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Lombardo (Mpa): «I fondi Fas ci sono stati sequestrati.»

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2009 11:32
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Litigi interni alla maggioranza: «Pronto a portare la questione in sede europea»
Fonte: Corriere della Sera - 29 luglio 2009

Il Presidente della Regione Siciliana e leader dell’Mpa:
«Noi più federalisti della Lega»
Dl anticrisi e Mezzogiorno, Lombardo
«Non vedo la svolta di cui tutti parlano»
«I fondi Fas ci sono stati sequestrati.
Pronto a portare la questione in sede europea»


Raffaele Lombardo
(Eidon)

PALERMO - «Io non vedo tra le modifiche che si apportano tra Camera e Senato del decreto anticrisi quella svolta di cui tutti si riempiono la bocca.
Mi auguro che ci sia, mi auguro che quel che ci si deve, ci venga dato».
Non molla il presidente della Regione Siciliana e leader dell’Mpa, Raffaele Lombardo.
E intervenendo a «Il Caffè» su Rainews24
torna sul «caso Sud» al centro martedì sera di un colloquio tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi,
il ministro dell'Economia Giulio Tremonti,
il leader della Lega Nord Umberto Bossi
e il ministro per la Semplificazione Legislativa Roberto Calderoli.

«Non ho mai chiesto mezzo euro in più di quello che ci spetta. Il fondo per le aree sottoutilizzate che è al centro delle polemiche e del dibattito, il Fas non è che può esserci negato, dico che ci è stato "sequestrato" dall’economia piuttosto che dal governo» spiega Lombardo, precisando che
«si tratta di un fondo che è concordato con l’Europa. I fondi strutturali europei che ammonteranno a 6 miliardi di euro più 4, sono addizionali a una risorsa che il nostro governo ci deve dare perchè se non c’è quella l’addizionalità, il fondo strutturale europeo non serve a niente».
«L’Europa - ha aggiunto Lombardo - aggiunge qualcosa a quello che i governi devono investire in un territorio per raggiungere la politica della convergenza, cioè per fare uscire quel territorio dal divario.
Tanto per esser chiari - ha concluso - io non sono uno che chiede l’elemosina o neppure che chiede un euro in più.
Anzi ritengo che molto spesso i finanziamenti a fondo perduto non servono a nulla».
proprio alla luce di queste considerazioni, il governatore siciliano si è detto pronto a portare la questione in sede europea, lanciando una sorta di avvertimento al governo:
«Solleverò il problema, nel caso in cui il nostro governo non interviene immediatamente
con il fondo per le aree sottoutilizzate e non con il parlamento del sud...».

«NOI PIÙ FEDERALISTI DELLA LEGA» - «Nella maggioranza noi ci siamo. Siamo stati costretti a lasciare l’aula. Fossimo stati 50 questo non sarebbe successo» ha poi spiegato il leader dell’Mpa a proposito dell’uscita dall’aula di Montecitorio dei "suoi" deputati in occasione del voto sulle norme anti-crisi.
Secondo Lombardo il Mezzogiorno deve rafforzare il partito del sud «e mandare a Roma una cinquantina di parlamentari, anziché 8, 10 o 12, che quando alzano il dito muovono le cose e cambiano la politica dei governi
, io credo che questo serve.
Non è una contrapposizione o una guerra alla Lega,
è soltanto riequilibrare i due piatti della bilancia».
«Noi siamo più federalisti della Lega» ha poi aggiunto il presidente della Regione Siciliana. «Questo federalismo fiscale - ha proseguito - credo che si giocherà tutto in termini di egoismo territoriale e di tasse da trattenere.
Ma io vedo un governo centrale che avoca a se più poteri che non in passato.

Quando salterà il centralismo dello Stato, quando il federalismo indebolirà le strutture centralistiche noi abbiamo solo da guadagnarci».
Lombardo ha parlato poi di «unificazione falsa del nostro paese, questo centralismo dominate in 150 anni ha fatto crescere il divario.
Con il federalismo - ha concluso - le cose non possono che migliorare».

Fonte: Corriere della Sera - 29 luglio 2009

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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Fonte: Corriere della Sera - 05 agosto 2009


il rappresentante dei governatori dopo l'incontro con il premier silvio berlusconi
Regioni, Errani: rottura con governo
«Serve chiarezza per i fondi Fas e sulla sanità o si rischia il rosso.
Il timore è che non ci siano le risorse»


ROMA- Sul tavolo l'utilizzo dei fondi Fas e i finanziamenti sulla sanità.
Punti cruciali
dell'incontro tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente delle Regioni Vasco Errani.
Per i rappresentanti dei governatori «il giudizio di questo incontro per noi non è positivo e si confermano i punti di rottura tra Regioni e governo sui quelli che abbiamo sollevato».
Errani vuole chiarezza perché «occorrono le risorse o tutte le regioni rischiano di andare in rosso.
Non bisogna usare i Fas regionali come bancomat».
Il grande timore è che «le risorse non ci siano».

COLLABORAZIONE - «O arrivano risposte vere per affrontare i problemi che riguardano i cittadini o le cose non cambiano. Anche il governo dice di volere collaborazione, ma non basta la volontà occorrono i fatti»,
ha aggiunto Errani.
Il rappresentante dei governatori ha specificato che la «posizione delle Regioni è una posizione unitaria,
che è stata discussa prima dell'incontro con il premier.
Il presidente del Consiglio ha preso atto che la collaborazione ha avuto un segno negativo
e ha sottolineato che la sua volontà è di riprendere un clima positivo.
Giudichiamo utile l'auspicio, ma chiediamo riscontri concreti, a cominciare da quanto inserito nel dl anti-crisi.
Il rischio è che altrimenti la situazione precipiti».

LA SANITA' - E per quel che riguarda il Servizio sanitario nazionale, per Errani «le risorse per il 2010-2011 sono assolutamente sottostimate. Siamo pronti a fare un discorso sul nuovo Patto della Salute tenendo conto dell’inflazione azzerata».

LE REAZIONI - Molti i governatori che esprimono il loro disappunto. Piero Marazzo, presidente del Lazio si aspettava che «ci fosse la possibilità di incardinare le questioni sul tavolo così come ha proposto Vasco Errani, ma così non è stato.
Inizieremo a settembre con i Par (piani di attuazione regionale) non approvati, mentre già da oggi avremo potuto iniziare a trovare il bandolo della matassa».
Posizione simile quella di Maria Pia Lorenzetti:
«In questi mesi in più occasioni abbiamo chiesto risposte alle nostre precise domande ma ci è stato replicato che senza i ministri competenti non era possibile fare approfondimenti.
Mi auguro che la prossima volta questo possa essere possibile».
L'incotnro è andato male anche per Nichi Vendola,
governatore della Puglia che sulle risposte richieste al governo c'è «un quadro di grande confusione»

LA POSIZIONE DEL GOVERNO
- Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Regionali, spiega che da parte del governo e del presidente del Consiglio c’è un «impegno preciso» a dare nell’incontro del 4 settembre «risposte» sulle «singole questioni».
E per quanto riguarda i Fas, c’è «piena condivisione sulla possibilità di fare una verifica della situazione esistente.
Non è un grande problema, ma essendo un fondo destinato sostanzialmente agli investimenti, evidentemente non c’è un problema immediato di cassa, ma c’è l’esigenza di costruire un percorso condiviso».


Fonte: Corriere della Sera - 05 agosto 2009

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