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Papi è tanto amato dal Papa, ma non usa il preservativo!

Ultimo Aggiornamento: 03/08/2009 09:24
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22/06/2009 19:20

Palazzo Grazioli a Roma

Barbara Montereale in una camera di Palazzo Grazioli



Berlusconi attappirato

L'INCHIESTA DI BARI

Berlusconi grida al Complotto: «La D'Addario agisce su mandato preciso»

Il Premier: «Ben retribuita da qualcuno».
Lei replica: «Smentisco sia accaduto. Se ha prove, vada dai giudici»
[SM=x44455]

08:00 POLITICA
Intervista a Chi: «Patrizia escort? Non potevo saperlo.
Veronica ferita dolorosa, non so se si rimarginerà»


Famiglia Cristiana: «Decenza superata, Chiesa parli»

[Modificato da Etrusco 24/06/2009 08:53]
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25/06/2009 10:20

LA VERSIONE DEI FATTI E STRAFATTI DI PATTY DADDY [SM=g1700005]
SPARATI ALL'INGUINE DI PAPI L'APROSTATA
- ECCO LA TRANS MANILA: "Cenone A CORATO.
Anche a San Silvestro faceva marchette"
- "IL protettore?
È un signore sposato che la voleva scaricare. E lei lo ricattava"
- SBOTTAVA: "NOEMI NON SA FAR NIENTE ED È FAMOSA. IO SO FAR TUTTO, E RESTO UNA PUTTANA”
- UN corpo DA 'bugia':
"Andiamo dallo stesso chirurgo: si è rifatta tette, naso e zigomi"

Alessandro Penna per "Oggi"


Lo scandalo delle ragazze a Palazzo Grazioli, residenza privata di Berlusconi a Roma, scoppia mercoledì 17 giugno, quando il Corriere della Sera rende nota l'esistenza di un'inchiesta della Procura di Bari sulla malasanità e manda in stampa l'intervista-confessione di Patrizia D'Addario, escort barese che dice di aver passato la notte del 4 novembre col premier.

Ma Oggi ha seguito tutta la vicenda (con interviste e verifiche sul campo) fin dai primi di giugno, quando ancora la D'Addario non era stata sentita dai giudici.
Abbiamo visto nascere, crescere e poi esplodere il caso.

La ricostruzione che siamo in grado di proporre è inedita ed esclusiva.
E «decisiva»
perché fa piazza pulita dei sospetti di complotti circolati nei giorni scorsi:
lo scoop del Corriere non obbedisce a trame misteriose, ma è l'esito di un buon lavoro di cronaca e della furia di una donna che si è sentita emarginata e abbandonata.
Ecco allora tutta la storia.

Il primo incontro
Quando, giovedì 4 giugno, intorno a mezzogiorno, la incontriamo nel bar Moderno di Poggiofranco, a Bari, è vestita di nero, ha occhiali e umore scuri, il telefonino che squilla senza interruzioni, i nervi che friggono perché «mi hanno svaligiato l'appartamento e io so che non è un furto: è un avvertimento». Dice di fare l'imprenditrice, ramo costruzioni.

Dice, soprattutto, di essere stata a letto con Berlusconi a Palazzo Grazioli, di averne le prove audio («Ho registrato le sue chiamate e pezzi di dialogo delle due feste a cui sono stata») e video («filmini» girati nel bagno e nella camera da letto presidenziali), di volere «spiattellare tutto perché il premier aveva promesso di sbloccarmi una licenza edilizia e invece non si è mosso [anche se l'amica Barbara dà una versione più articolata]».

Dice di chiamarsi Alessandra, ma è Patrizia D'Addario, la escort che due settimane dopo finirà sui giornali come la donna che fa tremare il Cavaliere. La decisone di dire tutto è di fine maggio.

La rabbia
Il 31 maggio
Berlusconi è a Bari per tirare la volata all'aspirante sindaco Di Cagno.
All'hotel Palace, dove il premier tiene un applauditissimo comizio, si agita dal primo mattino la D'Addario, 42 anni, di Carbonara, hinterland barese, e vita sparsa tra Stati
Uniti, Dubai e Montenegro. Vuole parlare col Cavaliere. I «gorilla» le impediscono di avvicinarlo, anche se lei, in fondo, è una «collega» di partito, candidata alle comunali per Puglia prima di tutto, movimento del ministro Raffaele Fitto.

A noi, Patrizia dirà:
«Avevano paura che salissi sul palco, strappassi il microfono a Silvio e raccontassi qual era il mio vero rapporto con lui». Fuori dall'albergo Berlusconi la riconosce tra mille fan, forza il cordone dei bodyguard, le regala una stretta di mano e il solito sorriso con gli abbaglianti. Un «contentino» che la non placa. Tornata al Palace,
la D'Addario vede una decina di fotografi e ne sceglie uno: «Quello», ci dirà, «che a pelle mi ispirava più fiducia».
È il «nostro» Paolo Altamura.


Il nostro uomo a Bari
Altamura raccoglie Patrizia e i suoi sfoghi. Per due giorni le fa da confidente e guardia del corpo. Racconta: «Mi chiamava ogni tre ore, aveva paura, viveva in fuga.
Stavamo nella mia macchina fino alle due di notte a parlare dei suoi viaggi, dei suoi guai, di Berlusconi. Al Palace mi agganciò così: "Sei un giornalista? Allora ti racconto una storia su Silvio".
Le chiesi, ridendo: "Non dirmi che sei la seconda Noemi...". Rispose: "Molto di più".
E giù a spiegarmi. All'inizio pensavo fosse una mezza pazza. Poi ho cambiato idea».

Altamura cambia idea quando sale con Patrizia nello studio di un'avvocatessa che difende le donne maltrattate.
Guarda i video girati col telefonino a Palazzo Grazioli:
«Mostrano l'interno di una camera da letto. Un letto grande, con attorno tende bianche.
La D'Addario mi ha spiegato che servono a riparare l'intimità del premier da due telecamere. Immagini
mosse, ma chiare. Il video sfuma su una cornice e due ritratti. Nelle foto ci sono Berlusconi, Veronica e dei bambini. I nipoti, suppongo».

L'altro "filmino" ritrae il bagno:
«Tutto bianco. La telecamera fa un movimento circolare, alla fine si vede uno specchio e dentro Patrizia col cellulare in mano».
Materiale che brucia e che viene secretato dalla procura di Bari.
Altamura ci chiama. Noi lo raggiungiamo.

puzza di trappole
Dopo l'incontro con Alessandra-Patrizia, in mano abbiamo la testimonianza di una donna sull'orlo di una crisi di nervi.
L'inchiesta sugli appalti sanitari, le intercettazioni in cui il suo nome si mischia a quello di Berlusconi, sono ancora un segreto.
La sua deposizione davanti al pm Scelsi è di là da venire.

Per verificare l'attendibilità della D'Addario chiediamo di visionare i filmini e ascoltare le registrazioni, ma l'avvocatessa è irremovibile:
«Voglio tutelare la mia cliente, essere sicura che voglia davvero uscire sul giornale: se lo fa, la sua vita non sarà più la stessa».


PAtrizia D'addario Book - "oggi"

È la vigilia delle elezioni, in giro c'è l'eco di Noemi e puzza di trappole.
Lei non chiede soldi, noi naturalmente non gliene offriamo.
Temporeggiamo.
Passano 10 giorni di telefonate, verifiche, appuntamenti che Patrizia fissa e annulla.
Quando il Corriere della Sera scopre l'inchiesta sugli appalti sanitari (con costola boccaccesca), spedisce un'inviata a Bari.

L'avvocatessa, che collabora col Corriere del Mezzogiorno, la riceve.
E probabilmente riflette sul fatto che la «rapidità» di un quotidiano, in edicola poche ore dopo l'intervista, avrebbe meglio protetto la sua cliente.
È la notte del 16 giugno.


palazzo Grazioli
Il 17 giugno
, il Corriere srotola il racconto di Patrizia.
L'imprenditore Gianpaolo Tarantini che la «recluta»,
il volo per Roma con due ragazze di Modugno,
la sosta in un hotel per «mettersi eleganti, ma con poco trucco»,
l'autista Dino «che ci porta a Palazzo Grazioli»,
il Premier che è come in Tv: «Simpatico, affascinante, guascone».



PAtrizia D'addario Book - "oggi"

La prima volta, a metà ottobre, Patrizia incassa 1.000 euro, ma non si ferma per la notte.
È questo rifiuto, forse, la molla che accende la curiosità di Berlusconi, che gli fa preferire, tra tante ragazze più giovani e belle, proprio Alessia, il nome di copertura con cui gli si presenta Patrizia. Passano una decina di giorni e il presidente del Consiglio prenota un altro incontro. «Da soli», precisa lei. L'appuntamento è per il 4 novembre, la notte di Obama.

La escort ripercorre con noi le ore passate sotto al piumino, le docce continue
, le assenze di Silvio che le consentono di scattare foto e girare video tremolanti «perché avevo paura di essere scoperta».
Come paga, la promessa che sapevamo: «I soldi non mi interessavano, ne faccio abbastanza per conto mio. Silvio disse che avrebbe sbloccato una pratica burocratica. Stavo costruendo una villa nel quartiere di Japigia, volevo trasformarla in un residence, il sogno di mio padre. L'ufficio urbanistico negava l'autorizzazione, mi serviva un intervento dall'alto».


PATRIZIA D'ADDARIO -AL CENTRO- CON L'AMICA ROBERTA E MANILA GORIO - IL TRANS - "Oggi"

il ritratto
A leggere i quotidiani, Patrizia D'Addario pare quel che la Russia sembrava a Churchill: «Un rebus, avvolto in un mistero, chiuso dentro a un enigma». Ci si può fidare solo dei documenti: la sua carta di identità dice che è nata il 17 febbraio 1967, lo stato di famiglia che ha una figlia, Elisabetta, oggi tredicenne. Il resto è un tourbillon di identità e nomi
che cambiano a seconda dell'interlocutore e del mestiere.

È Patricia Brummel negli anni in cui prova a sfondare in Tv e si mantiene come prostituta. Diventa Phoebe Barbieri quando vola in America a fare l'assistente di maghi e illusionisti. Tra i clienti che pagano la tariffa di 2.000 euro, è nota come Ivana. A Berlusconi dice di chiamarsi Alessia, a noi Alessandra.


LA D'ADDARIO CON L INVIATO DI OGGI IL 4 GIUGNO A BARI - "oggi"

Patrizia Coca è l'ennesimo travestimento anagrafico e sulle sue origini circolano tre versioni:
la prima professionale (ha fatto l'estetista in un centro relax chiamato Coca),
la seconda pubblicitaria (ha recitato in un paio di spot Coca Cola)
e la terza stupefacente.
Dopo l'intervista al Corriere, la donna dai mille nomi è sparita.
Non per noi. Le abbiamo chiesto di abbozzare un'autobiografia.

"questa è la mia vita"
«Sono nata a Bari. Ho la licenza media. La scuola l'ho lasciata al primo anno di liceo. A 15 anni ho cominciato a lavorare come modella. Poi mi sono innamorata di un ingegnere di Roma.
Mi sono trasferita nella capitale, la nostra storia è durata 10 anni. Quando è finita, sono tornata a Bari, dove ho conosciuto il ragazzo che sarebbe diventato il padre di mia figlia.

Il rapporto è naufragato perché lui non voleva riconoscerla.

Qualche mese dopo, ha cambiato idea e ha dato alla bimba il suo cognome.
Ci siamo rimessi insieme, ma è durata un anno:
mi tradiva, non sono riuscita a perdonarlo. Allora sono volata negli Stati Uniti, base a Miami. Sono stata l'assistente del grande David Copperfield, che avevo conosciuto a un congresso di maghi a Losanna. In America sono rimasta 2 anni.


BODY GUARD DEL CAV. LA BLOCCA A UN COMIZIO IL 31 MAGGIO - "Oggi"

Quando è morto mio padre, sono tornata a Bari.
Dopo un anno, ho conosciuto l'uomo che mi ha stravolto la vita.
Un amore folle, pieno di botte e di denunce. Dopo 5 anni, mi ha avviato a fare la escort. È la persona che mi ha messo la mania di girare col registratore: per liberarmi di lui, l'ho registrato e denunciato. Volevo cambiare vita, fare l'imprenditrice, costruire un residence.

Al Comune facevano resistenze,
Silvio mi aveva promesso di intervenire.
Non l'ha fatto
e io mi sono sentita ingannata e tradita:
per questo ho vuotato il sacco.

La politica? È una strada che ho tentato due volte: nel 2004, col centrosinistra [nell'Udc, prese 2 voti, ndr], ora nel partito di Fitto [7 voti, ndr]». Il resto è cronaca di questi giorni.



Intervista a Manila Gorio:
«Patrizia? Difficile da gestire, capace di tutto. Ma non vorrei parlarne male: è una delle mie migliori amiche». Ci accoglie così Manila Gorio, conduttrice trans di solida fama regionale, titolare di un'agenzia di spettacoli. La incontriamo nel suo studio a Triggiano, fuori Bari. È un vulcano di aneddoti, una «testimone» importante perché informatissima: «Avremo fatto 200 serate insieme. La piazzavo nei miei show: cantava, ballava. Su di lei potrei raccontarvi molto».


PAtrizia D'addario Book - "Oggi"

L'incursione a Uomini e Donne, per esempio. «Ce la accompagnai due anni fa. Lei era una delle corteggiatrici.
Ne combinò una delle sue. Per stupire il tronista, tentò un gioco di prestigio col fuoco e si incendiò il vestito.
[SM=x44457]
La De Filippi ci cacciò», ricorda Manila.
O la festa dell'ultimo capodanno a Corato:
«Cenone tragicomico. Patrizia stava a tavola 10 minuti, si alzava e spariva 2 ore.
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Quando tornava, aveva sempre un vestito diverso:
anche a San Silvestro faceva marchette».


L'uomo che l'ha trasformata da modella in escort, giura la Gorio, non esiste: «Macché protettore! È un signore sposato che la voleva scaricare. E lei lo ricattava.
Un po' la capisco:
ha sofferto tanto. La sua famiglia è uno sfacelo, il padre è morto e uno dei fratelli si è suicidato. E la figlia: neppure 13 anni, sempre truccata, già coi tacchi alti... Meno male che c'è la nonna, una signora per bene».

Pure il corpo della D'Addario sarebbe una «bugia»: «Andiamo dallo stesso chirurgo:
si è rifatta tette, naso e zigomi. Per questo dimostra la metà degli anni che ha», confida Manila. Che coltiva dubbi pure sulle ragioni che hanno spinto Patrizia a parlare: «Lei dice che si è vendicata per una pratica edilizia. Sarà...Io so che quando vedeva Noemi
in Tv o sui giornali, sbottava: "Non sa far niente e sta diventando famosa. Io so far tutto, e resto una puttana"».


Alessandro Penna per "Oggi" [24-06-2009]
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26/06/2009 13:44

PAPI, MI FAI UN SAFFO!
– DOPO ZOCCOLE, TRANS E GAY

SBUCANO PURE DUE ESCORT LESBICHE
– "nel salone proiettarono un lunghissimo video. incontri, comizi, una folla che cantava "Meno male che Silvio c´è".
Tutte le ragazze, a quel punto, fecero la "ola"...

Carlo Bonini e Conchita Sannino per "la Repubblica"


Patrizia D´Addario infila la mano nella borsa. Ne estrae il registratore più noto d´Italia. Ha un sorriso teso: «Se registrate voi, registro anch´io...». «Io lo faccio sempre. Grazie a questo registratore ho potuto vedere condannato l´uomo che abusava di me. Io non ricatto. Dico la verità. Ma nella vita, spesso, per farti credere servono delle prove». Patrizia accetta di parlare con "Repubblica" a una condizione. «Eviterò di affrontare i dettagli dell´inchiesta».



Il Presidente del Consiglio dice: «Quella donna? Ne ignoravo il nome e non ne avevo in mente il viso».
«Se avessi voglia di scherzare, direi che non ricorda perché girano troppe ragazze che mi somigliano tra Palazzo Grazioli e, a leggere i giornali, Villa Certosa. Invece io la faccia di quell´uomo me la ricordo bene. L´ho avuta troppo vicina per dimenticarne i dettagli. Ma non ho voglia di scherzare. Mi stanno massacrando».

Lei stessa ha detto di essere una escort.
«Avrei potuto continuare a fare quella vita senza svelarmi e prendermi le buste del Presidente con 10 mila euro. Io, invece, quando ho capito di essere stata ingannata, ho deciso di ribellarmi. Io sono l´unica che ha il coraggio di dire il mestiere che fa. Le altre tacciono, frequentano Papi, incassano le buste, fanno carriera e chiedono rispetto».


Partiamo dall´inizio. Lei ha detto che a presentarla a Gianpaolo Tarantini è stato un amico comune, tale "Max". E´ Massimiliano Verdoscia?
«Non lo so. Io lo conoscevo come Max».

Può chiarire quanti soldi ha avuto in totale per i due incontri a Palazzo Grazioli?
«Mille euro. Li ho avuti solo la prima volta per partecipare alla cena a Palazzo Grazioli. La seconda volta, quando sono rimasta tutta la notte, non ho avuto nulla. Se non la promessa che sarei stata aiutata a costruire finalmente quel residence per il quale ho carte in regola e ho pagato già per ben quattro volte gli oneri di edificabilità».


bari, abitazione di daddario

Andiamo alla prima volta a palazzo Grazioli. Metà ottobre 2008.
«Io, a differenza di Silvio Berlusconi, ricordo ogni dettaglio. Quando arrivai saranno state le 22. Presi l´ascensore. Attraversai un lungo corridoio che si apriva in un salone dove trovai già molte ragazze. Altre arrivarono dopo. In totale saremmo state una ventina».

Ne conosceva qualcuna?
«Alcune ricordavano dei volti televisivi. In realtà, mi colpì un altro particolare».

Quale?
«Mentre la gran parte di noi, come ci era stato detto, indossava abiti neri corti - il mio era di Versace - e trucco leggero, due ragazze che stavano sempre vicine, avevano pantaloni lunghi. Ho saputo, ascoltando quello che dicevano in pubblico, che erano due escort lesbiche che lavoravano sempre in coppia».

C´erano ragazze minorenni?
«Non mi misi a chiedere le età».

C´erano ragazze straniere?
«Mi sembrarono tutte italiane. E tutte mostravano, a differenza mia, una grande familiarità con la casa e il Presidente. Lo chiamavano tutte "Papi"».


Lei non lo chiamava Papi?
«Io lo chiamavo Silvio. Mi disse di getto: "Come sei carina". Aveva una camicia nera. Quando si sedette notai i tacchi delle scarpe. Volle che mi sedessi accanto a lui nel salone con divani, dove proiettarono un lunghissimo video. Si vedevano i suoi incontri con i leader internazionali, i comizi, una folla che cantava "Meno male che Silvio c´è". Tutte le ragazze, a quel punto, fecero la "ola"».

E lei?
«Ero distratta da un barboncino bianco che leccava i miei piedi e quelli del Presidente. Lui lo chiamava "Frufrù" e mi disse che glielo aveva regalato la moglie di Bush».

Quanto durò il video celebrativo?
«Fu lunghissimo. Il Presidente si alzava per chiedere champagne e focaccine. Poi, finalmente andammo in sala da pranzo. Un tavolo lunghissimo su cui volteggiavano tantissime farfalle. Di tulle, carta velina e altro materiale. Di vari colori. Farfalle ovunque, attaccate ai centro tavola e ai candelabri. Ho fatto indigestione di farfalle. La cena andò avanti fino all´alba. Ma non una cena da gourmet. Bresaola con sottaceti. Tagliatelle ai funghi. Cotolette con le patate. Torta di yogurth, che poi fu la cosa che mi piacque di più. Ne presi tre porzioni. Era morbida, come quelle della nonna».


Una cena così non può finire all´alba.
«Ci si interrompeva continuamente. Per canti, balli, barzellette. Berlusconi usò anche una storiella per parlare di me. Mi fissava e diceva. "Conosco una ragazza che non crede più agli uomini. La farò ricredere.
La andrò a prendere con il mio jet privato". Poi, con il Presidente ballai. Un lento suonato dal pianista della casa. Era "My way". Ballammo molto vicini. Non si ricorda il mio volto?».

Quando lei andò via, qualcuna delle ragazze rimase?
«Non posso rispondere. Posso solo dire che era quasi mattina».

Il presidente dice: «Mi è stato insegnato a non andare a dormire se c´è anche un solo documento di cui occuparsi sulla scrivania».
Lei ricorda se il Presidente si è assentato per esaminare qualche dossier? Per rispondere a qualche telefonata?
«Il Presidente ci parlava di molte cose del suo lavoro. Ma si è alzato soltanto per prendere i regalini. Ci teneva a distribuirli lui. Noi aprivamo e c´era l´obbligo di indossarli. Le solite farfalline, tartarughine, bracciali, collanine, anelli».


daddario

Che sensazione le rimase di quella sera?
«Un harem. Anzi. Gli harem sono una cosa seria che io conosco bene.
Perché sono stata tre volte a Dubai. Gli sceicchi, a modo loro, rispettano le loro mogli. Se ne circondano, le precedono, ma le mostrano con orgoglio. Quello che vidi, invece, non mi piaceva. Esisteva solo lo sceicco: lui».


Ha mai sentito parlare di Noemi Letizia?
«Dopo la nota vicenda, sì. Ma non posso entrare nei dettagli. In generale, ripensando a quella storia, posso solo dire che non ho parole».


daddario

Lei tornò a Palazzo Grazioli la sera del 4 novembre. Tarantini disse "lui vuole te".
«Evidentemente si ricordava di me».

E´ la sera in cui resta l´intera notte. La notte dell´elezione di Obama, durante la quale, inutilmente si cerca di tirare fuori dalla stanza il Presidente. Almeno fino alla colazione.
«Su quella notte non posso dire».

Ma è vero che lui la invitò a rimanere per la colazione?
«Sì. Non in sala da pranzo. Fu una cosa più intima».


La accusano di aver ordito un complotto a pagamento. La definiscono una «ricattatrice».
«E´ ridicolo. In questa storia non ho mai preso un soldo da nessuno. Ho deciso di parlare il 31 maggio. Quando capii di essere stata ingannata. Che nessuno mi avrebbe aiutato nel mio progetto di vita: la costruzione del residence. Il premier era a Bari. Mi riconobbe e mi salutò. Poi, mi fece bloccare dalla scorta, nonostante fossi una delle sue candidate. Per altro, riconobbi chi mi fermò. Uno degli uomini della scorta che avevo visto a palazzo Grazioli fare altre cose».

Cosa?
«Guardarmi la sera del 4 novembre mentre il Presidente, seduto su divano, mi accarezzava esplicitamente».


Quindi decise quel giorno?
«Fu l´ultima goccia. Parlai subito con un fotoreporter di "Oggi". Ma c´era già stato dell´altro».

Il furto nel suo appartamento?
«Stranissimo furto.
Avvenne in maggio. Pochi giorni dopo che avevo confidato a un amico che ero in possesso delle registrazioni dei miei incontri con il Presidente».



PATRIZIA DADDARIO

L´amico era Gianpaolo Tarantini?
«No. E non ne posso fare il nome».

Cosa rubarono?
«Computer, cd musicali, tutta la biancheria intima, i miei vestiti di Versace, compreso quello che avevo indossato a Roma. Mi spaventai e cominciai a capire».


Per questo motivo cercò un avvocato?
«Cercai un avvocato per l´intervista che volevo fare con "Oggi". Poi non se ne fece nulla e il mio avvocato rimase accanto a me quando, con mia grande sorpresa, l´8 giugno venni convocata come testimone dal pm».


L´inchiesta ha accertato festini organizzati in cinque residenze con esponenti politici locali.
«Non ho mai partecipato».

Ha frequentato il vicepresidente della Regione, il Pd Sandro Frisullo?
«Non so chi sia».

Carlo Bonini e Conchita Sannino per "la Repubblica" 25-06-2009
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26/06/2009 13:56

"DIMEZZATO IL CACHET
PERCHÉ PATTY AVEVA RIFIUTATO UN’ORGIA A 3 CON BERLUSCONI"...


Giangavino Sulas per "Oggi"



«Patrizia aveva deciso da tempo di scatenare la guerra a Berlusconi. Ha aspettato il momento favorevole. È scoppiato il caso Noemi e lei, al telefono, mi ha avvertita: "Quella stronzetta non ha fatto nulla ed è diventata famosa. E io? Con quel che ho fatto! Con le prove che ho! Ho tutto per rovinarlo. A proposito, tu Barbara, le foto che abbiamo scattato in bagno a palazzo Grazioli le hai ancora vero?"».

Barbara Montereale ha 23 anni, un corpo da modella e un sorriso triste. La vita con lei non è stata generosa. Ha sofferto maltrattamenti, povertà e ingiustizie, anche in famiglia.
Malgrado ciò ha studiato e lavorato sodo. Si è diplomata all'Istituto alberghiero di Bari, ha praticamente mantenuto la sua famiglia facendo la cameriera, la modella per abiti da sposa e poi, appena è esplosa la sua bellezza, ha capito che poteva guadagnare di più facendo la ragazza immagine.

Due anni fa, nella stagione estiva al Billionaire di Flavio Briatore, a Porto Cervo, ha incassato 17 mila euro: «Ma non mi sono mai prostituita. Neppure quando andavo in crociera sui panfili degli sceicchi».

La incontriamo in una pasticceria di Modugno, il paesone a pochi chilometri da Bari dove vive con la sua bambina di un anno e mezzo. Barbara infatti è una ragazza madre. Oggi l'ha incontrata e scoperta per primo: due anni fa l'avevamo notata al Billionaire con Emilio Fede, Briatore e altri personaggi. Il collegamento è stato facile: è pugliese di Bari come Patrizia D'Addario, lavora in un certo ambiente, vuoi vedere che la conosce? Glielo abbiamo chiesto, e lei ci ha risposto così: «Certo che la conosco. E bene. Anche se credevo fosse un'amica e invece mi ha tradita».

Barbara è una delle tre ragazze che hanno frequentato palazzo Grazioli, la residenza romana del premier. Avrebbe custodito il suo segreto se non fosse scoppiato il «Patriziagate» e la signora D'Addario non avesse fatto le sue clamorose rivelazioni: «Perché Silvio (così lo chiama confidenzialmente, ndr) con me è stato un padre affettuoso e generoso. Non mi ha mai mancato di rispetto, non mi ha mai fatto una proposta indecente. Per lui ho solo una grande riconoscenza».

Vuole fare chiarezza e inviare un messaggio a Patrizia, la protagonista dello scandalo: «Ho capito che stava per scoppiare la bufera quando ho saputo che Patrizia aveva fatto il giro dei fotografi di Bari e della provincia a rastrellare le sue fotografie. Voleva farle sparire. Non c'è riuscita. Mezza Bari conosce il suo mestiere. Sa come vive. E io adesso la denuncio perché mi ha trascinata in questa vicenda, rovinandomi. Io non sono una escort, non ho mai fatto la prostituta. Ho sempre lavorato onestamente. E invece lei mi ha messo sullo stesso piano, anzi ha detto esplicitamente che anch'io ho venduto il mio corpo. È una infamia. E pensare che diceva di essere mia amica.

Abbiamo persino fatto una vacanza assieme a Dubai. Ne ho parlato con il mio avvocato e abbiamo deciso di presentare denuncia. Io lavoro onestamente come modella per abiti da sposa e come ragazza immagine. Non mi sono mai prostituita. Neppure con il presidente del Consiglio».

Patrizia, Barbara, Lucia e chissà quante altre. Adesso scoppia la guerra fra le ragazze (reclutate da Gianpaolo Tarantini) che hanno frequentato la residenza romana del premier e, alcune di loro, anche Villa Certosa. Tutte contro tutte, o meglio tutte contro Patrizia.


«Lei racconta molte bugie», ci dice Barbara. «Prima infatti mi aveva confidato che non aveva voluto essere pagata preferendo un intervento di Silvio per sbloccare l'edificabilità di un suo terreno alla periferia di Bari. Poi ha cambiato versione, raccontandomi che le era stato dimezzato il cachet, da 2 mila a soli mille euro perché aveva rifiutato un'orgia a tre sul letto che Putin aveva regalato a Berlusconi.

La verità è che quando ha saputo che io ero stata invitata a una festa, a metà gennaio scorso, a Villa Certosa, è diventata una furia. Ha chiamato Gianpaolo ed è stata esplicita: "Gliela farò pagare". A me disse la stessa cosa. Da tempo quindi preparava lo scandalo».

Non è vero quindi che se l'è presa solo perché, quando Berlusconi è stato a Bari prima delle elezioni, lei pur essendo candidata in una lista contigua al Pdl, non è stata lasciata entrare alla convention? «Guardi che a Patrizia della candidatura non importava nulla. A lei è sempre interessato agganciare clienti facoltosi. Vuole sapere quante preferenze ha preso? Sette! Io, che ero stata invitata da lei a candidarmi nella stessa lista, ho avuto 91 preferenze. Ma a me tutto questo non interessa. Sono problemi di Patrizia. A me interessa non essere infangata: lei si prostituiva, io no».

UN BACIO IN FRONTE
«A me Silvio non ha mai chiesto niente di sconveniente. Con me è stato affettuoso e comprensivo. Una sola volta mi ha dato un bacio in fronte. È successo a Villa Certosa.
Il presidente ha l'abitudine di chiudere le feste invitando le ragazze ospiti a scegliere dei piccoli gioielli, disegnati da lui, che fa trovare su un tavolino e che regala generosamente.



Le 4 invitate a Palazzo Grazioli a destra Patrizia D Addario e Barbara Montereale


Le ragazze di solito si precipitano per prendersi quelli più belli.
Io in quell'occasione ero triste e pensierosa e non mi avvicinai al tavolo. Lui mi notò, si avvicinò e mi chiese perché. Gli dissi che ero angosciata, la mia bambina non stava bene, i genitori non mi hanno mai aiutata, non facevo fronte a tutte le spese. Silvio mi consegnò, con discrezione, una busta dicendomi: "Per qualche mese almeno non avrai problemi". Mi strinse il viso fra le mani e mi baciò sulla fronte come fa un padre. In quella busta c'erano 10 mila euro».

Giangavino Sulas per "Oggi" [25-06-2009]
26/06/2009 15:40

Re:
!absolut.ste!, 18/06/2009 19.57:

A me tutte queste storie hanno davvero rotto le palle [SM=x44492]
Sarà che fra due settimane all'80% mi scade il contratto di lavoro, che ho 30 anni quasi e non ho un cazzo da poter costruire e per poter progettarmi un futuro, sarà che intorno ho gente che sta peggio di me e la cosa non mi consola, ma io le persone che danno importanza a 'ste cavolate le prenderei a calci nel culo. E a qelli che le scrivono farei anche peggio [SM=x44472]
Ma che cosa sperano di ottenere venendocele a raccontare tutte?
Se non sono riusciti ad arrestare Berlusconi finora con tutta la merda che lo circonda, credono davvero di poterlo almeno diffamare con 'ste ragazzette?

Ma basta basta bastaaaa [SM=x44511] [SM=x44511]




Notevole! [SM=x44452]
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14/07/2009 19:26

LE AVVENTURE DEL SUPER SOLLAZZATORE TARANTINI
– LE ESCORT NON VENIVANO RECLUTATE SOLO IN PUGLIA:
SU 19 PUPE LA METà VIENE DA ALTRE PARTI D’ITALIA
– LE VISITE DI GIAMPI (CON 3-4 MIGNOTTE) PER CURARE IL TORCICOLLE DI SILVIO
NEL CENTRO ESTETICO DI TODI…


Articolo di Gabriella De Matteis e Giuliano Foschini

Da Bari a Milano. Passando per Roma.
Gianpaolo Tarantini non reclutava le sue ragazze soltanto in Puglia.

Al contrario, la sua agenda era centrata prevalentemente in altre regioni italiane: delle 19 accompagnatrici individuate dagli investigatori più della metà infatti non sono baresi o pugliesi.


Giampaolo TARANTINI

Il dato emergerebbe chiaramente delle intercettazioni telefoniche che in questi giorni stanno analizzando i militari della Guardia di Finanza.
In alcune si farebbe riferimento anche alla seconda visita di Silvio Berlusconi nell'health center di Marc Messeguè, a Melezzole, vicino Todi, dove il premier si sarebbe "rifugiato" per due volte tra settembre e novembre del 2008.

In almeno una di queste due situazioni - come ha ricostruito il settimanale l'Espresso - è passato dal beauty center anche Tarantini.
E non era da solo:
"Gianpi", così come usava fare quando era invitato dal premier, si sarebbe fatto accompagnare da tre, forse quattro ragazze.

La magistratura sta valutando se ascoltarle tutte.
Ipotesi questa che però al momento sembra poco probabile: agli atti ci sono le testimonianze di almeno quattro donne (Patrizia D'Addario, Maria Teresa De Nicolò, Lucia Rossini e Barbara Montereale) che raccontano di essere state pagate da Tarantini per partecipare alle feste di Berlusconi.

Tanto basta agli investigatori per contestare il
reato di favoreggiamento della prostituzione per il quale, tra gli altri, Tarantini è indagato.
Al momento, all'imprenditore barese viene contestata anche l'associazione finalizzata alla truffa e la cessione e il trasporto di sostanze stupefacenti:
l'indagine è ancora aperta ma sarebbe vicina alla chiusura.

Chiusa da qualche giorno, sette anni dopo essere cominciata, è invece la prima indagine sui Tarantini condotta dal sostituto procuratore Roberto Rossi.
Tra gli indagati c'è anche Salvatore "Tato" Greco, ex parlamentare dell'Udc, oggi responsabile della "Puglia prima di tutto", il movimento del ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto.


il Ministro Raffaele Fitto (PdL)

Greco è considerato socio occulto di una delle società dei Tarantini, la Gsh:

per conto dell'azienda, quando era consigliere regionale Udc, gira per le Asl di tutta la Puglia portando preventivi e incassando ordini.
Chiama anche uno zio vescovo per intercedere, con successo, sulla Casa Divina Provvidenza di San Giovanni Rotondo dove vengono vendute protesi per la neurochirurgia.


Le conversazioni lasciano pochi spazi alle interpretazioni:
"Non mi dare la protesi fetente, che la devo mettere alla mamma dell'ingegnere del Comune" dice un medico a Tarantini.
[SM=x44466]
Che risponde: "Non ti preoccupare, ti do quella buona".
Nelle conversazioni spunta anche il nome del ministro Fitto, al quale però non viene contestato alcun reato.

Dice Tarantini:
"Abbiamo fatto questa società io, Claudio è un prestanome di Fitto"... "La società è di Fitto".

C'è spazio anche per Alberto Tedesco, esponente del Pd
, ex assessore regionale alla Salute, che si appresta a entrare in Senato in sostituzione di un neo-europarlamentare:
a chiamarlo è Greco, chiedendogli di intercedere con i fratelli Tarantini affinché facciano una concorrenza meno spietata alle aziende dei suoi figli.


Gabriella De Matteis e Giuliano Foschini [14-07-2009]
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21/07/2009 17:54

Altri sospiri e spifferi da Palazzo Grazioli, sex-spresso inarrestabile
- Papi-Silvio come un trapano! “All'inizio mi hai fatto un dolore pazzesco”
- Gianpi: “lui non usa preservativo. Patty d'addy: “e come faccio a fidarmi?”
- “Ma... è Berlusconi! lui non ti prende come una escort, ma come un'amica mia”




Da "L'Espresso online"
- Le registrazioni si possono ascoltare qui:

espresso.repubblica.it/dettaglio/berlusconi:-i-nuovi-audio/2104846&...



Dopo quelle pubblicate ieri, ecco altre quattro registrazioni realizzate dalla escort Patrizia D'Addario prima e dopo gli incontri con il Presidente del Consiglio a Palazzo Grazioli. Dagli accordi con Tarantini alla colazione con il premier


Ottobre 2008.
Prima di andare a Palazzo Grazioli Gianpaolo Tarantini e Patrizia si mettono d'accordo sulla serata a casa del premier


GT: Allora ...
P: mi volevi parlare?
GT: non volevo parlare, volevo dirti... che alle nove e un quarto vi passo a prendere l'autista e andiamo lì ...
Ragazza: andiamo lì ... poi se lui decide rimani lì ...
P: ...e mille per la serata.
G: Mille ora già te li ho già dati ... poi se rimani con lui ... ti fa il regalo solo lui ... ah ... vedi che lui non usa il preservativo ... eh
P: Ma non esiste una cosa senza preservativo ... come faccio a fidarmi?
G: Ma ... è Berlusconi ...

P: Ma tu chi sei? Guarda che ... sai quanta gente è rimasta ...
G: Sai quanti esami fa lui?
P: Lo so, ma ... sai ... per noi donne è anche più bello ... voglio dire ... ma sentire una cosa del genere ...
G: Tu puoi decidere, però lui non ti prende come escort, capito? lui ti prende come un'amica mia, che ho portato ...



E' la mattina del 5 novembre. Obama è il nuovo presidente Usa, Silvio e Patrizia fanno colazione a Palazzo Grazioli

PD: Scusami (ero in bagno)
SB: Allora, come stai?
PD: io bene. Tu?
SB: Tranquillo. Allora, prendiamo il caffè o il tè?
PD: Tè
SB: Allora io vado via, tu ti leggi il giornale
PD: Che prendo?
SB: C'è di tutto di più
PD: E' dolcissimo sai. E poi la tisana era superdolce
SB: Ecco perchè non lo giro, perchè mi fregano con questo fatto
PD: Il miele non è zucchero
PD: Che dolore, all'inizio mi hai fatto un dolore pazzesco
SB: Ma dai! Non è vero!
PD: Ti giuro, un dolore pazzesco all'inizio
SB: Mi vuoi dare il cognome?
PD: Si, è un cognome famoso. C'è una grossa concessionaria che fa pubblicità, un grosso dottore ginecologo
SB: (legge un biglietto?) D'Addario?
PD: Sì, non è tanto comune....
SB: D'Addario...


E' ottobre 2008. La Lehman Brothers è fallita da poco. Berlusconi fa un comizio di economia davanti a Patrizia D'Addario, Giampaolo Tarantini e gli altri ospiti


SB: Perché vado a Berlino? Vado a Berlino per la riunione Europa Asia. Ma invece a partire dal primo di gennaio sono il responsabile dell'organismo internazionale che governerà l'economia del mondo
VOCE FEMMINILE: Eeeehhh
SB: che si chiama ora G8, poi sarà G14 con dentro India, Cina, Sud Africa, Messico , Egitto, Brasile. E poi G16... E io dovrò andare in tutti questi paesi e per un anno dare l'avvio alla gestione dell'economia mondiale che non si è reso possibile...Per cui è un organo che raccoglie i leader dell'80 per cento dell'economia che devono decidere di applicare le leggi dell'economia in un momento complesso di crisi...Io per avventura...io sono l'unico al mondo che ha presieduto due volte nel 1994 e nel 2002, non c'è nessun altro che ha presieduto due volte...Siccome si va a sedici, uno deve stare lì, e si fa un anno ciascuno, ora sono in-su-pe-ra-bi-le...tre volte! ed è un grande risultato per l'Italia...


Continua la festa a Villa Certosa. Berlusconi parla con Patrizia delle opere d'arte italiane

SB: io sono andato in Finlandia...mi hanno fatto vedere una cosa...una chiesa di legno, cadente...Noi qui abbiamo...40mila parchi storici con tutti i tesori dentro, 3500 chiese, 2500 siti archeologici, pari al 52% di tutte le opere d'arte catalogate al mondo e al 70 % di tutte le opere d'arte catalogate in Europa: questa è l'Italia.
PDA: E' perché non vengono più?


Dagospia [21-07-2009]

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21/07/2009 18:44

dall'opposizione arrivano inviti a fare chiarezza.
Secondo Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd, le registrazioni «ristabiliscono il confine tra realtà dei fatti e pietose bugie tese a nasconderla».
«La realtà desolante che emerge dai nastri - ha sottolineato l'esponente democratico - è che la escort non era affatto una estranea sconosciuta e che i compensi alle partecipanti alle feste del premier erano una consuetudine.

Invece di attaccare la stampa che fa il suo mestiere, a palazzo Grazioli dovrebbero decidere finalmente di fare chiarezza di fronte al Paese».

Federica Mogherini, deputata e membro della segreteria del partito, quegli audio hanno «certificato gli imbarazzanti comportamenti del presidente del Consiglio. E per fortuna che per gli avvocati d'ufficio del premier si trattava solo di bugie, di una campagna diffamatoria». «Sarebbe ora - ha aggiunto - che il presidente del Consiglio rispondesse con sincerità alle domande che l'opinione pubblica si pone circa i suoi comportamenti così come emergono dai documenti rilevati dall'inchiesta dell'Espresso».

Dal Pdci interviene invece Jacopo Venier:
«Il Paese sta andando a rotoli, c'è una crisi che fa paura e abbiamo un presidente del Consiglio che ha ben altro per la testa. Un minimo di vergogna non guasterebbe.
Dal Pdl reazioni senza ritegno - conclude - gli ascari di regime, i moralisti a senso unico, si affannano a negare l'evidenza, minimizzano il problema e minacciano la stampa perchè ormai da tutti i punti di vista emerge l'oscenità di questa triste vicenda».


20 luglio 2009
www.corriere.it/politica/09_luglio_20/registrazioni_daddario_berlusconi_reazioni_7c564dde-7547-11de-95fa-00144f02aa...

[SM=x44512]
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22/07/2009 13:38

FRONTE DEL PORCO
Repubblica ri-pubblica per i non naviganti le ultime registrazioni messe ieri online dall'Espresso.

Quattro autentici sketch alla Lando Buzzanca che si possono così riassumere:
1) "Papi Silvio, re cristiano, alla guerra del preservativo";
2) "Le avventure galanti del Cavalier Trivella";
3) "L'economista da Bar Sport rimorchia (a pagamento)"
4) e "Quei poveracci dei finlandesi"(p.6).
Il commissario Davanzoni, soprannome che ieri ci ha scippato perfino Mario Giordano (scusateci tutti), oggi si dedica invece in modo scientifico allo smutandamento di Nosferatu Ghedini.
Nel senso che prende le sue fantastiche dichiarazioni sul Cime di rapa Gate e lo lascia in mutande (p.1-8).
Corriere e Stampa stanno a guardare con un certo fastidio, mentre il Riformista di Antonio Polito fa addirittura autocritica.

...

FRONTE FAMILY DAY
Il Giornale
di Zio Paolino sventola il solito sondaggio della cara Antonella Ghisleri, che darebbe la popolarità del Banana al 70% (in calo di 29 punti dalla precedente rilevazione) per sparare in prima: "Gossip, autogol "Espresso". E la fiducia in Berlusconi cresce".
Poi schiera il super-pentito Peppino Caldarola per dire che "la crociata anti-premier avvelena i pozzi della democrazia" (p.1). Poi c'è Facci, ma oggi proprio non ce la facciamo e scusate l'orrendo gioco di parole.

Ma la difesa più interessante è quella di Tarak Ben Ammar,
il finanziere franco-tunisino che è sì storico socio e amico di Papi Silvio, ma è soprattutto consigliere d'amministrazione di Mediobanca. Per questa ragione al Corriere gli stendono il tappetino rosso e lui parte con la storia del complotto internazionale:
"Le accuse a Berlusconi dei giornali inglesi, francesi e tedeschi" si spiegano solo con il fatto che "non vogliono l'Italia come un Paese grande, ma lo vogliono come un Paese del Terzo Mondo" (p.6).
Ha ragione lui:
del resto solo in un grande Paese i prestanome diventano grandi finanzieri. [SM=x44455]

Tarak Ben Ammar

a cura di Massimo Riserbo e Falbalà [SM=g1700002]

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22/07/2009 13:41

Altri sospiri e spifferi da Palazzo Grazioli, sex-spresso inarrestabile
- Papi-Silvio come un trapano! “All'inizio mi hai fatto un dolore pazzesco”
- Gianpi: “lui non usa preservativo. Patty d'addy: “e come faccio a fidarmi?”
- “Ma... è Berlusconi! lui non ti prende come una escort, ma come un'amica mia”




Da "L'Espresso online"
- Le registrazioni si possono ascoltare qui:

espresso.repubblica.it/dettaglio/berlusconi:-i-nuovi-audio/2104846&...



Dopo quelle pubblicate ieri, ecco altre quattro registrazioni realizzate dalla escort Patrizia D'Addario prima e dopo gli incontri con il Presidente del Consiglio a Palazzo Grazioli. Dagli accordi con Tarantini alla colazione con il premier


Ottobre 2008.
Prima di andare a Palazzo Grazioli Gianpaolo Tarantini e Patrizia si mettono d'accordo sulla serata a casa del premier


GT: Allora ...
P: mi volevi parlare?
GT: non volevo parlare, volevo dirti... che alle nove e un quarto vi passo a prendere l'autista e andiamo lì ...
Ragazza: andiamo lì ... poi se lui decide rimani lì ...
P: ...e mille per la serata.
G: Mille ora già te li ho già dati ... poi se rimani con lui ...
ti fa il regalo solo lui ... ah ... vedi che lui non usa il preservativo ... eh
P: Ma non esiste una cosa senza preservativo ... come faccio a fidarmi?
G: Ma ... è Berlusconi ...

P: Ma tu chi sei? Guarda che ... sai quanta gente è rimasta ...
G: Sai quanti esami fa lui?
P: Lo so, ma ... sai ... per noi donne è anche più bello ... voglio dire ... ma sentire una cosa del genere ...
G: Tu puoi decidere, però lui non ti prende come escort, capito? lui ti prende come un'amica mia, che ho portato ...



E' la mattina del 5 novembre. Obama è il nuovo presidente Usa, Silvio e Patrizia fanno colazione a Palazzo Grazioli

PD: Scusami (ero in bagno)
SB: Allora, come stai?
PD: io bene. Tu?
SB: Tranquillo. Allora, prendiamo il caffè o il tè?
PD: Tè
SB: Allora io vado via, tu ti leggi il giornale
PD: Che prendo?
SB: C'è di tutto di più
PD: E' dolcissimo sai. E poi la tisana era superdolce
SB: Ecco perchè non lo giro, perchè mi fregano con questo fatto
PD: Il miele non è zucchero
PD: Che dolore, all'inizio mi hai fatto un dolore pazzesco
SB: Ma dai! Non è vero!
PD: Ti giuro, un dolore pazzesco all'inizio
SB: Mi vuoi dare il cognome?
PD: Si, è un cognome famoso. C'è una grossa concessionaria che fa pubblicità, un grosso dottore ginecologo
SB: (legge un biglietto?) D'Addario?
PD: Sì, non è tanto comune....
SB: D'Addario...


E' ottobre 2008. La Lehman Brothers è fallita da poco. Berlusconi fa un comizio di economia davanti a Patrizia D'Addario, Giampaolo Tarantini e gli altri ospiti


SB: Perché vado a Berlino? Vado a Berlino per la riunione Europa Asia. Ma invece a partire dal primo di gennaio sono il responsabile dell'organismo internazionale che governerà l'economia del mondo
VOCE FEMMINILE: Eeeehhh
SB: che si chiama ora G8, poi sarà G14 con dentro India, Cina, Sud Africa, Messico , Egitto, Brasile. E poi G16... E io dovrò andare in tutti questi paesi e per un anno dare l'avvio alla gestione dell'economia mondiale che non si è reso possibile...Per cui è un organo che raccoglie i leader dell'80 per cento dell'economia che devono decidere di applicare le leggi dell'economia in un momento complesso di crisi...Io per avventura...io sono l'unico al mondo che ha presieduto due volte nel 1994 e nel 2002, non c'è nessun altro che ha presieduto due volte...Siccome si va a sedici, uno deve stare lì, e si fa un anno ciascuno, ora sono in-su-pe-ra-bi-le...tre volte! ed è un grande risultato per l'Italia...


Continua la festa a Villa Certosa. Berlusconi parla con Patrizia delle opere d'arte italiane

SB: io sono andato in Finlandia...mi hanno fatto vedere una cosa...una chiesa di legno, cadente...Noi qui abbiamo...40mila parchi storici con tutti i tesori dentro, 3500 chiese, 2500 siti archeologici, pari al 52% di tutte le opere d'arte catalogate al mondo e al 70 % di tutte le opere d'arte catalogate in Europa: questa è l'Italia.
PDA: E' perché non vengono più?


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PippyZzetta
22/07/2009 14:07

etrusco non possiamo riunirle tutte in una?

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Perchè ga na testa che manco un porzeo ghe la magnaria
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Il peggior nemico del bremaz è l'utente Rurro Rurrerini La dichiarazione di guerra
10/07/2009 13.45 - Capitano Marino: Mi quoto, aggiungendo che io soltanto pagherò il dolce alla Pippi.
22/07/2009 14:51

Re:
piperitapatty, 22/07/2009 14.07:

etrusco non possiamo riunirle tutte in una?




Nel secco non riciclabile. [SM=x44467]
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22/07/2009 18:36

Re: Re:
Colonnello Kilgore, 22/07/2009 14.51:




Nel secco non riciclabile. [SM=x44467]




Forse il posto giusto sarebbe l'umido [SM=x44473]
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23/07/2009 14:22

Clamoroso: Berlusconi sorprende tutti dichiarando di non essere un Santo!

Etrusco, 22/07/2009 13.41:

Altri sospiri e spifferi da Palazzo Grazioli, sex-spresso inarrestabile
- Papi-Silvio come un trapano! “All'inizio mi hai fatto un dolore pazzesco”
- Gianpi: “lui non usa preservativo. Patty d'addy: “e come faccio a fidarmi?”
- “Ma... è Berlusconi! lui non ti prende come una escort, ma come un'amica mia”

Da "L'Espresso online":
Ottobre 2008.
Prima di andare a Palazzo Grazioli Gianpaolo Tarantini e Patrizia si mettono d'accordo sulla serata a casa del premier


GT: Allora ...
P: mi volevi parlare?
GT: non volevo parlare, volevo dirti... che alle nove e un quarto vi passo a prendere l'autista e andiamo lì ...
Ragazza: andiamo lì ... poi se lui decide rimani lì ...
P: ...e mille per la serata.
G: Mille ora già te li ho già dati ... poi se rimani con lui ...
ti fa il regalo solo lui ... ah ... vedi che lui non usa il preservativo ... eh
P: Ma non esiste una cosa senza preservativo ... come faccio a fidarmi?
G: Ma ... è Berlusconi ...

P: Ma tu chi sei? Guarda che ... sai quanta gente è rimasta ...
G: Sai quanti esami fa lui?
P: Lo so, ma ... sai ... per noi donne è anche più bello ... voglio dire ... ma sentire una cosa del genere ...
G: Tu puoi decidere, però lui non ti prende come escort, capito? lui ti prende come un'amica mia, che ho portato ...

...
..
.

Dagospia [21-07-2009]






[SM=x44456]

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23/07/2009 21:27

QUANDO SILVIO ANDò ALLA GUERRA
– IL CICCIA E RICICCIA, TRA LE RAGAZZE DEL CAV., DELLA EX MODELLA ED EX CONCORRENTE DE “LA FATTORIA” BARBARa (GUERRA)
– IL RUOLO IN VALLETTOPOLI
– L’AMICIZIA CON LA YESPICA
– LA TRASFERTA DA MESSéGUé IL 28 NOVEMBRE…




Fabrizio d'Esposito per "Il Riformista"


È tutto un mondo che ritorna, nel sexgate di Silvio Berlusconi. (...) Non solo Palazzo Grazioli. Non solo Villa Certosa.
L'harem del Sultano ha vissuto pagine epiche anche nella verde quiete di Todi.



BARBARA GUERRA

Le puntate umbre del Cavaliere con altre veline e donne sono state ricostruite nell'ultimo libro di Peter Gomez, Marco Lillo e Marco Travaglio, con la collaborazione di Claudio Pappaianni: "Papi".

Uno scandalo politico, edito da Chiarelettere.

Il nome che ricorre più spesso in queste nuove mille in una notte è quello di Barbara Guerra, ex modella dalle forme mozzafiato che ha partecipato all'ultima edizione di un reality di Mediaset, La Fattoria.





Fonti accreditate della procura di Bari riferiscono che si tratterebbe di una delle 15 ragazze sinora identificate ma non ascoltate dal pm Pino Scelsi per l'inchiesta sulle escort procurate dal rampante Giampaolo Tarantini, il giovane imprenditore pugliese amico di Patrizia D'Addario.

Ma Guerra non è nuova a storie del genere.
I magistrati si interessarono a lei già nel 2006. Per prostituzione e altro. Lo scandalo di Vallettopoli.



Da Papi:
«Allora gravitava attorno alla scuderia di starlet di Lele Mora, fino a quel momento aveva lavorato solo in Rai.
Ma, secondo il pm Henry John Woodcock, di tanto in tanto arrotondava con serate di sesso. Per questo, a Potenza, Fabrizio Corona si ritrova oggi imputato in udienza preliminare per averla
fatta prostituire con manager importanti tra Roma e Vicenza.
Già all'epoca delle indagini potentine su Vallettopoli si era mormorato di una conoscenza tra Barbara e il Cavaliere. Ma lei, interrogata, aveva spiegato di essere stata solo invitata nell'estate del 2006 a una festa a Villa Certosa con Matteo Cambi, il giovane proprietario del marchio Guru, poi arrestato per il crac della sua azienda. E aveva aggiunto di aver rifiutato la proposta».

Dalle cronache dell'epoca emergono altri dettagli. Come l'amicizia tra Guerra e Aida Yespica. Per questo è tutto un mondo che ritorna nel sexgate berlusconiano. Yespica fu una delle concause, l'altra fu Mara Carfagna, della prima lettera di Veronica Lario a Repubblica sulla passione del marito per le donne, poi diventata «malattia».

A una festa per i telegatti, Yespica si sedette sulle ginocchia del Cavaliere e lui le espresse il desiderio di scappare insieme su un'isola segreta. Agli atti di Vallettopoli Barbara e Aida furono sentite per droga. Cocaina.


Tirata in ballo, Yespica smentì ogni coinvolgimento: «Io non ho mai chiesto a Barbara di comprare per me della cocaina».

Fin qui il passato. Torniamo alle trasferte umbre del Sultano di Arcore. Papi racconta con certezza di due puntate nella beauty farm di Marc Mességué.

La prima è del 24 settembre 2008
, cinque giorni prima del suo settantaduesimo compleanno, che cade il giorno di San Michele, il 29. Roma è scossa dalla crisi Alitalia e all'ultimo momento il premier rinuncia a un viaggio a New York, per l'assemblea generale dell'Onu.

Al suo posto il titolare della Farnesina, Franco Frattini, che già in estate aveva dovuto interrompere le sue vacanze alle Maldive con una donna misteriosa (che poi si scoprirà essere Chantal Sciuto) per sostituire Berlusconi a una riunione sulla crisi georgiana.
Il presidente del Consiglio parte per il centro di Melezzole, vicino a Todi, nel pomeriggio del 24. La sera prima, come risulta dalle intercettazioni a carico di Tarantini, c'è stata l'ennesima festa a Palazzo Grazioli.
Nella beauty farm, blindatissima, rimane fino a sabato 27.

Giampaolo Tarantini
foto da Oggi

Il nome di Barbara Guerra spunta nella seconda trasferta,
quella che va da venerdì 28 novembre, ventitré giorni dopo la notte con Patrizia D'Addario.
Il premier è al telefono con Tarantini.
L'amico Giampi è in auto con tre donne: Guerra; un'attrice italiana dal nome esotico, Licia Nunez al secolo Licia Del Curatolo;
infine una ragazza dominicana.

Berlusconi spiega all'imprenditore il percorso per arrivare alla Spa di Mességué.
In quell'occasione, l'intero centro è stato requisito.
Ventisei stanze per lo staff del Cavaliere, per le amiche di Tarantini e per altre ragazze di provenienza Mediaset.




La domenica successiva, il presidente del Consiglio diserta un'assemblea della Nuova Dc, il partito dell'attuale ministro Gianfranco Rotondi.

Dal dispaccio dell'Ansa di quel giorno: «Il premier, contrariamente alle attese degli organizzatori, non ha partecipato di persona ma ha scelto di intervenire telefonicamente.
Una modalità che ha portato qualche sostegno alle voci diffusesi in questi giorni che lo davano fuori dal capoluogo lombardo, forse per curare il mal di schiena che lo affligge».
Già. [SM=x44451]


www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-8075.htm
[23-07-2009]
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24/07/2009 10:04

Il ministro degli Esteri in un'intervista alla Bbc
Frattini: «D'Addario pagata da giornali»

Franco Frattini
(Afp)

La replica: «Risponderò per vie legali»


ROMA - Botta e risposta tra il ministro degli Esteri, Franco Frattini, e Patrizia D'Addario dopo un'intervista rilasciata alla Bbc dal titolare della Farnesina.

FRATTINI -
Dopo che mercoledì Berlusconi stesso aveva detto di «non essere un santo», scende in campo Frattini che afferma che le accuse sessuali nei confronti del premier «non sono assolutamente vere», aggiungendo che ci sono «giornalisti che hanno pagato questa escort, questa prostituta, per fare queste pubbliche dichiarazioni contro il primo ministro. Pagare qualcuno per fare false dichiarazioni rappresenta un comportamento immorale».

D'ADDARIO - «Negli ultimi giorni sono apparse sulla stampa dichiarazioni pubbliche e ricostruzioni giornalistiche calunniose nei miei confronti.
Risponderò a ognuna di esse attraverso azioni legali»
,
ha replicato Patrizia D'Addario in una nota diffusa dal suo legale
, l'avvocato Maria Pia Vigilante.
«Desidero smentire in particolare l'affermazione di un giornalista del quotidiano Il Riformista, secondo cui avrei fatto ascoltare a 'giornalisti selezionati' i nastri da me depositati presso la procura della Repubblica di Bari.
La circostanza è falsa. Apprendo infine che il ministro degli Esteri, Franco Frattini, afferma che alcune escort sono state pagate da giornalisti per 'rivolgere accuse false a Silvio Berlusconi'.
Se si riferisce a me torno a smentire fermamente questa circostanza, invitando il ministro degli Esteri a provare queste sue affermazioni, o in mancanza di prove, ad astenersene».


Corriere.it 23 luglio 2009

[SM=g1741324]
[Modificato da Etrusco 24/07/2009 10:10]
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L’“APE REGINA” DEL PRESIDENTE TROMBAROLO
– L’INCHIESTA PUNTA SULLA BEGAN “FIGURA CHIAVE NEI RAPPORTI TARANTINI-BERLUSCONI”,
AMICA DELLA TOPOLONA SAVINO, VERO LEGAME TRA L'ATTRICE E L'IMPRENDITORE DELLE ESCORT
- INDAGINI ANCHE SU FESTE A MONTECARLO… -


Gabriella De Matteis e Giuliano Foschini per "la Repubblica"


Sabina Began

Sabina Began, 35 anni, "l'ape regina":

è lei la figura attorno alla quale ruotano i nuovi accertamenti della procura di Bari nell'inchiesta sul presunto giro di escort, organizzato da Gianpaolo Tarantini.


Ai testimoni, ascoltati nel giorni scorsi, il pm Giuseppe Scelsi e i militari della guardia di finanza hanno rivolto sempre la stessa domanda. E cioè se fossero a conoscenza dei rapporti tra l'imprenditore barese, Sabina Began e Silvio Berlusconi. E se sì, di che tipo di frequentazioni si trattasse.


Gianpaolo Tarantini da La Stampa

sabina beganLa Began, o meglio Sabina Beganovic, come risulta all'anagrafe, è l'ultima donna in ordine di tempo a essere tirata in ballo nell'indagine. Non è indagata ma è ritenuta dagli investigatori il passe-partout chiave per comprendere i rapporti tra Berlusconi e Tarantini. Sabina è un'attrice, qualche apparizione in tv, ma la notorietà arriva negli ultimi anni grazie all'amicizia con Berlusconi. Partecipa ad alcune feste del premier, è una habitué in Sardegna (raccontano sia lei a organizzare la grande festa di Capodanno nel 2008).

Ma il pubblico si accorge di lei quando qualcuno racconta di quel tatuaggio sulla caviglia: c'è una farfalla e accanto una frase: "L'uomo che mi ha cambiato la vita: S. B". Un riferimento alle sue iniziali, forse, oppure a quelle del premier.
Qualche giorno fa, il 10 luglio, si consuma però un piccolo "dramma": durante la conferenza stampa di presentazione del film Mediaset "Il falco e la Colomba", durante il "RomaFictionFest", la Began, una delle protagoniste del film, scappa via piangendo.
"Hanno tagliato tutte le mie scene", spiegherà poi ai giornalisti in sala, mentre la produzione cerca di smorzare i toni.


sabina began

L'amicizia con Tarantini è invece più antica. A legarli la conoscenza con Elvira Savino, deputata pugliese del Pdl, ex compagna di casa della Began.
L'imprenditore barese è amico della Savino, tanto che incontra per la prima volta il premier proprio al suo matrimonio.

Sabina nel 2006 è certamente tra le protagoniste di una delle feste organizzate da Tarantini a Bari.
E sarebbe stata anche tra gli ospiti del giovane uomo d'affari a Montecarlo, su uno yacht, affittato durante il Gran premio.
La Began, poi, sarà una presenza fissa dei Tarantini in Sardegna, sempre nell'estate del 2008, e anche grazie a lei l'imprenditore barese frequenterà la villa del premier.

Il nome dell'"ape regina" spunta anche in molte intercettazioni, agli atti dell'indagine del pm Giuseppe Scelsi. Intercettazioni sulle quali la Procura ora cerca ulteriori riscontri. Per questo la Guardia di finanza ha convocato in questi giorni personaggi in vista della città: professionisti, imprenditori, ragazze del giro Tarantini.



sabina began

Accertamenti che hanno un unico obiettivo:
definire lo scenario che ha fatto da sfondo al caso più eclatante, l'incontro tra Berlusconi e l'escort Patrizia D'Addario che ha rivelato di aver trascorso una notte a Palazzo Grazioli con il premier, pagata da Tarantini.



I militari della Guardia di finanza stanno cercando di chiudere entro l'estate i filoni d'indagine su droga e prostituzione
, approdati oramai alle battute finali, e nati quasi per caso.
Le fiamme gialle, nel periodo a cavallo tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008, stavano indagando su un giro di mazzette al porto di Bari, su alcuni dipendenti delle Dogane e tre finanzieri che, in cambio di soldi e regali, avrebbero chiuso un occhio nei controlli.
Intercettando uno spedizioniere, molto conosciuto in città, gli investigatori hanno ascoltato una conversazione sospetta:
dall'altro capo del telefono c'era Gianpaolo Tarantini.
Al centro del colloquio, un indimenticabile viaggio a Montecarlo. [SM=x44451]

[28-07-2009]
www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-8168.htm

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29/07/2009 12:23


Fonte: Corriere della Sera - 29 luglio 2009

la escort al quarto piano del Palazzo di Giustizia dove si presentano le querele
La D'Addario in procura a Bari
Nessuna dichiarazione. La donna che l'ha accompagnata al tribunale: «Abbiamo da fare»

La D'Addario lascia la procura di Bari

(Ansa)

BARI - L'escort barese Patrizia D'Addario, protagonista delle notti a luci rossi con il Premier Berlusconi, si è presentata alla Procura di Bari.
La donna si è recata all’ufficio denunce del quarto piano dove avrebbe presentato un esposto.

NESSUNA DICHIARAZIONE - La D’Addario era accompagnata da un legale dello studio di Maria Pia Vigilante che l’assiste
e si è trattenuta in Procura per pochi minuti senza parlare con alcun magistrato e andandosene dopo pochi minuti senza rilasciare dichiarazioni.
Solo la donna che era con lei ha risposto ai cronisti dicendo: «Abbiamo da fare».

Fonte: Corriere della Sera - 29 luglio 2009




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01/08/2009 15:03



Fonte: Corriere della Sera - Francesca Basso
01 agosto 2009



Mini-show della escort al party «I love Silvio»
«Farò l'Isola dei famosi in Spagna»
L'annuncio della D'Addario.
E alla Bbc: «Tarantini mi offrì una candidatura Ue, ma Veronica si oppose»


DAL NOSTRO INVIATO
PARIGI — Voilà madame D’Addariò (con l’accento france­se d’ordinanza alla fine). Eccola la «tombeuse de Berlusconi», la seduttrice del premier come l’hanno presentata, si mostra fa­sciata in un abito lungo di pizzo nero e paillettes, firmato dallo stilista israeliano Art/C. Ad acco­glierla nella discoteca di Parigi «Le globo» camerieri che indos­sano le maglie del Milan

e ospi­ti, soprattutto trentenni, omag­giati dalla direzione del locale con maschere del Presidente del Consiglio,
che qui è ormai una celebrità dopo la vicenda delle intercettazioni e delle feste con prostitute.
[SM=x44522]


[IMG]http://images.corriereobjects.it/Fotogallery/Tagliate
/2009/08_Agosto/01/DAD/07.JPG[/IMG]

È uno sgomitare per fotografarla col telefonino.
La prima uscita pubblica del­la escort più famosa del momen­to è sotto i riflettori:
ha già in tasca un’offerta per «l’Isola dei famosi» spagnola
e anche quel­la italiana
, confessa, le «piace­rebbe moltissimo: potrei pesca­re, nuotare.
Amo tutti gli stili e i fondali». Ad attenderla a Parigi c’erano i media di mezzo mon­do, dal Giappone al Canada, pas­sando per l’Olanda e l’Austria. Il suo mini show ha attirato an­che la Bbc, ai cui microfoni ha confermato la versione della fi­ne della sua candidatura all’Eu­roparlamento per l’intervento di Veronica Berlusconi.


Patrizia D'Addario al party «I love Silvio» che si è tenuto nella discoteca di Parigi «Le globo».
I camerieri indos­savano maglie del Milan e gli ospi­ti, soprattutto trentenni, ricevevano all'ingresso maschere con l'immagine di Berlusconi
(foto Ap)

E a Ra­diodue ha confuso il museo del Louvre con Lourdes: «Non ci an­drò, sono devota di padre Pio». Un tour de force che si è conclu­so in discoteca. Parole in musi­ca: «Un testo che fa capire cosa sto provando perché la mia vita è stata stravolta», spiega prima di andare in scena dopo la mez­zanotte.
«Qui a Parigi finalmente, si respira».
Niente spettacolo di magia, an­che se era in programma: «Mi hanno perso la valigia, l’illusio­nismo è una passione, facevo spettacoli ai congressi». Il titolo del brano è «Of my life»: «Ricor­di che racconto a un ipotetico si­gnore giapponese, perché dia l’idea della lontananza».
E che si concludono con una speran­za: «Ma tutto non è ancora per­duto e ci deve essere una perso­na folle per aiutarmi».




La vita secondo Patrizia D’Ad­dario, 42 anni intensi. «Rico­minciare a lavorare come testi­monial, fare reality, la modella come un tempo». Perché c’è un prima e un dopo. Lo spartiac­que è lo scandalo che l’ha co­stretta «a vivere rinchiusa per due mesi». Nel prima c’è anche la scelta di fare la prostituta «in un momento difficile, ma non me ne vergogno perché c’è gen­te che dovrebbe vergognarsi per altro» e ci sono gli incontri deliberatamente registrati con il premier. Nel dopo c’è Parigi, un calendario e un’autobiogra­fia.





In mezzo la famiglia, la fi­glia di 13 anni che «non mi vole­va più parlare — racconta a fati­ca, commossa — ma che adesso ha capito.
Questa volta non ho potuto portarla con me. Però poi sarà diverso». Il colpo lo hanno fatto gli im­presari del Globo, Jean-Eudes Bernard, 28 anni, e Benjamin Pa­tou, 32 anni, offrendo «una sera­ta a madame D’Addario senza compenso — spiega quest’ulti­mo —.
Per lei non è facile lavo­rare in Italia, le abbiamo dato un’occasione».
In cambio di tan­ta pubblicità. Così hanno orga­nizzato il «party all’italiana I lo­ve Silvio». Irriverente? «Affatto. Certo c’è dell’humour
— raccon­ta Patou —.
Ma per noi Berlu­sconi è un imprenditore di suc­cesso. Lo celebriamo così, è qua­si un modello — conclude —. Anche se è il posto in cui Jaurés nel 1905 parlò di socialismo, noi siamo per l’Ump. Del resto io ho votato Sarkozy».

Fonte: Corriere della Sera - Francesca Basso
01 agosto 2009




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03/08/2009 09:24


Fonte: Francesca Basso per il Corriere della Sera - 02 agosto 2009

I media stranieri
Da Tokyo al Canada, assalto a Patrizia

La escort: Silvio è un uomo affascinante
Dopo la festa a Parigi, la D'Addario invitata al Gp di Spagna:
«Da noi non lavoro, c'è paura»


DAL NOSTRO INVIATO
PARIGI — «Berlusconi è così affascinante?» chiede la giornalista della tv nipponica. «Sì».
Patrizia D’Addario risponde laconica. È seduta su uno scranno di fortuna nel coin pubelle (cioè l'angolo della spazzatura) della discoteca parigina «Le Globo», improvvisata sala stampa.
L'altra sera c'è stato un vero assalto alla escort
diventata famosa per le notti con il premier Berlusconi, documentate con registrazioni.
Giornalisti e fotografi provenienti da tutto il mondo, dal Giappone e dal Canada, ma anche dall'Olanda e dall'Ungheria, l'hanno accerchiata non appena è apparsa in pista per il suo mini-show e non l'hanno più lasciata.
Era la prima uscita pubblica. L'occasione la serata «I love Silvio» organizzata nel locale che ha sentito Jaurés (nel 1905) parlare di socialismo e che più di recente ha ospitato un evento per il Pse di Holland e lo scorso anno i giovani dell'Ump di Sarkozy. Ma che alla fine è solo una discoteca.

Un successo mediatico che la D’Addario nemmeno immaginava:
«Sono sbalordita
— commentava ieri —. Tutti conoscevano bene la mia storia, perfino i giapponesi. [SM=x44466]
Se sono venuti in tanti significa che qualcuno mi ha creduto nonostante gli attacchi durissimi che ho ricevuto».
Il risultato della serata è che ora si «sente meglio»: «Ricomincio a vivere. Non provo nemmeno fatica».
E che ad aspettarla fuori dall'albergo di rue d’Argentine ieri ci fossero i paparazzi non le ha dato fastidio, anzi, sono il segno che la vita ha ripreso a girare.
Il primo indizio lo aveva colto due settimane fa proprio a Parigi, quando un edicolante la riconobbe: «Mi ha mostrato i giornali con la mia foto. Ero stupita, anche qui... Ho detto che mi allontanavo un attimo, sono scappata».

La D’Addario rientra oggi a Bari con una troupe di una tv francese che sta girando un servizio su di lei,
dall'arrivo a Parigi fino al ritorno a casa, con tanto di passeggiata sul lungosenna e pausa in una pasticceria degli Champs Élysées:
«Adoro i dolci», confessa. Ora vuole concentrarsi sul lavoro. Certo, il primo pensiero va alla figlia di 13 anni in Italia: «Non vedo l'ora di rivederla».
Poi alla Spagna: «Mi hanno invitata al Gran Premio» anticipa. E il cugino Mimmo Frisone, che in questo momento si è trasformato nel suo assistente personale, conferma: «Quelli della tv spagnola Antenna 3 ci hanno offerto di andare a Valencia».

Per ora di lavorare in Italia non se ne parla:
«La gente ha paura»
prova a dare una spiegazione la escort, che sta puntando a una tournée in Francia.
Lo spettacolo dell'altra notte, «senza compenso» come tiene a sottolineare il cugino, serviva proprio a questo, «a creare opportunità di lavoro».
Lo show è appena all’inizio.

Fonte: Francesca Basso per il Corriere della Sera - 02 agosto 2009
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