Pesce dal primo al secondo

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2015 19:05
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08/07/2009 09:21

ROMBI DI SOGLIOLE CON SALSA VERDE E GAMBERETTI

•400 g broccoletti mondati
•300 g filetti di sogliola puliti
•50 g panna
•Fumetto di pesce (anche di dado)
•4 filetti d'acciuga sotto sale
•Vino bianco secco
•Aglio
•Prezzemolo
•Sale

Tagliare i filetti di pesce a piccoli rombi. Sistemarli nel cestello di una pentola per la cottura al vapore e cuocerli per 4 o 5 minuti; salarli. Cuocere a vapore anche i broccoletti, divisi a ciuffetti, e uno spicchio d'aglio. Fare bollire 1/4 di bicchiere di vino con altrettanto fumetto. Frullare il prezzemolo, le acciughe ben pulite e l'aglio cotto poi unirli al liquido in ebollizione. Aggiungere la panna e fare addensare la salsa. Servire il pesce con i broccoletti e la salsa.

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08/07/2009 09:21

SALMONE FARCITO CON FORMAGGIO (FINLANDIA)

Per 4 persone:
•6 filetti di salmone senza pelle
•1 limone (il succo)
•6 fette di formaggio tipo Olandese
•Qualche rametto di aneto
•Qualche stelo di erba cipollina
•1 rametto di timo
•1 ciuffo di prezzemolo
•Sale
•Pepe nero

Cominciate dai filetti di salmone: salateli e pepateli.
Lavate l’erba cipollina e tagliuzzatela.
Lavate il timo e tritatelo.
Prendete un coltello affilato: praticate un’apertura a “tasca” al lato del filetto senza arrivare a tagliare fino ai due estremi, riempite la tasca con l’erba cipollina, le fette di formaggio, il trito di timo e un po’ di aneto.
Schiacciate leggermente i filetti per richiuderli, poi irrorateli con il succo di limone, avvolgeteli nella carta da forno e fateli cuocere per 15 minuti a 180°C.
Trascorso il tempo di cottura: togliete dal forno e disponete nei piatti individuali, decorate con i rametti di aneto e steli interi di erba cipollina.
Per saperne di più: il nome finlandese di questa ricetta dal gusto molto delicato è ”yrttjuustolla ta ytetty lohi”.
Questa ricetta viene di solito accompagnata da patate lesse o insalata verde.

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08/07/2009 09:22

SAN PIETRO IN SALSA AL BURRO DI OLIVE CON CREMA DI FINOCCHIO AL GRATIN

Per 8 persone:
•8 filetti di pesce San Pietro
•20 olive nere tritate
•125 g di burro
•1 scalogno
•1 cucchiaio e ½ di aceto di mele
•3 uova
•8 finocchi non troppo grandi
•100 g di parmigiano grattugiato
•4 cucchiai di panna da cucina
•2 lt di brodo di pesce
•3 rametti di timo
•3 foglie di alloro
•1 cucchiaio e ½ di pangrattato
•Sale e pepe

Mondate e lavate i finocchi, non gettate le barbe, tagliateli in quattro parti ciascuno, fateli lessare per 15 minuti circa, scolateli, eliminate l’acqua in eccesso e frullateli al mixer fino a farne una crema, incorporate le uova, la panna, il parmigiano, il pangrattato, 3 cucchiai delle barbe del finocchio messe da parte (precedentemente tagliuzzate fine) una presa di sale e una macinata di pepe, frullate ulteriormente fino a farne un composto omogeneo.
Imburrate una pirofila, versate all’interno il composto, spolverizzate con un po’ di pangrattato, aggiungete qualche altro fiocchetto di burro e mettete in forno (180°c) a gratinare per 40-45 minuti circa.
Nel frattempo mondate, lavate e tritate lo scalogno, mettetelo a macerare per 10 minuti nell’aceto di mele, poi sciacquatelo.
Il burro rimasto lavoratelo a crema amalgamandolo con lo scalogno macerato, il trito di olive, sale e pepe q.b.
Per finire: nel brodo di pesce, arricchito dal timo e l’alloro, fate lessare per 5 minuti i filetti di sanpietro poi scolate.
Servite in tavola i filetti ricoperti da 1 cucchiaio di burro alle olive posto su ciacuno e il gratin di finocchi.
Da sapere: se vi avanza un po’ di burro di olive potete conservarlo in frigo per 2-3 giorni ancora.

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08/07/2009 09:24

SEPPIE AI CARCIOFI

Per 4 persone:
•800 gr di seppie
•600 gr di carciofi
•2 spicchi d’aglio
•2 acciughe sotto sale
•3 cucchiai di olio extravergine di oliva
•1 bicchiere di vino bianco
•1 limone
•1 ciuffo di prezzemolo tritato
•sale e pepe

Lavare e pulire le seppie, svuotando completamente il sacco dei molluschi, eliminando anche gli occhi e il beccuccio al centro dei tentacoli. Tenere questi ultimi interi e affettare il resto delle seppie ad anelli di media grandezza. Pulire i carciofi, eliminando i gambi e le foglie esterne. Tagliarli a metà e svuotarli del fieno alla base, quindi tagliarli a spicchi piccoli. Spremere il limone, mescolare il succo in una ciotola con 2 bicchieri di acqua e immergervi i carciofi. Far imbiondire l’aglio nell’olio, sciacquare e pulire le acciughe, tagliarle a pezzetti e farle sciogliere nel soffritto, quindi unire le seppie e lasciare insaporire per 10 minuti. Bagnare con il vino, aggiungere i carciofi, il prezzemolo e far cuocere per 15 minuti. Salare, pepare e servire.

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08/07/2009 09:25

SFORMATO DI TROTA

Per 4 persone:


•1 trota del peso di 500 g
•2 albumi d'uovo
•1/4 di panna liquida
•40 g di burro o margarina
•2 tuorli d'uovo
•1 manciata di prezzemolo
•sale

La trota:
puliscila e lavala con cura, elimina le viscere, taglia le pinne e lessala in acqua bollente per 10 minuti circa. Poi elimina la pelle della trota e le spine, pesta la sua carne nel mortaio, bagnandola con un tuorlo d'uovo alla volta.
Prosegui:
unendo il prezzemolo alla trota, incorpora poco alla volta gli albumi, non prima di averli sbattuti leggermente, di seguito aggiungi la panna liquida e mescola delicatamente con un cucchiaio di legno per far amalgamare bene gli ingredienti.

Prendi uno stampo da budino (con il buco nel centro):
imburralo bene e versa il composto di trota all'interno, poi richiudi lo stampo con un foglio di carta oleata, imburrata e metti in forno già caldo, facendolo cuocere a bagnomaria per 45 minuti a calore moderato.

Per finire:
una volta che il composto di trota si sarà addensato toglilo dal forno, lascialo riposare qualche minuto, sformalo e portalo in tavola.

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08/07/2009 09:25

SOGLIOLE IN AGRODOLCE

Per 4 persone:

•8 filetti di sogliola 80 g di pangrattato 50 g di zucchero 1 cucchiaio di prezzemolo tritato 10 foglie di basilico 4 cucchiai di aceto di mele 2 dl di brodo 1 cucchiaio di amido di mais olio
•sale

I filetti di sogliola:
riducili a listarelle nel senso della lunghezza e passale nel pangrattato. Fai scaldare in una padella di ferro, abbondante olio d'oliva o d'arachidi se preferisci, immergi le listarelle di sogliola nell'olio bollente fino a quando non risulteranno ben dorate, toglile con un mestolo forato e mettile a sgocciolare su carta assorbente da cucina, dopo di ché aggiusta di sale.
Una precisazione:
dal momento che durante la cottura le listarelle di sogliole tenderanno ad arricciarsi, per una perfetta doratura, dovranno essere completamente ricoperte di olio.

Lo zucchero:
fallo caramellare a fuoco basso con qualche goccia di acqua, unisci l'aceto di mele e il brodo, poi alza la fiamma e fai ridurre il fondo di circa la metà.

L'amido di mais:
fallo sciogliere in pochissima acqua, versalo sulla salsa appena preparata e fai addensare tutto a fuoco vivo, mescolando continuamente, poi profuma con il prezzemolo e le foglie di basilico spezzettate.

Il piatto è pronto:
servi in tavola le listarelle di sogliola insieme alla salsa agrodolce e buon appetito!

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08/07/2009 09:26

SOGLIOLE IN SPUMA DI SCAMPI

Per 6 persone:
•6 sogliole non troppo grandi (del peso complessivo di kg. 1,5 circa)
•500 g di scampi
•2 albumi
•70 ml di panna liquida
•150 ml di vino bianco
•60 g di burro
•3 rametti di prezzemolo
•2 foglie di alloro
•1 spolverata di pepe bianco
•Sale fino

Iniziate lavando le sogliole con l’acqua corrente, dopo averle eviscerate. incidete la coda in modo da passare il coltello sotto la pelle e su per i bordi cosi’ da sollevarla. afferratela con le dita e tiratela via completamente.
Praticate un taglio al centro di ciascuna sogliola proprio tra i due filetti e con l’aiuto di un coltellino molto affilato cercate di staccare i filetti dalla lisca, ripetete l’operazione anche dalla parte opposta, poi con le forbici tagliate via la lisca alle due estremita’.
Sulla placca da forno rivestiva con della carta da forno, disponete le sogliole ricomponendole come se non fossero deliscate, e apprestatevi a preparare il ripieno.

La spuma di scampi
Praticate un taglio sul guscio degli scampi partendo dalla parte inferiore di ciascuno, eliminate le teste ed il filetto nero dell’intestino, sciacquateli sotto l’acqua corrente e asciugateli delicatamente con carta assorbente da cucina.
Lavate bene il prezzemolo, asciugatelo e spezzettatelo con le mani. qualche ciuffetto tenetelo da parte intero per decorare successivamente il piatto.
Riprendete le code degli scampi (6 di queste tenetele da parte) , mettetele nel frullatore, e frullatele grossolanamente.
Unite sempre nel frullatore, gli albumi, la panna e il prezzemolo spezzettato e questa volta frullate velocemente in modo da ottenere una spuma omogenea. aggiustate di sale e pepe e frullate ancora per una manciata di secondi.
Mettete la spuma realizzata in una tasca da pasticcere con la bocchetta a stella piccola, sollevate lateralmente i filetti superiori di ciascuna sogliola, ponete all’interno un po’ di spuma facendo attenzione a che i filetti rimangano aperti, in modo che la spuma sia ben visibile.
Accendete il forno a 170° c, aggiungete alle sogliole 100 ml di vino bianco, mettete in forno la placca e fate cuocere per circa 12 minuti.
Intanto fate bollire 1 lt di acqua in un tegame con il vino rimasto e le foglie di alloro lavate e asciugate., poi tuffatevi gli scampi interi tenuti da parte e fateli cuocere per circa 2 minuti, scolateli con un mestolo forato e metteteli in un piatto.
Mettete il burro in una ciotola e fatelo ammorbidire a temperatura ambiente, dopo di che aggiungete 1 cucchiaio di acqua fredda e lavoratelo con una forchetta fino a farne una sorta di spuma.

Preparatevi a servire in tavola
Togliete le sogliole dal forno e disponetele con accortezza sui piatti da portata, aggiungete 1 scampo intero in ogni piatto, disponendolo come meglio credete, spennellate i filetti con la spuma di burro: grazie al calore il burro si sciogliera’ sui filetti rendendoli piu’ gustosi e croccanti.
Per finire decorate il piatto con i ciuffetti di prezzemolo e … buon appetito.

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08/07/2009 09:27

SPIGOLA FRITTA IN SALSA AGRODOLCE

Per 4 persone:
•1 spigola da 1 kg
•2 cucchiai di farina
•1 dl di brodo vegetale
•2 cucchiai di zucchero
•2 cucchiai di aceto bianco
•2 cucchiai di maizena
•Olio extravergine di oliva
•Sale

Eviscerate e squamate la spigola, passatela sotto l’acqua corrente e asciugatela con carta assorbente da cucina, poi praticate dei tagli diagonali a circa 1 cm l’uno dall’altro su entrambi i lati del corpo.
I tagli devono incrociarsi tra loro fino a formare un reticolo.
Poi aggiustate di sale sia l’interno che l’esterno e passate la spigola nella farina.
Prendete il wok: mettete a scaldare l’olio al suo interno e fate friggere il pesce 5 minuti per lato, togliete dal fuoco e mettete su un piatto da portata con carta assorbente per asciugarla.
Dopo aver tolto dal wok l’olio in eccesso, versate al suo interno il brodo, lo zucchero, l’aceto bianco e stemperatevi la maizena, mescolate con un cucchiaio di legno e fate cuocere a fuoco basso fino a quando la salsa si sarà addensata.
Per finire: versate la salsa sul pesce e servite ben caldo.

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08/07/2009 09:28

TONNO SFIZIOSO

Per 4 persone:
•800 gr. di tonno a fette
•4 pomodori medi
•aceto
•limone
•origano
•olio extra vergine di oliva
•sale e pepe

Lavare il pesce, asciugarlo e spruzzare con succo di limone, poco sale e pepe. Lasciare marinare per 1 ora. Spellarlo e tagliarlo a pezzi. Condire i pomodori con poche gocce di aceto, sale, pepe, olio extra vergine di oliva e origano. Fare cuocere il tonno alla griglia, condire ogni fetta con un cucchiaio di crudaiola e servire.

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08/07/2009 09:29

TROTA SALMONATA CON MOUSSE DI ZUCCHINE

Per 4 persone:
•4 filetti di trota salmonata senza pelle
•400 gr di zucchine
•30 ml d'olio
•1 spicchio d'aglio
•1/2 bicchiere di vino bianco
•Pepe rosa
•1/2 dado
•1 scalogno
•Sale

Pulire e lavare accuratamente le zucchine. Tagliarle a rondelle. In una padella mettere due cucchiai di olio, l'aglio intero e lo scalogno con le zucchine. Rosolare il trito e far cuocere per 10 minuti a fiamma bassa e mescolare ogni tanto. Appena pronto passarlo al mixer senza il sughetto e aggiustare di sale. Mettere in caldo. Togliere le eventuali lische dai filetti. Prendere una padella larga e versarvi un filo d'olio e cuocere i filetti per 5 minuti a fuoco vivo. Voltarli con una paletta, salarli e peparli poi bagnarli con il vino, cuocere per altri 5 minuti. Appena pronti sistemarli sui piatti, completare con la mousse di zucchine. Versare sopra un filo d'olio e servire.

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03/02/2011 21:49

BRANZINO ALLE OLIVE
Dosi per 4: 1 branzino di 1 kg, 150g di
olive di Gaeta, 300g di pomodori sam-
marzano, aglio, prezzemolo, mentuccia,
olio e.v. d'oliva, sale, pepe.

Pulire il pesce, eviscerarlo e lavarlo.
Adagiarlo in una pirofila oliata e disporvi sopra ed intorno pomodori tagliati a dadolata, un trito d'aglio, prezzemolo e mentuccia, sale, pepe.
Irrorare con olio ed infornare a 180°. Dopo 10' unire le olive snocciolate e cuocere altri 10'.
[SM=x44485]

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15/05/2011 12:51

Sugherello
Il sugarello è una delle tante varietà pescate nei nostri mari di quello comunemente chiamato "pesce povero", perché non richiesto dal mercato, ma che i ristoratori più accorti e attenti, sia ai costi che alla salvaguardia ambientale, hanno cominciato a proporre.
Vive in grossi banchi nelle acqua costiere. Curiosa è l'abitudine degli esemplari più giovani di riunirsi sotto il cappello di grosse meduse per trovare riparo.


Il sugherello si pesca tutto l'anno.
Gli esemplari adulti possono raggiungere anche profondità considerevoli, mentre i più giovani stanno preferibilmente più vicina alla costa, ciò fa sì che a metodi di pesca differenti, corrisponda la cattura di esemplari differenti e di diverse dimensioni.
Il sugherello, detto anche sgombro bastardo, suro, sciuro, sauro, ecc. è conosciuto in tutte le regioni italiane.

Il sugherello rientra nella vasta famiglia di pesci denominati "pesce azzurro". si presenta con corpo affusolato, grande occhio (da cui anche occhione), grande bocca obliqua e piccoli denti aguzzi. Le carni sono decisamente saporite e sono adatte ad una grande varietà di preparazioni di cucina, inoltre sono ricche di preziosi Omega3 e di
altri nutrienti importanti.


Sugherello al vapore, carciofi e broccoli


www.alice.tv/ricetta/sugherello-al-vapore--carciofi-e-broccol
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23/02/2015 21:42

Su richiesta di Etrusco, una ricettina che è pure dietetica. Però, per venire bene, i calamari (vanno bene anche i totani) debbono essere freschi. E qui i casi sono due: o CONOSCETE davvero il pesce, oppure avete una fiducia sconfinata nel vostro pescivendolo, a livello di conoscere pure il colore delle sue mutande.
Se non si verifica nessuna di queste condizioni, usate pure del buon calamaro surgelato, da scongelare lentamente in frifo per circa 4 ore. Non sarà come quello fresco, ma non posso insegnarvi, a distanza, come si distingue un pesce (un mollusco, in questo caso) fresco da uno che, invece, non lo è. E poi, con il surgelato, diminuiscono di moltissimo le probabilità di trovare lo schifoso anisakis (nel calamaro, praticamente nulle).
Bene, ecco la ricetta:

Calamari piccanti dietetici

Che cosa malinconica la dieta! Poco sale, poco olio, roba magra…
Però non è il caso di perdersi d’animo, basta un po’ di fantasia e si potrà mangiare qualcosa che, se non è proprio ottimo, si può mangiare senza storcere il muso. Cominciamo col dissalare una bella cucchiaiata di capperini, di quelli piccoli gustosissimi. Per essere proprio sicuro di togliere tutto il sale, lasciando solo il gusto del cappero io, dopo averli abbondantemente sciacquati, li metto per 30 secondi in acqua bollente, poi li sciacquo nuovamente in acqua fredda e ce li lascio per circa 30 minuti. Intanto faccio a pezzettini due bei pomodori, come se volessi fare bruschette, li metto in una scodella capace, li condisco con pochissimo sale e un goccio di olio extra vergine d’oliva. Aggiungo 4 spicchi d’aglio e un po’ di sedano tritati, quindi del peperoncino (io ne metto tanto!) e una manciata di origano fresco, quindi i capperi. Mescolo bene, quindi lascio riposare. Metto sul fuoco una padella con acqua, sale (sempre poco!), una fetta di limone e due foglie d’alloro, quindi la porto a bollore.
Intanto pulisco il calamaro e lo taglio a striscioline, lo sciacquo in acqua dolce (in mancanza di acqua di mare!), quindi lo lesso nella padella. Appena cotto (la durata della cottura dipende da quanto il calamaro sia tosto, io mi regolo sui 12 – 15 minuti) lo scolo e lo lascio raffreddare, quindi lo mescolo all’intingolo crudo già preparato. Lascio il tutto a insaporirsi per almeno 1 ora, quindi lo porto in tavola, freddo.
Certo, il fascino del calamaro leggermente infarinato e fritto in olio bollente, servito in tavola tra limoni a quarti è un classico ineguagliabile. Ma vi assicuro che questa ricetta vi darà soddisfazioni assolutamente impreviste. Inoltre è leggerissima da digerire, e davvero ipocalorica. Con 250 gr. di calamaro mangiano comodamente 2 persone, e il contenuto calorico è davvero basso: circa 210 calorie, cioè 105 calorie a testa!

Buon appetito!

Giorgione

[SM=x44485]

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Chi sa fa. Chi non sa insegna. Chi non sa insegnare, dirige. Chi non sa neanche dirigere è del tutto incompetente; può darsi alla politica.
Giorgione (credo, nonno del forum...)

Vecchietto, sì. Ma le belle fanciulle continuo ad apprezzarle, finchè dura la Grazia Divina...

Io sono un coglione... Continuo ad esserlo anche dopo che il cainano si è ritirato. Spero per sempre.
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23/02/2015 22:39

Re:
giogio232323, 23/02/2015 21:42:

Su richiesta di Etrusco, una ricettina che è pure dietetica. Però, per venire bene, i calamari (vanno bene anche i totani) debbono essere freschi. E qui i casi sono due: o CONOSCETE davvero il pesce, oppure avete una fiducia sconfinata nel vostro pescivendolo, a livello di conoscere pure il colore delle sue mutande.
Se non si verifica nessuna di queste condizioni, usate pure del buon calamaro surgelato, da scongelare lentamente in frifo per circa 4 ore. Non sarà come quello fresco, ma non posso insegnarvi, a distanza, come si distingue un pesce (un mollusco, in questo caso) fresco da uno che, invece, non lo è. E poi, con il surgelato, diminuiscono di moltissimo le probabilità di trovare lo schifoso anisakis (nel calamaro, praticamente nulle).
Bene, ecco la ricetta:

Calamari piccanti dietetici

Che cosa malinconica la dieta! Poco sale, poco olio, roba magra…
Però non è il caso di perdersi d’animo, basta un po’ di fantasia e si potrà mangiare qualcosa che, se non è proprio ottimo, si può mangiare senza storcere il muso. Cominciamo col dissalare una bella cucchiaiata di capperini, di quelli piccoli gustosissimi. Per essere proprio sicuro di togliere tutto il sale, lasciando solo il gusto del cappero io, dopo averli abbondantemente sciacquati, li metto per 30 secondi in acqua bollente, poi li sciacquo nuovamente in acqua fredda e ce li lascio per circa 30 minuti. Intanto faccio a pezzettini due bei pomodori, come se volessi fare bruschette, li metto in una scodella capace, li condisco con pochissimo sale e un goccio di olio extra vergine d’oliva. Aggiungo 4 spicchi d’aglio e un po’ di sedano tritati, quindi del peperoncino (io ne metto tanto!) e una manciata di origano fresco, quindi i capperi. Mescolo bene, quindi lascio riposare. Metto sul fuoco una padella con acqua, sale (sempre poco!), una fetta di limone e due foglie d’alloro, quindi la porto a bollore.
Intanto pulisco il calamaro e lo taglio a striscioline, lo sciacquo in acqua dolce (in mancanza di acqua di mare!), quindi lo lesso nella padella. Appena cotto (la durata della cottura dipende da quanto il calamaro sia tosto, io mi regolo sui 12 – 15 minuti) lo scolo e lo lascio raffreddare, quindi lo mescolo all’intingolo crudo già preparato. Lascio il tutto a insaporirsi per almeno 1 ora, quindi lo porto in tavola, freddo.
Certo, il fascino del calamaro leggermente infarinato e fritto in olio bollente, servito in tavola tra limoni a quarti è un classico ineguagliabile. Ma vi assicuro che questa ricetta vi darà soddisfazioni assolutamente impreviste. Inoltre è leggerissima da digerire, e davvero ipocalorica. Con 250 gr. di calamaro mangiano comodamente 2 persone, e il contenuto calorico è davvero basso: circa 210 calorie, cioè 105 calorie a testa!

Buon appetito!

Giorgione

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Giogio come ricetta è ottima, mà almeno 4 spaghettini, rischi che il pasto dopo ti mangi il frigo, cmq uno con una dieta cosi', dimagrisce sicuro, trà l'altro ho finito 3 giorni fà il kg di ciuffetti di calamaro che avevo comprato. [SM=x44458]
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Re:
giogio232323, 23/02/2015 21:42:

Su richiesta di Etrusco, una ricettina che è pure dietetica. Però, per venire bene, i calamari (vanno bene anche i totani) debbono essere freschi. E qui i casi sono due: o CONOSCETE davvero il pesce, oppure avete una fiducia sconfinata nel vostro pescivendolo, a livello di conoscere pure il colore delle sue mutande.
Se non si verifica nessuna di queste condizioni, usate pure del buon calamaro surgelato, da scongelare lentamente in frifo per circa 4 ore. Non sarà come quello fresco, ma non posso insegnarvi, a distanza, come si distingue un pesce (un mollusco, in questo caso) fresco da uno che, invece, non lo è. E poi, con il surgelato, diminuiscono di moltissimo le probabilità di trovare lo schifoso anisakis (nel calamaro, praticamente nulle).
Bene, ecco la ricetta:

Calamari piccanti dietetici

Che cosa malinconica la dieta! Poco sale, poco olio, roba magra…
Però non è il caso di perdersi d’animo, basta un po’ di fantasia e si potrà mangiare qualcosa che, se non è proprio ottimo, si può mangiare senza storcere il muso. Cominciamo col dissalare una bella cucchiaiata di capperini, di quelli piccoli gustosissimi. Per essere proprio sicuro di togliere tutto il sale, lasciando solo il gusto del cappero io, dopo averli abbondantemente sciacquati, li metto per 30 secondi in acqua bollente, poi li sciacquo nuovamente in acqua fredda e ce li lascio per circa 30 minuti. Intanto faccio a pezzettini due bei pomodori, come se volessi fare bruschette, li metto in una scodella capace, li condisco con pochissimo sale e un goccio di olio extra vergine d’oliva. Aggiungo 4 spicchi d’aglio e un po’ di sedano tritati, quindi del peperoncino (io ne metto tanto!) e una manciata di origano fresco, quindi i capperi. Mescolo bene, quindi lascio riposare. Metto sul fuoco una padella con acqua, sale (sempre poco!), una fetta di limone e due foglie d’alloro, quindi la porto a bollore.
Intanto pulisco il calamaro e lo taglio a striscioline, lo sciacquo in acqua dolce (in mancanza di acqua di mare!), quindi lo lesso nella padella. Appena cotto (la durata della cottura dipende da quanto il calamaro sia tosto, io mi regolo sui 12 – 15 minuti) lo scolo e lo lascio raffreddare, quindi lo mescolo all’intingolo crudo già preparato. Lascio il tutto a insaporirsi per almeno 1 ora, quindi lo porto in tavola, freddo.
Certo, il fascino del calamaro leggermente infarinato e fritto in olio bollente, servito in tavola tra limoni a quarti è un classico ineguagliabile. Ma vi assicuro che questa ricetta vi darà soddisfazioni assolutamente impreviste. Inoltre è leggerissima da digerire, e davvero ipocalorica. Con 250 gr. di calamaro mangiano comodamente 2 persone, e il contenuto calorico è davvero basso: circa 210 calorie, cioè 105 calorie a testa!

Buon appetito!

Giorgione

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[SM=x44460] oggi è il tuo compleanno ma il regalo ce lo hai fatto tu a tutti noi! [SM=x44485] [SM=x44486]
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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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24/02/2015 09:26

Re: Re:
pliskiss, 23/02/2015 22:39:



Giogio come ricetta è ottima, mà almeno 4 spaghettini, rischi che il pasto dopo ti mangi il frigo, cmq uno con una dieta cosi', dimagrisce sicuro, trà l'altro ho finito 3 giorni fà il kg di ciuffetti di calamaro che avevo comprato. [SM=x44458]


Scusami, pliss, chi ti impedisce di mangiarne un kg., di questi calamari?
Poi, se proprio vuoi due spaghetti, chi ti impedisce di prendere un po' del condimento dei calamari DOPO L'UNIONE, calare alla svelta una pentola di pasta, poi passarla velocemente in padella con quel condimento, magari con l'aggiunta di mezzo bicchiere di vino a sfumare?
Chiaramente, con la pasta, il pranzo sarà un po' meno dietetico... Ma pazienza!

Comunque, sono sulla via di sperimentare delle lasagne con ricotta e gamberetti, con un po' di burro, poco gratinate. Sono ancora in fase meditativa...
G.
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Chi sa fa. Chi non sa insegna. Chi non sa insegnare, dirige. Chi non sa neanche dirigere è del tutto incompetente; può darsi alla politica.
Giorgione (credo, nonno del forum...)

Vecchietto, sì. Ma le belle fanciulle continuo ad apprezzarle, finchè dura la Grazia Divina...

Io sono un coglione... Continuo ad esserlo anche dopo che il cainano si è ritirato. Spero per sempre.
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Re: Re: Re:
giogio232323, 24/02/2015 09:26:


Scusami, pliss, chi ti impedisce di mangiarne un kg., di questi calamari?
Poi, se proprio vuoi due spaghetti, chi ti impedisce di prendere un po' del condimento dei calamari DOPO L'UNIONE, calare alla svelta una pentola di pasta, poi passarla velocemente in padella con quel condimento, magari con l'aggiunta di mezzo bicchiere di vino a sfumare?
Chiaramente, con la pasta, il pranzo sarà un po' meno dietetico... Ma pazienza!

Comunque, sono sulla via di sperimentare delle lasagne con ricotta e gamberetti, con un po' di burro, poco gratinate. Sono ancora in fase meditativa...
G.
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Mi intriga quel lasagne gamberetti e ricotta [SM=x44485] ti rubo la ricetta! senza burro però, mi dà fastidio. [SM=x44458]
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24/02/2015 10:01

Degli spaghetti era scontato, dicono che alzarsi da tavola con un pò di fame và bene, ma a me non piace.
Mi intriga quel lasagne gamberetti e ricotta [SM=x44485] ti rubo la ricetta [SM=x44458] senza burro però, mi dà fastidio.
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24/02/2015 11:12

Per la verità uno dei miei dubbi riguarda proprio l'uso del burro oppure dell'olio EVO. Ma ancora, nella mia idea, ci sono diverse cose da mettere a punto. Proverò quest'idea la prima volta che troverò della ricotta di pecora davvero "sublime" (sta diventando difficile trovarla pure in Sicilia, porco mondo!!!).
Se non è quella SUBLIME, con la sua umidità e il suo latticello particolare non mi sogno neanche di ungere la teglia. Posso soltanto mostrarti la teglia che userò, impegnata da lasagne con prosciutto, caciotta e spinaci...
Giorgione
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24/02/2015 11:15

...in questo caso ho usato un po' di béchamel (in realtà, sauce royàle) mescolata con gli spinaci. Per le lasagne gamberi e ricotta non userò béchamel...
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