a roma, ammenda da 200 euro
«Non rivoterò Alemanno»
E' un giovane meccanico di 23 anni. Tornava da lavoro. Contrattava la prestazione con un trans.
«Non sapevo niente. La mia una trasgressione innocua»
ROMA - È un giovane di 23 anni, di Roma, di professione meccanico, il primo cliente di prostitute multato in base all'ordinanza anti prostituzione firmata dal sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Franco non sapeva nulla del provvedimento, l'ha presa con ironia ma non ha risparmiato un commento al sindaco e alla sua iniziativa: «Questo provvedimento può essere utile ma di sicuro non lo rivoterò».
BLOCCATO NELLA CONTRATTAZIONE - Il meccanico è stato bloccato nel pomeriggio di martedì dai vigili urbani dell'VIII Gruppo, guidato dal comandante Antonio Di Maggio,
mentre contrattava una prestazione con un transessuale brasiliano
in via Longoni, nell'estrema periferia est di Roma, vicino alla via Prenestina, un'altra delle strade più affollate del sesso a pagamento della Capitale. Per lui una multa di 200 euro. Era di ritorno dal lavoro. «Non sapevo nulla di questa ordinanza - ha detto il giovane ai vigili mentre completavano il verbale - La mia è una trasgressione innocua.
Mi sono alzato questa mattina alle 6 per andare a lavorare ed ora, stavo tornando a casa e sono passato di qua: se ci stanno queste uno ci va».
SECONDO CLIENTE MULTATO - Nel pomeriggio, nella stessa zona, è stato multato anche un altro cliente. La contravvenzione è stata fatta anche a 18 tra prostitute e trans.
IL RICORSO - Contro l'ordinanza anti-prostituzione del sindaco Gianni Alemanno si sta valutando il ricorso al Tar.
Un pool di avvocati, attivati dal Comitato per i diritti delle prostitute, è già al lavoro sull'ordinanza del sindaco di Verona il cui titolo si riferisce esplicitamene al contrasto della prostituzione. «La prostituzione non è reato - ha spiegato Pia Covre del Comitato -.
Un'ordinanza, come quella di Verona, non può prevalere su una legge dello stato. Quando poi sarà approvato, se sarà approvato, il ddl Carfagna, allora le cose cambieranno. L'ordinanza di Roma non la conosciamo nel dettaglio ma da quanto abbiamo appreso, anche qui ci sono le condizioni se non altro per valutare seriamente l'opportunità di fare ricorso». Nel caso di Roma - aggiunge Covre - non si fa esplicito riferimento al contrasto della prostituzione ma «ci si arriva comunque con l'obiettivo della sicurezza stradale. È discutibile, e noi su questo siamo molto critiche, poi l' affermazione dell'ordinanza sull'abbigliamento indecoroso della prostituta. Sarebbe come voler giustificare la violenza sessuale ai danni di una ragazza che indossa la minigonna».
Come può difendersi il cliente che riceve una multa?
«Può seguire il consueto percorso del ricorso individuale al giudice di pace.
Alcuni clienti nel passato che avevano preso le multe ed hanno fatto ricorso poi l'hanno anche vinto».
16 settembre 2008
Corriere
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.