Batman Begins
di Christopher Nolan;
con Christian Bale, Michael Caine, Liam Neeson, Katie Holmes, Morgan Freeman, Gary Oldman, Cillian Murphy, Rutger Hauer (Usa 2005)
Non il "solito" prequel, ma un nuovo inizio nel senso più pieno del termine. Il Batman di Christopher Nolan ha poco a che fare con i precedenti e reinventa la mitologia dell’uomo pipistrello scavando nelle sue contraddizioni, ancora schiacciato dal ricordo dell’assassinio dei genitori di cui si sente responsabile.
Tutta la prima parte del film (un’ora più o meno su 137 minuti di film) serve al regista per affrontare il tema sociologico del senso di colpa "connaturato" alla cultura americana, che forse in nome della propria opulenza si sente in debito verso chi è meno fortunato (con tutte le conseguenze sul "dovere" di portare aiuto.
In che modi e con che violenza è tutto da capire) e contemporaneamente per mettere in discussione il tema più "politico" del diritto/dovere alla vendetta come atto di giustizia (e qui, più che all’ennesima "rilettura" dell’11 settembre e delle minacce di Osama, sembra di ascoltare un dialogo a distanza con Lucas e il suo Lord Fener, di cui ribalta le riflessioni sul ruolo della "Forza" sottolineando l’inevitabile commistione di bene e male che è in ognuno di noi).
Ne esce un film singolarmente cupo, notturno, forse non molto inventivo sul piano figurativo ma piuttosto efficace su quello narrativo, con le "inevitabili" concessioni alla mitologia del genere (l’armamentario alla James Bond, i combattimenti all’orientale, l’inseguimento automobilistico all’americana) ma anche con un cast piuttosto indovinato.
E meno strizzatine d’occhio del solito.
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.