FERRARA: Che c'entra GHEDINI? mette il capo del governo in una condizione di minorità politica
Lettera di Mauro della Porta Raffo a "Il Foglio"
- Grande, abilissimo nel proporsi e nel conquistare, Silvio Berlusconi - ebbi a dirlo, suscitandone la costernazione, all'attuale ministro Sandro Bondi qualche anno fa - è molto meno capace nel campo, che dovrebbe essere specificamente suo, della comunicazione.
Lo conferma ampiamente l'atteggiamento assunto in merito alle recenti accuse dell'opposizione sui suoi comportamenti sessuali.
Negando, il Berlusca ha imitato il povero Bill Clinton ottenendo risultati analoghi e cioè cacciandosi maggiormente nei guai.
Da seguire, in casi consimili, è l'esempio dato da
un altro e precedente presidente americano, Grover Cleveland, il quale, accusato in campagna elettorale (nel 1884!) di avere un figlio illegittimo rispose ufficialmente che questi erano fatti suoi dei quali non doveva né intendeva rendere conto alla stampa.
GIULIANO FERRARA - Copyright Pizzi
Successivamente, insediato, a quanti lo rimbrottavano pubblicamente per il continuo via vai di ‘donnine' a White House, di bel nuovo ufficialmente, replicò: "Gli americani sanno di non avere eletto un eunuco!", spegnendo ogni polemica sul nascere. Mi fossi trovato io al posto di Berlusconi, avrei convocato i giornalisti per dire loro:
"Sì, fare l'amore mi piace moltissimo e adoro tutte le donne. E adesso, scusatemi, ma devo andarmene. Ho qui fuori tre signorine che mi aspettano".
Risponde Giuliano Ferrara
- Avrei fatto anch'io quello che lei suggerisce, al posto del Cav., e in più avrei chiesto un confronto con
le femministe, avrei citato Sandro Penna,
mi sarei dato per gay, e chissà cos'altro ancora.
Tutto tranne lo stillicidio di dichiarazioni dettagliate ingarbugliate avvocatesche.
A proposito. Che c'entra l'avvocato? Il solo fatto che a rispondere sia l'avvocato (e non ce l'ho con l'onorevole Ghedini, che a suo modo è un asso,
e non poteva in questo contesto che essere giocato male)
mette il capo del governo in una condizione di minorità politica.
La campagna del buco della serratura, che
trasforma sistematicamente in presunte accuse fatti penalmente irrilevanti, e che però sono indice di cadute di stile per un uomo politico,
va contrastata per quello che è, senza entrare in portineria: una campagna politica.
Lettera di Mauro della Porta Raffo a "Il Foglio" e risposta di G.Ferrara - 24 6 2009
Son sempre meno rari questi interventi di Giuliano,
forse che abbia un po' nostalgia di quando era gran consigliere di Craxi e poi di Berlusconi?
Forse vorrebbe riciclarsi tra i paladini del Cavaliere?
Beh, però anche Fini non promette affatto male
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.