Lo ha stabilito la Cassazione
Minaccia bocciatura,prof condannato
Lo ha stabilito la Cassazione
Guai in vista per i professori che minacciano di bocciare gli alunni. Lo Cassazione ha infatti confermato la condanna di un docente di un liceo scientifico che era finito sotto processo per minaccia aggravata nei confronti di una studentessa alla quale, secondo l'accusa, aveva detto che "non aveva più alcuna possibilità di essere promossa" dopo un'assemblea in cui la madre della giovane aveva messo in discussione la sua professionalità.
Nello specifico, il professore aveva minacciato la ragazza dopo che la madre aveva proposto che non fosse mantenuta la continuità didattica dell'insegnante nel successivo triennio. Per la Suprema Corte (sesta sezione penale, sentenza n.36700), i giudici hanno ritenuto "sussistente la minaccia grave, poiché per una studentessa la ingiusta prospettazione di una bocciatura rappresenta una delle peggiori evenienze, tale da poter configurare l'aggravante".
Per gli ermellini non ha rilevanza il rilievo proposto dall'imputato nel ricorso per cui il reato non sarebbe configurabile in quanto il male minacciato, ossia la bocciatura, non dipendeva dalla sua volontà ma da un organismo collegiale. "L'impossibilità di realizzare il male minacciato - si legge nella sentenza - esclude il reato solo se si tratti di impossibilità assoluta, non quando la minaccia sia idonea a ingenerare comunque un timore nel soggetto passivo".
Nel caso in esame, giustamente, conclude la Cassazione, i giudici del merito "hanno riconosciuto che la minaccia di una ingiusta bocciatura rivolta dal professore fosse idonea a ingenerare nella studentessa forti timori, incidendo la sua libertà morale".
La vicenda
Il professore coinvolto era stato condannato nel marzo 2005 in primo grado dal Tribunale di Vicenza a 17 mesi e 10 giorni di reclusione per i reati di furto, abuso d'ufficio e minaccia aggravata. La pena era stata poi ridotta di qualche mese dalla Corte di Appello di Venezia nell'ottobre 2007. Tra i motivi del ricorso in Cassazione, presentato dai legali dell'insegnante, c'era anche la presunta inutilizzabilità nel processo della relazione di un ispettore del Ministero dell'istruzione che era stato inviato al liceo scientifico "Lioy". La verifica era scattata dopo il suicidio di un'allieva. Il professore era però risultato estraneo a questa tragica vicenda, ma l'ispezione mise in luce comportamenti più che sospetti del docente che sfociarono nell'inchiesta penale. Malgrado la condanna il professore nel frattempo si è traferito e insegna a Vicenza, in un istituto magistrale.
Fonte
Tgcom.it