I cattolici la vedono così
Al di là del fatto in sè (al quale purtroppo seguiranno altri fatti ugualmente tragici) è interessante annotare il pensiero del cattolicesimo italiano ufficiale (dal Corsera on line): un vademecum che forse farà riflettere quei sedicenti cattolici che oggi si sbracciano contro "'sti negri che vengono a rubarci il lavoro a casa nostra":
CEI - Sulla vicenda interviene la Cei. «La strage in mare è una grave offesa all'umanità» afferma monsignor Bruno Schettino, Presidente della Commissione episcopale per le migrazioni e arcivescovo di Capua. Si percepisce, ha detto monsignor Schettino «un senso di povertà dell'umanità, non c'è attenzione verso l'altro, verso gente che è in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla povertà in cerca di serenità e di pace». «È una morte assurda - aggiunge - donne e bambini innocenti gettati in mare, è il senso dell'uomo che decade, urge l'impegno dei cristiani di attivarsi concretamente verso coloro che soffrono, il problema è umano prima che politico».
AVVENIRE - Duro anche il commento delll'Avvenire. Il quotidiano dei vescovi parla di «Occidente a occhi chiusi» che non vuole vedere i barconi di clandestini, così come durante il nazismo nessuno vedeva i treni pieni di ebrei diretti ai campi di concentramento. «Nessuna politica di controllo dell'immigrazione - si legge nell'editoriale in prima pagina - consente a una comunità internazionale di lasciare una barca carica di naufraghi al suo destino. E questa legge ordina: in mare si soccorre». A terra poi si guarderà a «diritto di asilo, accoglienza, respingimento». Ma prima «le vite si salvano». Invece «quel barcone vuoto» arrivato sulle coste di Lampedusa, dimostra che oggi si fa strada «un'altra legge. Non fermarsi, tirare dritto», la «nuova legge del non vedere». «Come in un'abitudine, in un'assuefazione. Quando, oggi, leggiamo delle deportazioni degli ebrei sotto il nazismo - scrive Marina Corradi - ci chiediamo: certo, le popolazioni non sapevano; ma quei convogli piombati, le voci, le grida, nelle stazioni di transito nessuno li vedeva e sentiva? Allora erano il totalitarismo e il terrore, a far chiudere gli occhi. Oggi no. Una quieta, rassegnata indifferenza, se non anche una infastidita avversione, sul Mediterraneo». «Così è stata violata una legge antica - conclude l'editoriale - che minaccia le nostre stesse radici. Le fondamenta. L'idea di cos'è un uomo, e di quanto infinitamente vale».