Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Il Cavaliere fa il pieno alla festa Pdl ma sul palco "dimentica" Fini

Ultimo Aggiornamento: 29/09/2009 11:52
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 9.563
Registrato il: 10/03/2005
Città: PINEROLO
Età: 51
Sesso: Maschile

Utente Power



28/09/2009 11:35

Grande folla per ascoltare il discorso finale del premier

MICHELE BRAMBILLA
MILANO
Il primo indizio che all’interno del Pdl tra Berlusconi e Fini almeno per adesso non c’è partita lo scopri già al portone d’ingresso del Lido di Milano. Sabato ti si spalancava davanti un viale libero come l’aria - diciamo un viale della libertà - senza ressa, senza intoppi nel passare. Ieri quel viale era addirittura chiuso. «Girare attorno al tendone ed entrare da dietro, qui è tutto pieno», ti dicono gli uomini della security. Sabato c’era gente, ieri una folla.

Entriamo da dietro e con grande fatica ci avviciniamo al vialetto dal quale dovrebbe entrare, di lì a momenti, il grande capo. Saliamo su una specie di mega gradino per vedere meglio. Alle spalle sentiamo un signore che spinge e alza le braccia per immortalare l’evento con una compatta digitale. Ci dice: «Faccia finta di essere della polizia e dica che Berlusconi ha cambiato idea e non viene, così la gente se ne va: nella Prima Repubblica usavamo sempre questo trucco». La voce è familiare. Ci giriamo: ma è Paolo Pillitteri! «Che fa signor sindaco, le foto ricordo anche lei?». I congressi del Psi, gli ricordiamo, erano organizzati con più ordine. «Eravamo in meno - risponde - e poi a quello alto, al capo, piaceva l’organizzazione militare».

Al capo di adesso, quello meno alto, evidentemente piace dare l’impressione di una maggiore libertà, addirittura di un po’ di anarchia organizzativa: il suo popolo, la «gente del fare» che viene a sentirlo adorante, ha l’impressione che in questo modo il leader è uno come loro. Quasi inutile ripeterlo: è uno dei motivi del successo di Berlusconi. Perfino uno come Pillitteri, legato a una politica tanto diversa, è stregato al punto da sembrare, con la sua macchinetta fotografica, un turista giapponese.

Tutto prosegue come se l’unico vero scopo della serata fosse quello di rimarcare il superiore indice di gradimento del premier rispetto a colui che ormai è considerato non più il cofondatore del partito ma un rivale. Ignazio La Russa, un tempo fido colonnello di Fini quando a Milano i giovani missini stavano più dalla parte di Rauti, e oggi più vicino a Berlusconi, scalda la platea con un annuncio a effetto: «Salutiamo il direttore Vittorio Feltri, che è qui nelle prime file». È un boato da stadio. Non è esagerato dire che oggi nel Popolo della Libertà, dopo il capo naturalmente, il più amato è il direttore del Giornale.

La sua presenza qui non è casuale, evidentemente. Feltri non è uno che si scomodi facilmente per fare lo spettatore: la sua vocazione è quella del condottiero, non della comparsa. Ma Feltri nelle prime file vuol dire anche sottolineare da che parte sta il popolo azzurro nella contesa tra lui e Fini. Berlusconi lo sa e infatti una delle prime parole le spende, anche lui, per salutare «il direttore Feltri». Altra ovazione. Se c’era qualche dubbio su quale esito possa avere la richiesta di Fini della testa di Feltri (ammesso che quella richiesta ci sia stata: Fini dice di no, Feltri dice di sì), ora è spazzato via.

Il capo sa come scaldare i suoi. Parte soft, poi attacca. Ma questa volta la strategia è un po’ diversa. Non cita mai i «nemici». Allude. Fa capire. Ma non fa nomi e cognomi. Sembra un po’ la vecchia tattica di Emilio Fede, che quando deve distruggere uno con cui ha qualche conto in sospeso finge di non ricordarne neppure il nome, oppure lo storpia come quando chiamava Serpenti Lunghi il segretario del sindacato giornalisti Serventi Longhi. È un modo anche questo per sottolineare l’insignificanza del nemico.

Berlusconi allude senza citare né i fatti né i nomi. Ad esempio quando esalta «la serietà delle nostre ministre»; quando dice a uno del servizio d’ordine «tira giù quel cartello, altrimenti non mi si vede bene e diminuisce il numero delle mie potenziali fidanzate»; quando dice «non credete alle gazzette della sinistra» senza citare Repubblica. Così come non cita Fini quando parla del diritto di voto agli stranieri: «È una manovra della sinistra per avere più voti». È evidente il riferimento a quello che aveva detto qui, sullo stesso palco, ventiquattr’ore prima, il cofondatore presidente della Camera. Berlusconi non cita Fini come se Fini non esistesse, ma ci tiene a fare sapere quello che già tutti sanno, e cioè che nel duello del giorno prima secondo lui aveva ragione Tremonti.

Berlusconi sa come far scattare l’applauso, sa che cosa vuole la gente dai tempi delle prime trasmissioni delle tv private con il pubblico in studio a valutare i concorrenti, tipo Pomofiore di Lucio Flauto. Urla e scandisce tre volte «Vergogna! Vergogna! Vergogna!» quando dice che l’opposizione inneggia ai talebani che uccidono i nostri soldati. Dice «crediamo nei valori della famiglia e in quelli della tradizione cristiana». «Abbiamo fermato la guerra di Gaza in Israele». «In Abruzzo sono stato abbracciato dalle signore piangenti che mi dicevano presidente, non abbiamo mai avuto una casa così bella». «La sinistra ha cambiato nome ma sono gli stessi comunisti di prima» e ricorda Mao e Pol Pot. Poi passa al clima rilassato della battuta di spirito.

Riesce a scherzare perfino su un argomento di cui non ama parlare, quello dell’età, pur passando dall’io al noi: «Non diciamo quante cose abbiamo fatto se no si capisce quanti anni abbiamo». A un certo punto la gente pensa che il discorso sia finito e gli tributa l’omaggio finale. Ma lui non aveva finito e avverte che ha ancora molte cose da dire: «Se avrete la pazienza e il culo di ascoltarmi». Il popolo del Lido è tutto con lui: «Sil-vio Sil-vio», qualunque cosa dica. Fini chi?

Fonte

_________________

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

OFFLINE
Post: 13.419
Registrato il: 01/05/2003
Città: VICENZA
Età: 45
Sesso: Femminile

Utente Power +



PippyZzetta
29/09/2009 09:38

non ho letto tutto. a spot ho trovato questo

Dice «crediamo nei valori della famiglia e in quelli della tradizione cristiana».
e mi è venuto da ridere [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]

_________________

Perchè ga na testa che manco un porzeo ghe la magnaria
You're a good man,Charlie Brown

Il peggior nemico del bremaz è l'utente Rurro Rurrerini La dichiarazione di guerra
10/07/2009 13.45 - Capitano Marino: Mi quoto, aggiungendo che io soltanto pagherò il dolce alla Pippi.
OFFLINE
Post: 9.580
Registrato il: 10/03/2005
Città: PINEROLO
Età: 51
Sesso: Maschile

Utente Power



29/09/2009 11:52

Re:
piperitapatty, 29/09/2009 9.38:

non ho letto tutto. a spot ho trovato questo

Dice «crediamo nei valori della famiglia e in quelli della tradizione cristiana».
e mi è venuto da ridere [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]





I valori di facciata o quelli reali? [SM=x44457]

_________________

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:31. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone