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Espresso querela Premier

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2009 09:33
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25/06/2009 09:33

per accuse di eversione e istigazione al boicottaggio commerciale
il Gruppo Espresso QUERELA BERLUSCONI:
"HA ACCUSATO REPUBBLICA DI un attacco eversivo
e ha istigato gli industriali a boicottare ed interrompere gli investimenti pubblicitari"


- Paolo LIGUORI: 'I LETTORI DI REPUBBLICA SONO UN POPOLO D'IMBECILLI'...



CARLO DE BENEDETTI


COMUNICATO STAMPA
Con riferimento alle gravi dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio a Santa Margherita Ligure in occasione dell'Assemblea dei Giovani Industriali - dove ha accusato il quotidiano la Repubblica di un attacco eversivo nei suoi confronti e nel contempo ha istigato gli industriali a boicottare ed interrompere gli investimenti pubblicitari - il Gruppo Editoriale L'Espresso
ha dato mandato al Prof. Carlo Federico Grosso ed al Prof. Guido Rossi di avviare tutte le azioni a tutela della società, vista la rilevanza sia penale che civile individuabile nelle predette dichiarazioni.
In particolare si è dato mandato ai due professionisti di valutare azioni civili in materia di violazione delle norme sulla concorrenza
e penali sotto il profilo di possibili abusi compiuti dal Presidente del Consiglio in quella occasione nonché della lesione dell'immagine del Gruppo Espresso.




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Paolo Liguori, direttore del TgCom: "Lettori di Repubblica sono un popolo d'imbecilli"

"Io sono convinto che i lettori di Repubblica siano un popolo di imbecilli, perche' continuano a leggere un giornale che gli racconta un sacco di panzane".

Cosi' il direttore del Tg Com, Paolo Liguori, ha commentato ai microfoni dell'Agr l'attenzione dedicata dal quotidiano fondato da Scalfari all'inchiesta di Bari, sul caso delle presunte feste a pagamento che coinvolgerebbe il Premier Berlusconi.
"Repubblica sono 15 anni che dice che Berlusconi stupra, violenta, inganna, spaccia droga, ruba soldi - ha detto Liguori -.
Lo dice impunemente, perche' nessuno le chiede conto.
Sono convinti che gli italiani siano un popolo di imbecilli, perche' seguono Berlusconi".


[24-06-2009]


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Duro affondo contro gli organismi economici internazionali e la stampa

Crisi, Berlusconi va all'attacco
«Chiudere bocca a chi sparge panico»

E insiste: niente pubblicità ai media catastrofisti.



ROMA - Per combattere davvero la crisi economica bisogna «chiudere la bocca a tutti questi organismi internazionali che ogni giorno dicono la crisi di qua e la crisi di là» e anche «agli organi di stampa che tutti i giorni danno incentivi alla paura e diffondono il panico».
Lo dice il premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa a Palazzo Chigi per l’approvazione del Dl manovra.

«Gli organi di stampa - ha insistito Berlusconi - riprendono le posizioni del tanto peggio tanto meglio delle opposizioni e danno incentivi alla paura».

NO PUBBLICITÀ A MEDIA CATASTROFISTI - Illustrando i contenuti del decreto anti crisi, torna a parlare del rapporto con la stampa che da spazio al catastrofismo: «Occorre incentivare l'azione affinchè editori e direttori dei giornali non contribuiscano a diffondere pessimismo». Poi attacca: «L'ho detto a Santa Margherita anche se ha fatto scandalo e lo ripeto: gli imprenditori devono minacciare di non dare pubblicità a quei media che sono essi stessi fattori di crisi». Al G8 e G27 che «presiederò dirò agli imprenditori di non avere paura, di pubblicizzare i loro prodotti e di essere più convincenti con i direttori e i responsabili degli organi di stampa, incentivandoli affinchè non diffondano la paura».

ORGANISMI INTERNAZIONALI
- «Bisogna rilanciare i consumi come prima. E per risollevarli bisogna far sì che prima di tutto il governo e in secondo luogo tutte le organizzazioni internazionali, lavorino per rilanciare la fiducia». Secondo il Cavaliere queste organizzazioni internazionali «un giorno si» e uno no escono e dicono che il deficit è al 5%, meno consumi del 5%, crisi di qui, crisi di lá, la crisi ci sará perfino al 2010, la crisi si chiuderà nel 2011... un disastro. Dovremmo - avverte - veramente chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano, magari perché di cose che i loro uffici studi gli dicono possono verificarsi, ma che così facendo, distruggono la fiducia dei cittadini dell'Europa e del mondo». Tra gli altri, a parlare del pil a meno 5% era stato giovedì il governatore di Bankitalia Mario Draghi.

GLI ITALIANI SONO CON ME
- A suffragare il suo pensiero, il presidente del Consiglio cita gli italiani: «Gli italiani ci hanno votato e continuano a darci consenso nonostante tutti i miasmi, le calunnie e i veleni che tentano di lanciarci addosso per sommergerci. Gli italiani - prosegue Berlusconi - ne vengono fuori con un maggiore attaccamento a noi, alla nostra parte politica e a me personalmente. Io credo che gli italiani ci premino perché rispettiamo gli impegni assunti, questa è la vera moralità che abbiamo portato nella politica. Con il testo di questo decreto guardiamo al domani perché è un decreto di spinta all'economia».


Corriere.it
[Modificato da Etrusco 27/06/2009 03:17]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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