L'Europa: no ai crocefissi nelle classi

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2010 17:33
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08/11/2009 21:39

Esatto il mondo è bello perchè è vario ma solo se le varietà sanno coesistere in serenità.

Come già ho scritto anche a me le posizioni prese solamente per clamore, per interesse personale, per moda, ecc. non vanno giù.

Non sono in grado di "giudicare" i perchè di quella mamma nel caso specifico, però se la discussione verte su temi generali allora il mio parere resta lo stesso.
Il crocefisso è un simbolo religioso e, in quanto tale, relativo al "privato" della persona, non al "pubblico" della comunità (sempre che lo stato in cui ci si trovi sia laico).
Quindi può benissimo entrare in classe al collo di un alunno (certo poi occorre fare tutto un discorso sul burka, che comunque fa parte del privato di una persona, ossia della varietà delle tante culture del mondo bello perchè vario... nel senso che non vedo perchè non debba anch'esso entrare nel "pubblico" come facente parte del "privato").
Il busto di Umberto è nei Licei per motivi storici? Che so è stato quello che li ha resi obbligatori? E' stato il primo a fondarne uno?
C'è solo perchè li ha fatti mettere quando era Re?
La scritta S.P.Q.R. sui suoli (mi pareva sui tombini ma non insisto) c'è come richiamo alla Repubblica Romana (non all'Impero....), era un motto ripreso dalla ditta che produceva i tombini, era una velleità del regime fascista?

Direi che: se quei simboli ci stanno per ragioni "tradizionalistiche" occorrebbe poi discutere se sono anche laiche o meno. Però se ci sono per motivi che qualcuno, Re o Dittatore che sia, li ha imposti, per me, possono pure sparire.

Il mio concetto? Se i simboli li "indossa" un'altra persona sta alla mia tolleranza accettarli, discutere magari sul vero significato (vedi Burka di cui sopra), ma accettarli se voglio dirmi aperto e tollerante.
Se i simboli sono "imposti" da Re, Dittatori, o Governi che pure si dicono "democratici" (preciso per non dare adito a incomprensioni: mi riferisco al "devono morire" pronunciato da La Russa in una "pubblica" trasmissione), non mi vanno bene.... per principio!!

Visto che è stato citato un certo periodo storico (quello romano) come parte della nostra cultura vorrei dare la mia personale lettura dello stesso.
I Romani, coi regni, col le repubbliche e con alcuni imperi, hanno sicuramente contribuito al progresso dell'allora umanità "de noartri" (inteso come mondo da loro conosciuto ai tempi, che negli altri "mondi" ragionavano diversamente).
Lo hanno fatto col loro unire territorialmente vasta zone e popolazioni, col dargli unità di intenti (anche se erano quelli di Roma), di economia e di crescita nel bene comune (quindi anche dei "sottomessi").
Infatti non ingerivano nelle tradizioni locali, sia a livello di organizzazione politica (tranne la presenza di governatori eletti da roma) sia a livelli culturali o religiosi.
Il declino (sempre mia personale lettura della storia) è arrivato proprio quando L'Impero ha cominciato a instaurare l'utilizzo di simboli e, soprattutto, di religioni di "stato". E io lo faccio coincidere con l'abbraccio, da parte dell'impero, con la religione cristiana (e non ne do colpa alla religione cristiana, poteva benissimo essere un'altra, bensì hai motivi "politici" che hanno originato la scelta).
Nel calderone va messo anche che:
La parentesi romana nasce sull'influsso di popolazioni elleniche e non italiche.
La religione cristiana, abbracciata dai romani, arriva dal medio oriente.
Dopo la caduta della dominazione romana siamo passati sotto quella di altre popolazioni.
Nel corso del medioevo siamo stati oggetto di dominazioni le più disparate.
L'arrivo dell'esercito statunitense (e delle truppe al loro seguito),nella seconda guerra mondiale, ha portato tra noi un altro bel miscuglio di etnie.
Siamo ancora sicuri che il crocefiffo nelle classi difenda le "nostre" tradizioni storiche?
Proprio quelle di tutti quanti oggi possono dire di appartenere alla "nazione" italiana?

Sicuramente, tutto quanto sopra, è frutto delle mie idee e della mia evoluzione personale, ma non capisco proprio dove stia l'attacco alla mia integrità culturale solo perchè il crocefisso non sarà appeso nelle aule scolastiche...
Scusate la mia grettezza..... ma proprio non lo capisco.

Stavolta un saluto ve lo mando (Non fateci l'abitudine però)
[Modificato da PrettyWoman@ 08/11/2009 21:43]
08/11/2009 21:55

Re:
PrettyWoman@, 08/11/2009 21.39:

Esatto il mondo è bello perchè è vario ma solo se le varietà sanno coesistere in serenità.

Come già ho scritto anche a me le posizioni prese solamente per clamore, per interesse personale, per moda, ecc. non vanno giù.

Non sono in grado di "giudicare" i perchè di quella mamma nel caso specifico, però se la discussione verte su temi generali allora il mio parere resta lo stesso.
Il crocefisso è un simbolo religioso e, in quanto tale, relativo al "privato" della persona, non al "pubblico" della comunità (sempre che lo stato in cui ci si trovi sia laico).
Quindi può benissimo entrare in classe al collo di un alunno (certo poi occorre fare tutto un discorso sul burka, che comunque fa parte del privato di una persona, ossia della varietà delle tante culture del mondo bello perchè vario... nel senso che non vedo perchè non debba anch'esso entrare nel "pubblico" come facente parte del "privato").
Il busto di Umberto è nei Licei per motivi storici? Che so è stato quello che li ha resi obbligatori? E' stato il primo a fondarne uno?
C'è solo perchè li ha fatti mettere quando era Re?
La scritta S.P.Q.R. sui suoli (mi pareva sui tombini ma non insisto) c'è come richiamo alla Repubblica Romana (non all'Impero....), era un motto ripreso dalla ditta che produceva i tombini, era una velleità del regime fascista?

Direi che: se quei simboli ci stanno per ragioni "tradizionalistiche" occorrebbe poi discutere se sono anche laiche o meno. Però se ci sono per motivi che qualcuno, Re o Dittatore che sia, li ha imposti, per me, possono pure sparire.

Il mio concetto? Se i simboli li "indossa" un'altra persona sta alla mia tolleranza accettarli, discutere magari sul vero significato (vedi Burka di cui sopra), ma accettarli se voglio dirmi aperto e tollerante.
Se i simboli sono "imposti" da Re, Dittatori, o Governi che pure si dicono "democratici" (preciso per non dare adito a incomprensioni: mi riferisco al "devono morire" pronunciato da La Russa in una "pubblica" trasmissione), non mi vanno bene.... per principio!!

Visto che è stato citato un certo periodo storico (quello romano) come parte della nostra cultura vorrei dare la mia personale lettura dello stesso.
I Romani, coi regni, col le repubbliche e con alcuni imperi, hanno sicuramente contribuito al progresso dell'allora umanità "de noartri" (inteso come mondo da loro conosciuto ai tempi, che negli altri "mondi" ragionavano diversamente).
Lo hanno fatto col loro unire territorialmente vasta zone e popolazioni, col dargli unità di intenti (anche se erano quelli di Roma), di economia e di crescita nel bene comune (quindi anche dei "sottomessi").
Infatti non ingerivano nelle tradizioni locali, sia a livello di organizzazione politica (tranne la presenza di governatori eletti da roma) sia a livelli culturali o religiosi.
Il declino (sempre mia personale lettura della storia) è arrivato proprio quando L'Impero ha cominciato a instaurare l'utilizzo di simboli e, soprattutto, di religioni di "stato". E io lo faccio coincidere con l'abbraccio, da parte dell'impero, con la religione cristiana (e non ne do colpa alla religione cristiana, poteva benissimo essere un'altra, bensì hai motivi "politici" che hanno originato la scelta).
Nel calderone va messo anche che:
La parentesi romana nasce sull'influsso di popolazioni elleniche e non italiche.
La religione cristiana, abbracciata dai romani, arriva dal medio oriente.
Dopo la caduta della dominazione romana siamo passati sotto quella di altre popolazioni.
Nel corso del medioevo siamo stati oggetto di dominazioni le più disparate.
L'arrivo dell'esercito statunitense (e delle truppe al loro seguito),nella seconda guerra mondiale, ha portato tra noi un altro bel miscuglio di etnie.
Siamo ancora sicuri che il crocefiffo nelle classi difenda le "nostre" tradizioni storiche?
Proprio quelle di tutti quanti oggi possono dire di appartenere alla "nazione" italiana?

Sicuramente, tutto quanto sopra, è frutto delle mie idee e della mia evoluzione personale, ma non capisco proprio dove stia l'attacco alla mia integrità culturale solo perchè il crocefisso non sarà appeso nelle aule scolastiche...
Scusate la mia grettezza..... ma proprio non lo capisco.

Stavolta un saluto ve lo mando (Non fateci l'abitudine però)




esporre...non imporre...
siamo sempre al punto di partenza

se espongo anche in un luogo pubblico non impongo.

adesso vado di corsa...ma ritornerò

[SM=x44451] non è una minaccia....eh

bacione


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08/11/2009 22:11

Re: Re:
la micia, 08/11/2009 21.55:




esporre...non imporre...
siamo sempre al punto di partenza

se espongo anche in un luogo pubblico non impongo.

adesso vado di corsa...ma ritornerò

[SM=x44451] non è una minaccia....eh

bacione






Infatti avevo scritto anche questo.

Lasciare alla libera determinazione di chi, di volta in volta, usufruisce di quegli spazi la scelta!!!!!!!! (democraticamente?)

Se l'esposizione deriva da chi, tra l'altro, dice : "devono morire"!!!!!!!

Scusa ma mi preoccupo.


PS: un bacione anche da parte mia visto che hai avuto la pazienza di leggere tutto l'intervento.
[Modificato da PrettyWoman@ 08/11/2009 22:15]
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PippyZzetta
08/11/2009 22:55

Re: Re:
la micia, 08/11/2009 21.55:



esporre...non imporre...
siamo sempre al punto di partenza
se espongo anche in un luogo pubblico non impongo.



scusa e dove starebbe la consequenzialità per cui se è un luogo pubblico non imponi?
anche hitler faceva sventolare migliaia di svastiche nelle manifestazioni. sono esposizioni anche queste?

i quadri al museo sono esposti, i crocefissi relativi ad una ben specifica religione appesi ai muri di strutture di uno stato che è per definizione laico in che modo sarebbe una esposizione?

se tu non capisci gli iconoclasti io non capisco gli iconofili ad oltranza. che poi dichiari che del cristianesimo non te ne frega niente, che forse manco credi (così lasci intendere, poi non so e non è certo il punto) però il crocefisso assurge a simbolo della nostra tradizione. ma chi l'ha detto??
la nostra è storia è talmente vasta che attaccarsi ad un simbolo, guarda caso religioso, è superficiale ed antistorico.
ma allora mettiamo le divinità pagane, ma allora mettiamo il busto di cesare, ma allora appendiamo l'uomo vitruviano e dipingiamo i soffitti con le immagini della cappella sistina.
ma tutta la nostra storia va ricondotta ad un'immagine sacra?
mah sinceramente mi sembra che si abbia gran poca stima della storia del nostro paese e tutta la corsa al salviamo il crocifisso mi sa tanto da baciapile dell'ultima ora.
anche perchè gli unici argomenti a sostegno sono quelli della "cultura" e che le bambine musulmane portano il velo.
ah oltre al fatto che il nord europa è pieno di eretici visto che nessuno di loro ha immagini sacre
[SM=x44464]

posso anche essere d'accordo sul fatto che l'europa non dovrebbe avere alcun potere decisionale in mertio (e sinceramente non credo che lo abbia) ma da qui a dire che stanno sparando cazzate ce ne corre. lo stato è laico, il crocefisso non c'entra una mazza, e se questo è l'unica cosa che può assurgere a simbolo dell'italia stiamo messi molto e molto male. e non perchè è un simbolo religioso, ma perchè evidentemente ignoriamo la nostra storia.
[Modificato da piperitapatty 08/11/2009 22:58]

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08/11/2009 23:19

Re: Re: Re:
piperitapatty, 08/11/2009 22.55:


ah oltre al fatto che il nord europa è pieno di eretici visto che nessuno di loro ha immagini sacre
[SM=x44464]




Solo due precisazioni ti chiedo:
Cosa intendi per nord europa e se è adesso che non usano immagini sacre o non le usano per "tradizione"?

Mi ricordo un tal Ludwig von Wittelsbach, Re di Baviera che le usava le immagini.
Non so se è abbastanza a nord, ma sicuramente era eretico visto che adorava la "madonna nera".

Per il resto sono d'accordo, credo si confonda molto l'esposizione dalla imposizione, quanto meno si confonda una imposizione con una semplice esposizione.
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08/11/2009 23:42

Re:
PrettyWoman@, 08/11/2009 21.39:



I Romani, coi regni, col le repubbliche e con alcuni imperi, hanno sicuramente contribuito al progresso dell'allora umanità "de noartri" (inteso come mondo da loro conosciuto ai tempi, che negli altri "mondi" ragionavano diversamente).




una precisazione: roma è stata prima una monarchia, poi una repubblica e poi un impero non imperi, semmai se ti riferisci alla divisione di impero d'occidente e d'oriente erano già arrivati i goti.(storia di roma riassunta in due righe [SM=x44452] )
per il resto quoto [SM=x44452]

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08/11/2009 23:48

Re: Re:
Shia-principessa, 08/11/2009 23.42:




una precisazione: roma è stata prima una monarchia, poi una repubblica e poi un impero non imperi, semmai se ti riferisci alla divisione di impero d'occidente e d'oriente erano già arrivati i goti.(storia di roma riassunta in due righe [SM=x44452] )
per il resto quoto [SM=x44452]




Precisazione più che corretta.
Avrei dovuto dire con alcuni imperatori.
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PippyZzetta
09/11/2009 00:21

Re: Re: Re: Re:
PrettyWoman@, 08/11/2009 23.19:




Solo due precisazioni ti chiedo:
Cosa intendi per nord europa e se è adesso che non usano immagini sacre o non le usano per "tradizione"?

Mi ricordo un tal Ludwig von Wittelsbach, Re di Baviera che le usava le immagini.
Non so se è abbastanza a nord, ma sicuramente era eretico visto che adorava la "madonna nera".

Per il resto sono d'accordo, credo si confonda molto l'esposizione dalla imposizione, quanto meno si confonda una imposizione con una semplice esposizione.



i protestanti sono generalmente iconoclasti.
la baviera, tanto per rimanere nell'esempio citato, è a maggioranza cattolica.
con nord europa intendo il nord europa, svezia, norvegia, olanda, danimarca....
[Modificato da piperitapatty 09/11/2009 00:24]

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09/11/2009 00:46

Re: Re: Re: Re: Re:
piperitapatty, 09/11/2009 0.21:



i protestanti sono generalmente iconoclasti.
la baviera, tanto per rimanere nell'esempio citato, è a maggioranza cattolica.
con nord europa intendo il nord europa, svezia, norvegia, olanda, danimarca....




Dunque i protestanti sono generalmente iconoclasti ( e di religioni protestanti ce ne sono diverse) ma cristiani.

I Testimoni di Geova sono iconoclasti.. cristiani ma non penso annoverabili tra i protestanti (quantomeno tra quelli storici).

Niente meno che sono solo i Cattolici, tra i cristiani, a farne una ragione di vita?

Sarà perchè siamo nel "paese" del Papa?

Sarà per questo che la mamma si è dovuta rivolgere alla corte europea?

Non me ne vogliano i cattolici.
Se finora ho scritto che per me il motto è:
vivi e lascia vivere, discutine anche animosamente ma non superare il limite tra sana polemica e prevaricazione...
la cosa vale anche nei loro confronti.

In realtà penso che nella questione (crocefissi si, crocefissi no) la religione centri poco o nulla.
Penso che se ne stia facendo, ancora una volta, una bella battaglia mediatica sperando (quelli della politica) di spostare il baricentro di qua o di là.

Occhio, la mie conoscenze (scarse) di fisica mi dicono che a sbagliare a spostare il baricentro si rischia di cadere!!
Se non ci credete chiedete ad un pugile.
[Modificato da PrettyWoman@ 09/11/2009 00:46]
09/11/2009 12:54

Re: Re: Re:
piperitapatty, 08/11/2009 22.55:



scusa e dove starebbe la consequenzialità per cui se è un luogo pubblico non imponi?
anche hitler faceva sventolare migliaia di svastiche nelle manifestazioni. sono esposizioni anche queste?

i quadri al museo sono esposti, i crocefissi relativi ad una ben specifica religione appesi ai muri di strutture di uno stato che è per definizione laico in che modo sarebbe una esposizione?

se tu non capisci gli iconoclasti io non capisco gli iconofili ad oltranza. che poi dichiari che del cristianesimo non te ne frega niente, che forse manco credi (così lasci intendere, poi non so e non è certo il punto) però il crocefisso assurge a simbolo della nostra tradizione. ma chi l'ha detto??
la nostra è storia è talmente vasta che attaccarsi ad un simbolo, guarda caso religioso, è superficiale ed antistorico.
ma allora mettiamo le divinità pagane, ma allora mettiamo il busto di cesare, ma allora appendiamo l'uomo vitruviano e dipingiamo i soffitti con le immagini della cappella sistina.
ma tutta la nostra storia va ricondotta ad un'immagine sacra?
mah sinceramente mi sembra che si abbia gran poca stima della storia del nostro paese e tutta la corsa al salviamo il crocifisso mi sa tanto da baciapile dell'ultima ora.
anche perchè gli unici argomenti a sostegno sono quelli della "cultura" e che le bambine musulmane portano il velo.
ah oltre al fatto che il nord europa è pieno di eretici visto che nessuno di loro ha immagini sacre
[SM=x44464]

posso anche essere d'accordo sul fatto che l'europa non dovrebbe avere alcun potere decisionale in mertio (e sinceramente non credo che lo abbia) ma da qui a dire che stanno sparando cazzate ce ne corre. lo stato è laico, il crocefisso non c'entra una mazza, e se questo è l'unica cosa che può assurgere a simbolo dell'italia stiamo messi molto e molto male. e non perchè è un simbolo religioso, ma perchè evidentemente ignoriamo la nostra storia.



laico...non significa ateo...e nemmeno eretico...
sono di fretta ...porka vakka ma...ti risponderò meglio solo una precisazione...tu sai che ho studiato in germania...ed in germania la chiesa evangelica...(in italia definita protestante) è frequentata da parecchi...e....ti assicuro che il crocifisso non è insolito trovarlo
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PippyZzetta
09/11/2009 14:26

Re: Re: Re: Re:
la micia, 09/11/2009 12.54:



laico...non significa ateo...e nemmeno eretico...
sono di fretta ...porka vakka ma...ti risponderò meglio solo una precisazione...tu sai che ho studiato in germania...ed in germania la chiesa evangelica...(in italia definita protestante) è frequentata da parecchi...e....ti assicuro che il crocifisso non è insolito trovarlo



no significa aconfessionale in pratica.
gli evangelici sono una delle correnti protestanti, non è che si definiscono così in italia. protestanti sono anche gli anglicani, i calvinisti, i battisti e altre decine e decine. e cmq la germania mica è tutta protestante [SM=x44464]
i laender del sud sono cattolici a prevalenza (vedi baviera)

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Re: Re: Re:
piperitapatty, 08/11/2009 22.55:



scusa e dove starebbe la consequenzialità per cui se è un luogo pubblico non imponi?
anche hitler faceva sventolare migliaia di svastiche nelle manifestazioni. sono esposizioni anche queste?

i quadri al museo sono esposti, i crocefissi relativi ad una ben specifica religione appesi ai muri di strutture di uno stato che è per definizione laico in che modo sarebbe una esposizione?

se tu non capisci gli iconoclasti io non capisco gli iconofili ad oltranza. che poi dichiari che del cristianesimo non te ne frega niente, che forse manco credi (così lasci intendere, poi non so e non è certo il punto) però il crocefisso assurge a simbolo della nostra tradizione. ma chi l'ha detto??
la nostra è storia è talmente vasta che attaccarsi ad un simbolo, guarda caso religioso, è superficiale ed antistorico.
ma allora mettiamo le divinità pagane
, ma allora mettiamo il busto di cesare, ma allora appendiamo l'uomo vitruviano e dipingiamo i soffitti con le immagini della cappella sistina.
ma tutta la nostra storia va ricondotta ad un'immagine sacra?
mah sinceramente mi sembra che si abbia gran poca stima della storia del nostro paese
e tutta la corsa al salviamo il crocifisso mi sa tanto da baciapile dell'ultima ora.
anche perchè gli unici argomenti a sostegno sono quelli della "cultura" e che le bambine musulmane portano il velo.
ah oltre al fatto che il nord europa è pieno di eretici visto che nessuno di loro ha immagini sacre
[SM=x44464]

posso anche essere d'accordo sul fatto che l'europa non dovrebbe avere alcun potere decisionale in mertio (e sinceramente non credo che lo abbia) ma da qui a dire che stanno sparando cazzate ce ne corre. lo stato è laico, il crocefisso non c'entra una mazza, e se questo è l'unica cosa che può assurgere a simbolo dell'italia stiamo messi molto e molto male. e non perchè è un simbolo religioso, ma perchè evidentemente ignoriamo la nostra storia.




Ben detto [SM=x44462]
Se come unica argomentazione ora è rimasta la Cultura
allora ne avremmo davvero tante altre di simbologie da rispolverare,
pensando soprattutto al glorioso impero romano (tra l'altro è di questi gg. la notizia della Cina che vuole ispirarsi al Diritto Romano per rinnovare il suo ordinamento giuridico) e anche agli etruschi.

Se poi si vuol proprio far riferimento ad una religione perchè non rispolverare anche il mitraismo che è molto più antico del cristianesimo,
ma se si guarda bene è simile anche per troppi aspetti (tanto da far sembrare il cristianesimo post Costantino quasi un raffinato scopiazzamento)... [SM=x44499]


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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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Re: Re: Re: Re:
la micia, 09/11/2009 12.54:



laico...non significa ateo...e nemmeno eretico...
sono di fretta ...porka vakka ma...ti risponderò meglio solo una precisazione...tu sai che ho studiato in germania...ed in germania la chiesa evangelica...(in italia definita protestante) è frequentata da parecchi...e....ti assicuro che il crocifisso non è insolito trovarlo




Stato laico ok, certamente non significa necessariamente aprire all'ateismo,
ma concedere pari diritti e privilegi a tutte le religioni...

e poi hai presente Zaccagnini e Moro?
[Modificato da Etrusco 09/11/2009 14:34]
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Re: Re: Re: Re: Re:
radcla, 08/11/2009 20.26:




E DICCIAMOCELO !! [SM=x44462]




allora mettiamo aquile e fasci littori nelle scuole olè! [SM=x44452]

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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Shia-principessa, 11/11/2009 1.41:




allora mettiamo aquile e fasci littori nelle scuole olè! [SM=x44452]




le aquile andrebbero benissimo, le portavano i romani oltre 2000 anni fa, erano il primo vero simbolo di Roma Caput Mundi. I fasci littori li ha portati un pazzo romagnolo e solo circa 80 anni fa, e non rappresentavano Roma
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Croce e delizia

Il Calvario quotidiano da Leonardo

Io un crocefisso l'ho già tolto.

Due settimane fa, nell'intervallo. Stavo dando un'occhiata ai traffici loschi in zona distributore di merendine, quando vengono in due a dirmi che in Seconda è caduto Gesù. Mi reco immediatamente sul luogo del misfatto e interrogo i testimoni oculari. Chi è stato? Silenzio. Proiettili, elastici, palline di carta? Negano tutti, del resto non mi pare l'abbiano mai considerato un bersaglio; hanno una certa soggezione. Forse una vibrazione del pavimento, qualcuno che saltella o che va a sbattere contro la parete, una porta chiusa di scatto: sia come sia, sembra caduto da solo. Ne traggo auspici non buoni.
Ma in quanto insegnante ostento razionalità e pragmatismo. Do un'occhiata al Cristo in questione: è caduto per l'ultima volta. Frattura completa del polso sinistro, il destro era già partito mesi fa. O anni fa. Anche il chiodino sotto i piedi è sparito da molto. A questo punto mi spiace, ma finché qualcuno (chi?) non stanzia nuovi fondi, il crocefisso se ne resta nel cassetto in fondo.

Oggi l'ho rivisto in corridoio, però a grandezza naturale.

Sanguinava copioso. Subito ho pensato a una rissa in IIC, poi mi sono accorto della corona di spine e della croce che portava in spalla, quindi, insomma, era Lui.
“Domine, quo vadis?”
“E non parlare latino, che tu sappia io ho mai saputo il latino?”
“No, che io sappia no”.
“Mi dà anche un po' ai nervi”.
“In effetti è comprensibile. Ma insomma, Signore, dove vai?”
“Dove vado, dove vuoi che vada. A farmi crocifiggere un'altra volta, vado”.
“Ma no, dai, Maestro...”
“...visto che la prima non è bastata”.
“Non te la prendere, ti prego. A scuola succede, le cose cadono, si rompono... ho dovuto metterti nel cassetto, ma ti giuro che...”
“Ma non ce l'ho con te, cosa c'entri te. Sei anche tu un povero cristo”.
“Grazie, Maestro”.
“Ce l'ho con i farisei, per prima cosa”.
“Aaah, i farisei”.
“Hai capito, no?”
“Beh, magari un aiutino...”
“Quelli che mi hanno preso per un simbolo della cultura, della tradizione. Una bandierina, praticamente. Aho', ma stiamo a scherzare?”
“Però anche la tradizione ha la sua importanza...”
“Cioè secondo voi io mi sono fatto inchiodare mani e piedi per rappresentare una tradizione? Cioè, siamo a questo? Babbo Natale, la Befana e Cristo in Croce?
Magari vi aspettate che vi porti anche i regali?”
“Ma no, non dico questo, però...”
“Però niente. Li vedi questi chiodi qua? Li vedi?”
“Ehm, sì”.
“Sono autentici, va bene? Non sono un simbolo, sono una rappresentazione realistica. Duemila anni fa i ribelli li uccidevano così. Li esponevano su un trespolo finché non morivano soffocati. Perché fossero da esempio. Tutto molto razionale, ma anche molto teatrale, ma anche violentissimo, Dio Me! Io rappresento questo, va bene? Rappresento un supplizio capitale! Rappresento la crudeltà dell'uomo e la ribellione dell'uomo! Rappresento la Morte! Rappresento il...”
“Ehm, Maestro... forse sarebbe meglio abbassare un po' la voce”.
“Il Martirio!”
“Ssssssssssssh!”
“Cos'è, hai paura?”
“Maestro, in effetti sì. Siamo nel 2009, è pieno di bambini musulmani qui, e quella parola...”
“Quella parola è italiana, ha radici nel latino che ti piace tanto, è il fondamento della tua cosiddetta tradizione, sepolcro imbiancato che non sei altro”.
“Sì, sì, Maestro, è vero... d'altronde...”
“D'altronde?”
“Non puoi negare che suoni po', come dire... scandalosa”.
“E che m'interessa a me? Guarda che io non sono mica un santone indiano peace and love! Io non sono venuto a portare la pace, ma la spada”.
“Matteo Dieci Trentaquattro”.
“Appunto. Io sono lo Scandalo! Sono pornografia, non so se è chiaro! Un uomo trafitto da chiodi che grida dai vostri muri, che chiama al combattimento per la salvezza! Io sono questo, mica l'albero di Natale”.
“Ecco, Maestro, in effetti, se mi ci fai pensare, sì. Tu sei molto scandaloso. Molto più di quanto io quotidianamente possa sopportare”.
“Tuo problema, non mio”.
“Però succede un po' come con tutti gli spettacoli disgustosi... all'inizio non riesci a guardarli, ma se ti abitui a darci un'occhiata tutti i giorni, dopo un po' non ci fai più caso... diventi parte di uno sfondo familiare”.
“Ah, dici che è così? Va bene, allora toglietemi immediatamente”.
“Ma poi i Vescovi...”
“Tiratemi fuori solo ogni tanto, quando i fedeli meno se lo aspettano. Io non voglio passare sullo sfondo, io voglio spaventarvi”.
“Se la metti così...”
“E aggiungo una cosa. È proprio sulla mia consistenza di carne e sangue e ossa e chiodi che è fondato il realismo europeo, è chiaro? Se avete avuto Giotto Caravaggio e Mapplethorpe lo dovete solo a me! Esclusivamente a me!”
“Oddio, Mapplethorpe...”


“Adesso niente. Rileggiti Auerbach. Che se era per gli ebrei o per Maometto, con le loro menate filosofiche sulla non rappresentabilità del divino, a quest'ora eravate ancora lì a eccitarvi sui triangoli e gli ottagoni. Dario Argento deve tutto a me. Che dico. Tinto Brass...”
“Piano, Gesù, piano!”
“E adesso salta fuori che sono solo una tradizione. Il mandolino è una tradizione. La pizza è una tradizione. Appendete i mandolini e non rompete, io sono Gesù Cristo morto in croce, non ci credi?, vuoi toccare?”
“No, no, no, mi fido”.
“No, ma guarda, tocca”.
“Maestro, sul serio, io...”
“No, tu adesso tocchi. Il cristianesimo si tocca, va bene? Non è una menata filosofica: è carne e sangue, pane e vino. E i farisei lo sai che fine fanno. Finiscono in vomito”.
“Apocalisse Tre Quindici”.
“Precisamente. E poi ce l'ho anche coi Sadducei”.
“I sadducei”.
“Hai capito, no?”
“Ehm”.
“Ma perché perdo tempo con te. Matteo Ventidue Ventitré”.
“Quelli che non credono nella resurrezione”.
“Ecco. Non ci vogliono credere? Va bene. Che problema c'è? Nessun problema. Voi non ci credete, io non vi risorgo. Non esisto nemmeno, per voi. Facciamo che sono un pezzo di legno”.
“Quindi?”
“Quindi cos'è questa storia che mi denunciate a Strasburgo? Cosa posso aver fatto, se sono un pezzo di legno?”
“Dunque, se ho ben capito la sentenza, la tua presenza sul muro, in quanto pezzo di legno... impedirebbe ai loro figli di crescere secondo i principi dei genitori”.
“Vabbè, siamo alle comiche. Ma che principi hanno questi genitori, si può sapere?”
“Beh, presumo che si tratti dell'illuminismo, del razionalismo...”
“Non conosco, ma dev'essere un pensiero molto debole, se si cancella appena fissi un pezzo di legno. Cos'è, sono un totem, adesso? Se mi fissi ti faccio dimenticare la lezione? Mi volto un attimo e mi tornate all'età della pietra?”
“Maestro, ci vuole tolleranza...”
“Ma tolleranza di che. È come quelli che si sbattezzano. In teoria non credono nel battesimo. In pratica però hanno paura di restare segnati per sempre da uno schizzo d'acqua. Va bene, allora a questo punto chiamiamo Wanna Marchi che vi fa le carte e vi vende i numeri del lotto, a proposito, di che segno sei?”
“Maestro, ci vuole rispetto...”.
“Che poi, spiegami. Il genitore ha il diritto che il figlio sia educato secondo i suoi principi? Non suona un po' totalitario? E quindi ti cresci un piccolo a tua immagine e somiglianza, che creda solamente nelle cose in cui credi in te, e poi la prima volta che lo lasci libero nel mondo, lui vede due legnetti appesi al muro che non corrispondono al suo sistema di credenze e va in confusione? Corte dei diritti dell'uomo, intervieni immediatamente! Il pezzetto di legno sta fissando il mio bambino! Ma come li tirate su questi ragazzi?”
“Facciamo quel che possiamo”.
“Il mondo è pieno di cose. Per dire, ci sono i semafori e non sempre segnano verde. I bambini lo devono sapere. Ci sono persone nel parco che offrono caramelle e non sono tutti buoni. Poi ci sono i pezzetti di legno e non tutti corrispondono alle cose a cui crede mamma o papà. Vogliamo abolirli a scuola? E quando li incontreranno nella vita, come si comporteranno?”
“Quindi Maestro, in conclusione, dobbiamo riappenderti o no?”
“Ma fate quel che vi pare, tanto comunque sia non avete capito.
Mi sembra tutto così poco serio. Il fariseo che mi pianta come una bandierina, il sadduceo che vede la bandierina e si sente leso nei suoi diritti umani, è l'umanità? Sembra un pollaio.
Non ci sono cose più serie?

A scuola, poi.
Che io nelle scuole ci vado, lo so quali sono i veri problemi”.
“Eh, immagino”.
“No, non puoi neanche immaginare, fidati. Sai quante non sono a norma? Sai quante non rispettano la 626? Sai quanto costerebbe metterle tutte in sicurezza?”
“Ecco, Maestro, questi sono effettivamente problemi seri...”
“Sai che mancano i sostegni? I corsi di recupero? Sai che la scuola assomiglia sempre meno un luogo educativo e sempre più a una casa di detenzione? Parliamo di questo!”
“No, Maestro, appunto. Proprio perché sono problemi seri, è meglio non parlarne”.
“E perché?”
“Perché, perché... perché a parlarne non si risolvono, e allora ci si deprime soltanto.
Siamo in crisi, tutti vorrebbero scuole più belle, ma votano il primo che gli promette una tassa in meno, quindi...”
“Vi consolate chiacchierando di bandierine”.

“Sì. I problemi veri sono deprimenti.
I problemi identitari invece, come dire, sono sexy. Tutti possono dire la loro senza impegno... ieri le bandierine, domani i dialetti...”
“Oggi i Cristi in croce...”
“Maestro, sì. Ma non devi prendertela”.
“No, no, non me la prendo. Adesso però vado. Mi aspettano in sala mensa”.

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PippyZzetta
11/11/2009 13:52

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
radcla, 11/11/2009 2.06:



I fasci littori li ha portati un pazzo romagnolo e solo circa 80 anni fa, e non rappresentavano Roma



come no? dove credi li abbia presi? anche la svastica era una croce, poi sono diventati simbolo di due totalitarismi, ma i fasci littori erano romani

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10/07/2009 13.45 - Capitano Marino: Mi quoto, aggiungendo che io soltanto pagherò il dolce alla Pippi.
11/11/2009 14:01

ma... non dovrebbe esserci la foto del presidente della repubblica in ogni aula?


Onestamente, a parte residui "culturali" del passato, mettere il crocifisso in ogni aula lo trovavo e lo trovo antistorico (nel senso che la cultura moderna dovrebbe vederci come uno stato laico... e sottolineo "dovrebbe"...)


Vabbè, come dicevo in un altro post, in Italia abbiamo la capacità di parlare di lana caprina e tralasciare i veri temi, quelli importanti per la ns cultura, la ns crescita ed il ns sviluppo. [SM=x44464]
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11/11/2009 14:04

Nota di colore
(storia vera)

Conosco un tizio, un precursore, che ben 25 anni fa tolse il crocifisso da un aula scolastica.

Accade dopo la consegna di un compito di tecnica bancaria.
Lui stavolta aveva studiato ed era convinto che da li sarebbe iniziata la sua rimonta per recuprare i precedenti 4 ma alla vista di un 3 perse le staffe, stacco il cristo dal muro e lo ruppe sbattendolo sul termosifone. Dopodiche ci sputò sopra e lo getto nel cestino.

Mi sa che sto tizio lo conoscete pure voi.... [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]

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Grazie all'umorismo si può sdrammatizzare ogni cosa.
Voi direte che non è vero, su certe cose non si può ridere... per esempio lo stupro.
Ah no? Allora sentite qua: immaginate Stanlio che stupra Ollio! (Daniele Luttazzi)

Qui non si fanno distinzioni razziali.
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(Full Metal Jacket-Sergente Hartman)

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PippyZzetta
11/11/2009 14:05

Re:
KuntaKinte77, 11/11/2009 14.01:

ma... non dovrebbe esserci la foto del presidente della repubblica in ogni aula?


Onestamente, a parte residui "culturali" del passato, mettere il crocifisso in ogni aula lo trovavo e lo trovo antistorico (nel senso che la cultura moderna dovrebbe vederci come uno stato laico... e sottolineo "dovrebbe"...)


Vabbè, come dicevo in un altro post, in Italia abbiamo la capacità di parlare di lana caprina e tralasciare i veri temi, quelli importanti per la ns cultura, la ns crescita ed il ns sviluppo. [SM=x44464]



infatti stiamo sempre a parlare di tradizione e di quanto eravamo fighi e grandi [SM=x44472]

roma, il rinascimento, il passato...uao [SM=x44465]

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10/07/2009 13.45 - Capitano Marino: Mi quoto, aggiungendo che io soltanto pagherò il dolce alla Pippi.
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