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Vigili a piedi e vie al buio: Catania sull'orlo del crac

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2008 11:27
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20/09/2008 13:41

by Gian Antonio Stella


Sospeso il capo del personale che ha premiato i dirigenti

Sperperi e organici gonfiati. Il sindaco si appella al premier

L'elefantino simbolo di Catania è salvo: una mano pietosa ha rimosso l'asta su eBay («Causa dissesto finanziario vendesi statua raffigurante un elefante conosciuta come U Liotru») indetta da un feroce burlone. Resta da salvare Catania. Il che, al momento, appare più complicato. Basti dire che i cittadini risultano avere un debito municipale di 3.379 euro a testa. Pari quasi a quello dei tarantini, il cui Comune è sprofondato nell'abisso umiliante del dissesto finanziario. Abisso che i catanesi vedono ormai prossimo. Di giorno, s'intende. Di notte, infatti, non vedono più niente: stufa di aspettare il pagamento delle bollette, l'Enel ha tagliato la luce a larga parte dei lampioni cittadini. Anche e soprattutto nei quartieri a rischio.

Al punto che La Sicilia, qualche settimana fa, è arrivata a esultare amara per il ritorno dell'illuminazione il giorno della festa della patrona: «Sant'Agata “riaccende” Catania / Ma subito dopo è tornato il buio». «Chi di munnizza ferisce di munnizza perisce», sospirava venerdì sera qualche passante in piazza Duomo, davanti ai cassonetti di spazzatura rovesciati in mezzo al salotto buono della città dai dipendenti di una delle cooperative di netturbini senza stipendio da un mese. E questo è il tema al quale si aggrappano i cittadini etnei: possibile che Silvio Berlusconi, dopo aver fatto un figurone rimuovendo la spazzatura nelle strade di Napoli, si esponga davvero al rischio che proprio Catania, cioè la città dove nella primavera 2005 la destra riuscì ad arroccarsi e a resistere dopo una serie di vittorie della sinistra che sembrava inarrestabile, sia sommersa dai rifiuti e travolta dalle proteste di piazza? Possibile che non riesca a fare un miracolo per salvare dalla catastrofe il municipio governato dall'aprile del 2000 e fino a tre mesi fa proprio dal suo medico di fiducia, Umberto Scapagnini? «E che c'entro io? — è sbottato ieri con Il giornale di Sicilia l'ex sindaco, famoso anche per le sue fortune galanti, presentandosi alla riunione convocata dal suo successore con tutti i parlamentari cittadini —. La situazione era già grave prima e noi siamo stati martirizzati dal governo di centrosinistra che ci faceva arrivare in ritardo i finanziamenti. Colpa loro e della Sovrintendenza, che ha impedito che vendessimo degli immobili che ci avrebbero permesso di tenere i conti in ordine ».

Dunque? «Dunque sono d'accordo: facciamo una commissione d'inchiesta e vediamo ». Un rapporto della Corte dei Conti, datato a giugno nei giorni delle dimissioni di quello che la sinistra ha ribattezzato per l'effervescenza «Sciampagnini », offre una versione diversa. E denuncia «gravi irregolarità », «carente attendibilità delle scritture contabili », «indeterminatezza delle risorse », «insufficienza delle risorse destinate al bilancio 2003»... E così via. Fino a precisare che la Sovrintendenza, a proposito di quegli immobili che il Municipio voleva vendere per tappare un po' di buchi (resta indimenticabile il dirottamento alle casse catanesi di soldi tolti dai fondi dell'8 per mille per pagare tra l'altro i ballerini brasiliani che avevano danzato sotto l'Etna per la gioia di Surama De Castro, la bella carioca che allietava il primo cittadino) aveva verificato la loro «appartenenza al patrimonio indisponibile». Di più, bacchettavano i magistrati contabili: la situazione già a giugno appariva «fortemente compromessa » per la «mancata tempestiva soluzione dei gravi problemi manifestatisi ben prima del 2003». Quando al governo, per capirci, non c'era la sinistra ma la destra. In una recentissima lettera a Berlusconi, Raffaele Stancanelli, il sindaco che proviene da An, chiede aiuto per «la difficilissima e gravissima situazione in cui versa il Comune di Catania per l'enorme situazione debitoria che ho ereditato e che ammonta a euro 357.000.000 a cui va aggiunto l'indebitamento complessivo delle società partecipate pari, al 31/12/2007, a euro 100.511.475; ed in queste somme non è compreso il debito residuo». Il quale, come si legge in una relazione della Ragioneria Generale alla Corte dei Conti, firmata mercoledì dallo stesso sindaco, aggrava il buco di altri 549.709.272 euro. Totale: oltre un miliardo e sette milioni di euro. Pari, appunto, a quei 3.379 euro di «rosso» pro capite di cui dicevamo. Quasi seicento (dati Standard & Poor's) più di ogni milanese, quasi mille più di ogni romano. «Dalle fredde cifre che ho elencato si evince una situazione che pesa come un macigno sulla città», scrive Stancanelli. E si sfoga: «Un'Amministrazione che non riesca a soddisfare i tanti fornitori che vantano crediti per oltre 170 milioni di euro (con inevitabili ricadute sulla stessa vivibilità, con mezza città al buio, strade dissestate, servizi sociali allo sbando, notevoli ritardi nei pagamenti degli stipendi, scuole sfrattate per morosità, etc. etc.) non può aspirare ad alcun futuro». Gli esempi del progressivo degrado, sotto l'occhio di Francesco Bruno che fa insieme il ragioniere generale del Comune e della Provincia fino a ieri governata dal potente Raffaele Lombardo, non si contano. Vigili urbani che per motivi elettorali sono stati via via promossi in massa col risultato che oggi su 540 poliziotti municipali solo 5 sono vigili semplici e 535 ispettori i quali, sia pur carichi di onori, devono uscire in strada il meno possibile perché spesso mancano i soldi per la benzina.

Organici gonfiati a dismisura tanto che oggi, dopo la sistemazione di altri duecento Lsu per l'80% stipendiati dalla Regione e presi in carico nonostante mancasse la copertura finanziaria, c'è un dipendente comunale ogni 72 catanesi. Stipendi distribuiti facendo i salti mortali o non distribuiti affatto, come quelli dei tre revisori dei conti ai quali il Municipio (così imparano a volere mettere il naso...) non solo ha tolto l'ufficio ma ha smesso di pagare il dovuto. Due milioni di premi di produzione (il responsabile del personale è stato sospeso solo ieri) distribuiti ai funzionari per i «brillanti» risultati. Consulenze strampalate come quella da 24 mila euro data («consulente per lo sviluppo industriale ») a una sventola ventenne nota per essere stata Miss Eritrea. Per non dire delle municipalizzate. Lo scrive, nel suo sfogo a Berlusconi, lo stesso sindaco: «Con quale autorevolezza si potrà intervenire drasticamente sulle società partecipate, vera piaga non solo del bilancio, sol che si consideri come l'energia, fattore di ricchezza e di guadagno in tutto il mondo, sia diventata a Catania causa di dissesto economico e di diffuso clientelismo?» L'ultimo bilancio consuntivo dell'Amt, l'azienda municipale dei trasporti, si riassume in poche cifre: tre milioni di viaggiatori (il 10%) persi in un anno, una vendita di biglietti che non arriva a coprire neppure un quinto dei costi (oltre un terzo, a Milano), un buco salito nei soli ultimi cinque anni a quasi 83 milioni di euro. Vale a dire 83 mila euro per ogni dipendente. Insomma: un disastro tale che perfino Enzo Bianco, cioè l'uomo che aveva sfidato la destra alle comunali del 2005 e che dell'amministrazione di «Sciampagnini» pensa il peggio del peggio, si è spinto a scrivere a Tremonti pregandolo, al di là delle responsabilità del dissesto che devono essere accertate, di «adoperarsi, in quanto titolare del dicastero azionista di riferimento della Cassa Depositi e Prestiti, affinché questa possa dare una riposta positiva alla richiesta di dilazione dei mutui». Quanto sia profondo il precipizio spalancato davanti, del resto, lo ammette lo stesso sindaco Stancanelli (confortato da Berlusconi con parole rassicuranti) che nella missiva alla Corte dei Conti di mercoledì, dopo essersi lamentato di come il ministero dell'Economia abbia liquidato la sua richiesta di un via libera sul piano di risanamento dicendo di «non essere l'autorità deputata ad esprimere pareri» e dopo aver criticato la durezza dell'Istat che quel piano gli ha bocciato, paventa che Catania precipiti entro settembre «in uno stato di dissesto ineludibile ». Una crisi, scusate la battuta, al buio.

Gian Antonio Stella
20 settembre 2008

www.corriere.it/cronache/08_settembre_20/catania_crisi_5823ccd8-86dd-11dd-bd39-00144f02aa...

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20/09/2008 14:12

sospeso...a cosa serve la sospensione...
in valle d'aosta questo non succede...
20/09/2008 19:56

domanda
ma la Sicilia....


un l'era na regione AUTONOMA???
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Pronostici Serie A 2011/12
20/09/2008 20:11

Da catanese posso testimoniare in prima persona che la città è nel caos e che basta farsi un giro per trovare strade al buio e degrado specie nella zona della stazione oppure in corso Sicilia.
Qua si rischia il dissesto a causa di una sciagurata gestine dei bilanci negli ultimi 8 anni circa tanto è vero che l'ex sindaco Umberto Scapagnini ed ex assessori al bilancio della sua giunta sono tutt'ora indagati dalla magistratura.
Pultroppo quello che sentite ai tg è vero si rischia il dissesto e a fine mese non si sa come andrà a finire visto che soldi in cassa non ce ne sono. L'attuale sindaco non sembra che sia migliore rispetto a Scapagnini e a quanto so,ma mi posso sbagliare, ha la poltrona pronta come deputato.
Io sono molto preoccupato i servizi sono ridotti al minimo qualsiasi azienda che dipenda dal comune ha i conti in rosso compresa quella che si dovrebbe occupare della raccolta differenziata a partire dall'anno prossimo a speso non so quanto in consulenze esterne. Staremo a vedere cosa Bserluscono penserà di fare,ma il futuro è a tinte molto fosche

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Giovannino
20/09/2008 20:15

Re:
giovannict83, 20/09/2008 20.11:

Da catanese posso testimoniare in prima persona che la città è nel caos e che basta farsi un giro per trovare strade al buio e degrado specie nella zona della stazione oppure in corso Sicilia.
Qua si rischia il dissesto a causa di una sciagurata gestine dei bilanci negli ultimi 8 anni circa tanto è vero che l'ex sindaco Umberto Scapagnini ed ex assessori al bilancio della sua giunta sono tutt'ora indagati dalla magistratura.
Pultroppo quello che sentite ai tg è vero si rischia il dissesto e a fine mese non si sa come andrà a finire visto che soldi in cassa non ce ne sono. L'attuale sindaco non sembra che sia migliore rispetto a Scapagnini e a quanto so,ma mi posso sbagliare, ha la poltrona pronta come deputato.
Io sono molto preoccupato i servizi sono ridotti al minimo qualsiasi azienda che dipenda dal comune ha i conti in rosso compresa quella che si dovrebbe occupare della raccolta differenziata a partire dall'anno prossimo a speso non so quanto in consulenze esterne. Staremo a vedere cosa Bserluscono penserà di fare,ma il futuro è a tinte molto fosche




dico soltanto che quella splendida terra...è spolpata in maniera...scandalosa...

purtroppo piu' che altre regioni...
il nostro è un paese...paragonabile ad una giungla...

non ci sono regole...

o meglio...ognuno si fa le sue...

che tristezza
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Pronostici Serie A 2011/12
20/09/2008 20:19

Re: Re:
la micia, 20/09/2008 20.15:




dico soltanto che quella splendida terra...è spolpata in maniera...scandalosa...

purtroppo piu' che altre regioni...
il nostro è un paese...paragonabile ad una giungla...

non ci sono regole...

o meglio...ognuno si fa le sue...

che tristezza


come non essere d'accordo con te lo vedo ogni giorno sia per quello che succede in città che quello che succede alla Regione [SM=x44511] [SM=x44491] [SM=x44491]


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Giovannino
20/09/2008 20:20

Re: Re: Re:
giovannict83, 20/09/2008 20.19:


come non essere d'accordo con te lo vedo ogni giorno sia per quello che succede in città che quello che succede alla Regione [SM=x44511] [SM=x44491] [SM=x44491]






[SM=x44471] [SM=x44477]
20/09/2008 21:30

Re:
giovannict83, 20/09/2008 20.11:

Da catanese posso testimoniare in prima persona che la città è nel caos e che basta farsi un giro per trovare strade al buio e degrado specie nella zona della stazione oppure in corso Sicilia.
Qua si rischia il dissesto a causa di una sciagurata gestine dei bilanci negli ultimi 8 anni circa tanto è vero che l'ex sindaco Umberto Scapagnini ed ex assessori al bilancio della sua giunta sono tutt'ora indagati dalla magistratura.
Pultroppo quello che sentite ai tg è vero si rischia il dissesto e a fine mese non si sa come andrà a finire visto che soldi in cassa non ce ne sono. L'attuale sindaco non sembra che sia migliore rispetto a Scapagnini e a quanto so,ma mi posso sbagliare, ha la poltrona pronta come deputato.
Io sono molto preoccupato i servizi sono ridotti al minimo qualsiasi azienda che dipenda dal comune ha i conti in rosso compresa quella che si dovrebbe occupare della raccolta differenziata a partire dall'anno prossimo a speso non so quanto in consulenze esterne. Staremo a vedere cosa Bserluscono penserà di fare,ma il futuro è a tinte molto fosche




Ma nonostante questo i catanesi alle comunali hanno rivotato lo stesso partito di Scapagnini, provare a cambiare no, eh? [SM=x44467]


[Modificato da Nikki72 20/09/2008 21:30]
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20/09/2008 21:55

Re: Re:
Nikki72, 20/09/2008 21.30:


Ma nonostante questo i catanesi alle comunali hanno rivotato lo stesso partito di Scapagnini, provare a cambiare no, eh? [SM=x44467]


Forse tu non lo sai,ma nelle elezioni comunali ci sono stati 2brogli" ed una politica capillare x orientare i voti dei + indigenti metti un segno qua che ti do un pacco di pasta o dei soldi idem al momento del conteggio dei voti sai quanti non ne hanno dati a Musumeci tu non ne hai idea mi hanno detto cose che mi hanno fatto accapponare la pelle [SM=x44491] [SM=x44491] [SM=x44491] [SM=x44463] cioè aprivano scheda, davano voto a Stancanelli(nella scheda segnato Musumeci) e chiudevano subito la scheda

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20/09/2008 22:02

Re:
giovannict83, 20/09/2008 20.11:

Da catanese posso testimoniare in prima persona che la città è nel caos e che basta farsi un giro per trovare strade al buio e degrado specie nella zona della stazione oppure in corso Sicilia.
Qua si rischia il dissesto a causa di una sciagurata gestine dei bilanci negli ultimi 8 anni circa tanto è vero che l'ex sindaco Umberto Scapagnini ed ex assessori al bilancio della sua giunta sono tutt'ora indagati dalla magistratura.
Pultroppo quello che sentite ai tg è vero si rischia il dissesto e a fine mese non si sa come andrà a finire visto che soldi in cassa non ce ne sono. L'attuale sindaco non sembra che sia migliore rispetto a Scapagnini e a quanto so,ma mi posso sbagliare, ha la poltrona pronta come deputato.
Io sono molto preoccupato i servizi sono ridotti al minimo qualsiasi azienda che dipenda dal comune ha i conti in rosso compresa quella che si dovrebbe occupare della raccolta differenziata a partire dall'anno prossimo a speso non so quanto in consulenze esterne. Staremo a vedere cosa Bserluscono penserà di fare,ma il futuro è a tinte molto fosche



Potreste trattare con la CAI.
Al momento è libera.


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22/09/2008 00:35

Re: by Gian Antonio Stella
Nikki72, 20/09/2008 13.41:



Sospeso il capo del personale che ha premiato i dirigenti

Sperperi e organici gonfiati. Il sindaco si appella al premier

L'elefantino simbolo di Catania è salvo: una mano pietosa ha rimosso l'asta su eBay («Causa dissesto finanziario vendesi statua raffigurante un elefante conosciuta come U Liotru») indetta da un feroce burlone. Resta da salvare Catania. Il che, al momento, appare più complicato. Basti dire che i cittadini risultano avere un debito municipale di 3.379 euro a testa. Pari quasi a quello dei tarantini, il cui Comune è sprofondato nell'abisso umiliante del dissesto finanziario. Abisso che i catanesi vedono ormai prossimo. Di giorno, s'intende. Di notte, infatti, non vedono più niente: stufa di aspettare il pagamento delle bollette, l'Enel ha tagliato la luce a larga parte dei lampioni cittadini. Anche e soprattutto nei quartieri a rischio.

Al punto che La Sicilia, qualche settimana fa, è arrivata a esultare amara per il ritorno dell'illuminazione il giorno della festa della patrona: «Sant'Agata “riaccende” Catania / Ma subito dopo è tornato il buio». «Chi di munnizza ferisce di munnizza perisce», sospirava venerdì sera qualche passante in piazza Duomo, davanti ai cassonetti di spazzatura rovesciati in mezzo al salotto buono della città dai dipendenti di una delle cooperative di netturbini senza stipendio da un mese. E questo è il tema al quale si aggrappano i cittadini etnei: possibile che Silvio Berlusconi, dopo aver fatto un figurone rimuovendo la spazzatura nelle strade di Napoli, si esponga davvero al rischio che proprio Catania, cioè la città dove nella primavera 2005 la destra riuscì ad arroccarsi e a resistere dopo una serie di vittorie della sinistra che sembrava inarrestabile, sia sommersa dai rifiuti e travolta dalle proteste di piazza? Possibile che non riesca a fare un miracolo per salvare dalla catastrofe il municipio governato dall'aprile del 2000 e fino a tre mesi fa proprio dal suo medico di fiducia, Umberto Scapagnini? «E che c'entro io? — è sbottato ieri con Il giornale di Sicilia l'ex sindaco, famoso anche per le sue fortune galanti, presentandosi alla riunione convocata dal suo successore con tutti i parlamentari cittadini —. La situazione era già grave prima e noi siamo stati martirizzati dal governo di centrosinistra che ci faceva arrivare in ritardo i finanziamenti. Colpa loro e della Sovrintendenza, che ha impedito che vendessimo degli immobili che ci avrebbero permesso di tenere i conti in ordine ».

Dunque? «Dunque sono d'accordo: facciamo una commissione d'inchiesta e vediamo ». Un rapporto della Corte dei Conti, datato a giugno nei giorni delle dimissioni di quello che la sinistra ha ribattezzato per l'effervescenza «Sciampagnini », offre una versione diversa. E denuncia «gravi irregolarità », «carente attendibilità delle scritture contabili », «indeterminatezza delle risorse », «insufficienza delle risorse destinate al bilancio 2003»... E così via. Fino a precisare che la Sovrintendenza, a proposito di quegli immobili che il Municipio voleva vendere per tappare un po' di buchi (resta indimenticabile il dirottamento alle casse catanesi di soldi tolti dai fondi dell'8 per mille per pagare tra l'altro i ballerini brasiliani che avevano danzato sotto l'Etna per la gioia di Surama De Castro, la bella carioca che allietava il primo cittadino) aveva verificato la loro «appartenenza al patrimonio indisponibile». Di più, bacchettavano i magistrati contabili: la situazione già a giugno appariva «fortemente compromessa » per la «mancata tempestiva soluzione dei gravi problemi manifestatisi ben prima del 2003». Quando al governo, per capirci, non c'era la sinistra ma la destra. In una recentissima lettera a Berlusconi, Raffaele Stancanelli, il sindaco che proviene da An, chiede aiuto per «la difficilissima e gravissima situazione in cui versa il Comune di Catania per l'enorme situazione debitoria che ho ereditato e che ammonta a euro 357.000.000 a cui va aggiunto l'indebitamento complessivo delle società partecipate pari, al 31/12/2007, a euro 100.511.475; ed in queste somme non è compreso il debito residuo». Il quale, come si legge in una relazione della Ragioneria Generale alla Corte dei Conti, firmata mercoledì dallo stesso sindaco, aggrava il buco di altri 549.709.272 euro. Totale: oltre un miliardo e sette milioni di euro. Pari, appunto, a quei 3.379 euro di «rosso» pro capite di cui dicevamo. Quasi seicento (dati Standard & Poor's) più di ogni milanese, quasi mille più di ogni romano. «Dalle fredde cifre che ho elencato si evince una situazione che pesa come un macigno sulla città», scrive Stancanelli. E si sfoga: «Un'Amministrazione che non riesca a soddisfare i tanti fornitori che vantano crediti per oltre 170 milioni di euro (con inevitabili ricadute sulla stessa vivibilità, con mezza città al buio, strade dissestate, servizi sociali allo sbando, notevoli ritardi nei pagamenti degli stipendi, scuole sfrattate per morosità, etc. etc.) non può aspirare ad alcun futuro». Gli esempi del progressivo degrado, sotto l'occhio di Francesco Bruno che fa insieme il ragioniere generale del Comune e della Provincia fino a ieri governata dal potente Raffaele Lombardo, non si contano. Vigili urbani che per motivi elettorali sono stati via via promossi in massa col risultato che oggi su 540 poliziotti municipali solo 5 sono vigili semplici e 535 ispettori i quali, sia pur carichi di onori, devono uscire in strada il meno possibile perché spesso mancano i soldi per la benzina.

Organici gonfiati a dismisura tanto che oggi, dopo la sistemazione di altri duecento Lsu per l'80% stipendiati dalla Regione e presi in carico nonostante mancasse la copertura finanziaria, c'è un dipendente comunale ogni 72 catanesi. Stipendi distribuiti facendo i salti mortali o non distribuiti affatto, come quelli dei tre revisori dei conti ai quali il Municipio (così imparano a volere mettere il naso...) non solo ha tolto l'ufficio ma ha smesso di pagare il dovuto. Due milioni di premi di produzione (il responsabile del personale è stato sospeso solo ieri) distribuiti ai funzionari per i «brillanti» risultati. Consulenze strampalate come quella da 24 mila euro data («consulente per lo sviluppo industriale ») a una sventola ventenne nota per essere stata Miss Eritrea. Per non dire delle municipalizzate. Lo scrive, nel suo sfogo a Berlusconi, lo stesso sindaco: «Con quale autorevolezza si potrà intervenire drasticamente sulle società partecipate, vera piaga non solo del bilancio, sol che si consideri come l'energia, fattore di ricchezza e di guadagno in tutto il mondo, sia diventata a Catania causa di dissesto economico e di diffuso clientelismo?» L'ultimo bilancio consuntivo dell'Amt, l'azienda municipale dei trasporti, si riassume in poche cifre: tre milioni di viaggiatori (il 10%) persi in un anno, una vendita di biglietti che non arriva a coprire neppure un quinto dei costi (oltre un terzo, a Milano), un buco salito nei soli ultimi cinque anni a quasi 83 milioni di euro. Vale a dire 83 mila euro per ogni dipendente. Insomma: un disastro tale che perfino Enzo Bianco, cioè l'uomo che aveva sfidato la destra alle comunali del 2005 e che dell'amministrazione di «Sciampagnini» pensa il peggio del peggio, si è spinto a scrivere a Tremonti pregandolo, al di là delle responsabilità del dissesto che devono essere accertate, di «adoperarsi, in quanto titolare del dicastero azionista di riferimento della Cassa Depositi e Prestiti, affinché questa possa dare una riposta positiva alla richiesta di dilazione dei mutui». Quanto sia profondo il precipizio spalancato davanti, del resto, lo ammette lo stesso sindaco Stancanelli (confortato da Berlusconi con parole rassicuranti) che nella missiva alla Corte dei Conti di mercoledì, dopo essersi lamentato di come il ministero dell'Economia abbia liquidato la sua richiesta di un via libera sul piano di risanamento dicendo di «non essere l'autorità deputata ad esprimere pareri» e dopo aver criticato la durezza dell'Istat che quel piano gli ha bocciato, paventa che Catania precipiti entro settembre «in uno stato di dissesto ineludibile ». Una crisi, scusate la battuta, al buio.

Gian Antonio Stella
20 settembre 2008

www.corriere.it/cronache/08_settembre_20/catania_crisi_5823ccd8-86dd-11dd-bd39-00144f02aa...





Quindi la Catania gestita da Scapagnini (Forza Italia) avrebbe il bilancio in profondo rosso?
Ma non erano i comuni rossi quelli accusati di sperperi e nefandezze varie?

Strano [SM=x44473]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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Pronostici Serie A 2011/12
22/09/2008 08:28

Re: Re: by Gian Antonio Stella
Etrusco, 22/09/2008 0.35:




Quindi la Catania gestita da Scapagnini (Forza Italia) avrebbe il bilancio in profondo rosso?
Ma non erano i comuni rossi quelli accusati di sperperi e nefandezze varie?

Strano [SM=x44473]


Le accuse sono che già 4 anni prima di Scapagnini e quindi gestione di Bianco già il bilancio scricchiolava.Scapagnini ha finito il suo mandato ad Aprile adesso c'è Stancanelli sempre stessa corrente politica

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Giovannino
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22/09/2008 09:20

Re: Re: by Gian Antonio Stella
Etrusco, 22/09/2008 0.35:




Quindi la Catania gestita da Scapagnini (Forza Italia) avrebbe il bilancio in profondo rosso?
Ma non erano i comuni rossi quelli accusati di sperperi e nefandezze varie?

Strano [SM=x44473]




[SM=x44464] [SM=x44464]
[SM=x44457]

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Excel 2003-2007 - Win8 e prec
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Un unica certezza: il dubbio!
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Ogni tesi basata su ipotesi false è anch'essa falsa!
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La coerenza è la virtù degli imbecilli!
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La coerenza dell'incoerenza è il motore della saggezza!
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22/09/2008 09:24

Re: Re: Re:
giovannict83, 20/09/2008 21.55:


Forse tu non lo sai,ma nelle elezioni comunali ci sono stati 2brogli" ed una politica capillare x orientare i voti dei + indigenti metti un segno qua che ti do un pacco di pasta o dei soldi idem al momento del conteggio dei voti sai quanti non ne hanno dati a Musumeci tu non ne hai idea mi hanno detto cose che mi hanno fatto accapponare la pelle [SM=x44491] [SM=x44491] [SM=x44491] [SM=x44463] cioè aprivano scheda, davano voto a Stancanelli(nella scheda segnato Musumeci) e chiudevano subito la scheda






non lo sapevi che funziona così il controllo dei voti??

basta sottrarre, provvisioramente 1 scheda ad inizo votazione ed il gioc è fatto, altro che telefonini e grafite sotto le unghie...


mica con le bianche e le nulle come sostiene qualcuno...

(le bianche sono l'extrema ratio)


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Excel 2003-2007 - Win8 e prec
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Un unica certezza: il dubbio!
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Ogni tesi basata su ipotesi false è anch'essa falsa!
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La coerenza è la virtù degli imbecilli!
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La coerenza dell'incoerenza è il motore della saggezza!
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22/09/2008 11:27

perchè queste cose al nord non succedono ? Sinceramente comincio veramente ad averne i coglioni pieni delle VOSTRE emergenze, dovreste cominciare a prendervi le vostre responsabilità..
non se ne può più
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