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D'Addario «007»: «Premier sapeva che ero una Escort»

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2010 14:11
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02/10/2009 09:42

Carl Bernstein: «La stampa ha il dovere legittimo di accertare il vero.. verificare se condotta di Berlusconi si rifletta sul suo incarico»
Santoro: "Non sapevo che fare,né Masi né Liofredi hanno risposto a telefono"

D'Addario, il racconto ad «Annozero»: «Il Premier sapeva che ero una escort»
«Ho registrato ma non volevo ricattare nessuno. In quelle due serate a Palazzo Grazioli non ero l’unica escort»


NOTIZIE CORRELATE:

Tarantini alla Rai: bloccate la puntata di F. Sarzanini
(1 ottobre 2009)

Berlusconi: «Santoro ci porta voti»
(30 settembre 2009)


ROMA - «In questa valle di Giosafat l'unica cosa che non farò è smettere di andare in onda:
se vogliono che non vado in onda, lo devono dire, altrimenti fino a quel punto sempre in onda sto»:

lo ha detto Michele Santoro aprendo la puntata di questa sera di «Annozero», accompagnata dalle polemiche per la presenza di Patrizia D'Addario. Santoro ha raccontato di aver ricevuto «attorno alle 19 di questa sera otto pagine con un parere dell'ufficio legale della Rai che in sostanza diceva che la D'Addario non può partecipare. Siccome era accompagnato da una stringata letterina del mio direttore di rete, gli ho subito chiesto se si trattava di una direttiva o solo di un parere di cui tener conto. E la risposta è stata: non ho ricevuto indicazioni aziendali in merito».

AI GIORNALISTI - In precedenza, prima di entrare in studio, Santoro ha raccontato ai giornalisti i concitati momenti pre-trasmissione: «Mi sono consultato con il mio legale, ma dalla Rai c’è stata una specie di black out».
«Mi aspettavo di parlare con Liofredi o con il direttore generale, ma nessuno dei due - dice ancora il giornalista - mi ha risposto.
Fino a quando mi è arrivata via mail la risposta ufficiale del direttore di Raidue che preferisco non commentare».

VIDEO BBC E BERNSTEIN
- Una volta in onda Santoro ha chiuso il suo intervento iniziale lanciando una provocazione:
«Non dico che immaginiamo di fare una tv irriverente così come la fa la BBC - ha detto Santoro dopo aver mostrato un filmato della tv pubblica britannica che criticava il proprio premier - ma con tre reti Rai che non possono criticare il governo, una rete come La7 che è di Telecom ed ha qualche problema per i contratti telefonici e con tre reti Mediaset che sono del presidente del Consiglio, sono io questa volta a fare un esposto all'Agcom per capire:
«chi è che garantisce il contraddittorio in questo paese?».

L'intervento di Marco Travaglio (ancora come ospite, il contratto con la Rai non è stato firmato) è stato incentrato sulla differenza tra Usa e Italia nelle leggi che riguardano le querele contro i giornalisti.
E proprio uno dei grandi nomi del giornalismo Usa, Carl Bernstein (uno dei due giornalisti che scoprirono lo scandalo del Watergate) è intervenuto nel programma.
«La stampa ha il dovere legittimo di accertare il vero se ci sono evidenti verità nelle accuse contro un Capo di Stato o un premier- ha detto -. È stato il caso di Monica Lewinsky nei confronti di Clinton ed è il caso che riguarda oggi Berlusconi.
C'è da verificare se la condotta generale di Berlusconi si rifletta sul suo incarico. Secondo me le maggiori restrizioni al giornalismo sono autoimposte, più per pressioni o intimidazioni che per volontà del governo».
E ha concluso:
«Il giornalismo investigativo è un dogma per il giornalismo libero».

D’ADDARIO -
Poi è stata la volta di Patrizia D’Addario in collegamento da Bari:
«Ero felice del fatto di essere rimasta lì col presidente e che lui si era interessato alla mia persona, ha detto che mandava due persona a Bari sul mio cantiere.
Era solo un aiuto che voleva darmi per rendere più veloce la pratica e mi rendeva felice».
Patrizia D'Addario racconta così ad «Annozero» il giorno dopo del suo incontro a Palazzo Grazioli con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.



«Il presidente era molto affettuoso e molto gentile, non voglio entrare in merito alle cose della notte, si è interessato alla mia persona e la mia felicità era legata al fatto che lui era molto attento al mio progetto.
Il giorno dopo mi ha chiamato ed ero felice», aggiunge D'Addario vestita di nero su divani rossi nel collegamento da Bari con il programma di Michele Santoro.
«Perché ha registrato?
Io non ho tradito nulla, nessuno è arrivato sul mio cantiere. Sono stata convocata dal giudice e dire tutta la verità.
Io ho sempre registrato perché così mi sentivo più sicura, non perché volevo ricattare qualcuno, non ho mai pensato ad una cosa del genere», aggiunge, «e in quelle due serate nella residenza romana del Premier Silvio Berlusconi «non ero l’unica escort». «A Palazzo Grazioli - ha aggiunto - sembrava un harem». «Il premier lo sapeva che ero una escort. Lo ha detto anche alla Montereale che sapeva che ero una escort», dichiara poi la D'Addario nella sua intervista ad Annozero.
«Se lo hanno detto anche le altre ragazze che sapevano che io dovevo rimanere li?
Ho passato tutta la notte col presidente, lo sapevano tutti che erano una escort. Lo sapeva.
Io mi sono presentata al presidente come Alessia».
«Non mi vergogno di quello che ho fatto, di quello che ho detto.
In Italia c'è la strumentalizzazione della donna.
Ma a me importa solo del mio cantiere, liberate il mio cantiere».
«La mia candidatura alle europee?
Giampaolo Tarantini è venuto a prendere il mio curriculum dicendomi che ero candidata per le europee, quando ha richiamato il suo assistente ha detto che l'intervento della moglie del premier Veronica Lario aveva causato un gran casino sui giornali per le modelle, le veline, non si fa più niente», così racconta Patrizia D'Addario.

BELPIETRO - Ospite in trasmissione il direttore di «Libero», Maurizio Belpietro, che nel pomeriggio ha incontrato il Premier nella sua residenza romana di Palazzo Grazioli.

«Era un incontro programmato già da tempo», spiega Belpietro. «Sono sceso a Roma, avevo altri appuntamenti e ho incontrato anche il premier.
Abbiamo parlato di varie cose, della situazione politica - prosegue il direttore di "Libero" - e, ovviamente, anche della vicenda che riguarda la puntata di "Annozero" di stasera", alla quale è previsto l’intervento della escort pugliese Patrizia D’Addario.
Berlusconi ha "manifestato le sue opinioni, che sono note:
è indignato per le vicende di questi giorni compreso il caso Santoro con la puntata che ospita Patrizia D'Addario.
È convinto che trasmissioni del servizio pubblico non debbano dare spazio a certi personaggi, che sia un’operazione politica.
Io, da parte mia - conclude Belpietro - gli ho detto che credo che, al di là delle opinioni sulla trasmissione, non si dovesse fare nulla, non ci dovessero essere tentativi suoi o di altri di fermare la trasmissione».



Fonte: Corriere della Sera - 01 ottobre 2009 (ultima modifica: 02 ottobre 2009)

[Modificato da Etrusco 02/10/2009 09:44]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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PATRIZIA D'ADDARIO E UNA DOZZINA DI PERSONE (MAGISTRATI, POLITICI E GIORNALISTI)
SAREBBERO INDAGATI PER "AVERE ORDITO UN COMPLOTTO CONTRO BERLUSCONI"
- L'ESCORT BARESE "SAREBBE STATA SELEZIONATA E SUCCESSIVAMENTE "CONSEGNATA" A TARANTINI
AFFINCHÈ PORTASSE A TERMINE LA MISSIONE DI COMPROMETTERE LA REPUTAZIONE DEL PREMIER, METTENDOLO POLITICAMENTE IN DIFFICOLTÀ"
- LA PROCURA DI BARI SMENTISCE 'PANORAMA' (CHE ALTRO PUÒ FARE?)


Corriere.it



L'escort barese Patrizia D'Addario e una dozzina di persone (tra cui magistrati, politici e giornalisti) sarebbe indagate dalla procura della Repubblica di Bari per «avere ordito un complotto contro Berlusconi».
Lo scrive il settimanale Panorama nel numero in uscita venerdì, del quale ha dato un'anticipazione.

Ma nella serata di giovedì arriva la smentita da ambienti giudiziari della Procura di Bari secondo cui non sarebbero in corso indagini. Al vaglio, invece, degli inquirenti baresi, le «fughe» di notizie, probabilmente diffuse da pubblici ufficiali che avrebbero fornito ai giornalisti gli interrogatori secretati dell'imprenditore barese Giampaolo Tarantini, coinvolto in inchieste sugli appalti di forniture sanitarie, e che aveva presentato Patrizia D'Addario, ed altre ragazze, al premier in occasione delle feste nella residenza del Presidente del Consiglio.



Copertina dell'ultimo libro di Patrizia D'addario

Ma la direzione di Panorama, in relazione a quanto attribuito a «fonti giudiziarie baresi» rispetto all'anticipazione del settimanale, conferma integralmente il contenuto dell'articolo in tutte le sue parti. Alla direzione di Panorama, inoltre, non risulta alcuna smentita da parte dell'ufficio della Procura della Repubblica di Bari.

L'INCHIESTA - E allora ecco il contenuto dell'articolo del settimanale della famiglia Berlusconi.
Secondo i risultati dell'inchiesta - seguita personalmente dal procuratore, Antonio Laudati, e alla quale sono applicati i pm Giuseppe Dentamaro e Teresa Iodice, scrive il settimanale - la D'Addario «sarebbe stata selezionata e successivamente «consegnata» a Tarantini.

Selezionata affinchè portasse a termine la missione di compromettere la reputazione del presidente del Consiglio, mettendolo politicamente in difficoltà».
Panorama afferma che «a breve, nei confronti di alcuni giudici che avrebbero partecipato a quello che appare come un vero e proprio complotto ai danni del premier dovrebbe scattare un procedimento parallelo» che sarà affidato alla procura di Lecce.

Nella vicenda «un ruolo non secondario lo avrebbero recitato alcuni giornalisti, ai quali sarebbero state passate notizie allo scopo di alimentare il clima a sostegno della tesi di D'Addario.
Alcuni articoli sarebbero stati persino utilizzati per indirizzare le indagini».
Il settimanale aggiunge che per questo filone «sarebbero già pronte le richieste di misure cautelari per diversi personaggi, compresi alcuni appartenenti alle forze dell'ordine».


Al vaglio dell'inchiesta, infine - sempre secondo quanto scrive Panorama - ci sono anche accertamenti patrimoniali sulla D'Addario («sarebbe risultata intestataria di numerosi conti correnti, direttamente o attraverso prestanome») e in particolare «alcuni movimenti di denaro di entità rilevante» come un trasferimento in Qatar nel febbraio 2008 di un milione e mezzo di euro fatto «fisicamente» dalla stessa escort.


Fonte: Corriere della Sera 28-01-2010
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29/01/2010 11:07

patetico tentativo di sparigliare le carte ... [SM=g1700002]
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29/01/2010 14:11

Panorama: complotto anti-Berlusconi
Caso D'Addario, Procura di Bari nega

Dietro Patrizia D'Addario sarebbe stato ordito un "complotto contro Berlusconi". Lo scrive il settimanale "Panorama" secondo cui l'escort barese sarebbe stata selezionata per "compromettere la reputazione del presidente del consiglio". Indagati risulterebbero magistrati, politici e giornalisti. La procura di Bari tuttavia smentisce: nessuna inchiesta in corso. "Non ci risulta alcuna smentita", ribatte "Panorama".


La D'Addario - scrive il settimanale - "sarebbe stata selezionata e successivamente 'consegnata' a Tarantini. Selezionata affinché portasse a termine la missione di compromettere la reputazione del presidente del consiglio, mettendolo politicamente in difficoltà". "Panorama" afferma inoltre che "a breve, nei confronti di alcuni giudici che avrebbero partecipato a quello che appare come un vero e proprio complotto ai danni del premier dovrebbe scattare un procedimento parallelo" che sarà affidato alla procura di
Lecce. Nella vicenda "un ruolo non secondario lo avrebbero recitato alcuni giornalisti, ai quali sarebbero state passate notizie allo scopo di alimentare il clima a sostegno della tesi di D'Addario. Alcuni articoli sarebbero stati persino utilizzati per indirizzare le indagini". Il settimanale aggiunge che per questo filone "sarebbero già pronte le richieste di misure cautelari per diversi personaggi, compresi alcuni appartenenti alle forze dell'ordine".

Al vaglio dell'inchiesta, infine - sempre secondo quanto scrive Panorama - ci sono anche accertamenti patrimoniali sulla D'Addario ("sarebbe risultata intestataria di numerosi conti correnti, direttamente o attraverso prestanome") e in particolare "alcuni movimenti di denaro di entità rilevante" come un trasferimento in Qatar nel febbraio 2008 di un milione e mezzo di euro fatto 'fisicamente' dalla stessa escort.

La smentita della Procura: "Nessuna inchiesta"
La Procura di Bari ha smentito di avere in corso un'indagine sull'esistenza di un ipotetico complotto ai danni del premier. Lo riferiscono fonti giudiziarie baresi, interpellate dopo l'anticipazione diffusa da "Panorama". Le stesse fonti fanno quindi sapere che non vi sono, tra gli altri, né magistrati né giornalisti che avrebbero preso parte all'ipotetica missione affidata a D'Addario. Le uniche inchieste in corso - viene evidenziato, ma il dato è noto da tempo - riguardano le fughe di notizie del giugno scorso, relativa all'esistenza dell'indagine sulla notte che Patrizia D'Addario afferma di aver trascorso a Palazzo Grazioli assieme a Berlusconi; e quella scaturita dalla pubblicazione, nel settembre 2009, dei verbali di interrogatorio di Gianpaolo Tarantini, l'imprenditore barese che ha confermato di aver ingaggiato D'Addario e altre ragazze e di averle inviate a feste organizzate nelle residenze private del premier.

Panorama conferma il contenuto dell'articolo
La direzione di Panorama, "in relazione a quanto attribuito dall'Ansa a 'fonti giudiziarie baresi' rispetto all'anticipazione del settimanale, conferma integralmente il contenuto dell'articolo in tutte le sue parti". Alla direzione di Panorama, inoltre - si legge in una nota - "non risulta alcuna smentita da parte dell'ufficio della Procura della Repubblica di Bari".

Fonte: tgcom

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