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La Soap si vendica della realtà

Ultimo Aggiornamento: 30/06/2009 15:30
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30/06/2009 15:30

La moglie del giudice scrive al giornale:
quando la soap si ispira alla cronaca

Colpo di scena a «Un posto al sole»:
Silvana attacca il marito Niccolò attraverso un quotidiano





MILANO - «Egregio direttore, non è stato facile vincere la mia abituale riservatezza e chiedere ospitalità al suo giornale».
Inizia così la lettera spedita a un quotidiano nazionale dalla moglie delusa di un importante personaggio pubblico. Una missiva dura, contro un uomo dalla fama «immeritata» che nel privato è invece «egoista e mediocre». Una nuova, clamorosa puntata della vicenda Veronica Lario-Silvio Berlusconi? Macché. È il colpo di scena andato in onda sabato scorso durante la soap di Rai3 "Un posto al sole".

IL CONFRONTO - In questo caso è Silvana, la moglie del giudice Sassi, a rivolgersi a un importante quotidiano.

«Se mi sono decisa a scrivere questa lettera - afferma la donna - è per un imprescindibile bisogno di verità. Mio marito Niccolò Sassi ha fama di magistrato serio ed integerrimo. Ma è una fama immeritata».
La protagonista della soap parla di «individualismo» ed «egoismo sfrenato».
Certo: in questo caso c'è di mezzo un magistrato televisivo e non il premier.
Ma è difficile pensare che gli sceneggiatori di "Un posto al sole" non si siano ispirati alla lettera inviata da Veronica Lario a Repubblica a fine gennaio del 2007: «Egregio Direttore, con difficoltà vinco la riservatezza che ha contraddistinto il mio modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto ad un uomo pubblico, imprenditore prima e politico illustre poi, qual è mio marito». Alla Lario non erano piaciute le battute fatte dal premier ad alcune signore durante la serata dei Telegatti. La replica di Berlusconi non si fece attendere: «Scusami» disse il giorno dopo il Cavaliere, apostrofando come «bagattella di un momento» le battute che avevano infastidito la moglie.
Se un "Un posto al sole" non fosse una soap, ci sarebbe il sospetto di plagio.


29 giugno 2009
Corriere della Sera



[Modificato da Etrusco 30/06/2009 15:43]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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30/06/2009 15:30

E la soap si vendica della realtà
DI ALDO GRASSO


Quando la tv si vendica.

I noti fatti di questi mesi (ci riferiamo alle feste organizzate per risollevare il morale del Capo) spesso sono stati rubricati come soap, con un’accezione fortemente negativa.
Soap, nel linguaggio comune, ha sostituito fotoromanzo, conservando però lo stesso significato spregiativo: roba da servette.

Per anni, In Italia, si è infatti creduto che il termine derivasse dal fatto che simili opere andavano in onda «nelle ore in cui le massaie sogliono compiere i lavori domestici, so­prattutto il lavare: donde il no­me ».
Dunque, Palazzo Grazioli farebbe il verso a Palazzo Palla­dini di «Un posto al sole».
Ma la soap napoletana si nutre molto di cronaca e nella puntata di sa­bato scorso la soap si è vendica­ta della realtà
(Raitre, ore 20.35).
È successo questo: il giudice Niccolò Sassi (Paolo Giomma­relli) ha trascorso la notte con la sua nuova compagna, Elena (Valentina Pace).

Notte non del tutto performativa perché inter­rotta da una telefonata di Silva­na De Blasio (Manuela Ungaro),
che implorava il marito di torna­re da lei. Al brusco diniego scat­ta la vendetta.
Silvana scrive a un giornale una lettera confes­sione in cui racconta gli sbagli che l’uomo ha commesso duran­te il suo matrimonio.
E il tono della lettera («Se mi sono decisa a scrivere questa lettera è per un imprescindibile bisogno di verità. Mio marito Niccolò Sassi ha fama di magistrato serio ed integerrimo...») ricorda moltis­simo quella vergata da Veronica Lario («Egregio Direttore, con difficoltà vinco la riservatezza che ha contraddistinto il mio modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto ad un uomo pubblico...»).

Dopo la pubblicazione della lettera la vi­ta di Niccolò e della sua compagna diventa un inferno, bracca­ti come sono dai media.
Il gesto di Silvana avrà delle forti ripercussioni sulla carriera di Niccolò.
A causa infatti del sub­buglio scatenato dalla lettera, il magistrato viene fatto fuori dal caso che stava seguendo.
Nella soap, s’intende.


Corriere della Sera - Aldo Grasso - 30 giugno 2009


[SM=g1741324]
[Modificato da Etrusco 30/06/2009 15:35]
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