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Stangata estiva del Caro Benzina

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2009 08:18
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06/08/2009 16:51

Aumenti ingiustificati


il Codacons: ricadute sulle vacanze degli italiani
Benzina, Scajola convoca le compagnie
Ultimatum dei consumatori: basta parole

Il presidente della Commissione Prezzi:
«è inaccettabile che le aziende di Stato facciano da apripista ai rincari»



ROMA - La benzina corre ancora e il governo prova a tamponare l'emorragia, convocando le compagnie petrolifere per spiegare l'andamento del prezzo dei carburanti.
Ma il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, a cui si deve la convocazione, non è presente al vertice
, iniziato attorno alle 15,30 e a cui partecipa il sottosegretario Stefano Saglia con il capo dipartimento Energia, Guido Bortoni.
Tra le compagnie petrolifere presenti, ci sono rappresentanti dell’Api, Eni, Erg Petroli, Esso, Kpi, Shell, Tamoil, Total e Unione petrolifera.

GLI AUMENTI
- Mercoledì altri due centesimi si sono aggiunti al prezzo della benzina, che arriva a sfiorare gli 1,35 euro al litro nei distributori Shell.
Dopo i tre centesimi aggiunti da Agip martedì ai propri listini,
è il turno del colosso petrolifero anglo-olandese di rialzare di 3,5 cent il prezzo della propria verde, che arriva a 1,349 euro, e di 3 centesimi il diesel, che si attesta a 1,169 euro.
Ma gli aumenti sono generalizzati e coinvolgono tutte le compagnie, che, con rialzi di entità diversa, portano la verde agli 1,339 raggiunti mercoledì da Agip.
Più frammentato il panorama sul diesel, il cui prezzo varia dagli 1,158 euro al litro di Erg e Total fino agli 1,169 euro di Shell. I prezzi dei carburanti presentano però differenze notevoli su base territoriale.
È Napoli la città dove si spende di più per un pieno di benzina (1,374 euro al litro),
mentre per risparmiare qualcosa conviene andare a Trieste (1,324).
Le grandi città si trovano a metà classifica: a Roma la benzina costa 1,338 euro, a Milano 1,341.

(Ansa)

ULTIMATUM AL GOVERNO - Le associazioni dei consumatori puntano però il dito contro il Governo,
a cui viene chiesto esplicitamente di promuovere azioni concrete.
«Non c’è più spazio per l’indignazione
- afferma Federconsumatori in una nota - È necessario intervenire con decisione su tale versante, passando finalmente dalle parole ai fatti, come ribadiamo da tempo.
In particolare - spiega Rosario Trefiletti - è indispensabile agire su tre fronti».

In particolare, «portando finalmente a compimento la configurazione dell’Autorità per l’Energia e dotando tale organismo di responsabilità di verifica e controllo, ma anche di sanzione, soprattutto in relazione ai prezzi dei prodotti petroliferi»;

in secondo luogo "verificando l’efficienza dell’intera filiera petrolifera nel nostro Paese, a partire dalla raffinazione,
al fine di comprendere il perché dell’esistenza di un differenziale (dai 3 ai 5 centesimi) tra il costo industriale dei carburanti in Italia rispetto alla media europea»;

ed infine «eliminando una volta per tutte ’impicci ed impacci’ che ostacolano una completa liberalizzazione del settore della distribuzione dei carburanti, che consenta la vendita anche attraverso il canale della grande distribuzione».

Il Codacons
, inoltre, denuncia ricadute sulle vacanze degli italiani, Federconsumatori e Adusbef auspicano un abbattimento dei prezzi dei carburanti, anche attraverso la liberalizzazione del canale di vendita.
«Ogni anno si verifica la stessa situazione, con aumenti concomitanti agli esodi dei cittadini»,
afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi, «ci appelliamo ad Antitrust e Mister Prezzi affinchè indaghino sui rincari dei carburanti».

L'INCONTRO AL MINISTERO - Il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha convocato per oggi pomeriggio le compagnie petrolifere a Via Veneto, perché vengano illustrati i motivi dell'attuale andamento dei prezzi.
Mercoledì era stato il giorno degli interventi della politica, dopo che nella martedì sera il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia, aveva parlato di «ultimo giro per i furbi».
Secondo il presidente della Commissione Prezzi e Tariffe del Senato, Sergio Divina, «è inaccettabile che le aziende di Stato, come l'Eni e nel particolare l'Agip, facciano da apripista alla stagione dei rincari.
Chiediamo a Tremonti e Scajola di vigilare sulle attività di queste aziende».

Un invito che arriva anche da Antonio Borghesi, vice capogruppo alla Camera per L'IdV:
«visto l'aumento del prezzo della benzina, che non sembra collegato all'aumento dei costi,
chiediamo al ministro Scajola cosa stia aspettando ad intervenire».

Inviti che sono stati accolti e che porteranno al primo incontro del 2009 fra compagnie e governo sul tema dei carburanti.


06 agosto 2009
www.corriere.it/cronache/09_agosto_06/benzina_scajola_compagnie_85872f2a-825a-11de-ace9-00144f02aa...

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06/08/2009 18:24

i nostri soldi
Benzina negli ipermercati,
anche 15 centesimi in meno al litro
A Castelfranco code per il diesel a 0,96 euro: il meno caro d’Italia. Consumatori: calmiere. Benzinai: sottocosto


Il distributore della Iper di Castelfranco all’ora di pranzo
(Balanza)

VENEZIA — C'è chi nel fare il pieno fa la coda per il prezzo più basso d'Italia e chi per una borsa di patate. La rete di distri­buzione di carburanti in Veneto sta vivendo una fase di grande evoluzione. Dopo il proliferare delle «pompe bianche» gli auto­mobilisti sono attirati, oggi, dai prezzi delle pompe dei centri commerciali. Sono i frutti della liberalizzazione del settore: per governarla la giunta regionale ha approvato un disegno di leg­ge che prevede tra l'altro, per tutti i nuovi impianti, l'obbligo di erogare anche metano o gpl.

In coda per il pieno L'ultimo arrivato è il distribu­tore «Iper Station» di Castel­franco Veneto, dove dal giorno dell'apertura, due settimane fa, si formano ogni sera lunghe co­de. Il tabellone pubblicizza l’in­credibile prezzo (per l’attuale fa­se di mercato) di 96 centesimi al litro per il diesel: secondo il sito specializzato www.prezzi­benzina.it ieri era il più basso d’Italia. La benzina era a 1,16 eu­ro: ribasso di oltre 15 centesimi rispetto alla media del mercato. «Il nostro obiettivo è di essere sempre sempre i meno cari sul­la piazza» dice il direttore del supermercato «Iper» Roberto Simili. Per farlo la catena, che a maggio ha aperto un altro im­pianto simile a San Martino Buon Albergo nel Veronese, punta sul self-service integrale. Grazie a cinque colonnine auto­matizzate, in grado di servire contemporaneamente dieci au­tomobili, il nuovo distributore eroga quotidianamente oltre 50mila litri di carburante. Qua­si quanto dieci distributori tra­dizionali.

La concorrenza I prezzi dei carburanti a Ca­stelfranco Veneto hanno subito un effetto domino: oltre alla nuova stazione di rifornimento i listini di altri due distributori vicini sono, secondo il sito www.prezzibenzina.it tra i più convenienti d'Italia. Per il coor­dinatore benzinai di Confcom­mercio Veneto, Moreno Parin, l'effetto sarà solo transitorio: «Così come già accaduto al Car­refour di Portogruaro ritenia­mo si tratti di prezzi di lancio e siamo impegnati nel fare un'in­dagine dei costi, per un'even­tuale segnalazione alla Guardia di finanzia in caso si configuri una vendita sotto-costo». Una riduzione generalizzata dei prezzi non si potrebbe comun­que verificare: «Le compagnie petrolifere impediscono ai ge­stori - afferma Parin - di fare ul­teriori sconti». A farne le spese i distributori situati nel raggio di 15 chilometri dall'ipermerca­to, che hanno risentito di una contrazione delle vendite. «Un gestore di un impiato ha affer­mato di aver perso - informa Pa­rin - due terzi delle vendite». Uguale diagnosi ma prognosi differente viene effettuata da Lorenzo Miozzi, presidente na­zionale e referente per Venezia del Movimento Consumatori: «La nostra valutazione su que­sti impianti è molto positiva ­afferma - perché anche in Vene­to la presenza di distributori nel territorio è molto alta, ma la concorrenza in molte aree è inesistente».

Le contromisure
Il prezzo può non bastare e, alla pompa, si può finire per fa­re il pieno di patate.
I gestori della «X-Oil» di Olmi di San Bia­gio (Treviso) hanno deciso in­fatti di fidelizzare la clientela re­galando un sacco di circa 5Kg di patate olan­desi di propria produzione.
Per tutti i sabati di agosto, fino al­l'esaurimento del raccolto, agli automobilisti verranno così consegnati questi inediti «gad­get ». «Prevediamo di distribui­re 25 quintali di patate ogni sa­bato e stiamo pensando - affer­ma Franco Soldà, gestore del­l'impianto - di ripetere l'esperi­mento con kiwi e mele».

Il Ddl regionale La liberalizzazione della rete distributiva non deve andare a scapito della qualità e della con­tinuità del servizio. E' lo spirito del disegno di legge approvato martedì dalla giunta regionale e che a settembre sarà discusso dalla terza commissione del consiglio. «Abbiamo previsto che i comuni - spiega l'assesso­re regionale all'economia Ven­demiano Sartor - abbiano voce in capitolo nella definizione del­le aree e che siano obbligatori alcuni servizi accessori, come la terza pompa per gpl o meta­no o ancora il bar-ristorante: tutti i nuovi distributori saran­no così piccole stazioni di servi­zio ».

Massimo Favaro
06 agosto 2009
corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/6-agosto-2009/benzina-ipermercati-anche-15-centesimi-meno--16016403937...
[Modificato da Etrusco 06/08/2009 18:29]
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06/08/2009 21:54

Ad essere pignoli i rincari non sono ingiustificati: con le vacanze aumenta l'uso della macchina e il consumo di benzina.

[SM=x44464]
[Modificato da paperino73 06/08/2009 21:55]

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07/08/2009 00:08

Re:
paperino73, 06/08/2009 21.54:

Ad essere pignoli i rincari non sono ingiustificati: con le vacanze aumenta l'uso della macchina e il consumo di benzina.

[SM=x44464]




Come al solito parli senza prima curarti di informarti (basta un giro su Google, non ci vuol tanto).
Purtroppo non sempre quando si dice una banalità, apparentemente ovvia, si può sperare che questa corrisponda al vero. [SM=x44464]

Ti spiego,
in realtà la questione è un po' più complicata:
- nelle ultime settimane l'euro si era rafforzato sul dollaro, quindi (considerando che il petrolio si acquista in dollari) c'era da attendersi che il prezzo calasse (o che al limite compensasse altre voci);
- il costo industriale dei carburanti in Italia è stranamente superiore rispetto alla media europea (dai 3 ai 5 centesimi al litro);
- l'aumento dei consumi in agosto rispetto a luglio è di un infinitesimo d'ordine trascurabile, non può giustificare da solo questi aumenti e lo dimostra il fatto che altrimenti il Governo non avrebbe convocato le compagnie petrolifere.

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07/08/2009 08:18

Re: Re:
Etrusco, 07/08/2009 0.08:

Come al solito parli senza prima curarti di informarti (basta un giro su Google, non ci vuol tanto).
Purtroppo non sempre quando si dice una banalità, apparentemente ovvia, si può sperare che questa corrisponda al vero. [SM=x44464]

Ti spiego,
in realtà la questione è un po' più complicata:
- nelle ultime settimane l'euro si era rafforzato sul dollaro, quindi (considerando che il petrolio si acquista in dollari) c'era da attendersi che il prezzo calasse (o che al limite compensasse altre voci);
- il costo industriale dei carburanti in Italia è stranamente superiore rispetto alla media europea (dai 3 ai 5 centesimi al litro);
- l'aumento dei consumi in agosto rispetto a luglio è di un infinitesimo d'ordine trascurabile, non può giustificare da solo questi aumenti e lo dimostra il fatto che altrimenti il Governo non avrebbe convocato le compagnie petrolifere.





Se tu vai su google per farti delle idee, allora capisco tutto dei tuoi post [SM=x44455]

PS - pensa un po' che leggendo i dati dell'osservatorio prezzi si scopre che il prezzo è in linea tendenziale discendente, con aumenti coincidenti con i giorni di partenza e poi ridiscese.
ma dire che la maggiore richiesta di carburante sia causa degli aumenti è una banalità non vera.

PPS - gli altri discorsi (il prezzo industriale, le tasse, il costo della distribuzione, etc.) sono problemi che in Italia c'erano, ci sono e - purtroppo - ci saranno ancora, per cui non puoi sollevarli oggi legati a questo aspetto particolare.

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