Cesare Battisti resta in Francia. Lo ha scritto l'ex terrorista, del quale si sono perse le tracce la scorsa settimana, in una lettera ai suoi avvocati. Battisti avrebbe dovuto presentarsi sabato scorso per firmare al commissariato di Parigi, ma da allora non se n'è più avuta notizia. "Non lascerò la Francia, è il mio Paese e non ne vedo un altro nel mio futuro. La mia verità è qui, molti francesi me l'hanno confermato", fa sapere Battisti.
Secondo i due legali ai quali la lettera era indirizzata, Irene Terrel e Jean-Jacques De Felice, la busta "è stata imbucata a Parigi il 19 agosto", e Battisti nel manoscritto ha chiesto loro di "rendere pubblica la lettera".
Nel messaggio Battisti prosegue spiegando che "mi sottraggo al controllo giudiziario, ma resto in Francia, perché è da qui, con l'aiuto di tutti quelli che ancora credono a questa giustizia che aveva fatto della Francia il Paese dei Diritti dell'uomo, che io continuerò a battermi affinché giustizia sia fatta all'uomo e alla storia".
"La corte d'appello di Parigi - continua ancora la lettera - dichiarandosi favorevole alla mia estradizione mi ha condannato alla prigione a vita in Italia. Lo choc e' enorme, non potevo credere che la giustizia francese si piegasse al potere pubblico, tornando sulla cosa già giudicata nel 1991, non potevo credere che accettasse la contumacia italiana che non mi da più alcuna possibilità di difesa. Rinchiuso a vita, trent'anni dopo i fatti, sarebbero la famiglia, i figli, altre vite che pagherebbero. Non posso correre questo rischio non rivedere più i miei figli, il Paese dove sono nati, l'idea mi è insopportabile".
E ancora, l'ex militante dei Proletari armati per il comunismo prosegue spiegando che "la dichiarazione di Jacques Chirac, due giorni dopo la decisione della corte d'appello, ha finito con il togliermi ogni speranza. Dinanzi al baratro, cosa mi resta? Solo i miei figli e la sottile possibilità, un giorno forse, di potere spiegarmi sulle mie responsabilità politiche e penali e tornare infine su questo passato che l'Italia vorrebbe, mi sembra, sotterrare per sempre al prezzo di una selvaggia contraffazione storica. Questa convinzione mi dà il coraggio di aspettare l'ultima decisione, fino all'ultimo ricorso, nella speranza che, in questo Paese che è il mio, le parole giustizia e libertà significhino ancora qualcosa".
Martedì, giorno precedente alla diffusione del testo della lettera, il il quotidiano francese Libération aveva annunciato che l'ex terrorista italiano aveva lasciato la Francia: una notizia che ora viene smentita dallo stesso Battisti. Il quale, però, a quanto pare non ha alcuna intenzione di farsi rintracciare.
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L' amore è un odio non ancora sfoggiato.
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