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Mango : "Fatto così" (1999)

Ultimo Aggiornamento: 11/11/2008 06:01
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07/09/2008 07:54







Mediterraneo

Bianco e azzurro sei
con le isole che stanno lì,
le rocce e il mare..
Coi gabbiani:
Mediterraneo da vedere.
Con le arance:
Mediterraneo da mangiare.

La montagna lì
e la strada che piano vien giù
tra i pini e il sole..
Un paese:
Mediterraneo da scoprire
Con le chiese:
Mediterraneo da pregare

Siedi qui
e getta lo sguardo giù:
tra gli ulivi
l'acqua è scura quasi blu.
E lassù
vola un falco, lassù:
sembra guardi noi
fermi così,
grandi come mai..

Guarda là
quella nuvola che va:
vola già
dentro, nell'eternità

Quella lunga scia
della gente in silenzio per via
che prega piano
sotto il sole:
Mediterraneo da soffrire.
Sotto il sole:
Mediterraneo per morire

Siedi qui
e lasciati andar così.
Lascia che
entri il sole dentro te
e respira
tutta l'aria che puoi
- i profumi che
senti anche tu
sparsi intorno a noi..

Guarda là
quella nuvola che va:
vola già
dentro, nell'eternità



[Modificato da Zalmoxis 07/09/2008 08:00]

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"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


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07/09/2008 07:56







E' il 6 novembre 1954 quando Lagonegro, cittadina della provincia di Potenza, viene chiamata a dare i natali a Pino Mango; nasce qui una delle voci più originali del firmamento musicale italiano e non solo. Preludio incantevole, ricco di sfumature e virtuosismi vocali: è questa l'atmosfera che si respira ascoltando le sue inconfondibili canzoni.
Per Mango la musica non deve essere vincolata ma, al contrario, deve fruire di spazi immensi e per questo rivolge le sue attenzioni verso sonorità 'estere', non rispecchiandosi in una musica italiana allora troppo legata a determinati stereotipi.
Grande importanza è rivolta verso la dimensione ritmica; di grande interesse e utilizzo sono i tempi dispari, componendo spesso in 5/4 e 6/8, a dimostrazione di un'affinità musicale non proprio legata alla tradizione italiana.

Pur sentendosi molto vicino alle origini della nostra grande melodia, sente l'esigenza di fonderla con sonorità tipiche di altre culture come quella americana, anglosassone o irlandese.
Le canzoni di Mango non risultano essere mai scontate, ma sempre articolate in melodie elaborate e complesse. Inclinazione naturale, ascolto e studio: ecco la sintesi di una voce che, per timbro ed estensione vocale, la rende davvero unica, fino a sfociare nella sua caratteristica vocale: il semi-falsetto (voce di petto da non confondere con il falsetto che è una voce squisitamente di testa).

Conia un vero e proprio stile, tutto basato su continui cambi di pendenza: salite e discese dove la sua voce risalta senza esitazione, mostrandosi un cultore strenuo della perfezione stilistica.
La vocazione di Pino Mango è quella di usare parole facendone dei simboli sonori. Fama e popolarità conquistate con tanta gavetta, sagacemente salvaguardate dal dosaggio di continue ricerche musicali e con incisioni distanziate nel tempo e lungamente meditate.

Fin da piccolo il suo feeling con la musica risulta essere molto intenso e pieno di complicità, manifestando un'innata passione. A sette anni già suona con gruppi locali, a tredici si accosta a generi tutt'altro che melodici, infatti mastica dal rock duro al blues, cresce ascoltando Led Zeppelin, Deep Purple, Robert Plant, Aretha Franklin, Peter Gabriel, influenzando così la propria impostazione canora.

Parallelamente alla passione per la musica intraprende gli studi di Sociologia presso l'Università di Salerno e, quando sente l'esigenza di servire la sua vocalità, inizia a scrivere. Dimostra grande capacità realizzativa nello sviluppare linee melodiche che esaltano il cantato, il quale viene concepito come un vero e proprio strumento.

La prima incisione in assoluto è il brano: "Indiscutibilmente mia" che dopo il lancio promozionale prenderà il nome di "Su questa terra solo mia", inserita nell'album di esordio pubblicato nel 1976 "La mia ragazza è un gran caldo", con la RCA, dove cura la parte musicale delle sue canzoni, caratteristica rigorosamente rispettata fino ad oggi. L'anno seguente, supportato dalla prestigiosa casa discografica Numero 1 - quella del periodo d'oro di Battisti - lancia il 45 giri "Fili d'aria / Quasi Amore", ormai considerato un vero e proprio pezzo da collezione in quanto ha la particolarità di contenere due brani mai pubblicati in nessun album.
Trascorre un altro anno e viene inciso un nuovo 45: "Una Danza / Non Aspettarmi".

A tre anni dall'album di esordio, coadiuvato sempre dal fratello Armando, si propone artisticamente con l'aggiunta del nome, Pino Mango; è il 1979, con una copertina molto particolare, incide il suo secondo lavoro discografico: "Arlecchino", accompagnato dal singolo "Angela Ormai".

Ancora un triennio di attesa e pubblica il suo terzo album, "E' Pericoloso sporgersi" data 1982, promuovendo anche l'omonimo singolo, stavolta a tenerlo a battesimo è la Fonit Cetra. Nel 1984 Mango presenta un provino che rimane però a lungo impantanato sulle scrivanie della Fonit.
Scoraggiato dalle flebili attenzioni, decide mestamente di abbandonare il mondo della musica e rigettarsi a capofitto negli studi accademici. Ironia della sorte, fu proprio questa la svolta della carriera dell'artista Mango.

Si trova presso gli studi della Fonit un "tale" Mogol che ascoltando un passaggio del provino, rimane bene impressionato e chiede di incontrare un Mango in quel periodo, impegnato negli studi di Roma per la realizzazione di un album di Scialpi.
L'invito però viene rifiutato dal giovane lucano, ormai sempre più deciso a lasciare la musica per gli studi, e soltanto dopo ripetuti tentativi Mogol riesce nell'intento. L'incontro, avvenuto anche in presenza di Mara Majonchi e di Alberto Salerno, è positivo e si traduce prontamente non solo nella decisione di produrre il giovane artista ma anche di scrivere la lirica per questa musica. Così ebbe vita una delle canzoni più rappresentative e conosciute di Mango: stiamo parlando di "Oro".

Possiamo dire che in seguito a questo evento comincia una nuova avventura discografica, assistito anche da una collaborazione sempre più fitta con Mogol, che segnerà un momento di grande importanza nel suo percorso artistico. Cambio di marcia, e nei successivi 4 anni vengono pubblicati ben 4 album: l'onda
inarrestabile del successo di Oro lo trascina sulla riviera ligure, infatti nel 1985 ad ospitare Mango è il palcoscenico sanremese. Debutta al Festival con Il Viaggio aggiudicandosi subito il premio della critica, e pubblicato il 45 giri, realizza l'album Australia.

Il 1986 lo vede ancora a Sanremo, stavolta gareggia nella categoria Big. E' il turno di Lei verrà e dell'album Odissea. Nello stesso periodo vince il Telegatto come 'rivelazione dell'anno'.

Nel 1987 è sempre Sanremo: il brano in questione è Dal cuore in poi, ma è un altro il brano che passerà alla storia: è l'anno di Bella d'estate, scritta con Lucio Dalla, il 33 invece prende il titolo di Adesso. Con questo brano ottiene grosse soddisfazioni che non tardano ad arrivare neanche dall'estero, album stampato in tutta Europa, in primis in Germania, ma spopola letteralmente in Spagna dove si colloca ai vertici delle classifiche e ben presto viene pubblicato l'album in lingua spagnola prendendo il nome di Ahora.

Nel 1988 Inseguendo l'aquila è il nuovo album dell'artista lucano, in questa occasione l'estratto è Ferro e fuoco. Ancora notevoli riscontri dall'estero ed ancora una pubblicazione in lingua iberica, album che in Spagna cambia nome: Hierro y Fuego.

Nel 1990 dopo due anni di pausa, si ritorna a Sanremo, il brano presentato è Tu si... Non è consequenziale al festival l'uscita dell'album, dapprima viene pubblicato il singolo sanremese poi bisogna attendere qualche mese prima della pubblicazione di Sirtaki. Canzoni del calibro di Nella mia città e Come Monna Lisa, diventano ben presto di grande successo in Italia e non solo. Nuovamente dall'amica Spagna arrivano segnali più che incoraggianti, viene pubblicato così il terzo album consecutivo in lingua spagnola. Nella bacheca va ad annoverarsi il premio Vela d'oro conferitogli a Riva del Garda

Nel 1992 con l'uscita di Come l'acqua, viene decantato dagli addetti ai lavori come il cantante del pop-mediterraneo. Dallo stesso album, oltre all'omonima Come l'acqua pubblicata in una duplice versione, diventa un vero e proprio caposaldo della musica italiana la pittoresca e descrittiva Mediterraneo.

Nel 1994 cambia etichetta, stavolta è con la EMI che pubblica Mango, album omonimo, tra tutte spicca la canzone Giulietta scritta assieme al genio di Pasquale Panella.

Nel 1995 arriva una nuova partecipazione sanremese, il brano è Dove vai, premiato come miglior arrangiamento della manifestazione canora, a curarlo è Rocco Petruzzi; in seguito viene pubblicato il primo live di una ormai solida carriera artistica.

Nel 1997 ritorna alla Fonit Cetra con la pubblicazione di Credo e il ritorno è in pompa Magna. Per la realizzazione di quest'album, Mango si avvale di collaboratori internazionali del calibro di: Mel Gaynor (batterista dei Simple Minds) e David Rhodes (chitarrista di Peter Gabriel). L'album è musicalmente intriso di atmosfere rarefatte e di ambienti sonori, frutto dei sapienti arrangiamenti di Rocco Petruzzi e Greg Walsh.

L'anno seguente l'eco delle sirene Sanremesi hanno ancora fascino ammaliante e con la partecipazione di Zenima, presenta alla platea il brano Luce, magistralmente riproposto in versione inglese nella ristampa di Credo.

Nel 1999 un nuovo cambio di casa discografica, stavolta è il turno della WEA. Viene pubblicato così il primo The best ufficiale della discografia, il titolo dell'album è Visto così, contenente 2 inediti composti con l'ormai collaudato fratello Armando e nuovamente con Pasquale Panella. Amore per te fa da spartiacque, ma al seguito vi sono alcune rivisitazioni di brani divenuti dei veri e propri evergreen. Viene inoltre incisa per la prima volta da Mango Io Nascerò, canzone donata a Loretta Goggi nel 1986. Lo stesso Mango definisce quest'album come un punto di arrivo, un voler tirare le somme e fare il punto della situazione.

Dovranno passare però 3 anni, per capire bene il senso di queste parole...
Dopo 5 anni nel 2002 ritorna a pubblicare un album interamente di inediti: Disincanto. Come anticipato da lui stesso, stavolta troviamo un nuovo Mango, affiora una nuova veste dell'artista, ed una nuova vena compositiva. Sente per la prima volta l'esigenza di raccontarsi e quindi di scrivere i testi addentrandosi nel proprio io. Risulta essere autore di gran parte dell'intero album. Assoluto padrone e trascinatore dell'album è senza dubbio il brano "La rondine", da segnalare inoltre, la cover di Michelle dei Beatles, eseguita straordinariamente a 6 voci, tanto originale quanto affascinante.
2004 Interamente composto da Mango, viene pubblicato Ti porto in Africa che è la naturale evoluzione del suo percorso musicale. Grande magia e raffinato equilibrio, affonda le radici nella melodia e la gestisce con suoni e arrangiamenti più propri del pop-rock di matrice anglosassone. Degno di nota è il bellissimo duetto con Lucio Dalla in "Forse che si, forse che no".

Il 2004 però è anche l'anno del debutto di Pino Mango come poeta, si presenta infatti al grande pubblico in una nuova ed elegante veste. Viene pubblicato il suo primo libro di poesie "Nel malamente mondo non ti trovo", 54 poesie che riassumono tutta la raffinatezza e la profondità del Mango poeta.

Nel 2005 "Ti amo così", pubblicato dalla Sony-BMG, è un canto all'amore poeticizzando la vita. Unica ispirazione sono i sentimenti più profondi che, messi sul pentagramma, arrivano fino ad un Dicembre degli aranci, in duetto con la moglie Laura Valente, capace di far commuovere anche i più duri di cuore. Di grande rilevanza vocale è anche la magistrale interpretazione del classico partenopeo I te vurria vasà.

Una bacheca così ricca non sta a proclamare un obbiettivo raggiunto, bensì alimentata dalle esperienze acquisite, funge da stimolo per esplorare i luoghi più affascinanti e diversi della musica, sempre alla ricerca di continue emozioni e nuove sonorità.


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"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


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11/09/2008 07:39







Amore Per Te


Tutto è pensare a te
e così ti penso.
La mia carne e l'anima
fanno il cuore denso
Tu sei, tu sei - lo so -
cosi vicina..
Tu sei, tu sei - lo so..

Io vorrei raggiungerti in trasparenza:
tutto è vedere te con i vestiti e senza..
Tu sei, tu sei - lo so -
la mia rovina..
Tu sei, tu sei - lo so..

E' amore per te
come il sole sale e poi va giù
So che tutto il bene mio
dentro le tue braccia va a finire...
Fai: "Tu.. tu.. tu."

Io passerei tra le tue dita:
ci passerei tutta la vita.

Voglio ritrovarti qui
nei miei risvegli.
L'aria dei capelli tuoi
respirare voglio.
Tu sei, tu sei - lo so -
mai come prima...
Tu sei, tu sei - lo so..

E' amore per te:
come il sole sale e poi va giù.
E' così vicino il blu..
(Dentro te)
Mare così bello non c'è quando sorridi!
Fai: "Tu.. tu.. tu."

Canta così nella mia vita.
Fermati qui nella mia vita

E' amore per te,
dato in più per non sapere quanto..
Fai: "Tu.. tu.. tu."

Io passerei tra le tue dita:
ci passerei tutta la vita





[Modificato da Zalmoxis 11/09/2008 07:41]

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15/09/2008 15:57







La rondine


Ti vorrei, ti vorrei.
Come sempre ti vorrei..
Notte farà, mi penserai:
ma tu che ne sai dei sogni?
Quelli su me non li vendo

Che ne sai? Che ne sai?
Chissà che mi scriverai,
forse un addio o forse no:
ma tu che ne sai dei sogni?

Nonostante tu sia
la mia rondine andata via,
sei il mio volo a metà..
Sei il mio passo nel vuoto

Dove sei? Dove sei
unico amore che rivivrei?

Sai di vento del Nord.
Sai di buono ma non di noi:
stessa luna a metà,
sei nel cielo sbagliato.

Non lo so, non lo so
quanto tempo ammazzerò!
Mio, libro mio
non ti leggerò
baciandoti sulla bocca...

Lo scriverò un'altra volta:

"Nonostante tu sia la mia rondine andata via.."





[Modificato da Zalmoxis 15/09/2008 16:00]

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17/09/2008 17:14






Oro


Per averti pagherei
un milione o anche più!
Anche l'ultima Marlboro darei
perché tu sei oro..

Oro oro oro
un diamante per un sì.
Oro oro oro
per averti così
distesa, pura ma tu ci stai..
.. perché accetti e ci stai!

E così tu cadi giù,
io non ti voglio già più:
inaccessibile non sei,
non con gli dei..
Tu sei senza dei,
oro..

Oro oro oro
quanto oro ti darei!
Oro oro oro
per averti così
distesa, pura ma tu ci stai..
.. perché accetti e ci stai!

Perché non ti elevi su di noi
e resti lì celeste così?
Io ti vorrei immune dal sesso
perché ti daresti anche adesso.

Per averti pagherei
un milione e anche più,
oro..


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17/09/2008 18:16

Re:
Zalmoxis, 07/09/2008 7.54:





Mediterraneo

Bianco e azzurro sei
...






Certo! [SM=x44458] [SM=x44462]

A parte le scherzosità, Mango mi piace, e Mediterraneo è tra le mie preferite [SM=x44462]

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20/09/2008 07:10

Re: Re:
radcla, 17/09/2008 18.16:




Certo! [SM=x44458] [SM=x44462]

A parte le scherzosità, Mango mi piace, e Mediterraneo è tra le mie preferite [SM=x44462]






La lazialità della canzone non l'avevo mai pensata.. e mi hai strappato un grosso sorriso!!!!


[SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458] [SM=x44457] [SM=x44459] [SM=x44458]


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20/09/2008 07:17







Come l'acqua


Ti avevo nelle mie mani,
ti ho perso e non so perché.
Come l'acqua fuggi via,
come l'acqua scivoli via.
Come una pioggia caduta su me..

E tu poi diventi un'onda
che giganteggia di già.
Il pensiero un po' crudele
i ricordi come candele
accende e un grande fuoco poi fa.

Come puoi?
.. come fai
ad inseguire l'ombra tua?

Stai perdendo l'anima
mentre e corri vai
Come l'acqua scivoli
senza quasi traccia ormai,
trasparente e tremula..
Io ti guardo e non ci sei!

Come puoi?
Come fai
a ritrovarti come sei?

Eppure ho pianto di notte
stupidamente per te:
come l'acqua scorri via,
come l'acqua scivoli via.
Passione ardente, profumo che va..

Come mai?
Come mai
ci illuminiamo - come mai? -
d'illusioni inutili..

.. di follie per poi
ritrovarci soli noi,
senza l'aiuto di qualcuno
che ci faccia ridere
e resti un poco insieme a noi?

Come puoi?
Come fai
a ritrovarti come sei?
Come l'acqua scivoli,
come l'acqua fuggi via.






[Modificato da Zalmoxis 20/09/2008 07:25]

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23/09/2008 12:30







Io nascerò

Se il tuo blu non è uguale al mio,
se non sai che colore ho io..
Se non vuoi respirare con me,
io vivrò anche senza di te.

Sabbie mobili sotto di noi
e sei tu la più debole ormai:
io e te divisi a metà,
io e te più distanti, più in là..
Più in là.

Io nascerò.
Dove ti ho lasciato, nascerò..
Non avrò paura più del tuo maestrale:
non voglio più affondare..

Io nascerò
per me solo ancora nascerò:
nessun vento mi potrò più fare male,
ormai affronto il mare..
Affronto il mare

Se il tuo film finisce così,
se c'è un no invece di un sì:
sabbie mobili sotto di noi
e la luce si spegne oramai.
Ormai..



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26/10/2008 08:23







Lei verrà


Lei verrà,
io ne ho già sete.
Lei verrà
nel tempo che verrà..
Scenderà
forse di mattina
da nuove città.

Stai qui con me:
stanotte piove
e piove su noi
che non c'incontriamo mai

Lei verrà
ma d'estate.
Lei verrà
perché io aspetto già..
E scenderà
giù per la collina
dal fiume che va.

Per noi avrò
strane parole:
quelle che non riesco a dire mai..
Parole di cui ti vergogni..

Ah, ci sarà il sole
nella stanza in fondo agli occhi tuoi..
Amore che non dai più sogni,
amore che non dai..

Lei verrà,
io ne ho già sete.
E scenderà
forse di mattina
dal fiume che va





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11/11/2008 06:01






La rosa dell'inverno


Non è un dolore in più,
paura o ancora di più..
E' leggero e strano:
è qualcosa che
mi sospinge in te
piano.

Non è un profumo in più,
non è il vento: ora sei tu..
Non mi lascia tempo.
E' qualcosa che
assomiglia a te
dentro.

Spina e poesia.
Chiara malinconia
non lasciarmi più.
La rosa dell'inverno sei tu
e ormai so cosa sei per me.

Non è un amore in più,
è pensarti come sei tu.
E' leggero e strano:
è qualcosa che
mi sospinge in te..
Mi sospinge in te



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