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Banlieue 13

Ultimo Aggiornamento: 06/06/2009 21:37
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06/06/2009 21:37

(azione) (di luc besson )

ho appena visto questo spettacolare film



Nel prossimo futuro la situazione delle periferie francesi sarà incontrollabile. Toccherà alla coppia Leito e al capt. Damien, l’uno ragazzo pulito di strada l’altro poliziotto senza macchia, portare giustizia in luoghi nei quali non c’è mai stata, trovando anche il tempo, tra un inseguimento e una sparatoria, di sventare un enorme catastrofe.

Parigi 2010, Banlieue 13. Condominio nel cuore del quartiere, un gruppo di delinquenti entra con molta fretta. Primo, terzo, ultimo piano. Individuano la porta in fondo. Il capo della combriccola criminale s’accosta all’ingresso: al tre la porta dev’essere sfondata. Fin qui tutto liscio: peccato che non conoscono la natura dell’inquilino. Si chiama Leito ed è lui a sfondarla, schizza fuori dall’appartamento, salta sulle spalle di due scagnozzi, s’appende ad un tubo sul soffitto e via. La fuga è iniziata: giù dalla tromba delle scale, poi si lancia dalla finestra, afferra una corda la volo e atterra su un tetto. La serie di acrobazie è lunga, folle, ma Leito riesce a dileguarsi.

Riducendo le immagini in parole ecco l’inizio di “Balieue 13”, film francese, regista francese, attori francesi ma impregnato di coreografie alla Chan, con ritmi accelerati stile Woo. Tutto è al servizio della velocità, sorsi brevi di adrenalina compressi in sequenze altamente spettacolari. Il frutto della travolgente forza cinetica del prodotto sta nella affascinante disciplina del Parkour, inventata dall’attore David Belle, colui che interpreta Leito. Questa, in breve, consiste nell’utilizzare le più svariate strutture metropolitane come se fossero attrezzi ginnici, sfruttando le sole capacità acrobatiche del proprio corpo: capriole, salti, acrobazie su cornicioni, balconi sono solo alcuni strumenti di questa tecnica oramai esportata in tutto il mondo. Perciò basta veramente poco a prevedere lo sviluppo della pellicola: personaggi scolpiti con l’accetta, macchine elaborate, armi e pallottole come se piovesse, il tutto combinato seguendo uno sviluppo da videogame. Sommate a tutto ciò un cattivone senza scrupoli che rapisce la sorella di Leito, l’incombente minaccia di un ordigno pseudo-nucleare, spargete pizzichi d’ironia alla Besson (sceneggiatura) e avrete già visto il film. I cattivi perdono, i buoni vincono. Sempre.

Ma non siate prevenuti, “Balieue 13” non vuole insegnare niente, non s’impegna ad affrontare con serietà il problema delle periferie, le usa solo come sfondo per il gioco al massacro. Per cui se la vostra consolle non funziona più o se volete trascorrere centoventi minuti in spensieratezza, inserite il DVD e cliccate play. Per la serata il divertimento è assicurato. Trivia: il 90% delle acrobazie nel film sono state realizzate senza l’uso di “agevolatori di performance” quali imbragature, cavi o ritocchi in digitale. Tanto di cappello alle capacità degli attori quindi.
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ps Ricordate il monaco di fiumi di porpora?
è il campione di kunfu francese e fa la parte del poliziotto in questo film [SM=x44459]

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