Shia-principessa, 18/04/2009 9.12:
mi trovo d'accordo con il fatto di non dare soldi.
se poi servono a ricostruire chiese (e lo dico da archeologa e amante dei monumenti del nostro paese), che li tirasse fuori il vaticano dato che sono di sua proprietà.
non è questione di poca sensibilità (ho già sentito per ospitare qualche sfollato a casa)è questione sempre di due pesi e due misure.
Personalmente credo sia questione di destinazione di fondi e di priorità.
Destinazione di fondi :
Chi volesse fare una donazione potrebbe tranquillamente cercare fra le opportunità offerte da Enti affidabili (per quanto lo possa essere qualsiasi ente in Italia) tipo Croce Rossa Italiana, che sicuramente non impiegherà questi fondi per ricostruzioni di chiese, basiliche ed affini, oppure, quando se ne presenterà l'opportunità, trovare il modo di aiutare nel limite delle sue possibilità progetti specifici che sicuramente si presenteranno.
Di certo chi si sentisse di mostrare la sua solidarietà reale in modi diversi, tipo quello a cui fai cenno tu ospitando sfollati o prestando la propria opera ed il proprio tempo presso associazioni impegnate negli aiuti o anche soltanto partecipando ad eventi che devolvono il ricavato negli aiuti stessi (speriamo), non è certo da meno di chi offre direttamente denaro,
anzi.
Ma anche chi ritiene di non farlo, perchè in fin dei conti le proprie tasse le versa regolarmente e dovrebbero servire anche per coprire le calamità, non è secondo me criticabile, se non arriva a punte di protagonismo spocchiosamente anticonformista (tipo l'estensore di quell'articolo che mi trova d'accordo con Pippi) e se a questo in coscienza crede davvero.
Priorità :
Anche il più bigotto dei terremotati vorrebbe che si ricostruisse prima casa sua e/o il suo esercizio commerciale prima della chiesa.
E questo dovrà in tutti i modi essere fatto.
Comunque, nei tempi dovuti, anche le chiese e ciò che le circonda (oratori, canoniche ecc...ecc...) non appartengono soltanto ad uno Stato estero. Sono luoghi di aggregazione per persone di tutte le età, che nella maggioranza dei casi vivono di valori che possono non essere condivisi, ma sono positivi e danno un aiuto spirituale alle persone che credono e che hanno bisogno anche di questo.
Vale per le chiese e vale per le moschee, per intenderci, per cui non ci trovo nulla di così insopportabile che cittadini italiani che ne usufruiranno contribuiscano alla loro ricostruzione, fatto salvo la libertà di chi non crede neppure a queste cose di astenersi.
Per poi fare un discorso molto più terra terra e non campato per aria, visto che si parla del trascendente...il patrimonio artistico storico ecclesiastico nel nostro paese contribuisce in maniera molto forte a muovere l'economia anche di laici convinti o semplicemente di gente che lavora. Abbiamo interi paesini che campano sulla presenza di una chiesa e vorrei ad esempio sapere quanta gente va a Milano fondamentalemnte per vedere il Duomo, contribuendo con il turismo a portare soldi nelle tasche di molta gente, con viaggi, alberghi, bar, ristoranti ecc...ecc...
Questa è l'Italia, non abbiamo scelto noi inizialmente di vivere qui, ma nemmeno dobbiamo, secondo me, portare avanti idealismi estremi e forzatamente coerenti di fronte a queste tragedie che toccano tutti i campi.
Is a dream a lie if it don't come true ?
(B. Springsteen)
Siccome ho una reputazione da difendere... (Elvenking)
Mentre la maggior parte della gente continuerà a sbattersene i coglioni (Bremaz)
Hai ragione su tutto ! Stai migliorando in logica !