raccomandati al ministero
LA RUSSA HA PIAZZATO AL MINISTERO DELLA DIFESA UN PO’ DI “AMICI” (MOLTI PROVENGONO DA AN): ALTRO CHE “TAGLI”, UN’ASSUNZIONE O UNA CONSULENZA NON SI NEGA A NESSUNO…
Primo Di Nicola per “L’espresso”
Il ministro Ignazio La Russa
Del
taglio agli sperperi, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha fatto un suo cavallo di battaglia.
Il Paese è a crescita zero, continua a ripetere, "non credo ci possa essere altra strada se non quella di
diminuire le spese, a cominciare dagli sprechi". Peccato però che mentre il Cavaliere promette risparmi i suoi ministri continuino a spendere a mani basse. Soprattutto in tema di incarichi e consulenze, premiando amici di partito. Gli ultimi casi? Quelli del ministro della Difesa Ignazio La Russa e del collega alla Giustizia Angelino Alfano.
Ministro e reggente di Alleanza nazionale, La Russa ha passato l'estate a tuonare contro i tagli di Giulio Tremonti
al suo ministero che metterebbero a rischio persino le missioni militari all'estero. Nessun problema invece per le spese del suo gabinetto. In tema di comunicazione la Difesa è bene attrezzata: il ministro può contare su un portavoce, il giornalista Luca Salerno (prestato dal Tg2).
Ma soprattutto su una struttura interna, il Servizio pubblica informazione, in grado di coprire tutte le esigenze ministeriali: dai rapporti con gli organi di informazione nazionali ed esteri alla predisposizione di materiali per gli interventi dello stesso ministro. Ci lavorano 22 persone (ufficiali, sottufficiali e personale civile) sotto la direzione del generale Giancarlo Rossi. Ma a La Russa questo piccolo esercito non è bastato: così ha chiamato a soccorrerlo Rita Fantozzi, reclutata con un contratto e "addetta alle relazioni esterne del Servizio pubblica informazione".
I meriti della Fantozzi?
È stata avviata al giornalismo da Maurizio Gasparri al 'Secolo d'Italia', ma soprattutto è l'attuale capo ufficio stampa di An, il partito del ministro. E ad An la Fantozzi continua a lavorare, frequentando poco o niente il ministero: "Do una mano a La Russa", minimizza, "la mia è una piccola collaborazione". Che costa però alla Difesa oltre 16 mila euro l'anno. E che dire dell'altra collaborazione elargita a Matilde Ancilli? Per 36 mila euro deve "realizzare l'interazione con il ministero dell'Istruzione, anche ai fini del riconoscimento dei crediti didattici".
Un compito fumoso, ma chi è la Ancilli?
Una ventiquattrenne laureata in giurisprudenza, esponente di Azione giovani (l'organizzazione giovanile di An), sbarcata al ministero grazie a una segnalazione del presidente provinciale della stessa organizzazione Francesco Michelotti e di un altro dirigente di An, Fabio Cavini, entrambi di Siena. Un'assunzione rivendicata persino su Internet (sito 'Sovicille a destra'): "Abbiamo avviato una collaborazione molto forte con il ministro La Russa", scrivono i due, "e per suggellarla abbiamo indicato al ministro una giovane senese che proprio in questi giorni si è trasferita a Roma": la Ancilli, appunto.
Tutto qui? No, perché ci sono anche le spese per un'altra consulenza e un sondaggio della cui indispensabilità molti dubitano. La prima ('Analisi dello stato dei rapporti fra le unità delle forze armate presenti sul territorio del Nord Italia e il sistema dei media', 20 mila euro) è stata elargita da La Russa a
Pierfrancesco Gallizzi, consigliere dell'Associazione lombarda dei giornalisti, dipendente della Regione, ma soprattutto ex candidato sindaco per il Polo delle libertà a Sesto San Giovanni (allora balzò agli onori delle cronache per aver copiato il programma del suo avversario Filippo Penati); il sondaggio è stato invece commissionato a
Renato Mannheimer (40 mila euro) per testare il giudizio degli italiani sulle Forze armate.
E Alfano?
Anche il ministro forzista si sta rivelando generoso. Anzitutto con i conterranei. Ha nominato
capo ufficio stampa Danila Subranni (104 mila euro) che vanta trascorsi da portavoce di Dore Misuraca, ex assessore della Regione Sicilia (feudo del ministro), naturalmente di Fi. E
suo segretario particolare Giovannantonio Macchiarola (83 mila euro), responsabile per la Sicilia di Forza Italia Giovani. Con i fondi della Giustizia il ministro
ha recuperato pure un illustre trombato, Alfredo D'Ambrosio, nel 2001 senatore azzurro in Molise: lui,
per 49 mila euro dovrà addirittura valutare i dirigenti ministeriali.
12 Settembre 2008
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.