Ore calde intorno all’ambiente rossonero in vista del closing in programma il 3 marzo: ci sarebbero ancora problemi di carattere economico. Quattro i possibili scenari
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Ore calde in vista del closing previsto per il 3 marzo (con un comunicato il club rossonero ha annullato la prima convocazione dell'assemblea, prevista per l'1 marzo). 3 marzo, appunto. Data limite oltre la quale non si andrà. Mattinata in cui si sono rincorse tante voci, spifferi, tra conferme e smentite. Quello che succede realmente è che, al momento, non è ancora stata resa nota a Fininvest la lista definitiva con tutti i nomi e le percentuali di partecipazione di coloro che faranno parte del fondo SES; nelle settimane scorse a Fininvest era stata comunicata una lista solo parziale degli investitori, quella definitiva ancora non è stata consegnata.
Capitolo relativo al trasferimento del soldi necessari al closing: il versamento di 320 milioni di euro ancora non è stato effettuato, il tempo c’è, ma in mattinata sono circolate voci – poi smentite da tutte e due le parti – di qualche dubbio riguardante la tempistica, tanto che il gruppo cinese avrebbe chiesto una nuova proroga dell’affare. Smentita secca anche in questo caso. Così come l’indiscrezione che riportava di come SES non avesse ancora raccolto interamente i 320 milioni necessari per chiudere l’affare: nuova voce, nuova smentita. Quello che invece risulta è che il planning organizzativo della delegazione cinese in vista dei trasferimenti del 3-4-5 marzo non è ancora stato deciso.
Fibrillazione intorno al closing che prosegue, secondo le informazioni in nostro possesso infatti ci sarebbero dei problemi di carattere economico al momento che potrebbero portare a quattro soluzioni differenti:
1. Tutto si risolverà entro il 3 marzo e il fondo SES acquisirà il Milan regolarmente;
2. Silvio Berlusconi e Fininvest concedono una proroga ulteriore rispetto alla data del 3 marzo;
3. Silvio Berlusconi incassa i 200 milioni già versati da SES mettendo fine alla trattativa, guardando magari ad altri possibili nuovi potenziali compratori;
4. Si trova un accordo che permetta di tramutare in azioni i soldi già versati da SES (200 milioni, più quelli al momento raccolti), con il fondo cinese che potrebbe così rilevare il 70%-75% delle quote del club rossonero;
Da quanto filtra sembra comunque che l'affare possa concretizzarsi regolarmente entro il 3 marzo, ma nelle ultime ore c’è un pizzico di apprensione in più rispetto ai giorni scorsi e alle settimane precedenti.