La Nato: a Kabul la missione continua
L'alleanza atlantica: vicini all'Italia
BRUXELLES
La Nato si stringe attorno all’Italia e piange con gli italiani la perdita di altri sei giovani soldati in Afghanistan, ma al tempo stesso riafferma l’importanza della missione internazionale e chiede al nostro paese di non abbandonare il proprio impegno. «È una grande tragedia», è stato il primo commento del portavoce della Nato, James Appathurai, esprimendo la vicinanza dell’Alleanza all’Italia, di cui ha ricordato «l’importante contributo» alla missione internazionale Isaf.
La notizia dell’attacco ai militari italiani a Kabul, costato la vita a sei soldati, è arrivata stamattina in tempo reale al quartiere generale della Nato a Bruxelles, dove è stata accolta con grande dolore e choc. Una notizia temuta, ma non inattesa: all’alleanza sono ben consapevoli che il momento in Afghanistan è delicato e che le forze internazionali sono nel mirino di una recrudescenza dei talebani. Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha espresso il cordoglio dell’Alleanza al governo italiano. «È una grande tragedia. È un momento di grande tristezza per tutti noi», ha detto Appathurai. «L’Italia sta dando un importante contributo» alla missione e la Nato auspica che «questo impegno sia mantenuto».
«Oltre a condividere con l’Italia questo momento di grande tristezza, l’Alleanza - ha aggiunto il portavoce - ricorda l’importanza della missione che la comunità internazionale sta conducendo in Afghanistan e la necessità di mantenere l’impegno». Il presidente del Comitato militare della Nato, Giampaolo Di Paola, si è detto «particolarmente addolorato». «Quanto accaduto a Kabul mi colpisce profondamente sia come presidente del Comitato militare che come italiano», ha dichiarato. Di Paola domani presiederà a Lisbona una riunione del Comitato militare tra i 28 capi di stato maggiore dell’Alleanza e il generale Usa Stanley McCrhystal, in gran parte dedicata alla situazione in Afghanistan. «L’alleanza atlantica è determinata a portare avanti la missione con la comunità internazionale e insieme al popolo afghano per potere garantire all’Afghanistan una vita migliore ed impedire che il paese ritorni ad essere un rifugio per i terroristi», ha assicurato Di Paola.
Proprio ieri, commentando le dichiarazioni del ministro degli esteri tedesco Franz-Walter Steinmeier, che ha ipotizzato un ritiro nel 2013-14, la Nato ha ribadito di non avere «nessun piano per il ritiro dall’Afghanistan, nè una data per il ritiro». L’Alleanza è però consapevole che questo nuovo attacco è destinato a indebolire il consenso delle opinioni pubbliche europee, già in netto declino, anche in paesi alleati fedelissimi come la Gran Bretagna. «La Nato non ha intenzione di stare in Afghanistan per sempre. Ci deve essere un processo di transizione il più presto possibile, ma non troppo presto», ha rilevato Appathurai.
FonteDisapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
(Voltaire)
ma difendiamo anche la grammatica Italiana
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I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)
Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...