Piano "Svuota Carceri"

di pietro: «aministia mascherata»
Maroni: «Braccialetto solo se sicuro»
Alfano conferma le misure: via stranieri
Il ministro dell'Interno sul piano svuota-carceri: «Voglio garanzia di zero evasioni. In Francia ha funzionato»


Il Ministro degli Interni Roberto Maroni
(Eidon)

CERNOBBIO - A margine del Workshop Ambrosetti a Cernobbio, il ministro dell'Interno Roberto Maroni parla il piano svuota-carceri anticipato dal quotidiano La Repubblica.

ALFANO CONFERMA IL PIANO - Dal ministro della Giustizia Angelino Alfano arriva la conferma dell’esistenza del piano "svuota-carceri".
«Stiamo lavorando - spiega Alfano da Gerusalemme, dove è in pellegrinaggio con il presidente del Senato Schifani, il sindaco di Roma Alemanno e altri esponenti politici - per far andare a scontare la pena nei loro paesi ai detenuti stranieri che oggi si trovano nello nostre carceri, cioè più di quattromila.
Non si capisce se in presenza di trattati bilaterali esista un buon motivo per cui debbano scontare la pena nelle nostre carceri».
Dunque, «li rimandiamo nei loro Paesi se ci saranno le condizioni giuridiche per farlo. Stiamo studiando i trattati internazionali». Alfano spiega inoltre di considerare le espulsioni «un risultato buono per la sicurezza del nostro paese ma anche per le nostre carceri», confermando anche il ricorso allo strumento del braccialetto elettronico: «Garantirà una maggiore sicurezza delle nostre città».
Un giudizio sostanzialmente positivo arriva da Ignazio La Russa, che avanza la proposta «di utilizzare anche le caserme dismesse» che possono diventare «il luogo di detenzione per chi è in semilibertà».
Quanto all'impiego del braccialetto La Russa ricorda che non c'è bisogno di una nuova norma: «Non bisogna fare niente, già oggi è possibile», anche se a suo avviso è necessario che non debba esserci l'assenso dell'interessato.

I NUMERI: OLTRE 7MILA DETENUTI - Secondo le anticipazioni di Repubblica, il piano prevederebbe l’espulsione di 3.300 detenuti stranieri e il braccialetto elettronico per più di 4mila detenuti italiani.
A metterlo a punto sono stati il ministro Alfano e il direttore delle carceri Franco Ionta, che hanno già ottenuto il pieno via libera da parte di Berlusconi. Per quanto riguarda i detenuti stranieri, andrà applicato con rigore l’articolo 16 della legge Bossi-Fini (espulsione per chi deve scontare una pena residua non superiore a due anni), che secondo il Dap finora non ha portato gli effetti sperati per tre motivi: tribunali di sorveglianza restii, paesi stranieri non disponibili all’accoglimento, identificazione difficile. L’altro punto del progetto è il braccialetto elettronico destinato a circa 4.100 detenuti di nazionalità italiana. Ionta propone di modificare il codice di procedura penale (articolo 275) che ne prevede l’utilizzo solo con il consenso dell’interessato per trasformarlo invece in un obbligo legato agli arresti domiciliari.

DI PIETRO: «AMNISTIA MASCHERATA» - «Credo che anche questa sarà un'ennesima amnistia mascherata
- attacca il leader dell'Idv Antonio Di Pietro -.
Ogni volta che c'è un'emergenza ci si affretta a trovare una soluzione che non risolve i problemi.
Quando ci sono troppi ammalati negli ospedali si dimettono gli ammalati e quando ci sono troppi detenuti si fanno uscire dalle carceri. È il solito modo di non affrontare i problemi per quelli che sono».

Per Massimo Donadi, capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera,
«quello che serve al Paese è una seria riforma della giustizia e certezza della pena, non soluzioni tampone che creano instabilità e insicurezza tra i cittadini,
tanto più che in molti Paesi dove è stato adottato il braccialetto elettronico si è tornati indietro perché il sistema si è rivelato troppo costoso e non sicuro».




07 settembre 2008
www.corriere.it/politica/08_settembre_07/maroni_braccialetto_elettronico_sicurezza_41f58bd8-7ccc-11dd-ba5e-00144f02aa...

Personalmente trovo la proposta molto intelligente ed utile, soprattutto con riferimento al rimpatrio dei detenuti stranieri; le uniche perplessità mi possono restare per il "braccialetto elettronico", perchè non so bene come funzioni, ma vista l'alta percentuale di recidiva dei carcerati che portano a termine la pena credo che provare qualche nuova strada sia del tutto lecito ed auspicabile.

confondere il bracciletto elettronico e il rimpatrio di galeotti stranieri con l'indulto è come confondere lasagne e mcdonald's.
Qui il controllo dello Stato non viene abbandonato. Complimenti per la polemica un po' sterile.

Cosa c'entrano il rempatrio dei detenuti stranieri e l'adozione del braccialetto elettronico con la porcata d'indulto fatto dal governo Prodi?

Mi sembra un paragone a dir poco azzardato.

Personalmente trovo possano essere delle misure interessanti per cominciare a ridurre un po' il sovraffollamento delle carceri.
Certo, non saranno la soluzione ai problemi della giustizia in Italia, ma è un inizio.

Arjuna, 09/09/2008 9.56:

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Cosa c'entrano il rempatrio dei detenuti stranieri e l'adozione del braccialetto elettronico con la porcata d'indulto fatto dal governo Prodi?

Mi sembra un paragone a dir poco azzardato.

Personalmente trovo possano essere delle misure interessanti per cominciare a ridurre un po' il sovraffollamento delle carceri.
Certo, non saranno la soluzione ai problemi della giustizia in Italia, ma è un inizio.

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Non c'entra nulla, ma si sa che ogni pretesto è buono per l'opposizione per far polemiche. sono d'accordo con questo provvedimento, è risaputo che le carceri sono piene di poveracci colpevoli di reati ridicoli ma che, non avendo mezzi adeguati né potendosi permettere fior di avvocati, restano a marcire in cella mentre i criminali veri (e non è retorica) sono difesi dai migliori avvocati e hanno tutte le garanzie possibili e immaginabili. dopo l'indulto le carceri sono piene come prima, e anche peggio, e qualche soluzione bisogna trovarla in attesa di costruirne di nuove o di aprire quelle che già ci sono e che stanno inspiegabilmente chiuse

Arjuna, 09/09/2008 9.56:

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Cosa c'entrano il rempatrio dei detenuti stranieri e l'adozione del braccialetto elettronico con la porcata d'indulto fatto dal governo Prodi?

Mi sembra un paragone a dir poco azzardato.

Personalmente trovo possano essere delle misure interessanti per cominciare a ridurre un po' il sovraffollamento delle carceri.
Certo, non saranno la soluzione ai problemi della giustizia in Italia, ma è un inizio.

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solo per la precisione ribadisco:
1) indulto e amnistia erano progetti giacenti a fine legislatura Berlusconi e non approvati perche' il parlamento era diviso dui reati da includere.
2) l'amistia e l'indulto sono legge che debbono essere approvate da entrambi i rami del parlamento con maggioranza qualificata dei 2/3, quindi sia la magioranza che l'opposizione debbono approvare il testo.
3) l'indulto fu votato da quasi tutta la maggioranza di Prodi e da Forza Italia che lotto strenuamente per ottenere una configurazione dell'indulto favorevole a quelle brave persone di Previti e Dell'Utri.
4) considerato che l'amistia viene applicata automaticamente ed ai fini giuridici è una sentenza di condanna, ho il forte sospetto che il plurindagato Nano pelato non l'abbia voluta per evitare grane non potendo poi ottenere la prescrizione dei suoi tanti reati..

quindi mi sa che la porcata stia altrove.

Quanto alle fantasiose trovare del burattino Alfano... mi sembra quella signorina che girando con gli slip trasparenti sosteneva di non essere nuda sotto la gonna!!!

Nikki72, 09/09/2008 10.20:

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...i criminali veri (e non è retorica) sono difesi dai migliori avvocati e hanno tutte le garanzie possibili e immaginabili. dopo l'indulto le carceri sono piene come prima, e anche peggio, e qualche soluzione bisogna trovarla in attesa di costruirne di nuove o di aprire quelle che già ci sono e che stanno inspiegabilmente chiuse

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Ecco, a che punto sta l'Ediliza Carceraria?

Può il braccialetto elettronico esser determinante per risolvere il problema evitando soluzioni più onerose?

Etrusco, 09/09/2008 13.00:

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Ecco, a che punto sta l'Ediliza Carceraria?

Può il braccialetto elettronico esser determinante per risolvere il problema evitando soluzioni più onerose?

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questo è un tema serio su cui discutere, non altrettanto il paragone all'indulto.
Non so né a che punto sia l'edilizia carceraria, né la sicurezza del braccialetto elettronico. Quel che è sicuro è che nuove carceri sono comunque necessarie, e certo il rimpatrio e il braccialetto potrebbero permettere di costruirne un numero minore. Resta però da capire di quante carcerie si abbia bisogno, e a che punto è la loro costruzione.

Etrusco, 09/09/2008 13.00:

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Ecco, a che punto sta l'Ediliza Carceraria?

Può il braccialetto elettronico esser determinante per risolvere il problema evitando soluzioni più onerose?

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Ho idea che non se ne farà nulla, né di aprire le carceri chiuse, né del braccialetto...

Nikki72, 14/09/2008 20.13:

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Ho idea che non se ne farà nulla, né di aprire le carceri chiuse, né del braccialetto...

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Spero che non arrivi mai il giorno in cui la criminalità organizzata, e la loro bassa manovalanza che fa avanti e indietro dalle patrie galere,
diventi più influente sulla politica che non gli onesti cittadini....

Vorrei sapere in maniera inequivocabile per quali interessi lavorano i nostri ministri:
pianificano centrali nucleari, ma non spendono una sola parola sull'edilizia carceraria!?

Devo temere nell'avvento di una nuova etica
per cui Riina e Mangano saranno celebrati come eroi nazionali?