Aumento pressione fiscale, conti in rosso, saldi negativi, spesa pubblica fuori controllo.
Fonte: La Repubblica (29 luglio 2009)
ECONOMIA
Approvata con una maggioranza risicata, la risoluzione del governo
Finocchiaro: "E' la prova del disastro del governo Berlusconi"
Passa alla Camera il testo sul Dpef
Tremonti: "Il sistema tiene"
Giulio Tremonti
ROMA - Con un voto piuttosto risicato (254 a 233 con appena 10 voti di margine di maggioranza) la Camera ha approvato la "Risoluzione di maggioranza" sul Dpef presentata da Pdl e Lega Nord (firme Cicchito-Cota) che impegna il governo a portare avanti "con determinazione" gli obiettivi e le linee di azione indicati nel documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013.
Un testo che risente anche della polemica sulla questione meridionale che complica la vita della maggioranza.
Il documento, che ha l'appoggio del viceministro dell'Economia Giuseppe Vegas chiede infatti al governo di valutare "la possibilità di introdurre, tenendo conto delle compatibilità di finanza pubblica, un sistema di 'fiscalita' di vantaggio in favore delle imprese che investono nelle regioni meridionali"
...
"Ci è stato detto - afferma Tremonti - che l'Italia è in declino, che non cresce" e altri paesi vanno meglio. "Ma - prosegue - la crisi ha evidenziato che quella crescita non era il prodotto strutturale, sostanziale, non era l'effetto delle riforme, ma quella crescita era prodotta dal debito.
Dall'Islanda alla Spagna dal Baltico ai Balcani l'area della crisi si manifesta con intensità superiore a quella che si manifesta in Italia.
Ci sono grandi paesi con una caduta del pil maggiore e altri un pò diversa, ma la grandezza di riferimento indica la tenuta del nostro sistema".
L'opposizione, ovviamente, ha attaccato pesantemente e non ha mancato di sottolineare
il margine del voto:
"Evidentemente le crepe politiche tra "partito del nord" e "partito del sud" - accusa il capogruppo vicario
Udc, Michele Vietti -
stanno minando la granitica autosufficienza del governo.
Così è chiaro perché il decreto anticrisi non tornerà ad agosto alla Camera".
"Il Dpef - dice Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd -
testimonia dell'assoluto disastro a cui questa scellerata gestione del Governo Berlusconi ha portato questo paese.
Basta guardare lo stato dei conti pubblici,
basta vedere il costante aumento della pressione fiscale,
i saldi tutti negativi,
un spesa pubblica assolutamente fuori controllo".
Anche la Finocchiaro sottolinea i
problemi della maggioranza sui temi "meridionalisti":
"Non c'è niente di sostanzioso rispetto agli orientamenti e alle scelte che questo Governo avrebbe dovuto fare in una situazione di crisi.
Il Mezzogiorno è una nebulosa senza contorni distinti e per questo noi abbiamo presentato una risoluzione e un emendamento.
La manovra vera è stata fatta con l'assestamento e le norme più importanti sono contenute nel Dl sulla crisi
sul quale il Governo continua a giocare sulla pelle degli italiani.
Questo Dpef è vuoto".
Fonte: La Repubblica (29 luglio 2009)
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.