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Papi è tanto amato dal Papa, ma non usa il preservativo!

Ultimo Aggiornamento: 03/08/2009 09:24
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17/06/2009 17:52

"c'è una donna che parte e un uomo che corre, forse vuole fermarla"

[SM=x44517]


Il racconto
«Incontri e candidatura
Ecco la mia verità»

Patrizia D’Addario in lista alle Comunali col PdL


Patrizia D’Addario

DAL NOSTRO INVIATO
BARI —
Patrizia D’Addario è candidata nelle li­ste di «La Puglia prima di tutto», schieramento inse­rito nel Popolo della Libertà alle ultime elezioni co­munali a Bari. Ha partecipato alle prime settimane di campagna elettorale al fianco del ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e degli altri politici in corsa per il Pdl.
Ma adesso ha deciso di rinunciare perché vuole raccontare un’altra verità.
La D’Addario ha cercato il Corriere e registriamo, con la massima cautela e il beneficio d’inventario, la sua versione, trattandosi di una candidata alle am­ministrative.

«Mi hanno messo in lista — afferma — perché ho partecipato a due feste a palazzo Grazioli. [SM=g1700005]
Ho le prove di quello che dico
e voglio raccontare che co­sa è successo prima che decidessi di tirarmi indie­tro.
Il mio nome è ancora lì, ma io non ci sono più».


Cominciamo dall’inizio. Quando sarebbe anda­ta a palazzo Grazioli?
«La prima volta è stato a metà dello scorso otto­bre ».

Chi l’ha invitata?
«Un mio amico di Bari mi ha detto che voleva far­mi parlare con una persona che conosceva, per par­tecipare a una cena che si sarebbe svolta a Roma.
Io gli ho spiegato che per muovermi avrebbero dovu­to pagarmi e ci siamo accordati per 2.000 euro. Allo­ra mi ha presentato un certo Giampaolo».

Qual era la proposta?
«Avrei dovuto prendere un aereo per Roma e lì mi avrebbe aspettato un autista. Mi dissero subito che si trattava di una festa organizzata da Silvio Ber­lusconi ».

E lei non ha pensato a uno scherzo?
«Il mio amico è una persona di cui mi fido cieca­mente. Ho capito che era vero quando mi hanno consegnato il biglietto dell’aereo».

Quindi è partita?
«Sì. Sono arrivata a Roma e sono andata in taxi in un albergo di via Margutta, come concordato. Un au­tista è venuto a prendermi e mi ha portato all’Hotel de Russie da Giampaolo.
Con lui e altre due ragazze siamo entrati a palazzo Grazioli in una macchina con i vetri oscurati. Mi avevano detto che il mio no­me era Alessia».


E poi?
«Siamo state portate in un grande salone e lì ab­biamo trovato altre ragazze. Saranno state una venti­na. Come antipasto c’erano pezzi di pizza e champa­gne. Dopo poco è arrivato Silvio Berlusconi».

Lei lo aveva mai incontrato prima?
«No, mai. Ha salutato tutte e poi si è fermato a parlare con me. Ho capito di averlo colpito perché mi ha chiesto che lavoro facessi e io gli ho parlato subito di un residence che voglio costruire su un terreno della mia famiglia.
Ci ha mostrato i video del suo incontro con Bush, le foto delle sue ville, ha cantato e raccontato barzellette.


Lei è tornata subito a Bari?
«Era notte, quindi sono andata in albergo e Giam­paolo mi ha detto che mi avrebbe dato soltanto mil­le euro perché non ero rimasta».

C’è qualcuno che può confermare questa sto­ria?
«Io ho le prove».


Che vuole dire?
«Che quella non è stata l’unica volta. Sono torna­ta a palazzo Grazioli dopo un paio di settimane, esat­tamente la sera dell’elezione di Barack Obama».

Vuol dire che la notte delle presidenziali degli Stati Uniti lei era con Berlusconi?
«Sì. Nessuno potrà smentirmi. Ci sono i biglietti aerei. Anche quella volta sono stata in un albergo, il Valadier. Con me c’erano altre due ragazze. Una la conoscevo bene. È stato sempre Giampaolo a orga­nizzare tutto».

E che cosa è accaduto?
«Con l’autista ci ha portato nella residenza del presidente, ma quella sera non c’erano altre ospiti. Abbiamo trovato un buffet di dolci e il solito piani­sta. Quando mi ha visto, Berlusconi si è ricordato subito del progetto edilizio che volevo realizzare. Poi mi ha chiesto di rimanere».

Si rende conto che lei sostiene di aver trascor­so una notte a palazzo Grazioli?
«Ho le registrazioni dei due incontri».

E come fa a dimostrare che siano reali?
«Si sente la sua voce e poi c’erano molti testimo­ni, persone che non potranno negare di avermi vi­sta ».


Scusi, ma lei va agli incontri con il registrato­re?
«In passato ho avuto problemi seri con un uomo e da allora quando vado a incontri importanti lo por­to sempre con me».

E lei vuol far credere che non è stata controlla­ta prima di entrare nella residenza romana del premier?
«È così, forse sono stata abile. Ma posso assicura­re che è così».

E può anche provarlo?
«Berlusconi mi ha telefonato la sera stessa, appe­na sono arrivata a Bari.
E qualche giorno dopo Giam­paolo mi ha invitata a tornare. Ma io ho rifiutato».

A noi la sua versione sembra poco credibile...
«Lo dicono i fatti. Berlusconi mi aveva promesso che avrebbe mandato due persone di sua fiducia a Bari per sbloccare la mia pratica.
Non ha mantenuto i patti
ed è da quel momento che non sono più volu­ta andare a Roma, nonostante i ripetuti inviti
da par­te di Giampaolo.
Loro sapevano che avevo le prove dei miei due precedenti viaggi».

E non si rende conto che questo è un ricatto?
«Lei dice? Io posso dire che qualche giorno dopo Giampaolo ha voluto il mio curriculum perché mi disse che volevano candidarmi alle Europee».

Però lei non era in quella lista?
«Quando sono cominciate le polemiche sulle veli­ne, il segretario di Giampaolo mi ha chiamata per dirmi che non era più possibile».

Quindi la candidatura alle Comunali è stata un ripiego?

«A fine marzo mi ha cercato Tato Greco, il nipote di Matarrese che conosco da tanto tempo. Mi ha chiesto un incontro e mi ha proposto la lista 'La Pu­glia prima di tutto' di cui era capolista lo zio. Io ho accettato subito,
ma pochi giorni dopo ho capito che forse avevo commesso un errore».

Perché?
«La mia casa è stata completamente svaligiata.
Mi hanno portato via cd, computer, vestiti, bianche­ria intima.
È stato un furto molto strano».


Addirittura? Ma ha presentato denuncia?
«Certamente. Ma ho continuato la campagna elet­torale.
È andato tutto bene fino al giorno in cui Ber­lusconi è arrivato a Bari per la presentazione dei can­didati del Pdl.
Io lo aspettavo all’ingresso dell’Hotel Palace. Lui mi ha guardata, mi ha stretto la mano ed è entrato nella sala piena.
Io ero in lista, quindi l’ho seguito.
Ma all’ingresso della sala sono stata blocca­ta dagli uomini della sicurezza e del partito che mi hanno impedito di partecipare all’evento».


È il motivo che adesso la spinge a raccontare questa storia?
«No, avrei potuto continuare a fare campagna elettorale e trattare con loro nell’ombra.
La racconto perché ho capito che mi hanno ingannata.
Avevo chiesto soltanto un aiuto per un progetto al quale tengo molto e invece mi hanno usata».



Corriere della Sera - Fiorenza Sarzanini
17 giugno 2009



[SM=x44466]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
17/06/2009 18:43

[SM=x44464] [SM=x44465]

[Modificato da Nikki72 17/06/2009 18:45]
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17/06/2009 19:26

Patrizia D'Addario

Patrizia D'Addario

Berlusconi fotografato il 31 maggio 2009
davanti all'ingresso dell'hotel Palace di Bari
,
alle sue spalle Patrizia D'Addario


Qualche approfondimento sulla vicenda:


1 - CIME DI RAPA GATE
Massimo Riserbo


C'è il rischio che neppure l'ultima legge bavaglio sfornata dal guardasigilli Angelino Jolie Alfano possa bastare a salvare il Cavaliere dal Cime di Rapa Gate che sta esplodendo.

La nuova legge ha un paio di provvidenziali articoletti che impediscono la pubblicazione di intercettazioni per esteso e che prevedono la galera per il giornalista che pubblica quelle da distruggere per morte dell'inchiesta. Come quelle dell'inchiesta napoletana sulle veline e Saccà, tanto per capirci.

Bene, anzi male. Ma dall'intervista della barese D'Addario al Corriere si capisce che qui ci sono video e foto e audio registrazioni ambientali (con il telefonino o altro) fatte dalla ragazza. Quindi non siamo tecnicamente di fronte alle "intercettazioni" di cui al decreto-bavaglio, ovvero quelle disposte dalla magistratura con regolare decreto.

Allora, visto che sicuramente la ragazza avrà conservato quelle preziose registrazioni in un luogo sicuro,
e visto che è logico ipotizzare che i pm baresi provvederanno presto alla loro acquisizione in quanto elementi di prova,
qui tra 6 mesi Papi Silvio rischia che quegli atti siano ampiamente pubblicabili.
Domanda di Dago: caro Angelino Jolie, non è che ora ti tocca sfornare di gran carriera un ritocchino alla tua bella legge? [SM=x44457]


2 - GHEDINI: CURIOSA COINCIDENZA D'ALEMA A BARI...
(Agi) -
"Quel giorno D'Alema era a Bari e il fatto che abbia dato questa indicazione e che poi siano usciti questa intervista e questo articolo effettivamente fa pensare.
Nella vita accadono le piu' straordinarie coincidenze, e questa e' davvero straordinaria, se e' una coincidenza. Se non lo e' lo accertera' l'autorita' giudiziaria, quando sara' il momento e quando sara' il caso".

E' Niccolo' Ghedini, intervistato da Affaritaliani, ad aggiungere: "Tendenzialmente non vogliamo mai fare nulla contro nessuno.
Vorremmo che la gente parlasse di politica e non di pettegolezzi. L'onorevole D'Alema e' una persona politicamente pregevole, mi spiace che stia trattando argomenti a lui non consoni e che quindi esca da quello che e' sempre stato il suo ruolo tradizionale, cioe' di oppositore ma interlocutore pregevole. Spero - prosegue - di non dover fare nulla contro e che la gente torni a parlare dei problemi del Paese, invece che cercare di cavalcare pettegolezzi".

Quanto all'inchiesta della procura di Bari "noi - dice Ghedini al quotidiano online - non sappiamo nulla, ma certamente non puo' essere un'inchiesta nei confronti del presidente del Consiglio. Qualsiasi ricostruzione si possa ipotizzare, ancorche' fossero vere le indicazioni di questa ragazza, e vere non sono, il premier sarebbe, secondo la ricostruzione, l'utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile".

"Strategie nei confronti del Corriere della Sera in questo momento, ovviamente, non ce ne sono, nel senso che cercheremo di approfondire queste notizie che ci appaiono completamente sprovviste di qualsiasi connessione fattuale e logica.

Dopodiche' decideremo il da farsi nei prossimi giorni", dice ancora il deputato Pdl e legale di Silvio Berlusconi. Tornando appunto alle dichiarazioni di Patrizia D'Addario, Ghedini dice: "A me pare che sia una dichiarazione di una persona che, evidentemente, e' delusa dal suo risultato elettorale e forse ha, con questa intervista, un momento di particolare notorieta'. Adesso valuteremo appieno il contenuto e poi decideremo che cosa fare. Pero' devo dire che il presidente del Consiglio e' occupato da cose molto piu' serie che non questa: colazione al Quirinale e poi a L'Aquila dai terremotati. Queste sono vicende davvero marginali".

3 - D'ALEMA: SU DI ME VERGOGNOSA SPECULAZIONE. IL MIO È GIUDIZIO POLITICO...
(Dire)
- "Si sta facendo una vergognosa speculazione.
Quello da me espresso domenica scorsa nel programma 'In mezz'ora' era un giudizio politico
- come e' stato del tutto evidente a chi ha visto la trasmissione - riferito al governo e al nervosismo del presidente del Consiglio, il quale aveva appena denunciato oscuri e imprecisati complotti contro di lui".

Lo afferma in una nota il presidente della Fondazione Italianieuropei, Massimo D'Alema, che prosegue: "Nessun riferimento, dunque, da parte mia, a vicende giudiziarie- sottolinea D'Alema- di cui non so nulla".

Per quanto riguarda, poi, "le insinuazioni prive di qualsiasi fondamento di verita' e di riscontri, mi riservo di agire su ogni piano nei confronti dei calunniatori.
Ho letto anch'io, come molti altri cittadini italiani - prosegue D'Alema - le notizie pubblicate questa mattina dal 'Corriere della sera', cui auspicherei giungessero risposte e smentite di merito, anziche' insulti e accuse rivolte a chi - come me - non ha nulla a che vedere in queste vicende".

[17-06-2009]



Patrizia D'Addario

Patrizia D'Addario

Berlusconi fotografato il 31 maggio 2009
davanti all'ingresso dell'hotel Palace di Bari
,
alle sue spalle Patrizia D'Addario


[SM=x44515]
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17/06/2009 19:36

Re:


C'è il rischio che neppure l'ultima legge bavaglio sfornata dal guardasigilli Angelino Jolie Alfano possa bastare a salvare il Cavaliere dal Cime di Rapa Gate che sta esplodendo.

La nuova legge ha un paio di provvidenziali articoletti che impediscono la pubblicazione di intercettazioni per esteso e che prevedono la galera per il giornalista che pubblica quelle da distruggere per morte dell'inchiesta. Come quelle dell'inchiesta napoletana sulle veline e Saccà, tanto per capirci.

Bene, anzi male. Ma dall'intervista della barese D'Addario al Corriere si capisce che qui ci sono video e foto e audio registrazioni ambientali (con il telefonino o altro) fatte dalla ragazza. Quindi non siamo tecnicamente di fronte alle "intercettazioni" di cui al decreto-bavaglio, ovvero quelle disposte dalla magistratura con regolare decreto.

Allora, visto che sicuramente la ragazza avrà conservato quelle preziose registrazioni in un luogo sicuro,
e visto che è logico ipotizzare che i pm baresi provvederanno presto alla loro acquisizione in quanto elementi di prova,
qui tra 6 mesi Papi Silvio rischia che quegli atti siano ampiamente pubblicabili.
Domanda di Dago: caro Angelino Jolie, non è che ora ti tocca sfornare di gran carriera un ritocchino alla tua bella legge? [SM=x44457]




L'Avv. Ghedini starà già spremendo le meningi per un nuovo Lodo D'Addario
per impedire la pubblicazione di queste nuove indiscrezioni



[SM=x44456]
17/06/2009 20:46

Re: Re:
Etrusco, 17/06/2009 19.36:




L'Avv. Ghedini starà già spremendo le meningi per un nuovo Lodo D'Addario
per impedire la pubblicazione di queste nuove indiscrezioni



[SM=x44456]





sì, ma al di là di tutto, Berlusca non può far nulla, quindi la prostituzione dov'è? poi se una donna adulta e vaccinata decide di darla a qualcuno (non a Silvio per i motivi che si sanno) in cambio di qualche vantaggio... le donne fanno così da migliaia di anni. quello che penso è che Silvio magari faceva incontrare queste ragazze con altri con cui aveva affari in corso in modo da "ammorbidirli", ma guarda che è una cosa comunissima, persino nella mia piccola città ci sono state indagini per feste private a base di donnine per facilitare l'assegnazione di appalti o la firma del tale assessore, che altrimenti forse non avrebbe firmato. qui poi c'è un tale intreccio fatale tra politica, curia e altri innominabili da far paura, ho conosciuto persone che quando parlano staccano la batteria del cellulare per essere sicuri di non essere "captati", per la serie anche i muri hanno orecchie. sarà per questo che non riesco a scandalizzarmi, cioè so che è allucinante, ma è vita quotidiana, e nella maggior parte dei casi rimane sommersa [SM=x44464]

[Modificato da Nikki72 17/06/2009 20:47]
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18/06/2009 10:02

Nikki72, 17/06/2009 20.46:


... Silvio magari faceva incontrare queste ragazze con altri con cui aveva affari in corso in modo da "ammorbidirli", ma guarda che è una cosa comunissima, persino nella mia piccola città ci sono state indagini per feste private a base di donnine per facilitare l'assegnazione di appalti o la firma del tale assessore, che altrimenti forse non avrebbe firmato. qui poi c'è un tale intreccio fatale tra politica, curia e altri innominabili da far paura,...




Possiamo anche chiudere un occhio su come si fanno gli affari tra imprenditori e buzzurri vari,
ma sarebbe meglio tenere certi bassi istinti fuori dai palazzi istituzionali e pensare alle cose serie e necessarie a risolvere le necessità degli italiani.
Altrimenti dopo 700 anni ci ritroveremmo, mutatis mudandis, ancora al solito punto:
"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!"


Per la cronaca, parte puntuale la difesa dell'Avv. Mavalà Ghedini:


L'INTERVISTA
«Il premier? Non ha mai pagato le donne»
Parla Ghedini, il legale del Cavaliere
ROMA — La frase è involuta e anche inopportuna: «Ancorché fos­sero vere le indicazioni di questa ra­gazza, e vere non sono, il premier sarebbe l’utilizzatore finale e quindi mai pe­nalmente punibile...». Parole che si riferiscono a una donna e quindi capaci di provocare più di un grat­tacapo all’avvocato-deputato Nic­colò Ghedini. Come sempre, però, il consigliere del presidente Silvio Berlusconi non si tira indietro da­vanti all’ennesimo match.
Scusi, avvocato, ma come le è venuto in mente di parlare di
«uti­lizzatore finale» quando c’è di mezzo una donna?

«Il termine 'utilizzatore finale' era riferito a una domanda di natu­ra tecnico giuridica. Il codice utiliz­za in materia varie dizioni — tra cui prostituzione, pornografia, ma­teriale pornografico — tutte conno­tate da disvalore giuridico e riferite a norme che distinguono con gran­de chiarezza diverse responsabili­tà. Ecco, si trattava dell’esemplifica­zione di uno schema giuridico». Certo. Ma, a rileggere la sua fra­se, si ha l’impressione che
la don­na sia assimilata a una bottiglia di champagne
che si porta quan­do si va a cena da qualcuno.

«Non è così, assolutamente. Mi spiace ma il linguaggio tecnico è quello: colui che riceve è l’utilizza­tore finale. Può essere un linguag­gio crudo ma è così».
Notizie dalla procura di Bari, ne ha?
«Mi pare che la procura prospet­ti che c’è un’indagine: nei confron­ti del Tarantini mica di Berlusconi. Il presidente non c’entra nulla».
Patrizia D’Addario sostiene di essere andata alle cene a palazzo Grazioli, dopo aver chiesto e otte­nuto 2.000 euro per il disturbo.
«Secondo lo schema disegnato dalla D’Addario, che a noi non ri­sulta corretto, Berlusconi sarebbe soggetto inconsapevole. Se io vado a casa del presidente e per far bella figura, presentandomi con una bel­la donna, pago un’accompagnatri­ce è difficile che lui possa saperlo».
E se l’accompagnatrice si trat­tiene dopo cena?
«Se una di queste persone doves­se avere rapporti con lui, continue­rebbe a non sapere e quindi non può avere né una implicazione di natura giuridica né morale».
Qualora la storia fosse in que­sti termini, la responsabilità è pe­nale di chi ti porta la ragazza?
«Non c’è alcuna possibilità che ci sia un collegamento tra il presi­dente e questa indagine».
Che idea si è fatto di Patrizia D’Addario?
«Dice cose prive di fondamento, a quanto mi è dato sapere. Non de­sta in noi alcuna preoccupazione se non il fastidio di doverci occupa­re di queste cose. La situazione è ri­sibile: il presidente Berlusconi, che è dedicato al lavoro h24, è uomo ricco di denari e ricco di simpatia e di voglia di vivere...».
Quindi?
«Certamente non ha bisogno che qualcuno gli porti le donne. Pensare che Berlusconi abbia biso­gno di pagare 2.000 euro una ragaz­za, perché vada con lui, mi sembra un po’ troppo. Penso che potrebbe averne grandi quantitativi, gratis. Eppoi, Berlusconi ha grande rispet­to per il mondo femminile e nessu­na attitudine a pagare una donna per avere rapporti con lui».
La D’Addario si aspettava favo­ri dall’entourage del presidente?
«Se fosse stata nell’entourage di Berlusconi non avrebbe preso 7 vo­ti con una lista civica. Dalla rappre­sentazione che dà di sé, non ne esce un profilo edificante».
Azioni legali?
«Valuteremo. Il presidente si oc­cupa di cose serie. Lo faremo quan­do ne avrà il tempo».

Dino Martirano
18 giugno 2009
www.corriere.it/politica/09_giugno_18/martirano_ghedini_inchiesta_bari_caef95e4-5bc6-11de-b8d9-00144f02aa...



[SM=g1700002]
[Modificato da Etrusco 18/06/2009 10:20]
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18/06/2009 10:04

Il nuovo filone
Il pm ha interrogato altre tre ragazze
La D’Addario ha consegnato i nastri e il video degli incontri con il premier


Patrizia D'Addario fotografata accanto a Silvio Berlusconi
(Ansa)

Ci sono almeno tre ragazze che hanno confermato di aver preso soldi per partecipare alle feste a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa.

Due sono state interrogate dal pubblico ministero a Bari, l’altra a Roma.
Hanno raccontato i dettagli, tanto che una di loro ha chiesto e ottenuto il permesso di poter andare all’estero «per un po’» sostenendo di «temere per la mia sicurezza».
Anche Patrizia D’Addario è stata ascoltata per oltre cinque ore dal magistrato Pino Scelsi.
La candidata alle elezioni comunali con la lista «La Pu­glia prima di tutto», che ha rivelato le due serate che avrebbe trascorso con il pre­mier nella residenza capitoli­na, ha poi depositato le regi­strazioni audio dei suoi in­contri e un video dove lei stessa si sarebbe ripresa con un telefonino.
«L’ho fatto —ha fatto mettere a verbale— perché così nessuno potrà smentire che sono stata lì».

Tarantini e le squillo
A gestire le ragazze sareb­be stato Giampaolo Taranti­ni
, l’imprenditore pugliese di 35 anni titolare insieme al fratello Claudio, 40 anni, di un’azienda — la Tecnohospi­tal — che si occupa di tecno­logie ospedaliere.
Per questo è stato iscritto nel registro degli indagati per induzione alla prostituzione e la scorsa settimana è stato interroga­to alla presenza di un avvoca­to.
Sono gli stessi vertici del­la Procura di Bari a confer­mare che «è in corso un’in­dagine su questo reato in luoghi esclusivi di Roma e della Sardegna», nata da al­cune conversazioni telefoni­che durante le quali lo stes­so Tarantini avrebbe trattato con le ragazze le trasferte e i compensi.
Non sapeva l’imprendito­re di essere finito sotto in­chiesta per associazione a de­linquere finalizzata alla cor­ruzione.
Secondo l’ipotesi della Guardia di Finanza la sua azienda avrebbe versato laute mazzette per ottenere appalti nel settore sanitario.

Un filone di questi accerta­menti ha coinvolto 3 mesi fa anche l’allora assessore re­gionale alla Sanità Alberto Tedesco, che per questo si è dimesso dall’incarico. Parla­va al telefono con le ragazze Tarantini, ma anche con le persone dell’entourage del premier. E quando ha af­frontato l’argomento soldi, sono scattate le verifiche.

Il patto con Patrizia
È proprio Tarantini il me­diatore che avrebbe portato Patrizia D’Addario alle due feste con Berlusconi. Le era stato presentato da un ami­co comune che si chiama Max e le disse di chiamarsi Giampi.
Di fronte al pubbli­co ministero la donna ha confermato che «per la pri­ma serata l’accordo prevede­va un versamento di 2.000 euro, ma ne ho presi soltan­to 1.000 perché non avevo accettato di rimanere.
La se­conda volta — era la notte dell’elezione di Barack Oba­ma — sono rimasta e dun­que ho lasciato palazzo Gra­zioli la mattina successiva.
Quando sono arrivata in al­bergo la mia amica che ave­va partecipato con me alla se­rata mi ha chiesto se avevo ricevuto la busta, ma io le ho risposto che non avevo rice­vuto nulla.
Il mio obiettivo era ricevere un aiuto per por­tare avanti un progetto im­mobiliare e Berlusconi mi aveva assicurato che lo avrebbe fatto.
Giampaolo mi disse che se lui aveva fatto una promessa, l’avrebbe ri­spettata ».
Il racconto della D’Adda­rio sulle modalità degli in­contri coincide con quello verbalizzato dalle altre tre ra­gazze.
Tutte avrebbero speci­ficato di essere state «contat­tate da Giampaolo che ci chiedeva se eravamo dispo­nibili a partire.
Talvolta acca­deva poche ore prima e in quel caso i biglietti aerei era­no prepagati».
Le verifiche della procura riguardano adesso gli spostamenti suc­cessivi.
Le testimoni avreb­bero infatti riferito che le modalità concordate preve­devano che, una volta giun­te a Roma, loro arrivassero in taxi fino all’albergo indica­to e da lì dovevano attende­re l’autista di Giampaolo che le prelevava e le portava a pa­lazzo Grazioli.
«Poco prima dell’arrivo — ha sottolinea­to Patrizia —, ci facevano ti­rare su i finestrini che erano sempre oscurati. Quando ar­rivavamo negli hotel ci veni­va detto come dovevamo ve­stirci:
abiti eleganti e poco trucco».

Registrazioni e video
La candidata alle comuna­li ha depositato nella segrete­ria del pubblico ministero cinque o sei cassette audio e un video che la ritrae davan­ti a uno specchio e poi mo­stra una camera da letto. In un fotogramma c’è una cor­nice con una foto di Veroni­ca Lario. Il magistrato dovrà adesso verificare l’attendibi­lità di questo materiale con una perizia che accerti se la voce incisa sul nastro è dav­vero quella del premier e se gli ambienti sono effettiva­mente interni a Palazzo Gra­zioli.
La decisione di convocare le ragazze in Procura è stata presa dopo aver ascoltato le intercettazioni telefoniche di Tarantini.
Dopo aver ver­balizzato la loro versione, so­no stati programmati nuovi interrogatori per le prossi­me settimane.
Nella lista del pubblico ministero ci sareb­bero diversi nomi:
altre gio­vani
che sarebbero state con­tattate dall’imprenditore e persone che potrebbero aver avuto un ruolo in questa vi­cenda.
L’elenco comprende i collaboratori dello stesso Ta­rantini,
ma anche i politici che avrebbero deciso di met­tere la D’Addario in lista per le comunali.
Lei ha specifica­to che non le fu mai propo­sto di andare a Villa Certosa, in Sardegna,
«però Giampao­lo mi disse che c’era la possi­bilità di andare in vacanza al­l’estero, mi pare alle Bermu­da ».
Altre si sarebbero inve­ce accordate per partecipare a feste nella residenza presi­denziale di Porto Rotondo.

Corriere della Sera - Fiorenza Sarzanini
18 giugno 2009



___________________________________________________________________



Non so, ma ho come la sensazione che questa D'Addario abbia voluto attuare una sorta di vendetta
sia per essere stata silurata nelle elezioni comunali,
sia per le promesse non rispettate sul suo progetto immobiliare. [SM=x44473]

Mai fare una promessa ad una donna se non si è più che sicuri di poterla onorare: le conseguenze potrebbero essere catastrofiche! [SM=x44497]

[SM=x44456]
[Modificato da Etrusco 18/06/2009 10:17]
18/06/2009 13:52

Re:
Etrusco, 6/18/2009 10:02 AM:



Possiamo anche chiudere un occhio su come si fanno gli affari tra imprenditori e buzzurri vari,
ma sarebbe meglio tenere certi bassi istinti fuori dai palazzi istituzionali e pensare alle cose serie e necessarie a risolvere le necessità degli italiani.
Altrimenti dopo 700 anni ci ritroveremmo, mutatis mudandis, ancora al solito punto:
"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!"




[SM=g1700002]



Infatti, il grosso problema che ci ritroviamo con Berluska è che non ha capito la differenza fra imprenditore e Presidente del Consiglio.

[SM=x44451]
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18/06/2009 19:57

A me tutte queste storie hanno davvero rotto le palle [SM=x44492]
Sarà che fra due settimane all'80% mi scade il contratto di lavoro, che ho 30 anni quasi e non ho un cazzo da poter costruire e per poter progettarmi un futuro, sarà che intorno ho gente che sta peggio di me e la cosa non mi consola, ma io le persone che danno importanza a 'ste cavolate le prenderei a calci nel culo. E a qelli che le scrivono farei anche peggio [SM=x44472]
Ma che cosa sperano di ottenere venendocele a raccontare tutte?
Se non sono riusciti ad arrestare Berlusconi finora con tutta la merda che lo circonda, credono davvero di poterlo almeno diffamare con 'ste ragazzette?

Ma basta basta bastaaaa [SM=x44511] [SM=x44511]

_________________

"Cinque anni fa la Puglia era conosciuta in Europa per inquinamento e criminalità. Oggi siamo una Regione-modello per il turismo, la cultura, la bellezza. Non abbiamo ceduto al ricatto delle imprese che volevano farci bere e respirare veleno per farci lavorare e abbiamo fatto comunque crescere l'economia. I pugliesi, oggi, sono orgogliosi di esserlo" - NICHI VENDOLA

"[...]però la tanto contestata Puglia ha dato tante soddisfazioni al suo capo: le escort a Palazzo Grazioli" - NICHI VENDOLA
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19/06/2009 01:08

Re:
!absolut.ste!, 18/06/2009 19.57:

A me tutte queste storie hanno davvero rotto le palle [SM=x44492]
Sarà che fra due settimane all'80% mi scade il contratto di lavoro, che ho 30 anni quasi e non ho un cazzo da poter costruire e per poter progettarmi un futuro, sarà che intorno ho gente che sta peggio di me e la cosa non mi consola, ma io le persone che danno importanza a 'ste cavolate le prenderei a calci nel culo. E a qelli che le scrivono farei anche peggio [SM=x44472]
Ma che cosa sperano di ottenere venendocele a raccontare tutte?
Se non sono riusciti ad arrestare Berlusconi finora con tutta la merda che lo circonda, credono davvero di poterlo almeno diffamare con 'ste ragazzette?

Ma basta basta bastaaaa [SM=x44511] [SM=x44511]




SANTE PAROLE!!! [SM=x44465] [SM=x44465] [SM=x44465]


Fino a che non verranno fuori programmi e leader alternativi, sto vecchio bauscia ce lo ritroveremo sempre tra le scatole.
Sul fatto che sia un cancro per il nostro paese siamo tutti d'accordo, ma troviamo qualcosa di alternativo, che si prenda atto della crisi reale, della mancanza totale di orizzonti per i giovani e anche per i meno giovani, e si propongano passi concreti in queste direzioni.

Anche a me non me ne fotte nulla di chi si è fottuto o meno la tale gnocca, non è questa politica, è solo gossip con il quale mai si cambieranno i governi e i loro programmi tesi unicamente a tutelare gli interessi della ristretta cerchia.
Con il beneplacito della Lega che non ha capito ancora di essere solo uno strumento in mano al padrone del vapore.
19/06/2009 01:33

Re: Re:
radcla, 19/06/2009 1.08:




SANTE PAROLE!!! [SM=x44465] [SM=x44465] [SM=x44465]



Anche a me non me ne fotte nulla di chi si è fottuto o meno la tale gnocca, non è questa politica, è solo gossip con il quale mai si cambieranno i governi e i loro programmi tesi unicamente a tutelare gli interessi della ristretta cerchia.
Con il beneplacito della Lega che non ha capito ancora di essere solo uno strumento in mano al padrone del vapore.




quoto [SM=x44462] anche se, per ipotesi, facessero dimettere Berlusca, l'alternativa quale sarebbe? Franceschini? la Finocchiaro? D'Alema? Dio ci scampi... non hanno capito che potrebbero approfittare di questi 4 anni che rimangono a Silvio per governare, per rifare la sinistra, per svecchiarla, per cercare gente nuova. e invece che fanno? si aggrappano alle gnocche del premier sperando di prenderne il posto [SM=x44463]


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19/06/2009 02:17

Re: Re: Re:
Nikki72, 19/06/2009 1.33:




quoto [SM=x44462] anche se, per ipotesi, facessero dimettere Berlusca, l'alternativa quale sarebbe? Franceschini? la Finocchiaro? D'Alema? Dio ci scampi... non hanno capito che potrebbero approfittare di questi 4 anni che rimangono a Silvio per governare, per rifare la sinistra, per svecchiarla, per cercare gente nuova. e invece che fanno? si aggrappano alle gnocche del premier sperando di prenderne il posto [SM=x44463]






A ben vedere, Franceschini, D'Alema e, soprattutto, la Finocchiaro, sarebbero anche personaggi con una buona storia politica alle spalle (perché politico non ci si inventa dall'oggi al domani, come ha fatto qualcuno, ma necessita un certo cammino, una gavetta). Però lo scorrere delle vicende negli anni passati, e la malainformazione proveniente dal padrone del vapore, li ha ormai bruciati.
Io non so se a Silvio restino davvero quattro anni per governare, mi auguro fortemente, per il bene di tutti noi italiani, che in qualche modo cada prima, comunque sia sono d'acordo con te sui nomi nuovi (e qualcuno già si intravede), dietro ai quali, però, dovranno esserci concreti programmi per affrontare la crisi reale (e non psicologica come ci vuol far credere Silvio), dare un futuro alle giovani generazioni, quindi rilancio dell'economia che non può non passare, prima, per il risanamento del debito pubblico (quindi un'attenta politica fiscale). Idem per le generazioni meno giovani, noi cinquantenni o quasi, abbiamo comunque diritto a poter competere nel mondo del lavoro.
E poi basta con questa storia dei tagli alla spesa pubblica, tutto il tagliabile credo sia ormai stato tagliato, è importante anche che il welfare funzioni a dovere (quindi sanità per tutti, rafforzamento della scuola pubblica, case popolari, trasporti, ecc...).
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Re: Re: Re: Re:
radcla, 19/06/2009 2.17:




A ben vedere, Franceschini, D'Alema e, soprattutto, la Finocchiaro, sarebbero anche personaggi con una buona storia politica alle spalle (perché politico non ci si inventa dall'oggi al domani, come ha fatto qualcuno, ma necessita un certo cammino, una gavetta). Però lo scorrere delle vicende negli anni passati, e la malainformazione proveniente dal padrone del vapore, li ha ormai bruciati.
Io non so se a Silvio restino davvero quattro anni per governare, mi auguro fortemente, per il bene di tutti noi italiani, che in qualche modo cada prima, .....




No, non ci guadagna niente a dimettersi prima (la faccia in Italia l'ha già persa e non credo che gli interessi difendere la reputazione all'estero).
L'importante è che con tutti questi ultimi scandali legali (Mills) e morali ("Ciarpame")
nemmeno i suoi YesMan avranno più il coraggio di candidarlo alla Presidenza della Repubblica,
pazienza, vorrà dire che per garantirsi l'impunità negli ultimi anni di vita dovrà sfornare un'altra legge ad personam. [SM=x44452]

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20/06/2009
Premier ormonale


Probabilmente non c'è nulla di illecito, qualcuno potrebbe dire "almeno questa volta", nella vicenda sugli incontri galanti - pare a pagamento - tra Silvio Berlusconi e alcune piacenti signorine,
«vergini che si offrono al drago» scrisse alcune settimane fa la moglie del premier Veronica Lario. Eppure un particolare emerso nelle ultime ore mi ha colpito non poco.
Berlusconi (4)

Stando alle ricostruzioni, al vaglio degli inquirenti e dunque da confermare, nella notte tra il 4 e il 5 novembre il Cavaliere avrebbe avuto il suo incontro con la escort di Bari.
Scrive Repubblica:


Si distingue la voce del presidente del Consiglio che si rivolge a Patrizia spiegandole che si assenterà per fare una doccia e mettere un accappatoio.
Il presidente invita la donna ad aspettarlo nel "letto grande".
Patrizia risponde affermativamente - "Sì nel letto grande" -
aggiungendo un dettaglio che si riferisce al letto e non risulta comprensibile all'ascolto.



[SM=x44466]

Quella del 4 novembre non è però una notte come tutte le altre.
Oltreoceano gli Stati Uniti stanno per eleggere Barack Obama
, centinaia di milioni di persone in tutto il mondo stanno seguendo un evento destinato a entrare nella storia, ma il tizio che ci governa sembra essere più interessato a seguire i messaggi ormonali che gli arrivano dalle mutande.

Sempre secondo Repubblica, alcuni componenti dello staff del premier lo sollecitano a rispettare i suoi impegni istituzionali e a presentarsi a un incontro organizzato dalla Fondazione Italia - USA per festeggiare l'importante momento di democrazia statunitense.
Una valida occasione per complimentarsi istituzionalmente con il nuovo presidente degli Stati Uniti,
ma niente: Berlusconi declina.

Era un momento storico, ma non era il compleanno di una diciottenne, del resto.


[SM=x44465]
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20/06/2009 22:37

SKY tg24 > politica



Un'altra ragazza racconta le notti di Palazzo Grazioli
Nell'ambito dell'inchiesta della procura di Bari
Barbara Montereale, 23 anni, aspirante showgirl,

conferma agli inquirenti:
"Tutti sapevamo che Patrizia D'Addario era lì come escort"
20 giugno, 2009

Link


_________________________________________________________________


2009-06-20 20:07

Berlusconi: Bari, per fonti procura indagine e' seria

BARI - Dalla procura di Bari escono allo scoperto e confermano: "L'indagine è seria".

Non aggiungono altro e se lo fanno il patto è che i microfoni siano spenti. Così arrivano le conferme che dagli atti giudiziari emerge sempre più chiaramente che Gianpaolo Tarantini aveva una scuderia di donne, anche escort, che in cambio di mille euro a serata partecipavano a feste in luoghi esclusivi, come Palazzo Grazioli e Villa Certosa. E che lui sapeva, quasi certamente da persone vicine al Cavaliere, è il sospetto degli inquirenti, quando c'erano da organizzare delle feste.

Feste alle quali hanno partecipato tante ragazze. Alle donne solitamente venivano consegnati mille euro per la sola partecipazione agli eventi. Altri mille euro andavano a quelle che si fermavano per il dopocena. A pagare - dicono quasi all'unisono le ragazze finora ascoltate dalla Guardia di finanza - era il trentaquattrenne Tarantini, sposato e padre di due bimbe, che vive tra Giovinazzo (Bari), Roma e le sontuose ville della Costa Smeralda. Perché lo faceva? "Per compiacere i politici, perché conosceva il loro punto debole", ammette chi ha letto gli atti. E uno degli uomini - viene confermato - che aveva qualche debolezza, il cui nome circola in più di un'intercettazione telefonica, è quello del vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd). Frisullo, come altri uomini politici di diversi schieramenti, conosce Tarantini, sa che l'imprenditore ha una società, la Tecnohospital, che fornisce protesi anche a strutture pubbliche, e ha con lui rapporti cordiali. Fonti vicine alle indagini si soffermano proprio sulla capacità di Gianpaolo Tarantini di piazzare ragazze a politici di un po' tutti gli schieramenti. Non è un caso, forse, che Patrizia D'Addario, l'autrice del sexy scandalo, e la sua amica Barbara Montereale, siano state candidate al Comune nella lista 'La Puglia prima di Tutto' del ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto. Tutte e due sono nella 'scuderia' Tarantini. Ma intanto le ragazze che sono state sentite nelle ultime ore - quattro in tutto, pare - escono allo scoperto, una alla volta, girano nomi per i cronisti a caccia di dichiarazioni e interviste. L'altro ieri Patrizia D'Addario, ieri Barbara Montereale, domani forse Terry o la showgirl pugliese della quale si dice che sia, tra le 'ragazze', l'unica indagata. Proprio Montereale, 23 anni, ha confermato di essere stata a feste a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa come ragazza immagine, assieme ad altre giovanissime e a D'Addario che fa - dice - "la escort di lusso". La giovane, che a Modugno (Bari) vive con la sua bimba di un anno e mezzo sostiene di aver ricevuto in regalo 10.000 euro in contanti dal premier ("che mi ha trattato come una figlia") dopo avergli confidato della sua triste storia familiare. Ma - precisa - con lui il gesto più scandaloso che c'é stato è un bacio sulla fronte che lui mi ha dato.

Parlando della D'Addario,
la 'ragazza immagine' conferma il racconto fatto al 'Corriere' dalla quarantaduenne barese, sua amica:
"Mi disse di aver passato una notte a Palazzo Grazioli
e di aver avuto un rapporto sessuale con il presidente".

Fatto questo
- scrive oggi La Repubblica - che risulta dalle cassette che D'Addario ha consegnato al pm Giuseppe Scelsi.

Dall'ascolto dei nastri si sente che il premier, mentre si trova nella sua residenza romana, invita Patrizia ad aspettarlo "nel letto grande". E Patrizia risponde:"Sì nel letto grande".



[SM=x44463] [SM=x44471]
[Modificato da Etrusco 21/06/2009 00:44]
21/06/2009 12:21

Re:
Etrusco, 20/06/2009 22.37:


Parlando della D'Addario,
la 'ragazza immagine' conferma il racconto fatto al 'Corriere' dalla quarantaduenne barese, sua amica:
"Mi disse di aver passato una notte a Palazzo Grazioli
e di aver avuto un rapporto sessuale con il presidente".





a parte che ci sono seri dubbi su questo per i fatti che sappiamo (un 73enne operato di tumore alla prostata dubito che possa esercitarsi nel kamasutra), ma poi... da quando il sesso è diventato reato? qua si parla di donne adulte che volentieri accettano regali, mica minorenni sfruttate dai magnaccia. e allora? persino dei miei conoscenti alle feste di addio al celibato hanno pagato delle donne per [SM=x44488] mentre le loro future sposine pensavano agli addobbi per la chiesa. moralmente riprovevole, ma il REATO dov'è? spiegatemelo [SM=x44460]

[Modificato da Etrusco 21/06/2009 12:35]
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Re: Re:
Nikki72, 21/06/2009 12.21:


... da quando il sesso è diventato reato? ... moralmente riprovevole, ma il REATO dov'è? spiegatemelo [SM=x44460]





Le indagini si articolano fondamentalmente sui reati ipotizzati nelle attività dell'imprenditore Giampaolo Tarantini.

Per quanto riguarda il Premier,
ormai anche molti dei suoi alleati e servitori iniziano a prenderne le distanze, biasimandone l'immoralità o l'inopportunità dei suoi vari atteggiamenti.
Anche se non avesse più regolari erezioni, ricordati che ciò non impedirebbe comunque fellatio o altri giochini erotici alla Max Mosley, etc. [SM=x44451]

Poi esistono cure efficaci anche per gli operati di prostata:

Terapia immunotissulare (SAT) – ... basata sulla somministrazione (per supposte o talvolta per microiniezioni intradermiche della componente Fab di anticorpi antitissulari specifici (ottenuti da cavalli opportunamente allevati, sensibilizzati con estratti da organi suini, i più simili per composizione a quelli umani)...
Terapia farmacologica orale – I due farmaci principali ... il sildenafil (Viagra®) e la yohimbina (Yohimbine®, Yocon®): entrambi non sono induttori dell’erezione, ma sostenitori della stessa.... Il farmaco è rapidamente assorbito e poi metabolizzato cosicché deve essere assunto circa 60 minuti prima dell’amplesso e comunque con la stimolazione erettiva in atto; il suo effetto può mantenersi per 180 minuti,...Il Tadalafil è una variante molecolare che ha una azione più prolungata ... accentua alcuni rischi tra cui quello della persistenza erettiva che può portare a priapismo.
La yohimbina migliora e concorre a sostenere l’erezione indotta normalmente poiché induce il blocco dei recettori alfa-2-adrenergici riducendo così la vasocostrizione, il tutto in modo abbastanza modesto; viene assorbita e metabilizzata molto rapidamente cosicché deve essere assunta 30 minuti prima dell’amplesso e comunque con la stimolazione erettiva in atto; il suo effetto può mantenersi per 60 minuti,...
Terapia farmacologica autoiniettiva – L’autoiniezione comporta l’impiego di un ago sottile e corto per iniettare il farmaco direttamente in uno dei corpi cavernosi, subito sotto al glande e lateralmente; il farmaco induce l’erezione in 10-30 minuti, la quale può durare anche molte ore. I due farmaci principali utlizzati sono la prostaglandina, PGE1 o alprostadil, (Caverject®) e la papaverina (Papaverina Hé Teofarma®) che sono induttori dell’erezione per azione diretta di vasodilatazione nei corpi cavernosi, dove prevalentemente si esaurisce la loro azione, entrambi ottenendo il rilassamento dei muscoli lisci dei vasi e quindi consentendo un elevato stato di afflusso del sangue; ... L’alprostadil è anche somministrabile per via uretrale con apposito gel o supposta, ma l’efficacia è molto più bassa e il fastidio spesso molto più alto.
www.andrologiaonline.it/disfunzione.php



Certamente per le avventure extraconiugali del Premier
si prefigura più un problema morale anzichè legale (senza contare che è protetto dal Lodo Alfano per qualsiasi reato possa commettere),
ma non ti dimenticare che in USA Bill Clinton, per molto meno, dovette rispondere con molto imbarazzo dinanzi all'Opinione Pubblica.


_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
21/06/2009 13:20

Re: Re: Re:
Etrusco, 21/06/2009 12.59:




Le indagini si articolano fondamentalmente sui reati ipotizzati nelle attività dell'imprenditore Giampaolo Tarantini.

Per quanto riguarda il Premier,
ormai anche molti dei suoi alleati e servitori iniziano a prenderne le distanze, biasimandone l'immoralità o l'inopportunità dei suoi vari atteggiamenti.
Anche se non avesse più regolari erezioni, ricordati che ciò non impedirebbe comunque fellatio o altri giochini erotici alla Max Mosley, etc. [SM=x44451]

Poi esistono cure efficaci anche per gli operati di prostata:

Terapia immunotissulare (SAT) – ... basata sulla somministrazione (per supposte o talvolta per microiniezioni intradermiche della componente Fab di anticorpi antitissulari specifici (ottenuti da cavalli opportunamente allevati, sensibilizzati con estratti da organi suini, i più simili per composizione a quelli umani)...
Terapia farmacologica orale – I due farmaci principali ... il sildenafil (Viagra®) e la yohimbina (Yohimbine®, Yocon®): entrambi non sono induttori dell’erezione, ma sostenitori della stessa.... Il farmaco è rapidamente assorbito e poi metabolizzato cosicché deve essere assunto circa 60 minuti prima dell’amplesso e comunque con la stimolazione erettiva in atto; il suo effetto può mantenersi per 180 minuti,...Il Tadalafil è una variante molecolare che ha una azione più prolungata ... accentua alcuni rischi tra cui quello della persistenza erettiva che può portare a priapismo.
La yohimbina migliora e concorre a sostenere l’erezione indotta normalmente poiché induce il blocco dei recettori alfa-2-adrenergici riducendo così la vasocostrizione, il tutto in modo abbastanza modesto; viene assorbita e metabilizzata molto rapidamente cosicché deve essere assunta 30 minuti prima dell’amplesso e comunque con la stimolazione erettiva in atto; il suo effetto può mantenersi per 60 minuti,...
Terapia farmacologica autoiniettiva – L’autoiniezione comporta l’impiego di un ago sottile e corto per iniettare il farmaco direttamente in uno dei corpi cavernosi, subito sotto al glande e lateralmente; il farmaco induce l’erezione in 10-30 minuti, la quale può durare anche molte ore. I due farmaci principali utlizzati sono la prostaglandina, PGE1 o alprostadil, (Caverject®) e la papaverina (Papaverina Hé Teofarma®) che sono induttori dell’erezione per azione diretta di vasodilatazione nei corpi cavernosi, dove prevalentemente si esaurisce la loro azione, entrambi ottenendo il rilassamento dei muscoli lisci dei vasi e quindi consentendo un elevato stato di afflusso del sangue; ... L’alprostadil è anche somministrabile per via uretrale con apposito gel o supposta, ma l’efficacia è molto più bassa e il fastidio spesso molto più alto.
www.andrologiaonline.it/disfunzione.php



Certamente per le avventure extraconiugali del Premier
si prefigura più un problema morale anzichè legale (senza contare che è protetto dal Lodo Alfano per qualsiasi reato possa commettere),
ma non ti dimenticare che in USA Bill Clinton, per molto meno, dovette rispondere con molto imbarazzo dinanzi all'Opinione Pubblica.






infatti Max Mosley è ancora lì [SM=x44452] io ritengo che si possa criticare Silvio per altre cose molto più consistenti che non per le eventuali donnine che si porta a casa, comunque. se l'opposizione non è stata in grado di farlo finora (e neanche nei tanti anni che è stata al governo) mi dispiace per loro ma attaccarsi alle escort adesso sembra una mossa da disperati [SM=x44464]


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21/06/2009 23:51

SPUNTA UNA RETE DI “PUBICHE” RELAZIONI
PER SOLLAZZARE IL PREMIER INFOJATO

- A BARI, TARANTINI
– A ROMA, SABINA BEGAN
– A MILANO, SBUCA TERRY DE NICOLO

- MANNAVINI, IL "FACTOTUM" DI TARANTINI IN SARDEGNA, RISULTA INDAGATO PER DROGA
- ALTRE DUE RAGAZZE INTERROGATE:
EVA A PADOVA
E L’ALTRA VIVE INVECE A PARIGI
- INTERROGATO UN GIOVANE GAY, NICK
– RONZULLI A VILLA CERTOSA (MA COL MARITO)




Giampaolo TARANTINI



1 - IL CASO ESCORT SBARCA A MILANO - UNA SECONDA INDAGATA, MARIA TERRY DE NICOLO
(PARTY EROTICI ORGANIZZATI A BARI CON POLITICI LOCALI)
Carmine Fotina per il Sole 24 Ore


Feste con escort pagate fino a 2mila euro con un'organizzazione diventata nel tempo sempre più sofisticata. Dagli interrogatori dell'inchiesta barese giungono nuove conferme alle dichiarazioni con cui la 42enne Patrizia D'Addario descriveva le serate trascorse nella residenza romana del premier Silvio Berlusconi.



BEGAN AL PARTY DI TARANTINI A BARI

Anche se Gianpaolo Tarantini smentisce di aver pagato le ragazze:«Avendo ricevuto inviti » da parte del premier «ho ritenuto di farmi accompagnare da alcune mie amiche per fare bella figura. Non ho mai corrisposto soldi ». E ancora:«Mi scuso pubblicamente con il premier per averlo involontariamente danneggiato, lui non c'entra».


Intanto una terza testimone, Lucia Rossini, 28 anni, ha raccontato agli inquirenti con diversi dettagli di essere stata a Palazzo Grazioli, rafforzando lo schema emerso negli ultimi giorni. L'inchiesta è arrivata anche a Milano, dove è stata ascoltata un'altra persona che risulterebbe indagata, Maria Teresa De Nicolo. La sua posizione è ancora da chiarire,anche se il legame con Tarantini sarebbe soprattutto da ricondurre ai party erotici organizzati a Bari con politici locali.

La pugliese "Terry", com'è nota tra gli amici,vivrebbe spesso a Milano, dove lo stesso Gianpaolo ama fare tappa fermandosi in hotel di lusso. Gli inquirenti, nel tentativo di trovare nuove conferme alla ricostruzione della D'Addario e delle altre ragazze sentite dalla Guardia di Finanza, avrebbero allargato le loro verifiche anche a Bologna e a una città francese. Tra gli interrogati sarebbe spuntato inoltre un giovane gay barese, Nick.


«C'ero, ma non sono una escort»:anche la ventitreenne Barbara Montereale ha confermato il racconto della D'Addario. Montereale, candidata alle comunali in una circoscrizione con la lista creata da Raffaele Fitto, ha raccontato di aver partecipato a delle feste sia a Palazzo Grazioli sia a Villa Certosa solo come ragazza immagine.

Aspirante soubrette, la ventitreenne di Modugno, in provincia di Bari, ha raccontato di aver ricevuto in regalo 10.000 euro in contanti dal premier («che mi ha trattato come una figlia») dopo avergli confidato le sue complicate vicende familiari. E in un'intervista a La Repubblica, la Montereale ha confermato la versione della D'Addario:«Mi disse di aver passato una notte a Palazzo Grazioli e di aver avuto un rapporto sessuale con il presidente ».

Gli inquirenti lavorano intanto anche su altri due fronti: gli scambi di cocaina e i reali obiettivi di Gianpaolo Tarantini, che potrebbe aver puntato a ottenere favori in ambito politico o negli affari.

Alessandro Mannavini,il "factotum" ingaggiato per le feste estive in Sardegna,risulta indagato per reato di droga. Il suo legale,Marco Vignola, esclude collegamenti con le vicende che collegano Tarantini al giro di escort e punta allo stralcio della posizione del suo assistito. La ricostruzione temporale degli eventi -Mannavini iniziò a lavorare in Sardegna a giugno per poi abbandonare l'incarico di collaboratore con Gianpaolo Tarantini agli inizi di settembre, prima degli eventi ai quali fa riferimento la D'Addario -andrebbe in questa direzione.

Quanto all'ex re delle protesi, è ormai Roma il suo centro di riferimento. Qui il 34enne barese, dopo l'avvio dell'indagine sulla sanità, ha trasferito residenza e uffici in due prestigiose sedi del centro. L'aspirazione confidata agli amici era quella di farsi largo nelle forniture della Protezione civile e, comunque, di diversificare ad ampio raggio come dimostra la creazione, in società con il fratello Claudio, della G.C. Consulting srl.



2 - BARI-ROMA-MILANO: UNA RETE DI "PUBICHE" RELAZIONI PER SOLLAZZARE IL PREMIER
Massimo Martinelli per Il Messaggero



Intanto gli inquirenti ipotizzano l'esistenza di una vera rete che almeno in tre città - Bari, Roma e Milano - si occupava di invitare ragazze di rappresentanza per partecipare alle feste nelle residenze del premier. In ogni città, secondo gli investigatori, c'era una persona di fiducia che garantiva la logistica; così, se Giampaolo Tarantini si era guadagnato la fama di referente per la piazza barese, a Roma e Milano c'erano due ragazze che erano in grado di fornire il medesimo tipo di servizio di rappresentanza: Sabina Began per la Capitale e Terry De Nicolo per il capoluogo lombardo.

La prima fa parte da tempo dell'entourage del premier, mentre la seconda è stata interrogata a Bari e il suo verbale di interrogatorio è stato trasmesso per competenza alla Procura di Milano, che deve valutare se ricorrano gli estremi per ipotizzare il reato di induzione alle prostituzione.


Altre due ragazze sono state interrogate ieri dagli inquirenti: una di loro, Eva, risiede a Padova e l'altra vive invece a Parigi. Intanto, la neo europarlamentare Lucia Ronzulli, indicata tra le invitate a Villa Certosa, precisa di essere sempre stata accompagnata dal marito.
(ha collaborato Grazia Rongo)




[21-06-2009]
[Modificato da Etrusco 21/06/2009 23:52]
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22/06/2009 11:57

La ricostruzione della notte tra il 4 e il 5 novembre 2008
Autoscatti a Palazzo Grazioli
La serata delle 3 ragazze
La D'Addario: «Silvio mi disse: stavolta devi restare, so del problema e voglio darti una mano, risolverò tutto»


Dal nostro inviato Fiorenza Sarzanini




BARI - Patrizia si è soffermata sui particolari delle stanze, sui quadri, ha cercato i dettagli. Loro invece hanno preferito mettersi in primo piano. Pri­ma una, poi l’altra, poi tutte e due in­sieme. Sempre nel bagno.
Ecco le fo­to scattate all’interno di palazzo Gra­zioli (GUARDA).

Nel bagno di Palazzo Grazioli:

Lucia Rossini e Barbara Montereale
si scattano fotografie all’interno di uno dei bagni di Palazzo Grazioli.
Berlusconi le ha ospitate insieme alla escort Patrizia D’Addario la notte dello scorso 4 novembre, quando si attendevano i risultati delle presidenziali americane.
Prima di entrare nella residenza romana del premier, le ragazze non sono state sottoposte ad alcun controllo:
sono state loro stesse a confermarlo di fronte ai magistrati della Procura di Bari

Ecco il riscontro a quanto rivela­to dalla D’Addario e poi confermato dalle altre due ragazze: la sua amica Barbara Montereale e Lucia Rossini, anche lei barese reclutata da Gianpao­lo Tarantini. Sono proprio loro a com­parire nelle tre foto finite adesso agli atti dell’inchiesta. Entrambe con i ca­pelli neri, Lucia è quella che indossa l’abito a sottoveste.


È la notte tra il 4 e il 5 novembre 2008. Mentre negli Stati Uniti si vota per eleggere Barack Obama, Silvio Ber­lusconi è a Roma e organizza una cena nella sua residenza privata. «Verso le 22 - come ha raccontato la stessa Pa­trizia, testimone chiave nell’inchiesta sulle ragazze a pagamento messe a di­sposizione del premier - siamo entra­ti nel salone. Eravamo noi tre donne. Oltre a Berlusconi, c’erano Gianpy e il solito pianista». Per lei era la seconda volta. Venti giorni prima aveva già par­tecipato a una festa, ma aveva rifiutato di rimanere. Quella sera sapeva invece che il suo ingaggio non poteva limitar­si alla cena. «Gianpy mi aveva avverti­ta: lui vuole che rimani. E io avevo ac­consentito», ha rivelato. Nel buffet ci sono dolci, frutta esoti­ca e champagne. «Quando Silvio è en­trato - afferma Patrizia - è venuto subito verso di me». Nella sua borset­ta ci sono il registratore e il telefonino. Ma pare evidente che anche Barbara - forse temendo di non essere credu­ta se avesse raccontato di aver trascor­so una serata a casa del premier - si fosse attrezzata per dimostrare a tutti la sua presenza.


Del resto lei stessa, avrebbe avvisato un amico fotografo che vive a Roma di appostarsi all’in­gresso di palazzo Grazioli «perché ti faccio fare un bel colpo». Promessa im­possibile da mantenere. Come ha fatto mettere a verbale Patrizia, le disposi­zione di Tarantini su questo punto era­no severe: «Quando arriviamo in pros­simità dell’ingresso, tirate su i finestri­ni dell’auto». Alla guida c’è Dino, l’autista dell’im­prenditore. Cortile, ascensore, salone. «Non ci hanno sottoposto ad alcun controllo», confermano le tre quando vengono interrogate in una caserma della Guardia di Finanza di Bari. La se­rata comincia con Berlusconi che mo­stra loro un video sulla sua visita a Bu­sh e poi alcune foto «delle sue ville, della sua famiglia e in particolare del suo nipotino». Patrizia entra nei detta­gli: «Si è seduto vicino a me e mi acca­rezzava. C’erano le guardie del corpo e io mi sentivo in imbarazzo. Lui guarda­va le altre due ma stava vicino a me. Poi mi ha sussurrato: 'Questa volta de­vi rimanere. So del tuo problema e vo­glio darti una mano. Ti manderò due persone al cantiere del residence che vuoi costruire e risolverò tutto'. Pri­ma di andare Gianpy mi aveva rimpro­verato dicendo che l’altra volta ero sta­ta troppo fredda e a quel punto ho ac­cettato».

La donna racconta che inizialmente «ci siamo spostati tutti e quattro verso la camera da letto. Barbara e Lucia sta­vano da una parte, lui era concentrato su di me». È a questo punto che le altre due vanno in bagno. Una fotografa l’altra e lo specchio rimanda la loro immagine con la macchinetta digitale in mano. Poi insieme, quasi a voler fornire la conferma definitiva della loro parteci­pazione. Quando escono, la serata di Patrizia è già stata definita e Tarantini le porta via. Si sono appena conosciu­te, ma hanno familiarizzato. E infatti si rivedono anche a Bari, effettuano nuove trasferte in coppia. È la stessa Barbara, in una telefonata con Patrizia avvenuta il 7 giugno scorso ad ammet­tere: «Sì, sì. L’altra l’ho vista. Abbiamo fatto dei lavori insieme». Gli accerta­menti svolti nelle ultime settimane avrebbero dimostrato che le due sono state ingaggiate per andare a svolgere la loro attività in un casinò della Croa­zia. E adesso si sta verificando quali al­tri appuntamenti abbia procurato loro Tarantini. Oltre alla permanenza a vil­la Certosa a metà gennaio, Barbara avrebbe lavorato in altre città, in parti­colare Venezia e Vicenza.

Della notte a palazzo Grazioli rima­ne traccia registrata su varie audiocas­sette. E anche la mattina successiva, «quando Silvio mi ha chiesto di rima­nere per fare colazione insieme», l’ap­parecchio viene messo nuovamente in funzione. «A un certo punto - raccon­ta Patrizia - è entrato un uomo con un vestito perché lui doveva fare una dichiarazione alla stampa. Io dovevo vestirmi e quindi sono andata in ba­gno». Anche lei scatta alcune foto, una che la ritrae davanti allo specchio. Ma con il telefonino aveva già immortala­to la stanza da letto. Immagini nitide che sono state consegnate al magistra­to e rappresentano il riscontro per smentire che le tre ragazze possano es­sersi accordate per fornire una versio­ne comune su quella serata. Un evento che per loro era certamente speciale.



Fiorenza Sarzanini
22 giugno 2009



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