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Il Papa: «Silvio, ora basta!»

Ultimo Aggiornamento: 22/08/2009 12:14
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21/08/2009 15:21

"Mi aveva promesso politiche per la famiglia, poi ho scoperto che la famiglia era la sua e quella di suo fratello Paolo"

AVVENIRE - Il falso


Maria Giovanna Maglie per Il Giornale


No, non bastano quattro righe nella pagina delle lettere, striminzite e anonime, sul solito deprecabile errore redazionale, oltretutto buttate lì con disprezzo sotto la rubrica del direttore, il quale evidentemente non ha ritenuto che fosse suo dovere scusarsi personalmente per l'errore (?) marchiano commesso dalla Stampa di mercoledì 19 agosto.

Non basta nemmeno, anzi fa un rumore sordo, il silenzio scelto dal giornale che è stato falsificato e offeso, L'Avvenire, e che tacendo ha scelto di fingere di non essere offeso, dunque si può stimare ragionevolmente se non complice perlomeno in sostanziale accordo con l'operazione.

Suscita infine qualche interrogativo di più di quelli che già abitualmente colpiscono la cosiddetta libera stampa e informazione antiberlusconiana di professione, la scelta fatta da tutti gli altri, escluso Il Giornale che può fregiarsi serenamente di aver colto in fallo i falsificatori, del silenzio sull'argomento delicato e scandaloso.
Con l'eccezione del sito gossip più credibile d'Italia, Dagospia, che stavolta ha preso una solenne cantonata nell'esercizio di dietrologia senza confini.

La Stampa non ha solo pubblicato la fotografia di un numero inesistente dell'Avvenire, quotidiano della Conferenza episcopale italiana, a corredo di due pagine costruite per attaccare Silvio Berlusconi e insinuare pesantemente un dissidio insanabile tra il premier e le gerarchie cattoliche.

Ha pubblicato un titolo nel quale il Papa personalmente avrebbe attaccato Berlusconi con un linguaggio da comizio elettorale, «Silvio, ora basta», rinfacciandogli promesse mai mantenute e attaccandolo personalmente perché si occuperebbe della propria famiglia e non delle famiglie italiane.

Lo ha fatto senza che a uno solo dei molti incaricati di varia e crescente responsabilità gerarchica di confezionare un giornale passasse per la mente che quello era un falso palese, formale e sostanziale, che un titolo e una vicenda tanto clamorose sarebbero state arcinote, in Italia e non solo.

Se il pontefice operasse un gesto di rottura così clamoroso con un presidente del Consiglio italiano, forse quel premier non sopravvivrebbe politicamente.
Se un pontefice scegliesse di esercitare il proprio magistero così personalisticamente, e con tale linguaggio, forse non sopravvivrebbe nemmeno il suo pontificato.

Proprio per la gravità del fatto è deprecabile il low profile scelto dall'Avvenire e dal suo direttore, Dino Boffo. Ci saremmo aspettati almeno lo stesso disagio, mortificazione e sofferenza per la messa in mora di uno stile sobrio, che il direttore di recente ha rivelato rispondendo a un parroco militante molto antiberlusconiano. Il silenzio in questi casi è complice.

La falsa prima pagina non ha scosso minimamente neanche i grandi cronisti d'assalto degli altri quotidiani, gli stessi che, tanto per fare un esempio, volevano impalare il direttore di Panorama per una copertina nella quale il solito Silvio Berlusconi sfoggiava una chioma ritenuta troppo folta, e gridavano allo scempio della onorata professione di giornalista.

www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=375418

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21/08/2009 16:17

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21/08/2009 16:23

Il Sol dell'Avvenire
ringrazio Jennyn che mi ha fatto conoscere questa autentica pagina falsa dell'Avvenire. M'era scappata. Gustosissima!
Penosa la difesa di questa signora Maria Giovanna Elmi: non le viene in mente che pochi hanno protestato perché quella pagina era credibile! Quasi tutto il mondo cattolico sul serio (non quello cattolico per finta) è disgustato dal comportamento del miliardario ridens. E se il Papa, personalmente gliene dicesse quattro, molti lo applaudirebbero. Dice la Maria Giovanna che il Papa 'ste cose non le fa. Mica vero! Le cantò a Veltroni quando andò a trovarlo e ha fatto i complimenti ad Alemanno appena eletto. Allora? Il Papa si schiera e come. Ma solo quando gli pare. E stavolta sta zitto. Non muove ciglio. E allora benvenuto a chi lo fa in sua vece!
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21/08/2009 16:45

Re: Il Sol dell'Avvenire
pasquale.60, 21/08/2009 16.23:


Penosa la difesa di questa signora Maria Giovanna Elmi: non le viene in mente che pochi hanno protestato perché quella pagina era credibile! Quasi tutto il mondo cattolico sul serio (non quello cattolico per finta) è disgustato dal comportamento del miliardario ridens.




penso pure che Avvenire in fondo è in sintonia nella sostanza dell'articolo
e è per questo che non ha protestato [SM=x44461]

cattolici per finta? quali intendi? [SM=x44473]

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22/08/2009 12:14

Re: Re: Il Sol dell'Avvenire
jennyn, 21/08/2009 16.45:




penso pure che Avvenire in fondo è in sintonia nella sostanza dell'articolo
e è per questo che non ha protestato [SM=x44461]

cattolici per finta? quali intendi? [SM=x44473]



Te lo dico subito. Quasi tutti in italia sono battezzati e a domanda rispondono: "Sono cattolico". Ma non è vero. I cattolici praticanti sono pochi. Gli altri si dicono cattolici solo per conformismo, ma non vanno a messa quasi mai, usano il preservativo anche col coniuge (facendo inorridire il papa), divorziano, peccano dalla malattia alla sera e nemmeno si confessano, ragionano su immigrazione, zingari, soldi e altre amenità in un modo che farebbe urlare a Cristo: "Via! fuori di qua, scribi e farisei ipocriti!" E poi, dulcis in fundo, ci sono i cattolici per finta: quelli che organizzano il family day, che elogiano il papa e la Cei, che si allineano alle posizioni della Chiesa anche in casi dubbi come quello di Eluana, ma lo fanno esclusivamente per guadagnarsi il consenso dei cattolici conformisti.
Io non sono cattolico, ma ho una cultura laica profondamente cristiana: mi sento vicino soltanto ai pochi (purtroppo pochi) cattolici, preti, frati e suore che in Italia e soprattutto nel mondo si battono al fianco dei poveri, dei malati, degli emarginati, dei perseguitati e degli sfruttati.


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