Ny,5 italiani su elicottero caduto
Scontro in volo con aereo:9 morti
Un piccolo aereo e un elicottero si sono scontrati sul fiume Hudson a poche centinaia di metri dal Greenwich Village a Manhattan. A bordo dell'elicottero c'erano 5 turisti italiani (tra cui un bimbo) e un pilota: sono tutti morti. Sull'aereo, inabissatosi nel fiume, c'erano tre persone anch'esse decedute. Finora sono stati recuperati 7 cadaveri e i resti dell'elicottero e del piper. Pare che a causare il disastro sia stata una collisione in volo.
I nomi delle vittime
Tre persone erano a bordo del piccolo aereo mentre le altre sei - tra le quali i cinque italiani - sull'elicottero della 'Liberty Helicopters Tour', una delle principali società che compiono i tours nei cieli della Grande Mela. La Farnesina ha confermato la presenza di cinque "connazionali" sottolineando di "monitorare costantemente la situazione" con il consolato italiano a New York in contatto con la polizia americana. Le vittime italiane del disastro venivano dall'area di Bologna. Questi i loro nomi: Tiziana Pedrone, Fabio Gallazzi, Giacomo Gallazzi, Michele Norelli e Filippo Norelli.
Aveva paura del volo: salva, ma ha perso la famiglia
Una bolognese del gruppo coinvolto nell'incidente aereo di New York si sarebbe salvata perché temeva quel volo e non sarebbe voluta salire a bordo. Si tratta di Silvia Rigamonti, moglie di Michele Norelli e madre di Filippo, 17 anni. E' quanto si apprende a Bologna da amici dei due gruppi familiari rimasti uccisi, che erano partiti insieme per una vacanza che sarebbe dovuta durare dal 4 al 12 agosto. E' salvo anche un altro figlio, che non è andato a New York, dove sarebbe dovuto volare nei prossimi giorni. Anche Tiziana Pedrone, prima di raggiungere gli Stati Uniti, aveva detto che aveva paura di volare in elicottero, ma evidentemente aveva cambiato idea. La donna, 45 anni, è moglie di Fabio Gallazzi (49) e madre di Giacomo (16).
Turista scampata per un ritardo
Una turista romana di 42 anni, aveva prenotato il tour sull'elicottero per lei e per il figlio di 13 anni, ma è arrivata troppo tardi all'eliporto della 30esima strada e sono ancora vivi. Mentre la donna e il figlio aspettavano l'elicottero successivo si è cominciata a spargere la notizia che era successo un terribile disastro. ''Sono confusa, ma penso di essere stata molto fortunata'', ha detto la donna al New York Times: ''Oggi per me comincia una nuova vita''.
La dinamica dell'incidente
L'aereo, un Piper PA-32 era decollato dall'aeroporto di Teterboro, in New Jersey, ed era diretto a Ocean City, sempre New Jersey. L'elicottero, un Eurocopter AS 350, si era invece da poco alzato da un eliporto sulla West Side di Manhattan. "Sembra che l'aereo abbia colpito la parte posteriore dell'elicottero" ma si è in attesa delle indicazioni dal National Tranportation Safety, ha aggiunto Bloomberg annunciando che sono state già rinvenute le scatole nere dei due velivoli e localizzati i resti dell'elicottero. L'elicottero precipitato, secondo l'ultima versione, avrebbe perso il controllo dopo essere stato colpito, probabilmente nella parte posteriore, da un'ala del Piper. E' quanto si evince da una fotografia esclusiva presa da due testimoni oculari. Nell'immagine si vedono i due velivoli ancora in volo, ma privi di controllo: l'elicottero è senza il piccolo rotore posteriore, il Piper è senza l'ala destra. Altri testimoni hanno poi testimoniato che l'elicottero è precipitato in verticale mentre l'aereo ha proseguito il suo volo cadendo nel fiume alcune centinaia di metri piu' in là. La visibilità nella zona era abbastanza buona, "si è sentito un forte botto" e "l'aereo è precipitato come un sasso" dopo "aver perso un'ala", hanno precisato alcuni testimoni.
Impossibile riconoscere i corpi, servirà il Dna
Ci vorrà tempo prima che i corpi delle vittime dell'incidente sull'Hudson possano essere identificati. Secondo quanto si apprende a New York, infatti, non risulta possibile l'identificazione visiva dei corpi recuperati fino ad ora. Per identificare le vittime dello scontro sarà dunque necessario utilizzare altri strumenti, come l'esame del dna e la rilevazione delle impronte dentali.
Vietati i voli "a vista" sull'Hudson
Vietato volare a vista sull'Hudson: una 'no fly zone' è stata imposta "temporaneamente" dalla National Transportation Safety Board, l'agenzia per la sicurezza del volo. Il bando è stato deciso dopo quello che è stato definito "il peggior disastro aereo a New York dal 2001".
Fonte:
tgcom