_0_0205126936.shtml )



Poi (ripeto l'articolo precedente)

L' euro ha frenato i consumi



Chi c'era al governo il 1 gennaio 2002, entrata in vigore dell'euro, e gestì nessun controllo sui prezzi? [SM=x44466]


Tremonti - dopo il periodo socialista - è il peggior ministro dell'economia! Anzichè fare il buon padre di famiglia, che di fronte ad un deficit allarmante, cerca di razionalizzare ed investire in progetti e processi atti a migliorare stile di vita e la ricerca gestisce male - anzi malissimo - le risorse messe a disposizione. [SM=x44472]
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